Difronte a tanta lucidità e chiarezza nonostante la giovane età e le profonde e segnanti esperienze non posso che rimanere a bocca aperta e continuare ad ascoltarti.
Grazie Veronica.
Benvenuta,
Alex -
Cristiano evangelico
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Sofferenze momentanee e gloria futura
(Ro 8:17-18; 1P 1:6-9)(Ro 8:23-25; Fl 1:23) 1Gv 3:2-3; Eb 12:28-29; At 24:15-16
2Corinzi 4:16
Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.
Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria,
mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli.
Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste,
se pure saremo trovati vestiti e non nudi.
Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita.
Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.
Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore
(poiché camminiamo per fede e non per visione);
ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore.
Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo.
Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.
Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate.
Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore.
Perché se siamo fuor di senno, è per Dio, e se siamo di buon senno, è per voi;
infatti l'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono;
e ch'egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.
E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.
Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione.
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio.
Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.
Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano;
poiché egli dice:
«Ti ho esaudito nel tempo favorevole,
e ti ho soccorso nel giorno della salvezza».
Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza!
Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato;
ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie,
nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni;
con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero;
con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;
nella gloria e nell'umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri;
come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte;
come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!