“Pare quindi che la LXX non sia molto attendibile ed accurata, secondo quello che si legge in questa lettera.
Che ne pensi Polymetis?”
Penso che il giudizio non posso essere univoco. Sappiamo che LXX fu preparata da ebrei per altri ebrei ellenizzati, quindi è difficile sostenere che i traduttori moderni possano conoscere meglio l’ebraico di un gruppo di madrelingua del III-II sec a.C. Ancora oggi per i passi oscuri in ebraico quest’antica versione è un punto di riferimento.
C’è un fatto da considerare però: a volte si direbbe quasi che la LXX non traduca ma parafrasi. Il problema è stato in parte risolto da Qumran. In realtà i LXX traducevano eccome, ma da versioni del testo ebraico di secoli più antiche rispetto al testo masoretico fissato nell’VIII secolo. C’è il fondato sospetto dunque che la Septuaginta traduca da uno stadio redazione più antico e autorevole.
Per quanto riguarda il cristianesimo esso sin dal Nuovo Testamento cita i Settanta, e nei Padri dei primi secoli questa è la versione di riferimento in modo unanime. La testimonianza di Rufino è illuminante in proposito: “Si accetti come verità delle scritture divine solamente ciò che gli interpreti della Settanta hanno tradotto: poiché solamente essa è stata confermata dall'autorità apostolica" (PG 21,270)
Ciao
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)