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Denuncia i medici che hanno "tentato" di trasfonderla

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2005 20:02
23/10/2005 10:15
 
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Dal quotidiano "Il Trentino" di oggi (23/10/2005).

Chiede 250.000 euro di risarcimento per essersi malata di depressione a causa, secondo lei, delle pressioni ricevute durante il ricovero da parte dei medici che volevano trasfonderla.



Certo che i medici con i TdG si trovano davvero in difficoltà:
1) se non trasfondono e lasciano morire il paziente, possono essere denunciati dai parenti non TdG per "omissione di cure mediche";
2) se trasfondono, vengono querelati dai pazienti e dai loro parenti TdG;
3) se tentano di trasfondere, li querelano per "violenza psicologica", come in questo caso... [SM=g27825]

Saluti
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 13/10/2007 08:05]
23/10/2005 11:04
 
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Re:
son daccordo sul fatto che i medici si ritrovano in una situazione difficile, ma usare violenza fisica e psicologica per eseguire una trasfusione coatta su una persona anziana non è molto deontologico. Le persone anziane in particolare sentono il bisogno di sentirsi al sicuro ... questa TdG in particolare avrebbe dovuto sentirsi al sicuro in ospedale e invece le è stata usata violenza. Non posso quindi che dissentire dai modi usati da questi dottori se pur posso comprendere la difficile situazione in cui si ritrovano nel dover curare persone che rifiutano determinate terapie mediche.
23/10/2005 11:20
 
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Responsabilità
Carissimi,
si guarda in sede giudiziale alle responsabilità dei medici per la depressione, possibile conseguenza, della situazione dovuta al rifiuto di ricevere sangue.

Non si guarda (per ora) alle responsabilità della WTS che di fatto impone l'astenersi dal ricevere sangue, pena l'esplusione, il discredito, e l'ostracismo, che chi dovesse accettare tale pratica medica. Questa forse è la vera causa di depressione!

Tanto è vero che ipocritamente la WTS, per uscirne con le mani pulite, con una disposizione interna, non disassocia la persona, ma "prende atto" che avendo accettato sangue ella stessa si è dissociata.

Alla luce di questi comportamenti temo che continuerò a vergognarmi di aver fatto parte di quella organizzione per quello che mi resta da vivere!

Un amareggiato saluto dsal vostro
Muscoril/Matisse
La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
23/10/2005 11:29
 
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ciao a tutti

cito l'art. 32 c.2 della Costituzione Italiana
" nessuno può essere obbligato ad un determianto trattamento sanitario se non per disposizione di legge"

l'art. 51 cp
"il medico ha l'obbligo giuridico, derivante dalla legge professionale, di salvaguardare la salute del paziente e tale obbligo è penalmente sanzionato in caso di inosservanza..."

In questi casi si deve ottenere il consenso informato del paziente che deve essere in piena capacità di intendere e di volere.

Se questo è stato fatto andiamo piano prima di dire


le è stata usata violenza


Poi riguardo a ciò che è scritto nell'articolo del giornale:

" è come regredita ad uno stadio infantile a causa dei traumi psicologici subiti durante il ricovero"
mi piacerebbe conoscere i periti psichiatrici in grado di dimostrare una cosa del genere!
un saluto Siria
23/10/2005 11:29
 
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Scritto da: solitary man 23/10/2005 11.04
son daccordo sul fatto che i medici si ritrovano in una situazione difficile, ma usare violenza fisica e psicologica per eseguire una trasfusione coatta su una persona anziana non è molto deontologico. Le persone anziane in particolare sentono il bisogno di sentirsi al sicuro ... questa TdG in particolare avrebbe dovuto sentirsi al sicuro in ospedale e invece le è stata usata violenza. Non posso quindi che dissentire dai modi usati da questi dottori se pur posso comprendere la difficile situazione in cui si ritrovano nel dover curare persone che rifiutano determinate terapie mediche.

