13/10/2005 08:46 |
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Scritto da: peraskov 12/10/2005 15.16
L’autoironia è la cosa più sana che c’è e non prendersi troppo sul serio fa bene alla salute. Però, vedi, tu stesso aggiungi :”fino ad un certo punto” e precisi anche che questo “punto” è a discrezione individuale, cioè differente da persona a persona.
Appunto, ma il senso era che con certi metodi uno impone il proprio "punto" agli altri.
Se secondo la mia "etica" qualcosa mi da' fastidio ed esercito un qualsivoglia potere per eliminare il "fastidio", impongo la mia "etica" a tutti gli altri.
Allora come si fa a capire a priori fin dove lo scherzo o l’ironia non sconfina in offesa o in maleducazione nei confronti di chi ci è di fronte?
Se siamo in cento non deve deciderlo uno, il punto di sconfino.
Se io leggendo un giornale trovo qualcosa che urta la mia sensibilita' smetto di leggere o passo oltre, non vado a piagnucolare dal direttore.
Io penso che la vera libertà è quella che sa privarsi di qualcosa (tutto sommato non una grande cosa!) per rispettare la persona con cui dialoghiamo e la sua sensibilità.
D'accordissimo, ma questo vale con un interlocutore solo o con un gruppo coeso di interlocutori.
E questo è il senso della regola: non una imposizione, ma una forma di rispetto.
La censura e' sempre imposizione, se applicata a giudizio di singoli.
Naturalmente nulla toglie che possa essere giusta e motivata.
Comunque ormai si e' perso tutto il senso iniziale del discorso.
Dai un' occhiata qui:
www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=2232
Forse capirai cosa intendo quando parlo di etiche diverse che in certi casi altro nn sarebbero che prese di posizione di parte.
Dare del Pastore Tedesco al Ratzinger e' scandaloso.
Ma dare del cane a Dio no.
Oooops .... A Geova, pardon.
Ciao
Claudio
[Modificato da Claudio Cava 13/10/2005 9.01] |
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