"In questo racconto non è stato né un demonio né un angelo a parlare AL POSTO, E INVECE, dell'asina, ma secondo che è scritto l'asina stessa, con voce umana. "
Ma si dice che è un miracolo voluto da Dio (v. 28).
Come ha ricordato giustamente Berescitte è il Logos, nel suo duplice significato di "parola" e "ragione", che distingue l'uomo dagli animali, ecco perché Aristotele definisce l'anthropos: "zô(i)on logon echôn" (l’animale che ha il discorso)
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)