Scritto da: Bereano 29/08/2005 22.33
Consiglio la lettura della svegliatevi 8/12/94.Inspiegabilmente salvare la vita di un potenziale nascituro facendosi iniettare immunoglobuline diventa una questione di coscienza.
Quoto una parte di questo articolo:
Le immunoglobuline anti-Rh sono ricavate dal sangue?
Sì. Gli anticorpi che compongono il vaccino sono raccolti dal sangue di persone immunizzate o sensibilizzate al fattore Rh. In futuro potrebbero diventare disponibili immunoglobuline anti-Rh prodotte con tecniche di ingegneria genetica e quindi non ricavate dal sangue.
Il cristiano può in coscienza accettare un'iniezione di immunoglobuline anti-Rh?
La questione in ballo è il possibile uso errato del sangue. Le Scritture proibiscono categoricamente di mangiare sangue o di usarlo in altri modi errati. (Levitico 17:11, 12; Atti 15:28, 29) Visto che le immunoglobuline anti-Rh sono ricavate dal sangue, la donna che accettasse tale iniezione violerebbe il comando biblico di astenersi dal sangue?
Questa rivista e quella ad essa abbinata, La Torre di Guardia, si sono espresse in maniera coerente sull'argomento. Abbiamo visto che in tutte le gravidanze gli anticorpi attraversano liberamente la placenta passando dalla madre al bambino. Pertanto alcuni cristiani hanno ritenuto di non violare la legge biblica facendosi iniettare un vaccino che consiste di anticorpi, come le immunoglobuline anti-Rh, dal momento che il processo è essenzialmente analogo a ciò che avviene in natura.
Tuttavia accettare o meno immunoglobuline anti-Rh rimane in ultima analisi una decisione che ciascuna coppia cristiana deve prendere in coscienza. Nondimeno, se un marito e una moglie che hanno questo problema decidono di non prendere le immunoglobuline anti-Rh, contro il consiglio dei medici, devono essere disposti ad accettare il rischio di avere in futuro un figlio affetto da una malattia grave che probabilmente si sarebbe potuta evitare. In tal caso potrebbero addirittura ritenere saggio prendere particolari precauzioni per non avere più bambini e non rischiare una simile tragedia. Gli amorevoli genitori cristiani dovrebbero analizzare in preghiera tutti gli aspetti prima di prendere decisioni così importanti.
Io trovo assurda anche la domanda "Il cristiano
può in coscienza accettare...": da quando si deve chiedere il permesso ("può") per seguire la propria coscienza? Se il CD dice di NO, la coscienza individuale deve piegarsi alle direttive, anche a costo della vita. In questo caso il CD dice di SI', che
si può "decidere secondo coscienza". Non è paradossale questa cosa?
Fra l'altro, anche il paragone con la trasmissione di componenti del sangue tramite la placenta è una dimostrazione del farisaismo con cui il CD stabilisce certe regole, vietando e consentendo, anche quando c'è di mezzo la vita delle persone. Si tratta di un paragone del tutto inopportuno, dato che le gammaglobuline impiegate in medicina si ottengono grazie alla lavorazione dei sangue
donato, prelevato quindi da persone che si recano nei centri trasfusionali, e
conservato. La WTS vieta sia la donazione che la conservazione del sangue. Come è possibile quindi che poi scriva che accettare i prodotti derivanti dalla lavorazione del sangue donato e conservato sia una questione di coscienza?
Per quanto riguarda poi la trasmissione atraverso la placenta di alcuni componenti del sangue, se questo fatto viene citato per dimostrate che accettare tali componenti è una questione di coscienza, ebbene, allora si può dire che l'accettazione di
tutti i componenti del sangue diventa una questione di coscienza. La scienza medica ha dimostrato infatti che
tutti i componenti del sangue possono attraversare la placenta. Quindi, secondo le stesse parole della Società, la trasfusione di tutti i componenti del sangue sarebbe compatibile con la natura e la fisiologia umana, nonché con la stessa creazione di Dio (si veda
http://www.infotdgeova.it/tertulliano.htm, "Le trasfusioni e la natura").
Saluti
Achille