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Soccorso sulla costruzione cronologica di Daniele.

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2005 17:53
22/08/2005 11:08
 
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L'unica cosa che mi mette in crisi di fronte al CD, è il libro di Daniele, le settanta settimane, le sessantadue, che corrispondono perfettamente con la venuta del messia, i duemilacinquecentoventianni, le potenze mondiali.
Se c'è qualcuno che è in grado di demolire questa costruzione cronologica del libro di Daniele lo faccia al più presto, mi serve urgentemente.
22/08/2005 11:55
 
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Scritto da: ora basta 22/08/2005 11.08
L'unica cosa che mi mette in crisi di fronte al CD, è il libro di Daniele, le settanta settimane, le sessantadue, che corrispondono perfettamente con la venuta del messia, i duemilacinquecentoventianni, le potenze mondiali.
Se c'è qualcuno che è in grado di demolire questa costruzione cronologica del libro di Daniele lo faccia al più presto, mi serve urgentemente.



prova a leggerti questo studio:
http://www.infotdgeova.it/Daniele.htm
http://www.infotdgeova.it/daniele1.htm
http://www.infotdgeova.it/daniele2.htm

buona lettura [SM=g27817]
22/08/2005 12:55
 
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Vedi anche qui: http://www.infotdgeova.it/tesi1.htm

Ciao
Achille
23/08/2005 10:09
 
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E facile arrivare a certe conclusioni con il libro di Daniele, re del nord re del sud, chi è, chi non è.
Sull’autenticità del libro io non ho dubbi, perché, Gesù Cristo stesso ne fece citazione.
Perciò se non mi fido di Gesù, tanto vale dire che non sono cristiano.
Allora mi chiedo, supponiamo che tutta la storia del re del nord, e del re del sud, si sia verificata in tempi passati, supponiamo che le profezie, che usano i TG per arrivare al 1914 siano tutte sbagliate, alla luce di tutto ciò, come si spiega il capitolo 12.

12 “E durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo. E certamente accadrà un tempo di angustia come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo. E durante quel tempo il tuo popolo scamperà, chiunque si troverà scritto nel libro. 2 E molti di quelli addormentati nel suolo di polvere si sveglieranno, questi alla vita di durata indefinita e quelli ai biasimi [e] all’aborrimento di durata indefinita.
3 “E quelli che hanno perspicacia splenderanno come lo splendore della distesa; e quelli che conducono molti alla giustizia, come le stelle a tempo indefinito, sì, per sempre.
4 “E in quanto a te, o Daniele, rendi segrete le parole e sigilla il libro, sino al tempo della fine. Molti [lo] scorreranno, e la [vera] conoscenza diverrà abbondante”.
5 E io, Daniele, vidi, ed ecco, altri due stavano in piedi, uno su una sponda del fiume e l’altro sull’altra sponda del fiume. 6 Quindi uno disse all’uomo vestito di lino, che era al di sopra delle acque del fiume: “Fra quanto sarà la fine delle cose meravigliose?” 7 E udivo l’uomo vestito di lino, che era al di sopra delle acque del fiume, mentre alzava la [mano] destra e la [mano] sinistra ai cieli e giurava per Colui che vive a tempo indefinito: “Sarà per un tempo fissato, tempi fissati e una metà. E appena si sarà finito di frantumare la potenza del popolo santo, tutte queste cose perverranno alla loro fine”.
8 Ora in quanto a me, udii, ma non potei comprendere; così che dissi: “O mio signore, quale sarà la parte finale di queste cose?”
9 Ed egli proseguì, dicendo: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. 10 Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno.
11 “E dal tempo in cui è stato soppresso il [sacrificio] continuo ed è stata posta la cosa disgustante che causa desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni.
12 “Felice colui che rimane in attesa e che arriva a milletrecentotrentacinque giorni!
13 “E in quanto a te stesso, va verso la fine; e riposerai, ma sorgerai per la tua sorte alla fine dei giorni”.