Certo, situazione molto difficile, in quanto anche i medici hanno una coscienza e dei doveri da rispettare.
Nel caso dei TdG, questo rifiuto intransigente è motivato dagli attuali "intendimenti" del CD, "intendimenti" che sono soggetti a cambiamenti e revisioni, come è avvenuto in passato con altre proibizioni.
L'attuale posizione di assoluto rifiuto delle trasfusioni, alcuni decenni fa non apparteneva al credo dei TdG. Per esempio, nella rivista "Consolazione" del 25/12/1940 si espresse ufficialmente approvazione nei confronti delle trasfusioni di sangue. Nell'articolo si narra di una donna che «si era ferita accidentalmente» e di un «medico che le diede un quarto del suo sangue per una trasfusione, ed oggi quella donna vive e sorride gioiosamente pensando a ciò che le è accaduto nei ventitré minuti più cruciali della sua esistenza» (p. 19). E nella stessa rivista (edizione del 1/9/1945, p. 29) si condannavano coloro che proibivano le trasfusioni di sangue: «Dio non ha mai giustificato determinazioni che proibiscono l'uso del sangue. È un'invenzione degli uomini che, come i farisei, non prendevano in considerazione la misericordia e l'amore di Geova. Servire Geova con tutta la nostra mente significa non escludere il nostro intendimento, specialmente se si tratta di una vita».

I TdG condannavano un tempo – con termini molto similia quelli con cui oggi vietano le trasfusioni – anche le vaccinazioni ed i trapianti di organi, e anche qui sostenevano che fossero Dio e la Bibbia a richiedere di astenersi da tali cure: «La vaccinazione è una diretta violazione del patto eterno che Dio stipulò con Noè, dopo il Diluvio» - The Golden Age(g) 4/2/1931, p. 293. «La legge di Geova Dio è contro il mischiare sostanza animale con il sangue umano, com’è affermato in Levitico, capitolo 18» - g 24/4/1935, p. 471. «La vaccinazione non ha mai salvato una vita umana. Essa non previene il vaiolo» - g 4/2/31, p. 294. «La pratica della vaccinazione non è altro che un deliberato avvelenamento del sangue. Tutte le vaccinazioni sono antifisiologiche e sono un crimine contro natura» - g 31/5/39, p. 5. La condanna delle vaccinazioni rimase in vigore dal 1934 al 1953.

La stessa cosa è avvenuta con la proibizione dei trapianti, definiti fino al 1980 «cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile». Si sosteneva che «Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri» (La Torre di Guardia del 15 marzo 1968, p. 190-192). Nessun TdG avrebbe quindi mai acconsentito ad un trapianto fino al 1980, anno in cui i vertici del gruppo decisero di rimettere la decisione alle coscienze individuali.

Ecco un esempio della determinazione fanatica con cui i TdG si opponevano a quella che fino al 1953 veniva ritenuta una violazione della legge di Dio:
"La corte potrebbe anche chiedermi di brandire un coltello e di ucciderli, ma essa non ha alcun diritto di vaccinare i miei figli più di quanto non l’abbia di accoltellarli. Io sono una vera cristiana e conosco e studio la Bibbia. La legge di Geova Dio si oppone alla contaminazione del sangue umano con roba proveniente dagli animali, proprio come è dichiarato in Levitico capitolo 18. La vita è nel sangue, e poiché la vaccinazione consiste nell’immettere direttamente nel torrente sanguigno materiale proveniente da animali, essa è una diretta violazione della santa legge di Geova Dio. Io non ho timore di chi può distruggere il corpo, ma ne ho dell’Onnipotente Geova Dio, la cui legge sovrana è giusta e corretta. La Costituzione è la legge fondamentale degli Stati Uniti; essa fu promulgata da uomini timorati di Dio e garantisce a tutti la libertà di adorare Geova Dio secondo i dettati della coscienza di ciascuno. La legge degli Stati Uniti inoltre garantisce ai genitori la libertà di scegliere il medico che essi vogliono per la loro famiglia. La legge scolastica esige che ogni bambino riceva la giusta istruzione. Poiché io sono un cittadino rispettoso della legge e che paga le tasse, io chiedo che i miei figli ricevano la giusta istruzione. Non mi interessa nulla del consiglio medico. Ciò che io chiedo alla scuola è di istruire i miei figli, e questo non lo chiedo certamente ai medici ... Io accusa la pratica della vaccinazione di incostituzionalità ... Inoltre, per ultimo, ma non perché sia meno importante, la vaccinazione è contraria alla volontà sovrana dell’Onnipotente Geova Dio che fra breve distruggerà ogni ingiustizia ed ogni cosa che non è in armonia con la Sua sovrana volontà ... Io non ho alternativa. Devo obbedire alla legge di Geova Dio perché essa è superiore a tutte le leggi fatte dagli uomini ... Se questa corte insiste nel volermi punire perché obbedisco alla legge di Dio, in tal caso deve prepararsi a subire le conseguenze davanti a Dio".

