Innanzitutto un saluto a E.A. (sono d’accordo!) e a SimFab
Grazie del benvenuto
Berescitte,
mi è piaciuto molto il tuo intervento, perchè è analitico e denota un’attenta lettura della presentazione, ti ringrazio per le obiezioni e sono molto felice di risponderti e di chiarire alcuni punti del mio pensiero.
Premetto che quanto esporrò è il mio pensiero personalissimo, quindi criticabilissimo, ma è ciò che provo e penso dopo quello che è stato il mio percorso, piuttosto travagliato, lungo la mia ricerca spirituale.
So che è difficile e seccante non poter “definire” il proprio interlocutore secondo schemi predefiniti.
Per questo tutti mi chiedono “che cosa sono” e “in cosa credo”.
Se io dicessi di essere tdg o cattolico o metodista o buddista, subito i miei interlocutori potrebbero preparare i propri schemi mentali “precostituiti” per inquadrarmi e affrontare la discussione ben “armati”. Ma, come ho già detto, non appartengo a nessuna religione “precostituita” ma accolgo di ognuna di esse i messaggi e gli insegnamenti che ritengo mi possano far crescere e vivere in equilibrio e in pace.
Quando dico ciò, la prima obiezione che subito mi si presenta è che così è troppo facile, che in questo modo si segue solamente quello che fa comodo e ci si crea una religione ad hoc.
Ed allora io chiedo: è più difficile seguire delle regole scritte, precise, chiare, dirette, oppure è più difficile meditare su ogni parola, sentire, in coscienza, ogni insegnamento che i Maestri nella storia hanno lasciato e poi farlo proprio o meno ?
L'altra accusa è quella di "relativismo". Non commento nemmeno quest'ultima perchè è davvero superfluo.
Credo che la seconda strada sia la più difficile e complessa nonché la più diretta verso la crescita spirituale. E’ troppo facile seguire delle regole senza nemmeno chiedersi cosa si stia facendo, senza chiedersi: ma nel mondo le altre persone a cosa credono e perché ?
Se si ha la possibilità di informarsi sugli insegnamenti che i grandi Saggi e Maestri nella storia ci hanno lasciato, si può notare come vi siano dei princìpi di base comuni a tutte le grandi religioni.
Se tutti noi seguissimo semplicemente questi, il nostro amato mondo sarebbe un mondo di pace e fratellanza, senza bisogno di divisioni dovute a sofismi interpretativi di quella o quell’altra scrittura.
Scritto da: berescitte 01/01/2006 19.54
Abbiti il benvenuto da parte di uno che non si sente affatto libero ma al contrario schiavo della verità cristiana, come di ogni verità per quanto piccola e parziale possa essere.
Credo che ogni forma di schiavitù, anche se si è schiavi di ciò che si considera verità, sia una forma di limitazione della libertà personale e del libero arbitrio. Ed anche se ci si rende schiavi per scelta, ad esempio accettando acriticamente tutti i dettami e i dogmi di una religione, si pone un freno alla propria evoluzione interiore.
Prendiamo i Tdg, essi sono convinti a tal punto di essere nella verità da mettere a repentaglio la propria vita e quella dei propri cari. Sono convinti di vivere nella verità come i musulmani sono convinti di essere nella verità e così i cattolici, i buddisti, gli induisti, gli ebrei e così via. Se esistesse un'unica verità assoluta solo un gruppo dei sopra citati vivrebbe nella verità e gli altri, invece, sarebbero vittime dell’inganno e della menzogna.
Chiunque osservi obbiettivamente al di fuori delle singole religioni non lo può ragionevolmente accettare. Ma se anche fosse così, chi delle tante avrebbe ragione ? Perché dovrebbero essere i cristiani cattolici ? perché non i musulmani o i buddisti ?