Alla luce di questo capitolo, tutto diventa molto strano, il versetto 3, 4 fa capire che nel tempo della fine ci sarebbero stati alcuni con perspicacia che avrebbero compreso.
Il versetto 10, dice che ci sarebbe stato un raffinamento, e che nessun malvagio comprendera.
Poi un altro aspetto interessante, nel versetto 13 dove si dice che Daniele, deve riposare per poi risorgere alla fine dei tempi.
Questi versetti confermano apertamente alcune dottrine insegnate dal CD, per fare un esempio, se l’anima fosse immortale perché Daniele dovrebbe riposarsi per risorgere alla fine dei tempi?
Perché si dice che solo alcuni comprenderanno?
Il capitolo 12 di Daniele, è un testo che da forza al CD.
23/08/2005 20:02
 
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Orabasta ha scritto:

E facile arrivare a certe conclusioni con il libro di Daniele, re del nord re del sud, chi è, chi non è.

Vorresti spiegarti meglio? In che senso "è facile arrivare a certe conclusioni"? A quali conclusioni ti riferisci?
Se parli del mio studio sul capitolo 11 di Daniele, guarda che le "mie" conclusioni sono condivise pressoché da tutti gli studiosi della Bibbia.
Non c'è alcun dubbio, infatti, che nella parte finale di quel capitolo si stia parlando di Antioco IV Epifane e della sue scellerate azioni nei confronti degli Ebrei e della loro religione. Solo il CD non vuole vedere in questo capitolo alcun riferimento ad Antioco, nemmeno in un adempimento iniziale della profezia.

Sull’autenticità del libro io non ho dubbi, perché, Gesù Cristo stesso ne fece citazione.

E chi ha mai messo in dubbio l'autenticità di questo libro?
Stiamo parlando della sua interpretazione, non della sua autenticità.
Il libro di Daniele era accettato come Scrittura da Gesù e da tutti gli Ebrei.

Perciò se non mi fido di Gesù, tanto vale dire che non sono cristiano.

? Ma cosa vuol dire "fidarsi di Gesù"? Il fatto che Gesù abbia citato questo libro non ha nulla a che vedere con le interpretazioni, alcune davvero assurde, che ne vengono date dalla WTS.

Allora mi chiedo, supponiamo che tutta la storia del re del nord, e del re del sud, si sia verificata in tempi passati,

Non c'è bisogno di supporre: è certo che si è verificata nel remoto passato.
Se leggi con attenzione questo studio http://www.infotdgeova.it/Daniele.htm non potrai che essere d'accordo.

supponiamo che le profezie, che usano i TG per arrivare al 1914 siano tutte sbagliate,

Anche qui non c'è bisogno di fare delle supposizioni: i TdG fanno partire il loro calcolo - che si baserebbe su una discutibilissima interpretazione di Daniele cap. 4 - dal 607 a.C., quando invece Gerusalemme cadde nel 587. I calcoli quindi sono certamente sbagliati, sin dall'inizio.

alla luce di tutto ciò, come si spiega il capitolo 12.

Premetto che il capitolo 12 non è stato preso in considerazione nel mio studio. In quel capitolo l'autore del libro di Daniele rimanda i lettori al giudizio finale, da lui ritenuto imminente.

Alla luce di questo capitolo, tutto diventa molto strano, il versetto 3, 4 fa capire che nel tempo della fine ci sarebbero stati alcuni con perspicacia che avrebbero compreso.

Quello che si dovrebbe capire è che questo libro appartiene al genere apocalittico. Questo genere letterario aveva lo scopo di incoraggiare alla perseveranza e alla sopportazione, nella certezza che Dio sarebbe presto intervenuto per salvare il suo popolo.
Mentre i Giudei si trovavano nella prova, perseguitati dall'empio Antioco, l'"apertura" di questo libro avrebbe quindi provveduto quella conoscenza necessaria per perseverare e non venire meno nella fede. Era come se l'autore del libro dicesse: "Anche se siete perseguitati, sappiate che tutto questo era già stato predetto. Se avete quindi perspicacia, non rinnegate Dio e la vostra religione, dato che questi empi che vi perseguitano dovranno subire presto il giudizio di Dio". Una "profezia" quindi valida in ogni tempo e per tutti i fedeli.
Ecco che cosa ha scritto uno studioso: «Spesso a un certo punto delle apocalissi la storia in forma di profezia diventa vera profezia e ciò aiuta gli studiosi a datare le opere pseudonime. Per esempio, lo scriba che tra il 167 e il 164 avanti Cristo compose il libro di Daniele, passa alla vera predizione apocalittica promettendo un imminente giudizio apocalittico contro le forze del male». Bernard McGinn, L'Anticristo, ed Corbaccio, Milano, 1994 p.24.