Quando le fu chiesto se avesse dei testimoni, essa rispose: "Dio è il mio testimone". (Tratto da www.infotdgeova.it/vaccinazioni.htm ).
La cosa paradossale è che la stragrande maggioranza dei TdG non è nemmeno a conoscenza del fatto che un tempo esisteva questa "legge di Dio"...

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 23/10/2005 21.10]

23/10/2005 12:34
 
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Re:

Scritto da: Achille Lorenzi 23/10/2005 11.29
... Per esempio, nella rivista "Consolazione" del 25/12/1940 si espresse ufficialmente approvazione nei confronti delle trasfusioni di sangue. ...



Caro Achille,
Mi piacerebbe, se possibile, avere una riproduzione della rivista sopracitata.
Te ne sarei molto grato.
Ciao - Salvian
23/10/2005 13:16
 
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Scritto da: salvian 23/10/2005 12.34
Caro Achille,
Mi piacerebbe, se possibile, avere una riproduzione della rivista sopracitata.
Te ne sarei molto grato.
Ciao - Salvian

Inserirò l'articolo nel sito al più presto.

Ciao
Achille
23/10/2005 13:40
 
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Grazie Achille
23/10/2005 19:37
 
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Re:

Scritto da: irias 23/10/2005 11.29

Se questo è stato fatto andiamo piano prima di dire


le è stata usata violenza



un saluto Siria


ciao Siria ... la stessa cartella clinica ammette che i dottori hanno tentato di trasfonderla contro la sua volontà: questa si chiama violenza ... si legge che ha dovuto opporre una forte resistenza verbale e fisica per impedire la trasfusione togliendosi addirittura l'ago che le era stato messo contro la sua volontà nel braccio. Che poi sia una violenza giustificata o meno è un altro discorso e che si sia d'accordo o meno con la dottrina dei TdG è anch'esso un altro discorso che non era quello che volevo toccare. Per conto mio ho solo voluto mettere in evidenza che non è strano che una persona anziana che avrebbe dovuto serntirsi al sicuro possa avere ripercussioni psicologiche anche gravi a seguito di un'esperienza simile sentendosi usare violenza da persone che avrebbero dovuto rispettare la sua decisione, proteggerla e curarla. Ritengo che il comportamento dei dottori non sia stato deontologicamente corretto: hanno per due volte chiesto un parere alla procura la quale a detto che non potevano e quindi non dovevano andare contro la volontà del paziente. Inoltre il fatto che con cure alternative la paziente si è rimessa è una dimostrazione che una terapia alternativa era in questo caso praticabile.
Ciao [SM=g27817]

[Modificato da solitary man 23/10/2005 19.52]

23/10/2005 20:05
 
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solitary man ha scritto:

...Inoltre il fatto che con cure alternative la paziente si è rimessa è una dimostrazione che una terapia alternativa era in questo caso praticabile.

La "terapia alternativa", come si legge nell'articolo, è consistita in una trasfusione di emoderivati:
«Alla fine medici e familiari trovarono un compromesso: nelle vene della paziente venne iniettato un emoderivato».
Anche questa terapia non sarebbe stata lecita, visto che gli emoderivati sono ricavati dal sangue che viene donato, conservato e lavorato, tutte cose vietate dai TdG.

Ciao
Achille
23/10/2005 20:29
 
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ciao solitay

ma quale medico se non c'è una disposizione di legge rischia di finire in tribunale per trasfondere una anziana Testimone di Geova? La loro dottrina riguardo alle trasfusioni è ampiamente conosciuta per cui, prima di procedere, un pò di buon senso consiglia di tutelarsi legalmente.

Quello che poi viene scritto nei quotidiani andrebbe verificato, per fare scalpore molto spesso la realtà viene manipolata.

come riportato da Achille

La "terapia alternativa", come si legge nell'articolo, è consistita in una trasfusione di emoderivati:
«Alla fine medici e familiari trovarono un compromesso: nelle vene della paziente venne iniettato un emoderivato».
Anche questa terapia non sarebbe stata lecita, visto che gli emoderivati sono ricavati dal sangue che viene donato, conservato e lavorato, tutte cose vietate dai TdG.


lasciamo alla magistratura la verifica dei fatti
ciao Siria



24/10/2005 18:52
 
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Scritto da: salvian 23/10/2005 13.40
Grazie Achille

Ecco la pagina 29 dell'edizione olandese di "Consolation" del settembre 1945.



