12/02/2006 20:33 |
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Ieri ho parlato col mio ex marito TdG del fatto che ora che sono dissociata ho perso tutte le mie amicizie. Prima di raccontarlo però voglio precisare che mio marito è una persona intelligente e nonostante la separazione e la mia dissociazione, mantiene ancora con me dei buoni e amichevoli rapporti, pranza a casa con noi se lo invito e mi telefona spesso anche per sapere come sto e come sta andando nostro figlio. Se abbiamo bisogno di aiuto entrambi siamo disposti ad aiutarci, anche economicamente. Non si tira mai indietro quando ci sono spese extra per nostro figlio come gite scolastiche o viaggi all'estero, o la patente, lo sport, le ripetizioni, la scuola di chitarra, insomma, divide con me ogni cosa. Questo mio 3D non vuole assolutamente screditare quindi lui come persona, e ci tengo molto a precisarlo, ma solo portare all'attenzione il modo di pensare tipico di ogni TdG indottrinato fino al midollo, o, per meglio dire, MENTALMENTE MANIPOLATO. Io stessa fino a non molto tempo fa ragionavo come lui.....
Tornando al tema del 3D, ieri con tutto il cuore gli ho espresso il mio dispiacere per aver perso tutte le amicizie, o meglio per quelle 3 o 4 persone alle quali tenevo davvero e con le quali avevo costruito un rapporto che credevo vero e che durava ormai da 25 anni. Ho detto che non è giusto: solo perchè io ho modificato le mie credenze religiose, loro non mi rivolgono nemmeno più il saluto, mi ritengono una cattiva compagnia, una persona da evitare. Ma, allora, non era vera amicizia, era solo una farsa...E lui mi ha risposto che L'HO VOLUTO IO.
L'ho voluto io? Ma come? Io ho solo dichiarato di non essere più una TdG, e invece di essere un'ipocrita, l'ho dichiarato apertamente, l'ho messo per iscritto...
Ma lui ha replicato che l'amicizia è qualcosa che proviene dalla comunanza di interessi, di obiettivi, di mete e che lui stesso non ha niente da spartire con persone che non condividono le sue stesse credenze e non è interessato alla loro amicizia, quindi anche le sorelle mie "amiche" con tutta probabilità ragionano allo stesso modo...e che comunque io ero a conoscenza delle conseguenze del mio gesto e quindi ora non posso che accettarle.
Non ho parole... Ma in questi 25 anni cos'ho coltivato??????
Non erano amicizie se poi una divergenza di opinioni sulle credenze religiose è bastata per far sì che loro non mi rivolgessero nemmeno più il saluto...
Gli ho comunque detto che se fosse giusto questo, tutti i nostri amici cattolici non avrebbero mai più dovuto salutarci quando siamo diventati TdG, e invece io ho conservato delle amicizie, nate quando ero adolescente, con persone cattoliche, che sono sopravvissute a tutto il periodo della mia militanza nei TdG e sono ancora vive...e loro mi hanno sempre voluto bene nel tempo nonostante le mie frequentazioni con loro fossero molto limitate e ridotte a motivo del mio credo religioso. Loro hanno sopportato e mi hanno sempre voluto bene. Quindi??? Come la mettiamo?????????
Con amarezza
Antonella [Modificato da sweetymi 12/02/2006 21.29] Antonella
"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo) |
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12/02/2006 21:25 |
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Scritto da: sweetymi 12/02/2006 20.33
Ieri ho parlato col mio ex marito TdG del fatto che ora che sono dissociata ho perso tutte le mie amicizie. Prima di raccontarlo però voglio precisare che mio marito è una persona intelligente e nonostante la separazione e la mia dissociazione, mantiene ancora con me dei buoni e amichevoli rapporti, pranza a casa con noi se lo invito e mi telefona spesso anche per sapere come sto e come sta andando nostro figlio. Se abbiamo bisogno di aiuto entrambi siamo disposti ad aiutarci, anche economicamente. Non si tira mai indietro quando ci sono spese extra per nostro figlio come gite scolastiche o viaggi all'estero, o la patente, lo sport, le ripetizioni, la scuola di chitarra, insomma, divide con me ogni cosa. Questo mio 3D non vuole assolutamente screditare quindi lui come persona, e ci tengo molto a precisarlo, ma solo portare all'attenzione il modo di pensare tipico di ogni TdG indottrinato fino al midollo, o, per megio dire, MENTALMENTE MANIPOLATO. Io stessa fino a non molto tempo fa ragionavo come lui.....