Nel mio studio ho anche osservato quanto segue in merito al contenuto profetico della parte conclusiva del capitolo 11 di Daniele (parte che si ricollega direttamente al cap.12, per cui le osservazioni riguardano anche questo capitolo): «Si può quindi dire che, in questi ultimi versetti, l’autore di Daniele si distacca dal racconto storico e, prendendo a modello Antioco come tipo ed esempio dei persecutori, “profetizza” la loro fine. In questo il profeta vuole essere fonte di incoraggiamento per tutti coloro che, in tutti i tempi e sotto ogni tipo oppressione, si sono mantenuti fedeli a Dio e alle sue leggi. Come si legge in un passo biblico, "tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza" Questo capitolo della Bibbia, quindi, descrivendo la lotta per il potere tra i due re, con il popolo di Israele in mezzo ai contendenti, narra la storia del Popolo di Dio; parlando della persecuzione di Antioco, preannuncia quello che poi la storia ha visto accadere e ripetersi in infinite occasioni».

Il versetto 10, dice che ci sarebbe stato un raffinamento, e che nessun malvagio comprendera.
Poi un altro aspetto interessante, nel versetto 13 dove si dice che Daniele, deve riposare per poi risorgere alla fine dei tempi.
Questi versetti confermano apertamente alcune dottrine insegnate dal CD, per fare un esempio, se l’anima fosse immortale perché Daniele dovrebbe riposarsi per risorgere alla fine dei tempi?

Ma guarda che tutte le chiese cristiane credono nella resurrezione alla fine dei tempi.
Non c'è nulla che riguardi esclusivamente il credo dei TdG in queste parole.
Anzi, se le rileggi con attenzione, sembra che Daniele qui parli di una punizione eterna e non del semplice annientamento per i malvagi ("...questi alla vita di durata indefinita e quelli ai biasimi e all'aborrimento di durata indefinita"). E questo non è proprio quello che insegna il CD.

Perché si dice che solo alcuni comprenderanno?

Questi "alcuni" erano gli ebrei a cui erano rivolte inizialmente le parole di Daniele.
I persecutori (come Antioco) non avrebbero capito.
E anche in seguito, per chi aveva fede, queste parole sarebbero state fonte di incoraggiamento e di speranza.
Per gli infedeli di tutti i tempi invece esse non avrebbero avuto alcun significato.
Non vedo cosa ci sia di difficile da comprendere in queste parole...

Il capitolo 12 di Daniele, è un testo che da forza al CD.

