Io riesco benissimo a ridere di me stesso, e suppongo che saprei ridere anche di cio' in cui eventualmente credessi.
Naturalmente fino ad un certo punto.
Punto che pero' dovrebbe essere a discrezione individuale, e non imposto.
L’autoironia è la cosa più sana che c’è e non prendersi troppo sul serio fa bene alla salute. Però, vedi, tu stesso aggiungi :”fino ad un certo punto” e precisi anche che questo “punto” è a discrezione individuale, cioè differente da persona a persona.
Allora come si fa a capire a priori fin dove lo scherzo o l’ironia non sconfina in offesa o in maleducazione nei confronti di chi ci è di fronte?
Io penso che la vera libertà è quella che sa privarsi di qualcosa (tutto sommato non una grande cosa!) per rispettare la persona con cui dialoghiamo e la sua sensibilità.
E questo è il senso della regola: non una imposizione, ma una forma di rispetto.
Sandro
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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)