E questo è il dettaglio del punto in cui si dice che Dio non ha mai vietato le trafusioni di sangue:



«Dio non ha mai giustificato determinazioni che proibiscono l'uso del sangue. È un'invenzione degli uomini che, come i farisei, non prendevano in considerazione la misericordia e l'amore di Geova. Servire Geova con tutta la nostra mente significa non escludere il nostro intendimento, specialmente se si tratta di una vita».

Va precisato che tale articolo, stranamente, comparve solo nell'edizione olandese di "Consolation".

Ciao
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 13/10/2007 08:03]
24/10/2005 19:40
 
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Ancora grazie Achille.

Secondo te, come mai tale articolo compare solo sull'edizione olandese?
In genere non c'è univocità di intendimenti a cominciare dalla sede centrale fino all'ultima più piccola congregazione?
Oppure erano tempi di illuminazioni "progressive" ... un pò a ruota libera? (mi sembrerebbe strano!)

A proposito, mica ti è possibile riprodurre l'articolo con l'indicazione in alto del nome della rivista, come quella del 1940 già pubblicata nel sito?

Ciao - Salvatore
24/10/2005 20:21
 
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salvian ha scritto:

Secondo te, come mai tale articolo compare solo sull'edizione olandese?

Francamente non lo so. Sto cercando anch'io qualche informazione in merito, e se troverò qualcosa lo comunicherò nel forum.

In genere non c'è univocità di intendimenti a cominciare dalla sede centrale fino all'ultima più piccola congregazione?

Ogni articolo pubblicato sulle riviste, anche se non in tutte le edizioni, deve avere origine o essere autorizzato da Brooklyn. E' successo comunque in diverse occasioni che alcuni articoli siano stati pubblicati solo in certe edizioni e non in tutto il mondo.

A proposito, mica ti è possibile riprodurre l'articolo con l'indicazione in alto del nome della rivista, come quella del 1940 già pubblicata nel sito?

Purtroppo la riproduzione dell'articolo che mi è stata inviata da un amico è priva della parte superiore della pagina.

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 24/10/2005 20.22]

24/10/2005 21:34
 
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Grazie lo stesso.
Seguirò comunque gli eventuali sviluppi.
Ciao - A presto - Salvatore
25/10/2005 09:52
 
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Il mio grazie alla 72enne, ma chissà! qui a Roma non siamo in Trentino...
Non ci avevo mai pensato ma io, con la mia veneranda età, e dovendo per scelta apostolica (perfino altruistica) fare da catechista di adulti, e dovendo per fare le cose con professionalità e competenza leggere quanto si scrive contro la fede cattolica da parte di Chicche e Ssia...

... sono nella condizione di poter imputare la mia profonda depressione (sapessivo quanta!) al Movimento dei testimoni di Geova che con la sua petulanza nel mandare i suoi Proclamatori casa per casa aumenta a dismisura, più che ogni altro movimento, il numero dei miei "pazienti" da visitare e ristabilire resettando la loro bussola cattolica scombussolata dalle loro insinuazioni.

Chiedo assistenza legale per sapere quanti "euri" posso richiedere per risarcimento danni.
----------------------
est modus in rebus
25/10/2005 10:06
 
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Il fatto dimostra come,e lo dico con molto rammarico,le persone anziane siano tra le persone "piu' deboli" cui fanno presa certe sette.....


SIGH!!!!!!!!!!
26/10/2005 07:15
 
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Re:

Scritto da: Achille Lorenzi 23/10/2005 20.05
solitary man ha scritto:

...Inoltre il fatto che con cure alternative la paziente si è rimessa è una dimostrazione che una terapia alternativa era in questo caso praticabile.

La "terapia alternativa", come si legge nell'articolo, è consistita in una trasfusione di emoderivati:
«Alla fine medici e familiari trovarono un compromesso: nelle vene della paziente venne iniettato un emoderivato».
Anche questa terapia non sarebbe stata lecita, visto che gli emoderivati sono ricavati dal sangue che viene donato, conservato e lavorato, tutte cose vietate dai TdG.
Ciao
Achille



Ciao Achille, a dire il vero l'articolo è generico sull'emoderivato, non essendo specificata l'esatta terapia eseguita non si può sapere se era vietata dai TdG, non è inusuale infatti che vengano usati termini inappropriati.