Ecco una statistica del 2003 delle religioni nel mondo: (dati ricavati dal sito
www.adherents.com/ Il database più fornito in assoluto, un sito dedicato esclusivamente alle statistiche su circa 4000 religioni nel mondo)
Cristiani(*) 1.999.563.838 33,0%
Musulmani(**) 1.188.242.789 19,6%
Atei e non religiosi 918.248.462 15,2%
Induisti 549.583.323 9,1%
Seguaci delle religioni cinesi 384.806.732 6,4%
Buddisti 359.981.757 5,9%
Seguaci delle religioni etniche 228.366.515 3,8%
Seguaci delle nuove religioni 102.356.297 1,7%
Sikh 23.258.412 0,4%
Ebrei 14.434.039 0,2
Seguaci dello spiritismo 12.333.735 0,2%
Altri 273.873.101 4,5%
TOTALE 6.055.049.000 100,0%
(*)di cui:
Cattolici 1.057.328.093 17,5%
Protestanti 342.001.605 5,6%
Ortodossi 215.128.717 3,6%
Anglicani 79.649.642 1,3%
Altri 305.455.781 5,0%
(**)di cui:
Sanniti 1.002.542.801 16,3%
Sciiti 170.100.000 2,8%
Altri 15.599.988 0,2%
Speriamo almeno che abbiano ragione i Cristiani che sono la maggioranza. Per quanto riguarda gli altri 4.000.000.000 di persone, poveri loro, vivono nella NON verità e non saranno salvati !!
E' evidente che sei nuovo nel forum dal fatto che ci racconti che esiste l'interlineare (che i TG abbreviano con la sigla KIT) e ci offri una delle immagino tantissime tue ricerche che anche se sono state già presentate da altri saranno benvenute (repetita iuvant).
Però se dici...
>Per fanatismo, mi riferisco a quando una persona è convinta di essere detentore della unica e inconfutabile verità.
... mi viene di chiederti: Gesù era fanatico o no?
"Chi non raccoglie con me disperde... chi non è con me è contro di me... io sono la Via la Verità la Vita... chi segue me non cammnina nelle tenebre..." eccetera...
Io penso invece che il fanatismo non sia pensare questo (se così fosse Dio stasso sarebbe un fanatico) quanto piuttosto un atteggiamento, un modo di gestire e difendere quella che potrebbe benissimo essere una verità inconfutabile (come ve ne sono tantissime raccolte nelle nostre enciclopedie e chi le nega è solo un ignorante) ma se è presentata con modestia e rispetto ha tutti i titoli per proporsi ed essere ammirata. Fanatismo è panche chiusura mentale, rifiuto di confrontarsi, di approfondire, farsi schiavo di un ipse dixit che viene dalla propria dirigenza e altro...
Difendere la verità invece non è fanatismo, ma umile servizio, onestà. A meno che qui non stiamo in cerca di falsità e dubbi invece che di verità!
Lungi da me pensare cosa fosse o non fosse il Maestro Gesù. Per me è un Maestro, come lo fu Siddharta Gautama prima di lui ed altri ancora. Innanzitutto, occorre sempre leggere il contesto delle frasi che si trovano scritte nei testi e soprattutto interpretarle, perché l’interpretazione unicamente letterale (che tra l’altro è il modo di studiare dei Tdg) è altamente fuorviante. Poi ognuno può, secondo me, trarre in tutta coscienza le proprie idee e conclusioni.
Inoltre nel tempo, purtroppo, il messaggio vero e originale di Gesù è stato , a mio avviso, modificato e adattato alle esigenze di potere delle varie istituzioni religiose che nel tempo si sono arrogate il diritto di proclamare la sua “vera” parola.
A tal proposito invito tutti a dare un’occhiata ad un sito molto interessante
www.eresie.it che elenca in maniera chiara, tutti i movimenti cristiani dal primo secolo ai giorni nostri. E’ molto interessante notare come solo nei primi due secoli, si svilupparono numerose correnti neocristiane, ognuna di esse con l’autentica convinzione di seguire il messaggio originale del Cristo, e siamo solo a pochi anni dalla sua morte !