Tornando al tema del 3D, ieri con tutto il cuore gli ho espresso il mio dispiacere per aver perso tutte le amicizie, o meglio per quelle 3 o 4 persone alle quali tenevo davvero e con le quali avevo costruito un rapporto che credevo vero e che durava ormai da 25 anni. Ho detto che non è giusto: solo perchè io ho modificato le mie credenze religiose, loro non mi rivolgono nemmeno più il saluto, mi ritengono una cattiva compagnia, una persona da evitare. Ma, allora, non era vera amicizia, era solo una farsa...E lui mi ha risposto che L'HO VOLUTO IO.
L'ho voluto io? Ma come? Io ho solo dichiarato di non essere più una TdG, e invece di essere un'ipocrita, l'ho dichiarato apertamente, l'ho messo per iscritto...
Ma lui ha replicato che l'amicizia è qualcosa che proviene dalla comunanza di interessi, di obiettivi, di mete e che lui stesso non ha niente da spartire con persone che non condividono le sue stesse credenze e non è interessato alla loro amicizia, quindi anche le sorelle mie "amiche" con tutta probabilità ragionano allo stesso modo...e che comunque io ero a conoscenza delle conseguenze del mio gesto e quindi ora non posso che accettarle.
Non ho parole... Ma in questi 25 anni cos'ho coltivato??????
Non erano amicizie se poi una divergenza di opinioni sulle credenze religiose è bastata per far sì che loro non mi rivolgessero nemmeno più il saluto...
Gli ho comunque detto che se fosse giusto questo, tutti i nostri amici cattolici non avrebbero mai più dovuto salutarci quando siamo diventati TdG, e invece io ho conservato delle amicizie, nate quando ero adolescente, con persone cattoliche, che sono sopravvissute a tutto il periodo della mia militanza nei TdG e sono ancora vive...e loro mi hanno sempre voluto bene nel tempo nonostante le mie frequentazioni con loro fossero molto limitate e ridotte a motivo del mio credo religioso. Loro hanno sopportato e mi hanno sempre voluto bene. Quindi??? Come la mettiamo?????????
Con amarezza
Antonella
Stavolta hai la mia piu totale comprensione, questo è il motivo principale per il quale non sono piu entrato in una sala del regno, non gli darò mai la soddisfazione di non salutarmi.
Le tue domande me le sono fatte anche io e la risposta la conosciamo bene tutti e due: noi siamo pericolosi per loro e potremmo fargli cambiare idea sulla invulnerabilità dell'"organizzazione di Geova", ecco perchè la società WT è riuscita a convincerli a non avere piu contatti con persone come noi. L'amicizia e l'amore, anche se dovrebbero venire prima di tutto, vengono dopo... anzi in questo caso non contano più, essendo l'"amore per Geova" (ossia la fedeltà all'organizzazione) piu importante.
Con affetto tuo fratello Mario.
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31) |
12/02/2006 23:29 |
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Amarezza é già una buona parola perché ritengo inconcepibile questo atteggiamento praticato dai testimoni di Geova. Già troppe volte ho avuto modo di appurare che la loro “ amicizia, amore, disponibilità “ é solo parvenza, un velo, che appena cerchi di staccare la spina per motivi validi o dubbi, si raffreddano, sei messo al bando. Riportano troppe volte alla ribalta l’Amore di Gesù e cosa ha fatto per L’Essere Umano, inculcando nella mente degli adepti di esserne portavoce ufficiale ( e qui il tdg si sente forte-euforico della sua missione ) di quell’amore, ma dietro l’angolo é in agguato l’altra faccia di criterio/misura.
Comprendo il Tuo stato d’animo come di tanti Altri/e, l’importante é non abbatterci o ancor peggio ritornare sui propri passi.