A me non sembra affatto.
Comunque, approfitto di questo tuo messaggio per riportare alcuni "intendimenti" che sono stati presentati nel corso degli anni dalla WTS sul significato dei 1290 e 1335 giorni menzionati negli ultimi versetti del cap. 12 di Daniele: «Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni».
Per Russell si trattava di "giorni" simbolici, equivalenti ad anni. Per esempio, nel 3° volume dell’opera di C.T. Russell conosciuta come Studi sulle Scritture, si legge quanto segue (il grassetto è mio):
Il "Tempo della Fine", un periodo di centoquindici (115) anni, dal 1799 A.D. al 1914 A.D., è particolarmente contrassegnato nelle Scritture. "Il Giorno della Sua Preparazione" è un altro nome dato allo stesso periodo, poiché in esso vi è stato un generale aumento della conoscenza, che ha dato luogo a scoperte, invenzioni, ecc., e che ha preparato la via al veniente Millennio di favore, rendendo disponibili le macchine moderne che consentono di risparmiare lavoro e che provvedono al mondo in generale una maggiore disponibilità di tempo, che sotto il regno di giustizia di Cristo rappresenteranno una benedizione per tutti ed un aiuto nel riempire la terra della conoscenza del Signore … Gli ultimi quarant’anni del Tempo della Fine (cioè il periodo dal 1874 al 1914 N.d.A.) sono definiti la "Fine" o la "Mietitura" dell’età del Vangelo, com’è scritto, "La mietitura è la fine dell’età presente (VR)". (Matt. 13:39) … Le informazioni intorno a questo periodo ci sono provvedute nella profezia di Daniele, che egli stesso non comprese, in quanto disse: E io udii, ma non compresi (VR)" (Dan. 12:8). In risposta alla sua ansiosa domanda gli fu detto che le parole erano sigillate sino al Tempo della Fine . Ne consegue, perciò, che nessuno avrebbe potuto comprendere la profezia prima del 1799; e prima di passare ad altro noi mostreremo che la profezia indica che essa non si sarebbe cominciata a capire prima del 1829 né si sarebbe raggiunto un chiaro intendimento d’essa fino al 1875.
Il capitolo XI della profezia di Daniele è dedicato ai significativi eventi che hanno portato fino ad oggi, il Tempo della Fine, mentre il capitolo XII ci porta da oggi fino al Tempo della Mietitura. Gli studenti della profezia noteranno la maniera particolare in cui è provveduta la data dell’inizio del Tempo della fine — che è rimarchevole sia per la precisione nello stabilire la data [il 1799, ndr], che per averla così ben nascosta, sino al tempo stabilito perché fosse compresa. E dopo che questo periodo di tempo è in maniera così caratteristica indicato nel capitolo XI, senza che siano indicati un nome o una data, il capitolo XII produce tre periodi di tempo, di 1260, 1290 e 1335 giorni profetici, che rafforzano e stabiliscono la lezione del capitolo XI, che il principio del Tempo della Fine ebbe luogo nel 1799 … La carriera pubblica di Napoleone Bonaparte, che già al suo tempo fu definito "l’uomo del destino", è così chiaramente tratteggiata nella profezia che rende possibile determinare la data del "tempo fissato". Questo metodo di fissazione delle date è accurato. E se potremo dimostrare che gli eventi qui menzionati nella profezia si accordano bene con ciò che la storia narra di Napoleone, potremo in tal modo determinare la data con la stessa certezza con la quale abbiamo determinato l’inizio del regno di Cesare Augusto, o di Tiberio o di Cleopatra … La carriera di Napoleone, alla luce della profezia, indica l’anno 1799 come quello in cui ebbero termine i 1260 anni del potere papale, e l’inizio del periodo chiamato il "Tempo della Fine" … Avendo così fornito le basi per stabilire l’identità di quest’uomo (Napoleone), le cui opere contrassegnano l’inizio del "Tempo della Fine", la profezia procede a mostrare quale particolare evento di quel tempo deve essere compreso come un segno inequivocabile dell’esatta data del principio del "Tempo della Fine". Quest’evento è senza ombra di dubbio l’invasione dell’Egitto da parte di Napoleone, che richiese un periodo di un anno e quasi cinque mesi. Egli salpò nel maggio del 1798 e rientrò in Francia sbarcando sul suolo di quella nazione il 9 ottobre 1799. Questa campagna è descritta graficamente in poche parole nei versetti 40-44 … Questo Tempo della Fine, o giorno della preparazione di Geova, che cominciò nel 1799 A.D. e terminerà nel 1914 A.D., sebbene caratterizzato da un grande aumento della conoscenza rispetto a tutte le epoche passate, culminerà nel più grande tempo di difficoltà che il mondo abbia mai conosciuto.
Interessante vero? Nota la sicurezza con cui Russell - uomo "scelto da Dio" per "ripristinare la vera adorazione" dopo 18 secoli di "apostasia" - si esprimeva: non potevano esserci dubbi sulla correttezza dei suoi intendimenti. Eppure di ciò che egli credeva non è rimasto quasi più nulla negli attuali insegnamenti dei TdG.

I TdG in seguito hanno dato delle interpretazioni completamente diverse dei 1290 e 1335 giorni. Non più giorni/anni ma semplicemente giorni. E perché? Perché alcuni "giorni" (per es. i cosiddetti 2.520 giorni che i TdG ricavano dal cap. 4 di Daniele) sono da intendersi come anni, mentre altri invece sono giorni letterali? E perché per molti decenni Russell e i suoi seguaci credettero (al pari di altri gruppi avventisti) che questi giorni fossero invece anni, interpretazione condivisa anche da molti studiosi ebrei? (vedi questa tabella: www.infotdgeova.it/tavola1.jpg ).

