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Berescitte scrive:
>>>Perché non provi a farlo personalmente senza appoggiarti a nessuno come sto facendo io?
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Hoibò, amico mio, mi inviti a non appoggiarmi a nessuno (veramente ho citato solo Woytila) come stai facendo tu e poi mi vuoi indurre con istigazione malevole a leggermi qualche trattato di teologia razionale.
Mi sussurri nell’orecchio:
>>>PS - Hai letto qualche trattato di teologia razionale? Vuoi che te ne indico qualcuno?
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Grazie, sei gentile, accetto sempre i buoni consigli ma, vedi, la Teologia metafisica, la Teologia naturale, la Teologia rivelata, la Teologia negativa, la Teologia razionale, la Teologia trascendentale, la Teologia fisica, la Teologia morale, e la Cosmo-Teologia…mi scuso se me ne sfugge ancora, fanno parte di un unico postulato “quindi non dimostrabile” che Dio c’è !!
Parte da qui, caro amico mio, il contendere. La Filosofia cristiana, che esiste, e la Teologia, iniziano ad aprire la prima pagina dell’uso della loro “ragione” con: 1° Dio esiste perchè ci credo, e, tutto il resto si contorce a spirale su questo “postulato”.
Qui, quando inizi a ragionare, sai già che la “partenza” del contraente è anche il suo “arrivo”.
>>>La filosofia cristiana non esiste, esiste solo la teologia cristiana
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Vuoi che ti indico un bel testo dove puoi leggere che la Filosofia cristiana esiste? :-))
Comunque, le dottrine della Filosofia Cristiana si compongono di 11 paragrafi fondamentali. Ne cito uno, il n° 3:
" Perciò ancora in virtu del principio di ragione sufficiente, si dimostra con perfetta evidenza razionale che esiste Dio, l’Essere totale, infinito, che necessariamente esiste, avendo in se ogni perfezione in atto, e quindi avendo nella sua essenza la ragione sufficiente della sua esistenza, che è l’esistenza originaria inclusiva in sé -in modo eminente- di tutto quanto può essere donato alle creature."
Ma veniamo al Magistero della Chiesa, il quale “oggi” è direttamente interessato alla questione dell’evoluzione.
Considerando che, a differenza dei TdG, il Magistero cattolico non ha “nuovi intendimenti” si trova a fare i conti con qualche cosa di inaspettato, "nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell’evoluzione una mera ipotesi". Tema che ho già posto.
Come si concilia l’evoluzione “non più mera ipotesi” con la Creazione di Genesi ?
Posso capire che nella Bibbia, il libro di Dio, non si parlasse di una eventuale invenzione della “penicillina”, ma che l’uomo facesse parte di un lungo processo evolutivo e non di un improvviso atto creativo penso, avrebbe dovuto dirlo, o quanto meno abbozzarne l’ipotesi.
Ciao
Maurizio
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