17/01/2006 17:28 |
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Marchigiano, 66 anni, appassionato studioso della Bibbia e Testimone di Geova, nel 1984 Palego ha abbandonato la professione di ingegnere per dedicarsi alla missione della sua vita: ritrovare il mitico relitto che salvò dal diluvio il patriarca di cui parla la Bibbia. In base alle ricerche di Palego, i resti del reperto sono visibili a occhio nudo sotto uno spesso strato di ghiaccio, in due punti del Grande Ararat."La Genesi ci dice che, quando Noè, giunto sull'Ararat, si affacciò dall'unica finestra dell'Arca, vide la cima di due montagne - ha spiegato Palego - in un raggio di 300 Kmq. le uniche montagne sono il grande Ararat (5.165 metri) e il piccolo Ararat (3.925), di origine vulcanica, distanti tra loro 11 km. Quindi Noè doveva essere fermo in un punto del grande Ararat da cui poteva vederne la cima insieme alla vetta del piccolo Ararat.
Facendo una proporzione matematica, ho stabilito il luogo esatto in un'enorme piattaforma (grande 16 campi di calcio) a 4.800 metri sul Grande Aratat." Palego precisa che oggi i resti del relitto si trovano più a valle a causa di un cataclisma che, il 2 luglio 1840, fece esplodere la montagna, provocando la rottura dell'Arca in due tronconi: uno di 56 metri si è conficcato nella gola di Ahora, mentre il più grande, un frammento lungo 100 metri, è scivolato a una quota di 4.300 metri.
Un professore di informatica dell'Università di Torino Nello Balossino, ha dichiarato che la scoperta di Palego è plausibile: analizzando una foto scattata dal satellite francese "Spot", nella zona indicata da Palego c'è effettivamente un oggetto di forma rettangolare non compatibile con i rilievi della roccia che corrisponde alle dimensioni dell'Arca come sono riportate dalla Bibbia.
mmmgroup.altervista.org/i-ark.html |
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17/01/2006 17:49 |
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Sapete la prima volta che ho sentito parlare di questo professore quando è stato?
10 anni fa durante uno studio con una sorella TdG.
La mia domanda era: "Ma i TdG nel mondo, cosa fanno? Hanno delle associazioni culturali o umanistiche o si limitano a dare riviste di casa in casa?".
Mi ricorderò sempre la risposta: "Noi crediamo che portare la verità sia l'atto d'amore più bello che una persona possa fare ad un'altra. Ovvio che se qualcuno interessato ha problemi economici lo si aiuta!!! Ma non siamo un'associazione culturale o umanistica. Quelle sono cose che noi non facciamo. Certo che poi, fra di noi, ognuno ha i suoi hobbys e le sue caratteristiche. Per esempio c'è tra di noi un personaggio che vive un pò ai limiti, è uno scienziato e dice di aver trovato i resti dell'Arca di Noè. Non è un Tdg esemplare ma la Società lo tollera!!"
Mi sono sempre chiesta perchè non è un Tdg esemplare!!! Forse perchè non va in predicazione??
Mi piacerebbe moltissimo parlare con questa persona e capire come fa ad aderire ai TdG.
Una volta ho provato a cercarlo su internet per vedere se trovavo l'indirizzo e-mail ma ... niente!!!
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...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù...
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17/01/2006 18:03 |
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Ho parlato qui www.infotdgeova.it/fotopalego.htm di questa presunta scoperta dell'arca.
Se leggete il nuovo libro di Palego - Come ho trovato l'Arca di Noè, pubblicato nel 1999 dalle Edizioni Mediterranee (specializzate nella pubblicazione di libri spazzatura), vi trovate di fronte a dichiarazioni e ad affermazioni la cui sicurezza lascia a dir poco sconcertati.
Per esempio, dalle pp. 149 a 153 vengono pubblicate sei fotografie dove, secondo l'ing. Palego, sarebbero chiaramente visibili i resti dell'Arca. Palego vi intravede "l' alloggiamento di Noè e della sua famiglia", e il tetto dell'Arca, quello che nella TNM viene chiamato "tsòhar". Secondo lui la foto a p. 150 mostrerebbe proprio questo particolare e questo «conferma dunque esattamente ciò che dice la Bibbia in Genesi 6:16».
Questa è la foto:
Ditemi voi se ci vedete quello che invece l'ingegnere riesce a vedere con molta sicurezza.