Comunque ecco cosa insegnano ora i TdG in merito all'inizio e alla fine di questi giorni:
Quindi i 1.290 giorni cominciarono all’inizio del 1919 e proseguirono fino all’autunno (nell’emisfero settentrionale) del 1922. (dp cap. 17 p. 300)
Ma che cosa accadde di così straordianrio in quel periodo di tempo per adempiere questa "profezia"? Ecco come risponde la WTS:
Nel marzo 1919 il presidente della Watch Tower Society e i suoi stretti collaboratori furono rilasciati. In seguito vennero completamente scagionati dalle false accuse mosse contro di loro. Consapevoli che la loro opera era tutt’altro che finita, si misero immediatamente al lavoro, organizzando un’assemblea per il settembre 1919. Nello stesso anno iniziò la pubblicazione di una rivista abbinata alla Torre di Guardia. Chiamata in origine The Golden Age (L’Età d’Oro, ora Svegliatevi!), ha sempre sostenuto La Torre di Guardia nel denunciare intrepidamente la corruzione di questo mondo e nell’aiutare il popolo di Dio a rimanere puro. Alla fine dei 1.290 giorni predetti, i santi erano a buon punto in quanto a essere riportati in una condizione pura. Nel settembre 1922, proprio quando terminò questo periodo, tennero un’assemblea storica a Cedar Point (Ohio, USA), che diede uno straordinario impulso all’opera di predicazione. Ma c’era ancora bisogno di fare ulteriore progresso. Ciò sarebbe avvenuto nel successivo periodo particolare. (dp cap. 17 pp. 300-303)
E che dire dei 1335 giorni?
L’angelo non dà nessuna indicazione di quando inizia o termina questo periodo. L’evolversi degli avvenimenti fa pensare che segua immediatamente il periodo precedente. In tal caso andrebbe dall’autunno del 1922 alla fine della primavera del 1926 (nell’emisfero settentrionale). Alla fine di quel periodo i santi erano pervenuti a uno stato di felicità? Sì, sotto importanti aspetti di natura spirituale.
Dopo l’assemblea del 1922 ... alcuni santi di Dio pensavano ancora con molta nostalgia al passato. Alle loro adunanze il basilare materiale di studio era ancora costituito dalla Bibbia e dai volumi degli Studi sulle Scritture, scritti da Charles T. Russell. All’epoca era molto diffusa l’idea che nel 1925 doveva iniziare la risurrezione ed essere restaurato il Paradiso sulla terra. [ma questa idea era diffusa e sostenuta dalla stessa Società! ndr]Perciò molti servivano avendo in mente una data stabilita. [data che era stata stabilita da Rutherford, ndr] Alcuni rifiutavano con arroganza di partecipare all’opera di predicazione pubblica. Non era una situazione felice.

Col passare dei 1.335 giorni, però, tutto questo cominciò a cambiare. Si diede risalto alla predicazione prendendo disposizioni affinché tutti partecipassero regolarmente al ministero di campo. Si programmarono adunanze per studiare ogni settimana La Torre di Guardia. Il numero del 1° marzo 1925 (inglese; 1° maggio in italiano) conteneva lo storico articolo "Nascita della nazione", che dava al popolo di Dio pieno intendimento di ciò che era avvenuto nel periodo 1914-19. Passato il 1925, i santi non servirono più Dio in vista di una data precisa [beh, dopo lo smacco subìto.. ndr] ... Al primo posto veniva invece la santificazione del nome di Geova. Questa importante verità fu messa in risalto, come mai prima, nell’articolo della Torre di Guardia del 1° gennaio 1926 "Chi onorerà Geova?" (inglese; 1° aprile in italiano). All’assemblea tenuta nel maggio 1926 venne presentato il libro Liberazione (Deliverance in inglese, vedi pagina 302). Questo faceva parte di una serie di nuovi libri destinati a prendere il posto degli Studi sulle Scritture. I santi non rimpiangevano più il passato. Pensavano con fiducia al futuro e all’opera che li attendeva. Come profetizzato, i 1.335 giorni finirono pertanto mentre i santi erano in una condizione felice. (dp cap. 17 pp. 303-304)
Pensate un po': si sono adempiute dal 1919 al 1926 delle straordinarie profezie, proferite, secondo i TdG, 2.500 anni fa, e nessuno se n'è accorto! E anche i TdG attuali non lo sanno, se non leggono la "spiegazione" nelle loro pubblicazioni. Infatti, se chiedete a qualche TdG qual è il significato dei 1290-1335 giorni di Dan. 12 - per non parlare poi dei 2.300 giorni di Dan. cap. 10...- , vi risponderà quasi certamente che deve fare delle ricerche nei libri della Società per potervi rispondere.
Mi sembra evidente che siamo anche qui in presenza di un'interpretazione a dir poco estremamente settaria e forzata di queste parole della Scrittura...
E questo capitolo dovrebbe "dar forza al CD"?
A me sembra che il CD con queste "spiegazioni" contraddittorie ed astruse si stia semplicemente dando la zappa sui piedi...

