“La stesura della Bibbia cominciò nel 1513 a.E.V. con gli scritti di Mosè.”
La prima fantasia. La WTS è ancora convinta che Mosè sia l’autore del Pentateuco.
“Il libro di Giobbe, a quanto pare scritto anch’esso da Mosè”
Oh cielo..
“A questo punto mancavano solo i libri di Neemia e Malachia. Perciò per la fine del V secolo a.E.V. il canone delle Scritture Ebraiche era ben stabilito e conteneva gli stessi scritti che abbiamo oggi.”
Peccato che nel V secolo a.C. molti libri non fossero stati neppure scritti.
“conferma che a quell’epoca il canone delle Scritture Ebraiche era già fissato da lungo tempo”
La WTS gioca sull’ingenuità dei suoi lettori. Innanzitutto non esiste un “canone ebraico” perché il giudaismo non era un fenomeno religioso monolico bensì diviso in sette, ognuna delel quali con pareri diversi su quale fosse il canone. C’erano farisei, samaritani, esseni, sadducei, ecc. I sadducei ad esempio a differenza dei farisei accettavano come ispirato il solo pentateuco, cioè i soli primi cinque libri della Bibbia. Giuseppe Flavio invece era fariseo, il canone di cui parla dunque non è quello degli “ebrei “ma quello dei farisei, ed in particolare il canone stabilito qualche decennio dopo la distruzione del tempio, quando dunque c’era già stata una scissione tra cristianesimo ed ebraismo. A me non interessa il canone dei farisei, perché io non sono fariseo ma cristiano, se dunque vogliamo cogliere il parere della Chiesa primitiva analizziamo cosa i Padri citavano come Sacra Scrittura nei primi due secoli. Il parere stesso degli ebrei è oscillante, riporto per brevità quanto scrisse Epifanio altrove: “Il Talmud babilonese, ad esempio, attesta che 1 Maccabei andava letto nella festa dell'Encenia (Ioma 29a). Le Costituzioni apostoliche testimoniano che ancora nel IV secolo nelle sinagoghe si leggeva Baruc. Il Siracide fu citato come scrittura sacra da alcuni giudei palestinesi fino al X secolo.[…] primi cristiani non avevano nessun canone di nessun Testamento, e citavano liberamente. Poi accettarono il canone lungo, essendo quello della LXX. Conosci autori cristiani del I-II secolo che usano la bibbia ebraica? E mi spieghi perché Clemente romano, Clemente Alessandrino, Tertulliano, Ireneo, Atenagora, Didaché, Erma, etc etc etc, usano i deuterocanonici?”
“Due concili tenuti dagli ebrei a Yavne o Jamnia, poco a S di Ioppe, rispettivamente verso il 90 e il 118 E.V., esclusero categoricamente gli scritti apocrifi.”
Vecchia teoria già trattata. Vai a questo link e leggi un intervento di Teo60 del 25/08/2005 ore 14.36
www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=1586
Troverai una discussione tra me e un TdG (Barnabino) sul canone, che è attualmente in corso.
“dai cosiddetti padri della chiesa, che furono eccezionalmente unanimi nell’accettare il tradizionale canone ebraico e nel rigettare gli Apocrifi”
Una falsità. I Padri che accettano il canone ebraico si contano sulle dita, letteralmente.
“Fra questi uomini ci furono Giustino Martire, apologista cristiano (morto nel 165 E.V. ca.)”
Nei loro sogni…
“Nel suo prologo ai libri di Samuele e Re, dopo avere elencato i 22 libri delle Scritture Ebraiche, Girolamo dice: “Tutto ciò che è al di fuori va incluso negli apocrifi”.”
Questo era il parere di Girolamo, ma ci specifica anche che è una sua opinione personale e che in questo ha contro i vescovi. Nel prologo a Tobia ad esempio ci dice che ha tradotto anche i deuterocanonici in latino perché è meglio litigare coi farisei che coi vescovi.
“essi non avrebbero usato espressioni come “le Scritture””
Si regolava a seconda degli auditori, se ad esempio aveva davanti dei farisei poteva citare Isaia dicendo: “le Scritture”, giacché i farisei avevano questo libro nel “canone”, se invece stava discutendo coi sadducei per convincerli usava solo il Pentateuco, come nella disputa sulla resurrezione.
“ma manca anche il crisma dell’approvazione da parte di Gesù e dei suoi apostoli accreditati da Dio.”
Né la citazione né la non citazione nel Nuovo Testamento sono criteri di canonicità, se infatti sono canonici solo i libri citati nel NT allora sono da buttare fuori dal canone Esdra, Neemia, Ester, Cantico dei Cantici ed Ecclesiaste, e al contrario dovremmo mettere nel canone il libro di Enoch citato dalla lettera di Giuda.
“nella legge di Mosè e nei Profeti e nei Salmi””
Il problema è cosa stia dentro quest’espressione
“Flavio, in quanto dà vigore all’esistenza già comprovata di un canone completo. Perciò tutte le decisioni dei Concili successivi sono ininfluenti.”
E secondo te il parere di un fariseo che scrive 70 anni dopo la morte di Gesù può avere qualche rilevanza per i cristiani?
“sono molto significative: “Affinché venga su di voi tutto il sangue giusto versato sulla terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria figlio di Barachia, che voi assassinaste fra il santuario e l’altare”.”
A questo risponde il sito che ti ho già linkato.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)