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Un saluto

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2006 16:43
18/01/2006 22:02
 
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Utente Junior
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E' difficile
e' davvero difficile descrivere 20 anni di vita dedicata alla "verità" e a rovinare la mia vita.
Raccontare la mia esperienza è davvero lunga, ma ho visto che avete tutti molto da dire, come me.
Basti pensare che mi sono battezzata all'età di 16 anni, nonostante l'accanita opposizione di tutta la mia famiglia.
Ma io desideravo ardentemente rivedere la mia mamma morta da un paio di anni, e la resurrezione mi sembrava davvero un'ancora fortissima a cui aggrapparmi.
Ero e sono stata una persona con forti sentimenti spirituali, da bambina parlavo sempre con Gesù, quindi ero molto sensibile alla bibbia, alla religione, alla fede.
All'età di 11 anni andai dal parroco della mia chiesa con la bibbia in mano e chiesi spiegazioni sulle dottrine, confusa dallo studio coi tdg.
Avevo un bellissimo rapporto con quel prete e riuscii a rovinarlo col passare degli anni, solo grazie alla mia presunzione di tdg.
Fui spinta a lasciare gli studi "secolari" per fare la pioniera.
Ho contratto un matrimonio sbagliatissimo con un tdg, all'età di 18 anni.Fui costretta a sposarmi dal corpo degli anziani della congregazione che si occupò di farci un bel comitato perchè io ed il mio fidanzato ci eravamo spinti un po' troppo in là con le effusioni amorose.
Unica via riparatrice :il matrimonio di due semi-adolescenti!
Non vi stò a raccontare le pressioni psicologiche che ho subito all'insaputa della mia famiglia, che non immagina nemmeno lontanamente le sofferenze che ho vissuto da tdg.
Mio marito era un violento.
Ma il corpo degli anziani non lo "correggeva", perchè dicevano che la colpa era sempre la mia, che non ero una sorella abbastanza sottomessa, che dovevo aiutarlo io a migliorare, sopportando anche.
Non avevo diritto neanche alle cure mediche, perchè altrimenti sarebbe stato uno scandalo,avrei nuociuto alla sua reputazione, quindi restavo per settimane chiusa in casa a guarire i segni delle percosse e a leccarmi da sola le ferite.
Ed in più lui serviva così bene i fratelli e le sorelle, faceva dei discorsi pubblici così eloquenti e convincenti!
Come conduceva lui lo studio di libro non c'era nessuno!
Ero io che non ero alla sua altezza, o all' altezza della sua nomina.
Nessuno mi chiamava mai per nome in congregazione, ma "la moglie di..."
Di sacrifici per amore della "verità" ne ho fatti davvero tanti.
Dal pionierato, al trasferimento di tutta la mia famiglia in zone dove c'era bisogno di predicatori, alla rinuncia a posti di lavoro che non consentivano di mantenere tutti gli impegni teocratici, all'anelazione di qualsiasi rapporto con parenti non tdg..questi i primi che mi vengo in mente.
Dvo dire che , a differenza della maggioranza dei tdg allontanati, io non ho sofferto per la mancanza di amicizie.
Non ho mai avuto amicizie all'interno della congragazione, comprendendo bene il pullulare di pettegolezzi della maggioranza e gli interessi secondari di certi gesti definiti fraterni.
Sì, ricordo che io ero una "testa calda".
Perchè se quando andavo alle assemblee non potevo stare con la carrozzina con mio figlio dentro, insieme a tutta l'adunanza con tutti gli altri ,e l'uscere mi diceva "sorella, la carrozzina non può stare qui" ,ed io chiedevo dove potevo andare e poi quando mi recavo al posto indicato mi sentivo dire" la zona è riservata alle sole mamme con passeggino, tuo marito non può stare qui", io mi alteravo.Come facevo ad accudire tre bambini da sola? E se avessi avuto bisogno di andare in bagno?
Leggevo agli anziani che avevano dato queste disposizioni la bibbia, nei passi dove Mosè veniva incoraggiato da Dio a radunare il popolo, grandi e piccoli, uomini e donne....E come si permette una donna di riprendere un fratello?
Come si fa a non apprezzare il previlegio del marito che si prodiga per la congragaziene e fà l'uscere alle assemblee, lasciando la moglie da sola ad accudiire tre figli, sotto il sole d'agosto, allo stadio?
Sì certo, ero proprio ribelle e non sottomessa!
Soprattutto perchè mi rifiutavo di lasciare i miei bambini da soli a casa, a se stessi, per andare a predicare agli estranei.
Ero convinta che il mio principale dovere era prima verso i miei figli, che non gli estranei.
Chiesi che qualcuno si offrisse di guardare i miei figli per permettermi di dedicare qualche ora all'opera, mi sentii rispondere dal sorvegliante che sarebbe stata una responsabilità nel caso che qualcuno di loro si fosse fatto male in presenza di una terza persona, in mia assenza.
E di chi sarebbe stata la responsabilità se invece si fossero fatti male stando da soli?...io non confidavo nello spirito di Dio...
Vogliamo parlare della volta che un anziano mi è saltato addosso aggredendomi per abbracciarmi ,cercando di baciarmi?
Della persecuzione che ho subito, perchè dopo un periodo di pressioni insopportabili da parte di questa persona che cercava ogni circostanza per allungare le mani, di restare solo con me...e del fatto che mio marito nonostante le mie preghiere ed i miei pianti, deliberatamente ignorava il problema?
E certo! Altrimenti che fine avrebbero fatto tutti i suoi preziosi privilegi???