La vita ce l’abbiamo, dunque apprezziamola, viviamola.
Ciao, Vitale
La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King |
12/02/2006 23:49 |
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| | | Post: 346
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Ciao Antonella,
sembra incredibile, ma è la realtà. Purtroppo nell'organizzazione esistono solo le "amicizie teocratiche". Fortunatamente, fuori, nel "mondo" da loro tanto demonizzato esistono anche quelle VERE.
Un salutone by Hushai. |
12/02/2006 23:54 |
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Vi saluto in CRISTO SIGNORE
Cara sorella in CRISTO sweetymi
In questo momento voglio anch’io esserti vicino
Certo io non ho vissuto la tua esperienza e quindi sono sicuramente l’ultimi che può tirarti su
Ma comunque voglio provarci a dirti qualcosa
Se tu hai veramente lavorato per costruire la vera amicizia, sicuramente oggi sentendoti sbattere la porta in faccia o vedendo il volta spalle, ti senti ferita o addirittura anche di più
Ma non devi mollare
Non devi lasciarti andare
Prova a pregare anche per loro
Voi tutti che vi siete ravveduti da quelle esperienze di fede, credete che la decisione d’uscita sia solo merito vostro?
Oppure è “merito della accettazione dello SPIRITO SANTO /-/ ed è anche merito delle preghiere che molto persone vi hanno offerto?”
Se credi ciò, ti chiedo di fare altrettanto, prega per tutti quelli che vivono nella confusione e che si lasciano soggiogare mentalmente.
La preghiera, ti assicuro ha una forza che fa muovere anche le montagne (se avreste la fede……)
Se credi che io possa esserti utile, anche per meglio approfondire la Sacra Scrittura, chiedilo pure
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13/02/2006 09:56 |
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Scritto da: sweetymi 12/02/2006 20.33
Ieri ho parlato col mio ex marito TdG del fatto che ora che sono dissociata ho perso tutte le mie amicizie. Prima di raccontarlo però voglio precisare che mio marito è una persona intelligente e nonostante la separazione e la mia dissociazione, mantiene ancora con me dei buoni e amichevoli rapporti, pranza a casa con noi se lo invito e mi telefona spesso anche per sapere come sto e come sta andando nostro figlio. Se abbiamo bisogno di aiuto entrambi siamo disposti ad aiutarci, anche economicamente. Non si tira mai indietro quando ci sono spese extra per nostro figlio come gite scolastiche o viaggi all'estero, o la patente, lo sport, le ripetizioni, la scuola di chitarra, insomma, divide con me ogni cosa. Questo mio 3D non vuole assolutamente screditare quindi lui come persona, e ci tengo molto a precisarlo, ma solo portare all'attenzione il modo di pensare tipico di ogni TdG indottrinato fino al midollo, o, per meglio dire, MENTALMENTE MANIPOLATO. Io stessa fino a non molto tempo fa ragionavo come lui.....
Tornando al tema del 3D, ieri con tutto il cuore gli ho espresso il mio dispiacere per aver perso tutte le amicizie, o meglio per quelle 3 o 4 persone alle quali tenevo davvero e con le quali avevo costruito un rapporto che credevo vero e che durava ormai da 25 anni. Ho detto che non è giusto: solo perchè io ho modificato le mie credenze religiose, loro non mi rivolgono nemmeno più il saluto, mi ritengono una cattiva compagnia, una persona da evitare. Ma, allora, non era vera amicizia, era solo una farsa...E lui mi ha risposto che L'HO VOLUTO IO.
L'ho voluto io? Ma come? Io ho solo dichiarato di non essere più una TdG, e invece di essere un'ipocrita, l'ho dichiarato apertamente, l'ho messo per iscritto...
Ma lui ha replicato che l'amicizia è qualcosa che proviene dalla comunanza di interessi, di obiettivi, di mete e che lui stesso non ha niente da spartire con persone che non condividono le sue stesse credenze e non è interessato alla loro amicizia, quindi anche le sorelle mie "amiche" con tutta probabilità ragionano allo stesso modo...e che comunque io ero a conoscenza delle conseguenze del mio gesto e quindi ora non posso che accettarle.