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 23/08/2005 20.09]

23/08/2005 20:17
 
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Scritto da: ora basta 22/08/2005 11.08
L'unica cosa che mi mette in crisi di fronte al CD, è il libro di Daniele, le settanta settimane, le sessantadue, che corrispondono perfettamente con la venuta del messia, i duemilacinquecentoventianni, le potenze mondiali.
Se c'è qualcuno che è in grado di demolire questa costruzione cronologica del libro di Daniele lo faccia al più presto, mi serve urgentemente.

Dimenticavo:

http://www.infotdgeova.it/455.htm

Il 455 a.C. è un'altra data erronea sostenuta dalla WTS.

Ciao
Achille
23/08/2005 20:25
 
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Grazie Achille, non avevo riflettuto su queste informazioni.
Ma sai il CD, e cosi abile, a farti sentire in colpa a seminare nei TG il panico, che anchio che sto perdendo l'adesione alle sue dottrine, a volte sono attraversato da ripensamenti.
Quello che non capisco come faccio a smascherare le dottrine del CD con i miei familiari, se non posso dargli questo materiale?
Se ogni tanto faccio delle domande strane, perch il mio amico anziano, trova sempre delle argomentazioni artificiose, per sostenere il corpo direttivo.
Comunque un periodo difficile per me, sono nella confusione pi totale.
Ciao e Grazie.
24/08/2005 17:53
 
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Ciao, ti capisco molto bene. Il problema fondamentale è che i TdG si ritengono l'unica organizzazione religiosa impiegata direttamente da Dio stesso. Basti pensare a come applicano, per fare solo un esempio, le parole di Daniele 12:11,12 (i 1290 e 1335 giorni) alle vicende della loro organizzazione: come si può dubitare che le interpretazioni del CD siano erronee, quando ciò che è accaduto ai TdG dal 1919 al 1926 era stato predetto nella Bibbia?
Naturalmente la Bibbia non aveva predetto proprio nulla di ciò che accadde agli "Studenti Biblici" in quegli anni. Tuttavia poiché il CD si ritiene il "Canale" impiegato da Dio per dispensare la Verità al mondo, se il CD dice che quelle parole di Daniele hanno questo significato, non si può dubitare di questo intendimento... Si tratta, come si vede, di un ragionamento circolare, che "imprigiona" mentalmente i seguaci della WTS.
Il risultato è che i TdG sono persuasi di essere un popolo illuminato e di possedere il miglior intendimento possibile della Verità.
Quando poi qualcuno scopre che le cose non stanno esattamente in questo modo, il risultato è fortemente destabilizzante: molti vanno in crisi, cadono nella confusione più totale, perdono addirittura la fede...
Credo che tutto questo sarebbe evitabile se i TdG si rendessero conto di essere semplicemente una delle tante organizzazioni religiose che cercano di fare o comprendere ciò che è scritto nella Bibbia.
Questa è la verità: - il gruppetto di persone che dirigono l'organizzazione sono semplicemente uomini che non godono di nessuna particolare illuminazione o guida divina, al pari dei dirigenti delle innumerevoli "sette" o gruppi religiosi esistenti nel mondo.
- Daniele e i profeti non avevano predetto proprio nulla che riguardasse le vicende della Watch Tower Society nel XX secolo.
Simili pretese, oltre a dover richiedere astruse "spiegazioni" che non convincono proprio nessuno (a parte i TdG mentalmente sottomessi allo "schiavo"), sono anche una dimostrazione di enorme presunzione. E tali pretese vengono poi smentite anche da un'infinità di argomenti, tipo il fatto che il CD sbaglia, clamorosamente, nelle sue interpretazioni del capitolo 11 di Daniele (lo stesso profeta che avrebbe poi predetto le vicende del CD nel XX secolo!).
Fino a che i TdG manterranno questo atteggiamento assolutista - noi siamo gli unici veri adoratori, solo noi abbiamo la Verità -, ne consegue che qualsiasi dimostrazione che l'organizzazione è in errore, produrrà degli effetti devastanti su chi ne diviene consapevole.

Achille
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