Ecco un'altra foto che si trova a p. 100:
L'ingegnere così commenta questa foto alle pp. 153,154 (i commenti in azzurro sono miei): Indicato dalla freccia si può vedere il troncone dell'Arca nella gola di Ahora, disposto nel senso di marcia del ghiacciaio Araxes. La foto stata scattata nel 1976 dal ricercatore dell'Arca turco Ahmet Ali Arsla 40 spedizioni sull'Ararat, ed è pubblicata nel libro di Charles Berlitz La nave perduta di Noè (Euroclub). [Nel libro di Berlitz la foto è ancora più chiara e non si vede assolutamente nulla di ciò che dice Palego! Fra l'altro nemmeno Berlitz che ha pubblicato per primo questa foto vi ha scorto quello che invece Palego "vede" così chiaramente.]
Quando Karim mi fa vedere la foto, telefono ad Arslam (vive a Washington). Ha scattato anche lui la foto, ma non ha visto l'Arca. [e ti pareva!]
A questo punto un sincero ricercatore dell'Arca cosa avrebbe dovuto fare? [Avrebbe dovuto rendersi conto che in queste foto non si vede proprio nulla] E cosa, in realtà, ha fatto? Ve lo dico subito. Siamo ai primi dì dicembre 1996. Il ricercatore ha:
1 - stampato subito centinaia e centinaia di copie delle nuove foto;
2 - spedito subito tutta la documentazione a tutti i ricercatori dell'Arca chiedendo di controllare, nelle loro foto, la gola di Ahora. A tutto (17 febbraio 1997) sono passati più di due mesi e nessuno, dico nessuno, ha risposto con una sola riga; [evidentemente a questi ricercatori mancava la "fede" di Palego che non ha permesso a loro di vedere quello che solo l'ingegnere è riuscito a vedere...]
3 - Ho spedito foto a decine e decine di capi di stato, primi ministri, re, regine, autorità scientifiche e culturali di tutto il mondo. A tutti ha chiesto di essere ricevuto. [e quale è stata la reazione?] Nessuno, ma proprio nessuno, ha pochi minuti di tempo per l'Arca di Noè...; conclude sconsolato Palego. In realtà non c'è alcun dubbio che se questo foto rivelassero davvero quello che Palego sostiene, almeno qualcuno, non dico capi di stato o re e regine, ma almeno qualche ricercatore o studioso, lo avrebbe degnato di attenzione.
Saluti
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 17/01/2006 18.06] |
17/01/2006 20:05 |
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17/01/2006 20:34 |
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Scritto da: =omegabible= 17/01/2006 20.05
Non sarebbe più opportuno e utile invece di trovare i relitti dell'Arca, la gente si impegnasse veramente a cercare il CRISTO vera e sola Arca che ci porta a salzezza! Non so ve lo dò come piccolo modesto suggerimento!!!! Un ciao a tutti
Il tuo è un suggerimento molto saggio e giusto, ma vedi, per i tdg, trovare l'arca significa una grande quantità di cose la prima fra tutte:
la dimostrazione che Dio in effetti ha portato un giudizio in passato, cosa che rafforzerebbe l'idea che lo faccia anche fra poco, nel prossimo giorno della fine.
Questo a dimostrazione che in effetti sono più preoccupati di parlare del fatto che 6 miliardi di persone oggi sulla terra sono a tutti gli effetti dei cadaveri viventi, meritevoli di un giudizio, che cosa ci sia di cristiano in tutto questo proprio non lo so.
Ciao |
17/01/2006 21:42 |
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Re: Re: La vera arca di Noè
Ciao Gandhi !
innanzi tutto ti saluto carolosamente.
Capisco che per i tdg è molto importante ritrovarla, ma ciò credo che non dimostrerebbe che il diluvio ci fu su tutta la terra !
Cosa dicono i tdg a tal proposito ?
E poi, se mi consentite una battuta , Noè dove è adato a prendere gli Orsi polari ?
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17/01/2006 22:02 |
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17/01/2006 23:23 |
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x =omegabible= e giusto quello che hai detto....ma questa scoperta potrebbe convincere gli atei ha credere nella parola di dio...cioè la bibbia.....molti vorebbero delle prove della sua aspirazione..... eccone una |
18/01/2006 09:46 |
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| | | Post: 469
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Scritto da: Babs2 17/01/2006 17.49
Non è un Tdg esemplare ma la Società lo tollera!!"
Mi sono sempre chiesta perchè non è un Tdg esemplare!!! Forse perchè non va in predicazione??
Conosco Palego da decine di anni ormai, ero un bimbo quando mi portava insieme a lui in predicazione. è una persona assolutamente fuori dal comune, alcuni direbbero pazzo ma così non è.
Non affermo che quello che dice di aver scoperto sia vero, ma lui è lontano anni luce dalla persona fredda e calcolatrice che architetta una truffa per poter vendere libri. Insomma, a volte si dice : l’importante è crederci. Lui è uno di quelli che ci crede. Altro che poco esemplare poi! Lo potete incontrare nel suo paese di residenza con 11 gradi sottozero all’esterno dei supermercati che predica con la Bibbia in mano.