Non ho parole... Ma in questi 25 anni cos'ho coltivato??????
Non erano amicizie se poi una divergenza di opinioni sulle credenze religiose è bastata per far sì che loro non mi rivolgessero nemmeno più il saluto...
Gli ho comunque detto che se fosse giusto questo, tutti i nostri amici cattolici non avrebbero mai più dovuto salutarci quando siamo diventati TdG, e invece io ho conservato delle amicizie, nate quando ero adolescente, con persone cattoliche, che sono sopravvissute a tutto il periodo della mia militanza nei TdG e sono ancora vive...e loro mi hanno sempre voluto bene nel tempo nonostante le mie frequentazioni con loro fossero molto limitate e ridotte a motivo del mio credo religioso. Loro hanno sopportato e mi hanno sempre voluto bene. Quindi??? Come la mettiamo?????????
Con amarezza
Antonella[Modificato da sweetymi 12/02/2006 21.29]
Commento n.1: complimenti a tuo marito per il rapporto che riesce a mantenere con te; in verità credo che anche tu gli faciliti le cose, ma comunque se fosse uno stupido potrebbe davvero trattarti male, ignorarti, accusarti, evitarti.....
Commento n. 2: proprio il fatto che lui continui ad avere rapporti più che cordiali con te, al di là delle divergenze che hanno diviso le vostre strade (religiose, ma anche personali), dovrebbe farlo riflettere sull'assurdità delle teorie geoviste riguardo alle persone da evitare. Immagino che voi due foste cattolici prima di divenire TdG. Ebbene tuo marito si rende conto che se noi cattolici fossimo come i TdG lui non potrebbe parlare più con il 90% della popolazione? Immagino che si sentirebbe molto ma molto discriminato. Immagino che si sentirebbe perseguitato. Ingiustamente, per giunta. Non è stupido, quindi sono convinto che, pur non ammettendolo, queste riflessioni le starà facendo anche lui..... Chissà...
Commento n. 3: hai perso tre o quattro amiche che credevi sincere (e magari lo sono, magari anche loro soffrono a non "poterti" salutare); quanti amici hai trovato? quanti ne hai ora? :-)))
Saluti |
13/02/2006 10:08 |
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| | | Post: 2.663
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La faccenda è un po' più complessa Cicerone disse "Idem velle, eadem nolle, haec est vera amicitia" l'amicizia consiste nel volere e non volere le stesse cose.
E non gli si può dare torto. Sul piano umano gli amici si selezionano e scelgono in base a questo criterio: la comunanza di vedute e di interessi. Anche a livello cristiano il criterio rimane operante: io mi sento più amico con i miei fratelli di fede che non con estranei, mi sento più amico con i foristi di questo forum che con cristiani nominali, solo per il fatto che qui si tratta Dio come il valore supremo e la religione (=il rapportarsi con Lui) come qualcosa da coltivare, approfondire, comunicare ecc...
Poi, in subordine, sono aperto alle amicizie con quelli di altra fede o senza religione, perché oltre i cristianesimo e cattolicesimo, nel teocentrismo, la mia ragione e la fede mi fanno inquadrare come "fratello/sorella" ogni essere umano, foss'anche il più sconosciuto e sperduto: peccatore o santo che sia.
Ma tu poni il caso che io, credendo, abbia destituito la ragione di ogni voce in capitolo (cioè l'abbia bloccata nella sua funzione filtrante e autenticante i dati di fede) e creda che Dio esige per la fedeltà a Lui che io tagli i ponti sia con gente solo umanamente imparentata con me, sia per parentela carnale, sia per disparità di fede ecc... e coltivi solo la familiarità vera (e conseguente amicizia) solo con i miei fratelli di fede...
ecco allora che tali tagli, tali durezze, tali abbandoni, divengono semplicemente logici.
Se il TG non facesse, al riguardo, ciò che crede dettato teocraticamente da Geova in persona (cf "non gli rivolgete neanche il saluto") si sentirebbe in colpa, disapprovato dagli anziani, dai fratelli e da Geova stesso.
