12/02/2006 10:55 |
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Ho ritrovato tra le mie carte questa "favola" e vorrei rendervene partecipi:
C'era una volta un'isola dove vivevano
Tutti i sentimenti e i valori degli uomini:
il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere...così
come tutti gli altri, incluso l'Amore.
Un giorno venne annunciato ai sentimenti
Che l'isola stava per sprofondare, allora
Prepararono tutte le loro navi e partirono;
solo l'Amore volle aspettare fino
all'ultimo momento.
Quando l'isola fu sul punto di sprofondare,
l'Amore decise di chiedere aiuto.
La Ricchezza passò vicino all'Amore su
Una barca lussuosissima e l'Amore le disse:
"Ricchezza, mi puoi portare con te?"
"Non posso c'è molto oro e argento sulla
mia barca e non ho posto per te".
L'Amore allora decise di chiedere all'orgoglio Che stava passando su un magnifico vascello:
"Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?"
"Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l'Orgoglio, "qui è tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca"....
Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto:
"Tristezza ti prego, lasciami venira con te",
"Oh Amore" rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola".
Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando.
All'improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato.
L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio.
Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò.
L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?"
"E' stato il tempo" rispose il sapere.
"Il tempo?" si interrogò l'Amore,
"Perché mai il tempo mi ha aiutato?"
Il Sapere pieno di saggezza rispose:
"Perché solo il tempo è capace
di comprendere quanto l'Amore
sia importante nella vita".
Shalom [Modificato da Teo60 12/02/2006 10.58] |
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12/02/2006 11:02 |
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| Registrato il: 06/08/2004
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La Follia decise di invitare i
suoi amici a prendere un caffè da lei.
Dopo il caffè, la Follia propose:
"Si gioca a nascondino?".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità.
"Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi
nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che
troverò sarà il prossimo a contare".
Accettarono tutti ad eccezione
della Paura e della Pigrizia.
"1,2,3. - la Follia cominciò a contare.
La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida
come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un
angolo adatto per nascondersi.
L' Invidia si unì al Trionfo e si
nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia continuava a contare
mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata
vedendo che la Follia era gia a novantanove.
"CENTO! - gridò la Follia
- Comincerò a cercare."
La prima ad essere trovata fu la Curiosità,
poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe
stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte, la Follia
vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe
meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la
Timidezza.
Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è
l'Amore?".
Nessuno l'aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo.
Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce.
Ma non trovò l'Amore.
Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese
un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto
sentì un grido.
Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva
forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò,
implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a
promettergli
di seguirlo per sempre.
L'Amore accettò le scuse.
Oggi, l' Amore è
cieco e la Follia lo accompagna sempre.
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"Luomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene la chiave dellaltro."
Karen Blixen
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