26/02/2006 14:38 |
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Caro Bicchy,
La risposta ai tuoi interrogativi è molto semplice.
Faccio una rapida premessa.
Ho imparato in 30 anni di lavoro, dove ho avuto ruoli di dirigenza, che non è saggio e dignitoso riprendere una persona in pubblico.
Oggi, in base alle leggi vigenti, che avvalorano il rispetto dei diritti umani, si può dire che nessuno può annunciare in pubblico informazioni che potrebbero mettere in “cattiva luce” una persona.
Solo in sede di tribunale si possono fare dichiarazioni di condanna nei confronti di una persona rivelatasi colpevole.
Ripeto, in una comunità religiosa, aperta al pubblico, non si fanno affermazioni che violano la privacy di una persona.
Perciò qualsiasi iniziativa, di comunicazioni pubbliche, dove si dichiarano “azioni disciplinari” nei confronti di una persona, possono essere perseguibili per legge.
Tutto quello che ha a che vedere con la discriminazione, deve essere combattuto per tutelare i diritti fondamentali dell’uomo.
Caro Bicchy, mi piace pensare che quello che sto facendo, insieme a tanti altri, considerati “illusi”, possa essere di utilità a numerose persone che, oggi vivono situazioni, come la tua, da “carbonari”!
Chi non ha mai ottenuto niente, è colui che non ha mai tentato!
Ho imparato nella vita, caro Bicchy, che bisogna osare sempre, provare e riprovare per riuscire a raggiungere qualsiasi obiettivo.
Tu citi, in fondo alla tua pagina, che la “verità non è qualcosa di statico”!
Dimostralo!
Con un affetto che non immagini [Modificato da Achille Lorenzi 21/07/2009 18:16] |
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