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L'Intelligent Design non è scienza

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2007 03:26
24/11/2005 16:08
 
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Caro Maurizio,

hai ragione sul fatto che l’argomento sia importante e richiederebbe una riflessione seria ed una profondità che forse non risulterà possibile in un forum, comunque proviamoci ed io vorrei onestamente comunicarti anche i miei dubbi, non solo le mie convinzioni.
Preciso che non sono per il creazionismo, ma per l’evoluzione e ritengo che non ci sia solo l’evoluzionismo darwiniano, anzi ritengo che la riflessione successiva abbia generato delle diramazioni e filiazioni, tanto che oggi un darwinismo puro non esiste più.
C’è una prospettiva che mantiene un rapporto stretto con il darwinismo (il nome tecnico è teoria gene-centrica) e quindi parla di una catena di casualità che viene interrotta solo dalla selezione naturale, ed è la prospettiva che più contrasta con l’immagine biblica di Dio che, osservando la creazione, afferma “e vide che ciò era buono”.
Non è la presenza della casualità ad essere il problema principale, ma il fatto che sono solo eventi negativi che fanno sì che “il più forte” rimanga ed il più debole sparisca. In questa ottica la creazione non appare più come un’opera di bontà, ma come un susseguirsi di sofferenze.
Per farti un esempio: da una epidemia alcuni batteri vengono distrutti, mentre altri si dimostrano resistenti, modificandosi, ed acquisiscono il primo posto nella catena, a danno di quelli che sono scomparsi. Poi una successiva sofferenza produrrà una ulteriore selezione, alcuni spariranno altri rimarranno e così via.
Se questa è la regola e viene estesa a qualsiasi forma di vita, non solo Dio sarebbe un creatore che non dimostra alcuna cura per ciò che ha creato (perché anche il darwinismo ha comunque bisogno di una causa prima, che giustifichi almeno la materia), ma anche l’uomo ne verrebbe impoverito perché sarebbe un puro prodotto di una evoluzione biologica casuale e verrebbe a trovarsi completamente solo all’interno di un universo enorme che sostanzialmente è indifferente nei suoi confronti.
Non solo, c’è anche il fatto che le specie nel tempo finiscono per estinguersi, non ci sarebbe motivo per cui la specie umana, contrariamente a tutte le altre debba considerarsi eterna, da un punto di vista puramente biologico.
Se questo fosse il meccanismo ecco che diventano coerenti le parole di Darwin che dice “perché dovremmo curare i più deboli, quando così facendo indeboliamo la specie e propaghiamo debolezza? Stiamo portando la specie all’estinzione.”
Così anche tu, quando dici, “con o senza Dio, educo la mia prole nel rispetto e nell’amore”, stai contraddicendo la regola fondamentale di “questo” universo nel quale l’amore non esiste, ma esiste solo il caso e la legge del più forte.
Il fatto è che tu stai parlando di Dio senza accorgertene: “lo Spirito soffia dove vuole”, significa appunto che particelle della verità di Dio arrivano a tutti gli esseri viventi, per cui ognuno sente in misura diversa questo desiderio di amore, di stare bene insieme non solo da un punto di vista esclusivamente biologico, ma anche spirituale.
Il limite di questa teoria, secondo il mio parere da sostanziale ignorante, sta proprio nel suo nome “gene-centrica”: parte cioè dallo studio delle regole che si riscontrano nel microscopico, nelle forme di vita più piccole, quindi nei geni, per poi estenderle al macro, perdendo di vista in questo modo o sottovalutando tutta quella ricchezza di relazioni che si creano tra insiemi, e che non sono spiegabili se non partendo dalle complessità.

Per adesso devo interrompere (sto scrivendo dall’ufficio e la mia produttività sta scemando a vista d’occhio [SM=g27819] , ma non ho il computer a casa in questo momento), continuerò appena possibile, ma tu sentiti libero naturalmente, come tutti gli altri foristi, di postare già fin d’ora tutti i commenti che ritieni di voler fare.

A presto

Sandro

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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)
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