Ai suoi occhi non è il marito di Antonella ad essere nell'errore ma Antonella ad aver rinunciato esplicitamente ad appartenere alla fraternità della famiglia di Geova e perciò ad essersi collocata dalla parte di coloro che sono destinati a prossima distruzione. Se le cose stessero così tutti noi saremmo chiamati a superare la voce della carne e del sangue. Non fa lo stesso il giovane che si sente chiamato al sacerdozio ma viene ostacolato dal padre che lo aveva sognato come dirigente della sua azienda? "E perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre..." nonostante che ogni madre veda la nuora come una figura ostile che le porta via il figlio dalla casa e nutre istintivamente il rancore verso il figlio che ha preferito sua moglie alla mamma. Freud non era tutto scemo coi suoi "complessi"!...
Credete a me. La strada per venirne fuori non è quella dell'emotività; biasimare come irragionevole l'abbandono totale di persone che restano buone e con cui si è avuto una calda amicizia per anni è appellarsi solo all'emotività. La strada è quella della dimostrazione dottrinale che Dio non vuole quella divisione che invece vogliono i capi di Brooklyn.
E per far ciò occorre andare alla radice, cioè al recupero della funzionalità razionale della mente umana che, dal momento che non è fede umana la registrazione e riproduzione ottusa di una dottrina (un registratore ci batterebbe!), mantiene prima di accogliere la fede, durante la sua comunicazione e accettazione, e dopo averla eventualmente abbandonata, la sua funzione di filtrare/interpretare se il messaggio che viene proposto come divino è congruente o no con un Dio Padre di tutti gli uomini; e non, come credono in casa Geova, una "virile persona di guerra" (Esodo 15,3)
Bisogna far capire che non è mai la Bibbia a parlare ma la comunità che ce la trasmette a darle voce, nel senso che la interpreta secondo come gli dice il cervello della dirigenza.
Perciò dalla incongruenza della interpretazione che tale dirigenza propone, si passerà poi ad esaminare critica-mente la stessa legittimità di tale dirigenza. E solo quando si scopre che questa non sta in piedi, allora si diventa liberi di disobbedirle con tranquillità. Altrimenti si teme sempre che il proprio dissenso sia insufflato da Satana, dal pensiero indipendente, dalla filosofia, dal pensiero apostata e paletti annessi, con i quali il CD, mentre invita al bereanesimo e ad accertarsi di ogni cosa, fa di tutto per impedirlo.----------------------
est modus in rebus |
13/02/2006 10:13 |
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E lui mi ha risposto che L'HO VOLUTO IO Questo me lo ha detto anche mia moglie.
Tuo marito e mia moglie non sono persone stupide e sono da rispettare sopratutto per il fatto che ci sono queste risposte.
Queste risposte indicano quanto queste persone (i nostri coniugi) DEVONO essere amate.
Ora siamo noi che dobbiamo fare la nostra parte. Siamo noi chiamati a dimostrare veramente cosa significa amare Cristo e finalmente cominciare a capire cosa cavolo c'è scritto in quel libro che portavamo in borsa. Ecche! Ce ne andiamo, chiudiamo la borsa e diciamo semplicemente "non ne voglio più sapere!". Che l'abbiamo portata a fare quella borsa se ora abbiamo scoperto che non era il modo con cui dovevamo portarla. Ora non portiamo più borse ma abbiamo, ma solo noi, l'onere di capire quanto la frase in oggetto è frutto di un grosso equivoco. Il nostro atteggiamento critico non è sempre consigliabile e dopo un periodo più o meno lungo (passata l'incazzatura!) si comincia a riflettere su quelle frasi che ancora non sappiamo demolire. A volte basta dire con un sorriso: "capisco cara/caro cosa vuoi dire, un giorno capirai cosa voglio dire io!", il nostro coniuge sicuramente capirà male questa frase ma non importa, rimarrà registrata nella sua mente e, forse, produrrà i suoi frutti. Dio mio, che pazienza che ci vuole!
[Modificato da nemorino60 13/02/2006 10.15] _________________________________
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