Lo stesso vale per le altre religioni come ad esempio le varie correnti Buddiste che si sono sviluppate dopo la morte di Siddharta.
Poi mi suona strana anche questa tua affermazione:
>A parte che io non credo esista una salvezza alla quale anelare, ma a parte questo...
e poi ti preme sottolineare (nel post successivo)
>Per quale motivo i TdG hanno fatto questo cambiamento sul testo originale? E' il solito tentativo di togliere la natura divina di Gesù, che in questi versetti afferma "Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me. Le parole che io vi dico non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. Credetemi, io sono nel Padre è il Padre è in me" (CEI). I TdG sostituendo in con un affermazione generica del tipo unito a , travisano le parole di Gesù che invece vuole farci capire la sua profonda natura divina.
Stante ciò, mi suona davvero strano e buffo il tuo interessamento per far capire al TG che lui ha una Bibbia mal tradotta.
Che importanza può avere se, non esistendo una salvezza a cui anelare, una persona segua una Bibbia bene o mal tradotta? Non sarà vero piuttosto che anche le Bibbie meglio tradotte propongono una salvezza inesistente e perciò sono ingannevoli? E che senso ha questo tuo accenno alla divinità di Gesù (a cui sembra che tu tenga) se, non esistendo la sua salvezza soprannaturale, egli si riduce ad un illuso che si credeva o voleva farsi passare per Dio?
Ribadisco che credo che non esista una “salvezza” nel senso più comune del termine. Per quanto mi riguarda penso che l’unica salvezza sia la conoscenza di se stessi, la consapevolezza e la crescita spirituale. In questo modo l’uomo può elevare il proprio spirito oltre l’attaccamento materiale e la sofferenza, in modo da potersi staccare dalla materialità e poter tornare in unione ed in equilibrio con il divino. Non credo che la Bibbia sia ingannevole, anzi, penso proprio che ci voglia proprio inegnare questo !
Per quanto riguarda la mia preoccupazione di far capire al mio amico Tdg dell’errata traduzione della Bibbia, essa è dovuta al fatto che sto cercando di fargli capire ciò che ho detto nei miei post precedenti, ossia che le basi sulle quali egli fonda la sua credenza religiosa, e per le quali rischierebbe la sua vita sono completamente errate da ogni punto di vista.
Farei la stessa cosa se un omosessuale cattolico mi dicesse che rinuncia a vivere la sua vita o si nasconde perché la chiesa cattolica condanna l’attività sessuale tra due omosessuali.
Per quanto riguarda la divinità di Gesù, la intendo non nel senso cattolico, credo che ogni essere evoluto al punto in cui era Gesù possa essere considerato "divino", perchè perfetto, e con il divino ritornerà in unione.
Per questi motivi
Nonostante l'impressione che tu stia sulla stessa linea che io cerco di difendere, come membro del GRIS, non mi rende felice questo tuo intento né riesco a vederti compagno di cordata. C'è qualcosa che non mi torna.Ma forse ho capito male.
Dimmi che sbaglio e perché.
Credo che quello che non ti torni è che io non sono cattolico. L’azione, a mio avviso più che meritevole del GRIS, ha come base di partenza l’essere cattolici (sempre se stiamo parlando dello stesso GRIS). Ma credo che non sia necessario appartenere ad una religione per perseguire lo scopo che il GRIS persegue, si possono combattere i plagi e le sette senza dover appartenere necessariamente alla stessa precisa religione.
Se il GRIS persegue il fine di far aprire gli occhi alle persone allora persegue il mio stesso fine. Io, però, non do "un'alternativa" ma cerco di far capire che ognuno la deve cercare da se, con le proprie forze.
Grazie ciao e buon anno
[Modificato da spirito!libero 02/01/2006 22.05]
[Modificato da spirito!libero 03/01/2006 1.13]