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siate sottomessi...a chi? cosa dicono le scritture?

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2005 20:25
19/11/2005 07:34
 
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Leggendo le scritture mi sono sempre imbattuto in un punto non chiaro riguardo alla sottomissione a chi prende la direttiva.
Mi riferisco alle scritture di Ebrei 13:7,17 che dicono: "Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poichè essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto, affinchè facciano questo con gioia e non sospirando, poichè questo sarebbe dannoso per voi".
Secondo il CD "quelli che prendono la direttiva" sono gli anziani. Il termine tradotto è hegoumenon dal greco, e si riferisce a governatori, infatti la nota in calce mi manda a Matteo 2:6 dove chiaramente questo termine è usato per identificare i governatori di Giuda. Invece i termini tradotti anziano e sorvegliante sono presbiterous e episkopes.
In riferimento a questi termini le scritture non dicono mai di essere loro sottomessi in quento evidenziano il loro ruolo pastorale nella congregazione.
Da notare inoltre che la nota in calce di Ebrei 13:7 al termine sottomessi dice: siate arrendevoli sotto. Il CD evidentemente vuole evidenziare il motivo per il quale viene spesso citata questa scrittura che, da notare, è l'unica che dica ai cristiani di essere sottomessi a loro.
Domanda: a chi si riferiva l'ap Paolo in Ebrei 13:17? Agli anziani o ai governatori secolari?
Secondo me si riferiva ai governatori in armonia anche alla scrittura di Romani 13:1,2 dove dice sempre di essere "sottoposti" e cioè sottomessi.
Aspetto con ansia le vostre riflessioni.
19/11/2005 10:30
 
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A me sembra che il contesto faccia chiaramente capire che si tratta dei responsabili della comunità cristiana e non dei governanti secolari.
Una nota nella Bibbia di Gerusalemme così commenta il versetto 7:

vostri capi: i capi responsabili della comunità, incaricati di annunciare la parola di Dio (v 7) e di guidare la condotta di tutti (v 17).

Il commentario che si trova in questo sito www.laparola.net/ , dice che «La parola greca 'hgoumenoi (conduttori) adoperata altrove per indicare chi dirige Luca 22:26, chi occupa una posizione influente Atti 15:22, si trova solo in quest'epistola applicata ai conduttori delle chiese Ebrei 13:7,17,24».

Per quanto riguarda il concetto di sottomissione a degli uomini nella comunità cristiana, va osservato che le Scritture riconoscono il diritto di alcuni all'esercizio di un certo grado di autorità, non per dominare, ma per servire (Matteo 20:25-28; 2 Corinti 1:24; 1 Pietro 5:1-5). L'esortazione "siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi", non significa però che ci si debba sottomettere sempre e comunque, anche se non si è convinti. In questo caso l’espressione "siate ubbidienti" traduce il greco péithesthe, termine che, secondo i lessici, contiene il senso di ‘essere convinti, persuasi’ (Vocabolario Greco Italiano a cura di Lorenzo Rocci, Ed. D. Alighieri, 1968). Pretendere quindi di imporre l’ubbidienza (come spesso avviene fra i TdG), senza convincere, significa abusare dell’autorità concessa. Il versetto 7 del medesimo capitolo di Ebrei, mostra che i responsabili della comunità devono ‘annunciare la Parola di Dio’ e non punti di vista personali. La guida pastorale deve quindi essere sempre in armonia con gli insegnamenti di Cristo e fare appello alla ragione e alle Scritture. Anche un eventuale rimprovero, nel caso di condotta scorretta, deve fare appello alla persuasione, al convincimento e non al dispotico autoritarismo. La parola "rimprovera" [greco elègcho] esprime infatti l’idea di convincere qualcuno e di esortarlo al pentimento, come riconoscono gli stessi TdG (Perspicacia p. 771, §6).

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 19/11/2005 13.49]

19/11/2005 11:13
 
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Re:
Grazie per la risposta, ho capito che conosco ancora poco le scritture e che la strada e lunga.
Mi è piaciuto il modo in cui hai risposto, dimostra che cerchi di dire la verità sempre, anche se a volte è in armonia con il CD, questo ti fa onore e dimostra che tutto quello che mi è sempre stato detto circa questo sito è sbagliato.
19/11/2005 11:21
 
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Sembra anche a me che i versetti citati di Ebrei si applichino a chi prende la direttiva nella comunità cristiana, anche se viene usato un termine originale diverso da quelli consueti. Penso, come spiegava Achille sopra, che la forzatura stia nell'interpretazione estremistica ed esasperata che viene fatta dai Tdg. Solo per aggiungere un esempio, infatti questi versetti sono stati usati molte volte all'ultima assemblea di distretto dal tema (guarda caso) "Ubbidiamo a Dio". E' stato detto, usando come base anche i versetti di Ebrei in discussione, che "quando gli anziani ci dicono qualcosa è la parola di Geova. Non importa se sbagliano; noi dobbiamo ubbidire. Poi loro rendranno conto". E' evidente che non è certo questo che ci vogliono insegnare i versetti di Ebrei 13.7,17.

p.s. sapevo che tiravi subito fuori il greco.
Ciao Gandhi
21/11/2005 20:25
 
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Anch'io... ma...
Anch'io ritengo che ci si riferisce ai capi religiosi ma non sono d'accordo con la versione che dice "prendono la direttiva" che trovo ad usum Delphini.
Infatti essa fa comodo al CD per negare l'esistenza di una gerarchia. Come dire che nessuno comanda e, siccome c'è bisogno di organizzarsi, saltano fuori dei fratelli così generosi da sobbarcarsi l'onere di "prendere" la direttiva.
Io so che molte traduzioni dicono che "dirigono... comandano" il che comporta che abbiano ricevuto un'investitura da Dio e che perciò la gerarchia rientra nella volontà del Signore.

Mentre aspetto l'analisi di Polymetis sul greco, mi consolo pensando che se dobbiamo accettare la versione geovista si può benissimo invitare i TG alla rivolta giacché quei fratelli che si permettono di disassociare non hanno alcun diritto di farlo. Mica glielo ha detto il Signore di comandare, né è stato Lui a dar loro il carisma della direttiva.
Se la sono PRESA arbitrariamente, di testa loro!
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est modus in rebus
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