Se desiderate sapere il punto di vista dei tdg
Il loro libro Pervicacia così spiega 2° Cor .12:1-7
Parola Cielo
Primo volume
*** it-1 490 Cielo ***
Il terzo cielo. In 2 Corinti 12:2-4 l’apostolo Paolo descrive uno che era stato “rapito . . . al terzo cielo” e “in paradiso”. Poiché le Scritture non menzionano nessun altro che abbia avuto tale esperienza, sembra probabile che si trattasse di un’esperienza dell’apostolo stesso. Alcuni hanno cercato di mettere il terzo cielo menzionato da Paolo in relazione con l’antica teoria rabbinica secondo cui in cielo esistevano vari livelli, “sette cieli” in tutto, ma questa idea non trova alcun sostegno nelle Scritture. Come si è detto, non si parla dei cieli come se fossero effettivamente divisi in vari piani o livelli, ma piuttosto occorre determinare alla luce del contesto se si tratta dei cieli entro la distesa dell’atmosfera terrestre, dei cieli attinenti allo spazio cosmico, dei cieli spirituali o di qualcos’altro. Sembra quindi che il riferimento al “terzo cielo” indichi il grado superlativo dell’estasi in cui Paolo ebbe la visione. Si noti come parole ed espressioni sono ripetute tre volte in Isaia 6:3; Ezechiele 21:27; Giovanni 21:15-17; Rivelazione 4:8, senz’altro allo scopo di sottolineare l’intensità della qualità o dell’idea.
2° volume
Parola Paolo
*** it-2 477 Paolo ***
Con le sue lettere, l’apostolo Paolo ebbe il privilegio di contribuire più di chiunque altro alla stesura delle Scritture Greche Cristiane. Ebbe visioni soprannaturali (2Co 12:1-5) e, mediante lo spirito santo, fu in grado di parlare numerose lingue straniere. — 1Co 14:18.
ciao
Renato