Ciao [SM=g27817]
26/10/2005 07:23
 
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Re:

Scritto da: irias 23/10/2005 20.29
ciao solitay

ma quale medico se non c'è una disposizione di legge rischia di finire in tribunale per trasfondere una anziana Testimone di Geova? La loro dottrina riguardo alle trasfusioni è ampiamente conosciuta per cui, prima di procedere, un pò di buon senso consiglia di tutelarsi legalmente.

Quello che poi viene scritto nei quotidiani andrebbe verificato, per fare scalpore molto spesso la realtà viene manipolata.




Ciao Siria,
hai ragione, anche se l'articolo cita testualmente la cartella clinica della donna anziana dove si parla espressamente di "ostinata opposizione verbale e fisica della paziente". Significa che per contro c'è stata un'ostinato tentativo verbale e fisico da parte dei medici.
Come detto nel post precedente volevo solo evidenziare che non è affatto strano che una donna anziana rimanga traumatizzata da un episodio simile. I medici hanno un codice deontologico: devono curare un paziente al meglio, ma questo non a discapito della sua salute emotiva e psicologica.
Ciao [SM=g27817]

[Modificato da solitary man 26/10/2005 7.25]

03/11/2005 17:27
 
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TESTIMONE...NON TESTIMONE...TESTIMONE...NON TESTIMONE.....
IL PUNTO E' CHE SE IO COME CITTADINO ITALIANO RIFIUTO UN TRATTAMENTO MEDICO, NESSUNO DEVE OBBLIGARMI A FARLO!!!!!! [SM=x570895]
TANTO E'VERO CHE QUANDO ACCETTIAMO UN CERTO TRATTAMENTO MEDICO (SANGUE O ALTRO), FIRMIAMO UN MODULO DOVE CI PRENDIAMO LA RESPONSABILITA' NOI PAZIENTI.
E NO CARI AMICI DOTTORI, SE IO MI DEVO PRENDERE LE MIE RESPONSABILITA', MI AVVALGO ANCHE DEI MIEI DIRITTI DI NON VOLERE LE TRASFUSIONI.
SECONDO ME LA NONNINA HA TUTTE LE RAGIONI.
"La vera libertà si apprezza dopo essere stati SCHIAVI"
03/11/2005 17:53
 
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lybero ha scritto:

...IL PUNTO E' CHE SE IO COME CITTADINO ITALIANO RIFIUTO UN TRATTAMENTO MEDICO, NESSUNO DEVE OBBLIGARMI A FARLO!!!!!!

Certo, ogni persona adulta e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, può decidere di rifiutare un determinato trattamento medico. Tuttavia se nessuno può obbligare un adulto ad accettare una cura, vale anche il discorso contrario: nessuno può fare pressioni di alcun genere per indurre una persona a rifiutare una terapia che potrebbe salvare la vita. Ma nel caso dei TdG si può veramente dire che la decisione di rifiutare il sangue venga presa del tutto liberamente e senza alcun genere di pressione "persuasiva"?
Chi acconsente ad un'indispensabile trasfusione di sangue, senza poi pentirsi di questa sua scelta, viene a trovarsi escluso dall'organizzazione.
Ai "dissociati", come è noto, viene manifestato il più rigoroso ostracismo: nessun TdG rivolgerà loro la parola od il saluto e perfino i parenti ed i familiari che fanno parte del gruppo dovranno evitare i contatti non assolutamente necessari con loro.
Dato che la vita sociale dei TdG si svolge prevalentemente all'interno della comunità, questo comportamento punitivo nei confronti di chi accetta una trasfusione di sangue è più che sufficiente a mettere in dubbio l'effettiva libertà di acconsentire o meno ad un simile trattamento: "Sei libero di accettare una trasfusione, ma se lo fai nessuno di noi ti rivolgerà più la parola, nessuno ti saluterà, ogni contatto con te verrà troncato e perfino i tuoi parenti ti eviteranno...". Non mi sembra che si possa parlare di una reale ed effettiva libertà di scelta, di fronte a simili pressioni sociali ed emotive.

Ciao
Achille
03/11/2005 20:02
 
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Concordo con Achille.
E d'altronde come non esserlo.
Chi pensa di essere libero di esprimere tale scelta, si illude di esserlo.
Pensate che "spesso e volentieri" se uno ha bisogno di una trasfusione, molto probabilemnte non è nella giusta coscienza per farlo. Penso anche a chi, per causa di un incidente od altro, non è nelle condizioni per decidere in piena coscienza.
Lo so che può anche tenerlo scritto in un qualche promemoria, ma come può in quelle condizioni saperne più di un medico?
Ciao
Salvatore
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