Finii per parlare del grande mio problema ad un altro anziano.
Venne il sorvegliante, mi visitarono pastoralmente.
Parole del sorvegliante mio pastore:" mica ti ha violentata! e poi la colpa è tua, che permetti le sue visite quando sei sola in casa!"
L'aggressione del suddetto anziano era avvenuta in casa, si..ma mio marito era in un'altra stanza.
"E tu perchè non hai gridato"? la responsabilità è tua, perchè anticamente se una donna veniva vilentata o aggredita e non gridava era colpevole quanto il violentatore"
Ecco la risposta del mio Pastore sorvegliante.
A nulla sono valse le mie citazioni dulle riviste Svegliatevi, che parlavano di violenze sessuali.
"Quell'anziano è nella verità dall'inizio della predicazione in Italia...da molti più anni di te nella verità, e come anziano , la sua parola ha un valore maggiore della tua!"
E allora , io dico,il sangue di Cristo versato per tutti, per me è stato versato in minore quantità, dal momento che come sorella valgo meno di qualcun altro?
Mi è stato ingiunto di non raccontare a nessuno quanto è successo, perchè sarei stata ripresa per condotta dissoluta, che crea scompiglio nella congragazione.
Durante il comitato il fratello da me accusato ha cercato di convincere mio marito che i suoi atteggiamenti nei miei confronti erano volti al suo interesse, perchè voleva smascherare la mia vera personalità...che ero una donna davvero poco seria e che lo provocavo di continuo...
Insomma, uno schifo!
Sono uscita da quella sala del regno dicendo: io sono una persona troppo pulita per sporcarmi a frequentare dei porci come voi...questa è l'ultima volta che mi vedete qui.
Ricordo che un anziano esterno, che faceva parte del comitato mi disse: " io al posto tuo sarei uscito da un pezzo, non avrei sopportato tanto!"
Ed aveva ragione.Che ci facevo io lì?
Successe in seguito un bel 48.
Scrissi alla Betel...furono inviati pezzi grossi, interrogate a porte chiuse tutte le sorelle della congregazione, una ad una.
Ma avevano paura di parlare, anche se io sapevo che il problema non era solo mio.
Volgiamo andare avanti?
Dopo un paio di anni vengo operata, un'operazione per togliermi una cosa che cresceva nel mio corpo, di dubbia natura...
mio marito approfitta della tensione emotiva (aspettavo l'esito della biopsia e si parlava di chemioterapia)e mi confessa la sua doppia vita .
Aveva regolarmente relazioni sessuali con prostitute di alto borgo, da diversi anni.
Hai capito?
Io erpo la ribelle, la poco sottomessa, quella che doveva aiutarlo a crescere nella personalità cristiana!!?E lui in tutti quegli anni aveva condotto una doppia vita...fratello esemplare e ottimo oratore!
L'ho perdonato, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio! Dopo Due anni ricominciò a sperperare lo stipendio per pagare i suoi costosi vizi...maltrattando me e quasta volta anche i figli.
A questo punto chiedo la separazione, "o consensuale o racconto tutto a tutti".
Me l'ha data consensuale.
Sono trascorsi 5 anni.
In questi anni i tdg in qualità di anziani mi hanno visitata un paio di volte per sapere come stavo, ma nelle loro visite mi domandavano"hai rapporti sessuali con la persona che abbiamo visto che ti accompagnava al mercato martedi?".
Lascio a voi ogni commento e l'immaginare la mia risposta.
Sono seguti pedinamenti, ronde di turni di guardia sotto il mio portone, di notte...
Al limite del ridicolo e della denuncia!
Altro che confortare la vedova ed il ragazzo senza padre!
Ed ho infatti scritto una lettera al corpo degli anziani, diffidando tutti i tdg dall avvicinare i miei figli minorenni per cercare di convertirli.
Ho un grande rammarico verso i miei ragazzi.
Tutte le belle cose che ho loro impedito di fare nella loro infanzia, per esempio i compleanni, il natale, la festa della befana, il carnevale...e quante altre cose!
La mia mente era comndizionata, non ero libera.
Anche se ho cercato di recuperare le emozioni perse, le cose andate non le posso recuperare.Ho chiesto scusa loro più volte, ma so che anche loro sono segnati dentro ,come me.
Ogni tanto mi confidamno l'angoscia che provavano alle adunanze, solo alla preparazione dei libri, le ridicole borsette, i vestiti da tdg...
Almeno in quel periodo li ho relativamente rispettati e non li ho forzati a diventare proclamatori o ad iscriversi alla scuola di ministero.La mia protettività nei loro confronti, il mio limitato rispetto dei loro desideri vennero additati come"amare più il padre o la madre ...o i figli...che Geova", ma almeno non hanno subito questa ulteriore violenza nelle loro volontà ed inclinazioni.
Adesso , dopo un periodo di 2 anni di silenzio, i tdg si sono rifatti vivi con delle telefonate.
Lavoro in un posto pubblicoo e , mentre prima mi evitavano, adesso è un continuo viavai dei loro adepti...
Desiderano parlarmi, personalmente della mia situazione....
e vogliono un incontro.
Io non sono una disassociata, forse vogliono chiudere la mia pratica?
Grazie della pazienza per avermi ascoltata.
Spero che la mia esperienza possa essere utile a qualcuno e soprattutto possa servire ad aprire gli occhi a chi è ancora in tempo a non cadere nella trappola del condizionamento mentale.















[Modificato da )Marcus( 19/01/2006 16.14]

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