Nella versione della TNM, Tito 2:11 viene reso così: "Poichè è stata manifestata l'immeritata benignità di Dio che porta alla salvezza ogni forma di uomini". Il libro Ragioniamo spiega che qui viene usata una forma declinata dell'aggettivo greco "pas", che può significare sia la totalità, ma anche la partizione. Quale delle due possibilità va scelta? Il libro Ragioniamo continua dicendo che è ben comprensibile dal contesto. Siccome è impossibile che tutti possano pervenire alla salvezza, dato che tanti sono quelli che seguono la 'strada larga', allora in questo caso specifico occorre usare il partitivo. Questa è la spiegazione del lubro!
Ciò che vorrei sapere io: è vero che quando si incontra "pan" il suo significato lo si desume dal contesto, oppure ci sono delle chiare regole grammaticali che di volta in volta fanno comprendere il significato di questo aggettivo? Si potrebbero fare una disamina completa di tutte le forme di declinazioni di "pan" coi relativi significati associati, per favore?
Certo è che chi ha studiato greco antico, sicuramente è molto più facilitato nella comprensione del Nuovo Testamento. Però non è giusto doverci sempre fidare senza avere gli strumenti per fare un'analisi personale. "Fidarsi è bene; non fidarsi è meglio"!
Io avrei un'idea da sottoporre all'attenzione dei moderatori: che cosa ne pensate di dedicare un'intera sezione del sito per un breve corso di greco antico, mirato ovviamente alla comprensione dei testi sacri? Così tutti i partecipanti saranno pronti a vagliare affermazioni sbagliate o affermazioni giuste alla luce delle loro conoscenze maturate con lo studio.
Sia che prendiate in considerazione la mia idea o meno, vi prego comunque di rispondermi a proposito di "pan".
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 02/09/2005 10.19]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico