28/11/2005 09:32 |
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IL verbo era Dio!
IL verbo era un Dio!
Theos ........o theos.
Sapete mi hanno fatto notare che in Atti 28:6 la frase o theos viene tradotta un dio mentre in giovanni 1:1 lo stesso o theos è tradotto Dio, Bery e Poli come stanno le cose?
Spiegazione tecnica, vi ringrazio in anticipo. |
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28/11/2005 14:56 |
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Heila' Ora basta...
non sono Bery o Poly, che sicuramente ti risponderanno, comunque in Gv 1:1, nel testo greco, "Theos" e' riportato nella medesima forma, invece la TNM (e anche la versione KIT) traduce il primo con Dio (maiuscolo) e il secondo con "dio" (minuscolo).Si puo' dire che per onesta' va' tradotto tutto minuscolo o tutto maiuscolo e non come tratuce TNM uno minuscolo e l'altro maiuscolo.
Facendo cosi' fanno dire all'apostolo Giovanni quello che in realta' non voleva dire o far capire, e cioe' che un Dio sia maiuscolo e l'altro minuscolo.
Gli antichi codici non facevano alcuna distinzione tra maiuscolo e minuscolo, quindi era o tutto maiuscolo o tutto minuscolo. Infatti Dio rimane Dio sia che sia minuscolo o maiuscolo,rimane sempre la medesima divinita' suprema.
Aggiungendo l'articolo indeterminativo (UN) al dio minuscolo, regola grammaticale che avrebbero dovuto sempre applicare ma che in realta' non hanno fatto,hanno voluto far intendere al lettore che tale "dio minuscolo" sia un essere creato,cosa che non afferma nessun serio biblista.
Schnackenburg,il vangelo di Giovanni,vol1 a pag 295/296 dice:
[QUOTE]"Il punto culminante è rappresentato dalla terza frase sul Logos preesistente: "e Dio era il Logos". Riprendendo l’ultima parola del v. 1b e ponendo tutto l’accento su di essa, attribuisce al Logos la stessa natura di Dio. qeÒj al principio della frase è predicato, ma non nel senso che identifichi il Logos con Ð qeÒj (il Dio) nominato prima. Vuol dire piuttosto che il Logos è Dio, nel senso che esso è con Dio in strettissima comunione d’essere e di vita. In tal modo qeÒj non è un concetto che indichi il genere, ma sta ad indicare l’essere comune, che è proprio sia al Logos che a Dio. Soltanto la pienezza dell’essere divino, che il Figlio riceve dall’amore del Padre, costituisce la garanzia della sua piena potenza rivelatrice e salvatrice".
I TDG si "aggrappano" al fatto che l'evangelista uso' DIO con l'articolo riferendosi al padre e invece riferendosi all PAROLA uso' DIO senza l'articolo.
La spiegazione e' che, comunque, voleva mantenere la PAROLA distinta dal PADRE, anche se condivide qualcosa con il PADRE. La parola e il PADRE sono due cose distinte, e tutto il vangelo lo attesta.
I TDG, furbescamente affermano, anzi correggo, LA WTS afferma (i TDG non hanno colpa) che tutte le altre chiese insegnano che "GESU' E YHWH SIANO LA STESSA PERSONA". QUESTA AFFERMAZIONE E' FALSA!!!!
Le chiese cristiane insegnano che "GESU' E IL PADRE SONO DUE PERSONE DISTINTE MA UNITE NELLA NATURA,UNITE NELLA DIVINITA'!!
Perche' allora la WTS afferma:
che tutte le altre chiese insegnano che "GESU' E YHWH SIANO LA STESSA PERSONA
?
Semplice: per poi dimostrare con le scritture che sono DUE PERSONE DISTINTE. Ma la verita' e' che NESSUNO ha mai detto il contrario, la differenza risiede nel fatto che la PAROLA ha origine DIVINA, RISIEDE NELLA STESSA DIVINITA DEL PADRE, e non come dice la WTS che Cristo e' COME UN ANGELO CREATO.
In ogni caso il contesto di Giovanni 1:1 non lascia dubbi sulla corretta traduzione.
E' vero, i TDG portano furbescamente a paragone ATTI 28:6.
Riflessione:
Il contesto di chi parla?
Chi credeva che Paolo era un Dio?
Che cultura avevano?
L'apostolo Giovanni quando si riferiva a Dio pensava allo stesso Dio al quale pensavano i personaggi di Atti di atti 28:6?
L'apostolo Giovanni sapeva benissimo a chi si stava riferendo
parlando del PADRE e DELLA PAROLA!
Erano i maltesi che Pansavano che Paolo fosse un Dio perche' dopo che Paolo venne morso da una serpe si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere a terra. Quandoi videro che non succedeva nulla pensarono fosse un dio.
Io non credo che i maltesi in quel momento, pensando di Paolo come di un Dio, pensassero al PADRE (JHWH), anzi probabilmente lo associarono ad uno dei loro Dei.
Quindi IL CONTESTO di ATTI 28:6 toglie ogni dubbio sulla Traduzione.
Spero di essere stato comprensibile
Chiedo Venia anticipatamente a Bery e Poly se ho scritto qualche castronata....
io sono un povero autodidatta.
Ciao
Gabry |
28/11/2005 15:27 |
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Si Gabri grazie della spiegazione, solo che volevo sapere se è vero contesto o non contesto che in Giovanni uno uno "o theos" è tradotto Dio mentre in Atti la stessa "o theos" è tradotto un Dio.