Ha un modo di fare che affascina e attira le persone, sa parlare col cuore., lo conosco e lo certifico. Ama le persone e si fa amare, la sua storia privata poi è piena di cose tristi e sconvolgenti che lui ha sempre affrontato con forza e dignità e diciamolo pure, con moltissima fede.
Questo è Angelo Palego in estrema sintesi. ---------------------------------------------------------
"Mi chiamo Massimo e avrò la mia vendetta.
In questa vita o nell'altra." |
18/01/2006 12:39 |
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genesis2000 ha scritto:
Conosco Palego da decine di anni ormai, ero un bimbo quando mi portava insieme a lui in predicazione. è una persona assolutamente fuori dal comune, alcuni direbbero pazzo ma così non è.
Non affermo che quello che dice di aver scoperto sia vero, ma lui è lontano anni luce dalla persona fredda e calcolatrice che architetta una truffa per poter vendere libri. Insomma, a volte si dice : l’importante è crederci. Lui è uno di quelli che ci crede. Altro che poco esemplare poi! Lo potete incontrare nel suo paese di residenza con 11 gradi sottozero all’esterno dei supermercati che predica con la Bibbia in mano.
Ha un modo di fare che affascina e attira le persone, sa parlare col cuore., lo conosco e lo certifico. Ama le persone e si fa amare, la sua storia privata poi è piena di cose tristi e sconvolgenti che lui ha sempre affrontato con forza e dignità e diciamolo pure, con moltissima fede.
Questo è Angelo Palego in estrema sintesi.
Nessuno mette in dubbio la sincerità, la buona fede e la convinzione di Angelo Palego.
Solo che leggendo i suoi libri non si può fare a meno di notare come le sue convinzioni vengano presentate come se fossero delle assolute ed indubitabili certezze.
Il fatto è che quello che lui "vede" in queste foto è quello che lui vuole vedere e non certo ciò che vi è ritratto.
Fra l'altro mi sono sempre chiesto come mai non solo «decine e decine di capi di stato, primi ministri, re, regine, autorità scientifiche e culturali di tutto il mondo» a cui Palego ha spedito foto e documentazioni varie, non lo abbiano ricevuto e degnato di attenzione, ma nemmeno la stessa Società Torre di Guardia considera significative e convincenti queste sue "prove".
Nel libro Perspicaia, a p. 178, la WTS ha infatti scritto che «pretesi rinvenimenti di resti dell'arca non sono stati per ora confermati». La WTS non ha mai parlato di Palego e della sua presunta scoperta (che egli però presenta come certa), in nessuna sua pubblicazione.
Se Palego non è riuscito a convincere nemmeno i dirigenti della sua organizzazione, non si dovrebbe stupire se le "persone del mondo" non lo prendono in considerazione.
Ciao
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 18/01/2006 12.48] |
18/01/2006 12:46 |
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Scusate, è già la seconda volta in due giorni che inserisco messaggi vuoti. E' un errore, cercherò di stare più attenta.
Quello che ho letto di Pelago è veramente affascinante. Come può un uomo di quel calibro non rendersi conto di cosa sta seguendo? E' forse talmente radicato nel vangelo che rifiuta il rifiutabile mantenendo il buono? Ma come è possibile?
Mi piacerebbe moltissimo conoscerlo. Dove abbiamo detto che abita? -----------
...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù...
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18/01/2006 15:28 |
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X Achille.........confermo in parte quanto da te detto. Tuttavia aggiungerei un altro dettaglio potenzialmente interessante. Da qualche anno l'esercito sbarra tutti gli accessi per poter accedere sul monte Ararat. Hanno qualcosa da nascondere? rispondimi x favore....ciao e grazie
PS CONFERMO quello che ha detto genesis2000...Angelo Palego e un GRAN D'UOMO. |
18/01/2006 16:26 |
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Sal77 ha scritto:
X Achille.........confermo in parte quanto da te detto. Tuttavia aggiungerei un altro dettaglio potenzialmente interessante. Da qualche anno l'esercito sbarra tutti gli accessi per poter accedere sul monte Ararat. Hanno qualcosa da nascondere? rispondimi x favore....ciao e grazie
Mi pare che le difficoltà che vengono poste dalle autorità turche dipendano semplicemente dal fatto che l'Agri Dagi (Ararat) si trova in una zona controllata o sotto l'influenza dei separatisti curdi. Anche Palego è stato rapito dai curdi durante una delle sue tante escursioni. Credo quindi che il governo turco intenda scoraggiare e limitare quello che negli anni passati era un costante afflusso di ricercatori dell'Arca, onde evitare che questa gente venga a trovarsi in pericolo.
Ciao
Achille |
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