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Un altro vangelo

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2005 17:02
01/10/2005 17:02
 
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Un altro vangelo

Mi meraviglio !!!

Stupisce Paolo, negativamente, per le dottrine che, nelle chiese della Galazia, stavano nascendo.

Dopo il suo viaggio missionario in cui aveva illustrato il vangelo, quello con la “V” maiuscola, l’unico.

Eppure si trova a ricordare, vibratamente, con passione, con solennità, ricordando il suo apostolato, per certi versi diverso dagli altri apostoli, il suo mandato avuto direttamente da Cristo, Cristo resuscitato (la via di Damasco, il suo rapimento nei cieli, etc).

Ecco la situazione dei Galati mi ricorda, in maniera impressionante la realtà di molte religioni.
Certo quella dei Testimoni di Geova, ma anche di molte altre.

Nella Galazia, spiegandone i motivi, Paolo dirà:

Galati 4:9
ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo?

Schiavi di nuovi !!!

Ai Galati Paolo ricorda il vangelo e lo fa in maniera pungente, toccante e profonda, come suo consueto.

Dirà: “Il giusto vivrà per fede” (3.11) e ancora è annunciata la buona notizia in questi termini, per Grazia (da 3.17) abbiamo la giustificazione (3.8) mediante la fede in Cristo (3.22).

Eppure avevano iniziato bene i Galati accogliendo il vangelo, affidandosi quindi a Gesù.
Avendo capito che la legge, come precettore, aveva terminato la sua funzione, ma....

.... ma qualcosa stava accadendo (circoncisioni, feste, etc) il vangelo stava per essere annacquato.
Interessante anche quando Paolo riprende l’ipocrisia in cui stava scivolando, udite udite, addirittura Cefa, Pietro (da 2.11).

All’ora Paolo ricorda la buona notizia, annuncia certo quale deve essere il cammino di santificazione, anche qui la sottigliezza è fondamentale.
Ci insegna che, come la salvezza è per Grazia, non raggiungibile con le opere che sono un frutto della salvezza e non il contrario, così è per la santificazione, il vivere secondo lo Spirito, anch'esso una grazia.

Ma torniamo un passo indietro.

Cari amici TdG, l’invito vale per tutti i religiosi sinceramente convinti.
Vi chiedo, ma anch’io mi domando, in quale vangelo stiamo credendo ?
A quale “verità” stiamo affidando la nostra vita, quella eterna !!!

Paolo osava dire:
Galati 1:6
Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo.
Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema.
Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.
Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo.


Ora un discorso apparte meriterebbero gli ultimi versetti. Quanti religiosi, cadendo nella trappola della vanità, intellettuale, dottrinale, etc, cercano di piacere agli uomini ?

Il vangelo di Cristo, dice Paolo.
Lo ribadisce nel corso della lettera, rileggiamola cari amci TdG.

Impariamo da questo apostolo, accantoniamo per un attimo le riviste, facciamo i bereani, quelli biblici però che credettero, purtroppo anche li non tutti lo fecero.

Atti 17:10
Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei.
Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.
Molti di loro, dunque, cedettero.



Cerco di spiegarmi meglio, lo so la logica, la chiarezza, spesso non mi sono compagne, me ne scuso.

Qual è il pericolo, di più la trappola, in cui i TdG sono caduti, seguendo le orme di altre più antiche religioni.

L’inquinamento, il cambio di traiettoria.
Cose avvenute, e che avvengono continuamente, inesorabilmente, purtroppo.

I Galati conoscevano il vangelo, camminavano rettamente.
Se qualcuno avesse insegnato delle cose palesemente eretiche se ne sarebbero accorti.
Ma il pericolo era più infido, sgusciante, strisciante.

Certo la salvezza per grazia era stata recepita, era il vangelo, ma Paolo fu costretto a ribadirla, insieme ad altre cose, perché?

Perché altri, magari in buona fede, magari no, poco importa, altri cominciavano a insegnare a poco a poco, cose un po diverse.
Magari prese singolarmente non risultava eclatanti ma che, inevitabilmente e, a mio avviso la storia ce lo insegna, inevitabilmente portarono e avrebbero portato i Galati a percorrere una strada diversa.

Quando devo puntare una parabola su un satellite mi accorgo che la più piccola variazione, apparentemente insignificante, mi fa puntare la parabola a centinaia di Km distante dal satellite.

Questo lo sapeva bene Paolo, per questo ammonisce i Galati, fino a chiamarli insensati, certamente amorevolmente.

Ecco all’ora che è accaduto.
Con piccoli insegnamenti alla volta, ripetuti nel cosro del tempo, che si chiamino, dogmi, o rivelazioni, poco importa, ma ecco che piano piano, molti gruppi religiosi, molte chiese, si sono trovate con un vangelo inquinato, e un percorso tortuoso. Un vangelo che non è più il vangelo.

Così è, temo fortemente, per voi, amici TdG che leggete.

E all’ora ?

All’ora uscite, ma non per rendervi di nuovo schiavi di qualche altra dottrina che soddisfi i pruriti, ma per abbracciare, stavolta con il cuore, stavolta per sempre, la Via e la Salvezza che non è in una religione ma in Cristo.

Galati 5:1
Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.

E abbracciate il vero, l’unico vangelo.
Che è una buona notizia.
Certo ora, soprattutto per chi, come noi, è abituato a frequentare ambienti religiosi, è un parola molto usata, forse abusata, e il concetto se non riflettiamo attentamente rischia di passare insieme a molte altre cose, decisamente meno importanti.

La buona notizia.
I giudei dovevano guadagnarsi la benevolenza con Dio con molti atti, erano abituati a pensare così ad agire.
Si viveva e si moriva per la legge.

Ma quando Cristo portò se stesso come offerta propiziatoria per i peccati di chiunque lo accoglie, all’ora gli apostoli potevano dire, echeggiando le parole del Maestro, ecco tutto è compiuto.

Ecco all’ora la buona notizia: tutto è compiuto.
A Lui A Lui ci grida la Parola e A Lui a Lui grido a voi amici TdG.
Che amate Dio, che siete convinti di essere nel giusto, a Lui, attraverso coLui che ha compiuto tutto, bene ora possiamo riposare, possiamo gustare, possiamo amare, possiamo abbracciarci, inseme tutti i Suoi santi abbracciare la profondità della Sua grandezza, che vuole riempire i nostri cuori renderci, come Pietro, una pietra vivente edificata nella Sua chiesa, edificante la Sua casa.
Il resto ci separa tra noi e da Lui, Dio, nostro Padre, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

[SM=g27836]

________________________________
Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto».
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