Grazie cmq le cose che hai scritto sono vere.
Ciao ciao. |
28/11/2005 15:37 |
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| | | Post: 383
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Per Giovanni 1:1, credo sia interessante questo link di studio.
http://digilander.libero.it/domingo7/GIOVANNI%201,1.htm |
28/11/2005 16:09 |
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Ciao Orabasta.
In Giovanni 1:1 e in Atti 28:6 non si tratta di „o theos“ (= „il Dio“) ma solo di „theos“ (“Dio / dio” senza articolo).
Da come ho letto, e quindi non sono sicuro se è vero, sarà Polymetis a verificare, che la differenza tra queste due versetti non sta nella parola “theos” SENZA l’articolo, ma nell’ordine delle parole.
Mi spiego.
In Atti 28:6 sta scritto (cerco di fare l’interlineare):
[…] dicevano | di lui | di essere | dio .
Quindi prima il verbo (essere) e poi l’oggetto (dio).
In Giovanni 1:1, invece, sta scritto :
[…] e | dio | era | la | parola .
Quindi prima l’oggetto (dio) e poi il verbo (era).
Se Giovanni avrebbe voluto dire che la Parola era un dio come lo era Paolo per i maltesi, allora avrebbe scritto:
[…] e | la | parola | era | dio .
Vedi anche questi versetti, dove abbiamo lo stesso ordine delle parole (prima l’oggetto e poi il verbo), dove la TNM traduce senza l’articolo indeterminato, cioè: “un”.
Marco 14:39 (“Figlio di Dio”, non: “un figlio di Dio”)
Giovanni 19:21 (“Re dei Giudei”, non: “un re dei giudei”)
Giovanni 1:14 (“carne”, non: “una carne”)
Giovanni 3:6 (“carne” […] “spirito”, non “una carne” […] “uno spirito”)
Per esempio, per dire che che si è Re dei Giudei, in italiano si può dire in tre maniere. Ma comprenderai che quello che si vuole esprimere è diverso in tutti i tre casi:
“Io sono il Re dei Giudei”
“Io sono Re dei Giudei”
“Io sono un re dei giudei”
Similmente:
“La Parola era il Dio”
“La Parola era Dio”
“La Parola era un dio”.
Ciao.
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28/11/2005 18:24 |
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A parte il link già citato in un precedente post, è chiaro che il secondo "theos" in Gv 1:1 non può avere l'articolo in quanto è in posizione predicativa. Perciò seguendo la regola di Cornwell, il secondo "theos" legittimamente non ha l'articolo. Inoltre c'è da notare che il termine "theos" nel NT ha solo due accezioni:
1) vero Dio
2) falso dio
Indi per cui Giovanni, non volendo certamente intendere che il secondo "theos" sia un falso dio, intendeva parlare effettivamente del vero Dio.
D'altro canto Giovanni non aveva altro modo per parlare della piena deità del Figlio, distimguendolo dal Padre !!
http://andreabelli75.wordpress.com/
http://progettostudiodellabibbia.wordpress.com/
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28/11/2005 20:31 |
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Rispondo al primo post di Ora basta
Scritto da: ora basta 28/11/2005 9.32
IL verbo era Dio!
IL verbo era un Dio!
Theos ........o theos.
Sapete mi hanno fatto notare che in Atti 28:6 la frase o theos viene tradotta un dio mentre in giovanni 1:1 lo stesso o theos è tradotto Dio, Bery e Poli come stanno le cose?
Spiegazione tecnica, vi ringrazio in anticipo.
Intendi dire ovviamente nella versione CEI, giacché nella NM anche Gv 1,1 è tradotto "un dio".
A mio avviso la decisione è tutta dovuta al contesto. In atti abbiamo dei pagani che valutano la vicenda di Paolo. E quali idolatri e politeisti lo qualificano "un dio" per la sua immunità dal veleno.
In Gv 1,1 abbiamo invece il massimo e primo teologo cristiano che, sotto Spirito Santo, ci dona l'esegesi (=l'interpretazione esatta) del fenomeno Cristo, sperimentato come Verbo della vita, il Figlio di Dio incarnato che "c'era sin dall'inizio", e ne attesta la natura divina.
Quindi interviene la filosofia che, a servizio della teologia (che è semplicemente la scienza di Dio con la ragione applicata al dato rivelato) spiega che la natura divina non può essere che unica poiché due infiniti sono contraddittori. Ne deriva che la natura divina del Figlio non è un qualcosa di simile e di separato da quella del Padre (come la intende il geovismo riducendola al possesso di un "corpo spirituale" che il Figlio, gli Angeli e gli Unti avrebbero a somiglianza di Geova ) ma non può essere che LA STESSA E UNICA POSSEDUTA DAL PADRE. E poiché la dignità e le caratteristiche delle Persone derivano dalla loro natura, abbiamo che il Figlio ha la stessa dignità divina del Padre, con tutte le caratteristiche di eternità, onnipotenza, onniscienza, onnipresenza etc...
Senza il lavorio della mente, che si avvale della logica (e la logica è un ramo della filosofia) questa inquadratura non è possibile. Ma è anche l'unica possibile e trascurando la quale si va verso concezioni antropomorfiche della divinità, che comportano poi, a scendere nei particolari, contraddizioni e mostruosità. ----------------------
est modus in rebus |
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