Carissimi,
A parte la prima e l'ultima menzione, di cui sia pure io con età avanzata non ero presente, so che le altre sono reali.
Stando alla leggenda, visti inutili altri sistemi San Pietro
evangelizzo' i Genovesi garantendo loro che ogni buona azione sarebbe stata ricompensata cento volte tanto in Paradiso.
In onore del Santo la famiglia Lomellini eresse un santuario come ex-voto per essere scampati ad una pestilenza: invece di comprare un terreno apposito preferirono abbattere parte di un palazzo di loro proprietà e costruirvi la chiesa sopra. San Pietro in Banchi è dunque l'unica chiesa del mondo ad avere un pianterreno.
Eretto in pochi anni il Duomo (per non impegnare eccessivamente le finanze locali in lungaggini) con largo anticipo sulle rivali Pisa e Venezia, i Genovesi preferirono lasciare incompiuto un campanile piuttosto che sforare il budget: S.Lorenzo è dunque l'unico duomo al mondo con un campanile più corto dell'altro.
Per non dover pagare ai vicini l'usufrutto della cappella di famiglia per le devozioni quotidiane, la famiglia Sauli decise di erigere un santuario (l'attuale chiesa di Carignano) e chiesero a tale scopo un ingente prestito che venne concesso ad interesse bassissimo data la santità del proposito. Iniziati nel XVI secolo, i lavori si conclusero solo nel XIX secolo, perchè una clausola del prestito prevedeva la restituzione del capitale soltanto dopo la conclusione definitiva dei lavori.
I debitori insolventi erano considerati alla stregua di traditori della patria e rischiavano la pena capitale: ma il loro mantenimento in carcere durante il processo era a carico del creditore, onde prevenire false denunce ed evitare di gravare sul bilancio statale.
La pena di morte per i reati più gravi era sovente comminata mediante ingabbiamento in uccelliere appese a Porta Soprana, dove il condannato moriva di stenti senza far spendere alla Repubblica i soldi per gli aguzzini.
Andrea D'Oria ospita Carlo V nella Villa del Principe e lo stupisce facendo buttare a mare le stoviglie nuove d'oro e d'argento usate nel pranzo -per poi farle ricuperare a parte con reti appositamente predisposte.
I farmacisti genovesi sono stati fra i primi a dover tenere un registro dei clienti e dei medicinali ad essi venduti: più che per profilassi sanitaria, lo scopo era di rintracciare i familiari dei pazienti deceduti ed esigere da essi il pagamento dei farmaci venduti senza dover ricorrere a costose indagini.
Il concetto di 'marchio' trova a Genova una delle sue prime
applicazioni: lo stendardo di S.Giorgio venne infatti venduto alle navi inglesi che se ne fregiavano nel Mediterraneo per impaurire gli aggressori saraceni.
Il Duca di Galliera si convertì alla filantropia dopo che suo nonno era morto d'asfissia per essere rimasto accidentalmente chiuso in cassaforte con una combinazione ignota persino ai familiari. Dopo una esistenza passata a far soldi in Francia, egli finanzio' infatti i nuovi moli del porto con opportuno interesse. Rimasta vedova, la giovane moglie seguì l'esempio del marito lasciando in eredità ospedali e ville alla cittadinanza.
Per prevenire lotte civili, il Doge veniva eletto ogni due anni
mediante estrazione a sorte fra i candidati delle famiglie nobili. Il popolo scommetteva su chi avrebbe vinto, e la Repubblica penso' bene di organizzare le scommesse in modo da guadagnarci. Nacque cosi' il gioco del Lotto, poi portato nel regno di Napoli da banchieri genovesi (e ancora oggi 'Genovese' è cognome meridionale).
L'uso genovese di dipingere finestre inesistenti sulle facciate di palazzi consente di completarne la decorazione esterna senza costosi interventi di muratura. Quando gli abitanti di Camogli guadagnarono con le speculazioni sulle forniture alla flotta napoleonica prima della battaglia di Aboukir, ostentarono la loro ricchezza costruendo in riva al mare edifici identici ai palazzi alti e stretti del patriziato genovese -naturalmente con molte finestre dipinte: e questa rimase una caratteristica tipica di Camogli.
Chi lavora per agenzie di traduzioni genovesi scopre che possono
essergli conteggiati nelle spese anche i singoli punti di spillatrice necessari a pinzare i fogli su cui è stampata la traduzione.
L'erezione di una nuova chiesa da parte di un ordine religioso era possibile solo dopo laboriosi accordi con gli ordini religiosi che officiavano nelle chiese preesistenti, per la ripartizione dele offerte dei fedeli. Sovente (chiesa dell'Annunziata, chiesa del Carmine, chiesa di S.Carlo in Via Balbi, chiesa dei Gesuiti in via Balbi -oggi Biblioteca universitaria) il contenzioso durava più del tempo
effettivamente necessario all'edificazione, e in almeno un caso
(Gesuiti) si arrivo' ad una demolizione notturna -con tanto di ariete e di feriti- da parte della 'concorrenza'.
Secondo la leggenda, Gesù e i dodici Apostoli si trovarono un giorno naufraghi vicino Genova. S.Pietro, che già conosceva il luoghi (v.sopra) ando' in cerca di alloggio e lo trovo' presso un pescatore.
Questi, vedendosi arrivare inaspettatamente tredici persone e non il solo S. Pietro, non disse nulla e fu prodigo cogli ospiti.
Accomiatandosi, Gesù per sdebitarsi promise al pescatore l'esaudimento di un desiderio. Il pescatore chiese ed ottenne di risultare sempre vincente qualunque gioco d'azzardo facesse. Diventato in breve ricchissimo, il pescatore non dimentico' i suoi doveri di buon cristiano, e morendo ando' in Paradiso. Lungo il tragitto si imbattè in due diavoli che trascinavano all'inferno l'anima di un avvocato.
Pensando che un avvocato gli poteva sempre tornare utile, sfido' i diavoli a carte, mettendo in palio la propria anima contro quella dell'avvocato. I diavoli accettarono, ignari dell'invincibilità del pescatore. Persero, e tornarono all'inferno. Il pescatore si presento' alle porte del Paradiso insieme con l'anima dell'avvocato, grata e felice per lo scampato pericolo. Ma S. Pietro disse: ''Tu, pescatore,
puoi entrare, ma l'avvocato certamente no''. Al che il pescatore
rispose: ''Io pero' mica ho fatto storie quando tu sei venuto a
chiedermi ospitalità e ti sei portato dietro a casa mia dodici tuoi compagni''. Allora S. Pietro li fece entrare entrambi: e fu così che l'anima di un avvocato finì in Paradiso.
Vostro "zeneise" (leggasi genovese)
Muscoril/Matisse
PS:ogni riferimento ad avvocati o fatti è da ritenersi puramente casuale.
La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI