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Perchè, l'universo fisico è infinito?

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2005 19:46
19/08/2005 12:34
 
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Mi è sempre stato insegnato che l'universo, e lo spazio sono infiniti.
La cosa che mi fa riflettere è questa: se Dio non ha in mente di farci vivere per sempre sulla terra, e quindi su di un mondo fisico, che ragione c'èra di creare un cosi vasto universo.

Ho potuto leggere opinioni discordanti, per quel che riguarda la vita sulla terra.

Però, da persona razionale mi vien da pensare, che se ci sono le condizioni per le quali può esistere la vita sulla terra, ci saranno altri pianeti nell'universo con le medesime caratteristiche.

Allora il punto è, che è più logico pensare che Dio abbia programmato una vita eterna, per gli uomini in questo mondo fisico, e che gli uomini vivrendo eternamente potranno popolare l'intero universo.
Tutto questo avrebbe un senso, in quanto : universo fisico infinito, spazio infinito, materia infinita, tempo infinito, vita infinita= uomo fisico eterno.

Se la vita sulla terra fosse solo una cosa temporanea, l'universo fisico con la sua infinità non avrebbe senso.

Non so se avete mai ragionato su questo, ma mi piacerebbe sapere come la pensate.

Ciao a tutti.
19/08/2005 14:38
 
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A me sembra che nella Bibbia si parli della fine del"universo" fisico:

Salmi 102:25-27
25 nel passato tu hai creato la terra
e i cieli sono opera delle tue mani;
26 essi periranno, ma tu rimani;
tutti quanti si consumeranno come un vestito;
tu li cambierai come una veste e saranno cambiati.
27 Ma tu sei sempre lo stesso
e i tuoi anni non avranno mai fine.

Isaia 51:6
Alzate i vostri occhi al cielo e abbassateli sulla terra!
I cieli infatti si dilegueranno come fumo,
la terra invecchierà come un vestito;
anche i suoi abitanti moriranno;
ma la mia salvezza durerà in eterno,
la mia giustizia non verrà mai meno.

Matteo 24:35
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Marco 13:31
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Luca 21:33
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Ebrei 1:10-12
10 E ancora:
Tu, Signore, da principio hai fondato la terra
e opera delle tue mani sono i cieli.
11 Essi periranno, ma tu rimani;
invecchieranno tutti come un vestito.
12 Come un mantello li avvolgerai,
come un abito e saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.

2Pietro 3:7-10
7 mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.
8 Ma voi, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno. 9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

Ciao
Achille
19/08/2005 14:53
 
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La tua risposta Achille non indica che l'Universo sia finito, ma solo la Terra e i cieli della Terra. La scienza non ha mai affermato che l'Universo sia finito, ma anzi, si ipotizza che addirittura ci siano più Universi paralleli.
In effetti la Terra è destinata a bruciare tra poco meno di 5 mld di anni, quando il nostro astro diventerà un gigante immenso espandendosi e aumentando di temperatura.
La natura farà il suo corso.
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19/08/2005 16:51
 
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genesis2000 ha scritto:

La tua risposta Achille non indica che l'Universo sia finito, ma solo la Terra e i cieli della Terra....

Io credo però che quando la Bibbia parla di "terra e cieli" si riferisca in realtà all'intero universo fisico.
Quando venne scritta la Bibbia ci si esprimeva secondo concetti comprensibili per gli uomini di quei tempi e quindi mi sembra logico concludere che quando si legge che "i cieli e la terra periranno" con queste parole ci si riferisse all'intera creazione fisica, all'universo così come era concepito in quel tempo.
In ogni modo nel mio messaggio avevo scritto "universo" fra virgolette.

Ciao
Achille

19/08/2005 17:14
 
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Re:

Scritto da: Achille Lorenzi
Quando venne scritta la Bibbia ci si esprimeva secondo concetti comprensibili per gli uomini di quei tempi e quindi mi sembra logico concludere che quando si legge che "i cieli e la terra periranno" con queste parole ci si riferisse all'intera creazione fisica



Prporio perchè scrivevano uomini di quei tempi è logico invece pensare che nulla sapessero dell'immensità dell'universo. Ma veramente pensi che un giorno l'universo fisico possa scomparire??[SM=g27833]
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19/08/2005 18:03
 
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genesis2000 ha scritto:

Prporio perchè scrivevano uomini di quei tempi è logico invece pensare che nulla sapessero dell'immensità dell'universo.

Non è solo logico ma certo che non ne sapessero nulla del'immensità dell'universo. Però se avessero avuto le attuali conoscenze astronomiche, come si sarebbero espressi? Si sarebbero limitati a parlare di "cieli e terra" o avrebbero invece parlato di Universo nel senso più ampio del termine (sitemi stellari, galassie, ecc..)?
In ogni modo, per coloro che vissero quando venne scritta la Bibbia, quei passi significavano la fine dell'universo da loro conosciuto.

L'universo biblico
da La Sacra Bibbia, ed. Paoline (1968) p. 29

Ma veramente pensi che un giorno l'universo fisico possa scomparire??

Io ho solo citato dei passi che sembrano indicare che l'"universo" un giorno "passerà". La scienza può eventualmente confermare (o smentire) queste parole o questa intepretazione. Se fosse scientificamente dimostrato che l'Universo è eterno, è chiaro che l'interpetazione dei succitati versetti dovrà essere adattata alla verità scientifica.
Questo è infatti il metodo corretto per cercare di capire le Scritture, e non quello dei fondamentalisti:


Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 19/08/2005 18.05]

19/08/2005 19:14
 
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Carissimi,
da Focus agosto 2005 pag 65. Da quanto viene scritto l'universo ha da riservarci molte sorprese.
Vostro Muscoril

La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
19/08/2005 19:17
 
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Ci riprovo


[Mi sono permesso di correggere il link. Ciao. Achille]

[Modificato da Achille Lorenzi 19/08/2005 19.24]

La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
19/08/2005 19:18
 
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Cambio sistema
La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
19/08/2005 19:19
 
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Penso che il ragionamento di Achille sia il più sensato.

Alla luce di questa scrittura del Salmo 19:1

19 I cieli dichiarano la gloria di Dio;

Si parla di cieli come distesa stellare ovvero universo.

Un altra scrittura che mi fa riflettere è quella di Salmo 34:4

E i cieli devono arrotolarsi, proprio come il rotolo di un libro

e Apocalisse 6:14

14 E il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e ogni monte e [ogni] isola furono rimossi dai loro luoghi.

Certo non sarebbe strano paragonare l'universo ad un rotolo, o un foglio di carta che a quei tempi si identificava con un rotolo.

Tanto è vero, che molti scienziati convengono che l'universo sia piatto.

Quindi questo dimostrerebbe che la bibbia ci azzecca.

Un altro fenomeno che può paragonarsi ad un rotolo che si ritrae, può essere quello dei buchi neri, non so se ne avete bene la concezione, ma anche gli scienziati non sanno effettivamente e certamente cosa sia.

Fatto sta che è un buco che rompe il tempo e lo spazio ed esercita una forza gravitazionale infinita, talmente grande da riuscire ad inghiottire al suo interno le particelle di fotoni, che di perse non hanno peso, ma lasciamo perdere.

Il punto e che quando la bibbia parla di cieli si riferisce agli astri e di conseguenza all'universo, perciò è possibile che alla fine dei tempi esso sia distrutto.
19/08/2005 19:25
 
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Mi sto candidando per "Paperissima"
Scusate i pasticci.

L'immagine riporta una "torta" con le possibili componenti dell'universo:
Materia visibile: 1% o meno
Materia oscura (atomi): 4%
Materia oscura (particelle sconosciute): 25%
Energia oscura: 70%

Vi è anche un commento scritto sulle teorie dell'espanzione dell'universo.

Saluti dal vostro candidato a Paperissima
Muscoril

La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
20/08/2005 10:12
 
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Mi pare che si sia fatta un po' di confusione. Almeno credo. E' inutile parlare
di vita infinita sulla terra se il contenitore e cioè l'universo è finito.
E si, perchè io penso di non dire una stupidata se sostengo che l'universo è FINITO!
Il concetto di entropia, più volte richiamato in molti post in questo forum,
non ci fa ben sperare sulle sorti del nostro universo fisico....
Tutta l'energia che esso contiene, sarà riequilibrata e allora l'universo sarà come un
ammasso uniforme di materia (se ancora esisterà) dove non si distingueranno più stelle,
pianeti e dove non esisterà più la terra (ma sarà scomparsa molto prima a causa dell'espansione
del sole) insomma non si dovrebbe confondere il concetto di "infinito" biblico da infinito
in termini di spazio-tempo cosmico. Polymetis in un post aveva "felicemente" osservato quanto sia
assurda una vita "fisica" infinita. Basta pensare che la terra in termini di risorse costituisce
comunque un sistema chiuso e finito e anche a livello di "conoscenza" quello che si può imparare
qui sulla terra è pur sempre finito. Quindi una vita eterna sulla terra sarebbe impossibile, perchè
un giorno finiremmo il nostro materiale di indagine e poi?
Con quale attività potremmo sopravvivere dato che non ci mancherà più nulla?
Io penso che la vita eterna "non fisica" - traete voi le conseguenze - sia l'unica speranza
plausibile per l'uomo.
Naturalmente queste sono considerazioni molto personali!
Nemorino60

P.S.: in questo post:
http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=97
il mio intervento spiega come il concetto di entropia applicato all'universo ne spiega la sua "morte".

[Modificato da nemorino60 20/08/2005 10.29]

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20/08/2005 10:46
 
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Faccio anche io la mia considerazione personale
ogni cosa che ci circonda segue il ciclo della nascita vita e infine della morte anche per le stelle pianeti e tutto quello che è l'universo è così...credo[SM=g27818]
per cui parlare di vita infinita nell'universo almeno per me non è corretto...correggetemi se sbaglio.
20/08/2005 15:33
 
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Come ho gia avuto modo di dire in altri post, queste idee sono tutte confutabili. Ognuna potrebbe essere vera e non esserlo allo stesso tempo. Non possiamo certo affermare con sicurezza matematica che l'universo sia finito, perchè mai avremo la possibilità di "passeggiarlo" tutto, tanto è vero che per raggiungere la stella a noi più vicina ci vorrebbero diverse generazioni di esseri umani. Così come non si può affermare con precisione matematica che sia infinito per gli stessi motivi. Per la vita eterna, idem come sopra, chi morrà vedrà.
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Re:

Scritto da: genesis2000 20/08/2005 15.33
Come ho gia avuto modo di dire in altri post, queste idee sono tutte confutabili. Ognuna potrebbe essere vera e non esserlo allo stesso tempo. Non possiamo certo affermare con sicurezza matematica che l'universo sia finito, perchè mai avremo la possibilità di "passeggiarlo" tutto, tanto è vero che per raggiungere la stella a noi più vicina ci vorrebbero diverse generazioni di esseri umani. Così come non si può affermare con precisione matematica che sia infinito per gli stessi motivi. Per la vita eterna, idem come sopra, chi morrà vedrà.



Non è vero, mi pare che si parlasse di infinito sia in termini di spazio che di tempo. In termini di tempo non è la matematica ma il terzo principio della termodinamica che, purtroppo, decreta la "finitezza" dell'universo.

Mi cito da un'altro post:
"Il terzo principio afferma che l'entropia, cioè il disordine, di un sistema isolato non può diminuire. Pertanto, quando un sistema isolato raggiunge una configurazione di massima entropia non può subire trasformazioni: ha raggiunto l'equilibrio. Ma qual è il significato dell'aumento di entropia delle trasformazioni in natura? Una risposta è che esso rappresenta l'entità con cui tale trasformazione contribuisce alla "degradazione" dell'Universo. Qualsiasi trasferimento di energia porta comunque alla diminuzione di disponibilità di energia e quindi in ultima analisi si dice che l’Universo si è degradato di tale entità. Anche le attività umane non sfuggono a questa legge. Io e te che parliamo al computer anche se in quantità trascurabile contribuiamo all’aumento di degradazione dell’universo. La tendenza di tutti i processi naturali è di portare ad uno stadio di uniformità di temperatura, pressione, composizione, ecc. in tutti i punti. Si può pensare che in un lontano futuro, come conseguenza di tali processi, l'Universo possa raggiungere uno stadio di completa ed assoluta uniformità. Quando e se si raggiungerà un tale stato, pur senza esserci variazioni di energia in seno all'Universo, tutti i processi fisici, chimici e presumibilmente biologici cesserebbero. Questa meta verso cui esso sembra essere diretto è stata descritta come la "morte termica" dell'Universo."

Insomma l'universo è temporalmente FINITO!

Nemorino60
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20/08/2005 19:25
 
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Ripeto: ogni cosa ha più risvolti.

Cito: La morte termica è uno dei possibili stati finali dell'Universo, in cui ha raggiunto il massimo dell'entropia. Se l'Universo esisterà per un tempo infinito, allora potrebbe avvicinarsi asintoticamente ad uno stato in cui tutta l'energia è uniformemente distribuita, e nessuna attività è possibile. La morte termica dell'universo è una immediata previsione del secondo principio della termodinamica, dovuta al fatto che l'universo è, per definizione, un sistema isolato. Le previsioni riguardanti il destino ultimo dell'universo sono in ogni caso molto controverse, essendo in ultima analisi non falsificabili. Quella della morte termica è quindi solo una delle ipotesi possibili; vero è comunque che una teoria cosmologica completa non può non tenere conto della termodinamica: anche se non in questa forma questioni connesse all'entropia dovranno probabilmente essere affrontate da una teoria che ambisca a descrivere e a prevedere l'evoluzione dinamica dell'universo nella sua interezza.
Lo scenario della morte termica prevede che l'intero Universo avrà una temperatura uniforme vicina allo zero assoluto. Non vi saranno più differenze di temperatura né più in generale disomogeneità delle grandezze termodinamiche utilizzabili per produrre lavoro e di conseguenza gli esseri viventi, che richiedono un apporto costante di energia per mantenere il proprio metabolismo, cesseranno necessariamente di esistere. Un fisico, Frank Tipler, ha teorizzato l'insorgere di un punto omega, ipotesi molto controversa in cui l'intelligenza potrebbe essere immagazzinata come informazioni negli atomi stessi, riuscendo a preservarla. WIKIPEDIA

Per espandere l'argomento ecco altre possibili ipotesi sul destino dell'universo
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21/08/2005 19:46
 
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Re:

Scritto da: genesis2000 20/08/2005 19.25
Ripeto: ogni cosa ha più risvolti.

Cito: La morte termica è uno dei possibili stati finali dell'Universo, in cui ha raggiunto il massimo dell'entropia.



E vero quello che dici, ci sono più "eventualità" possibili, ma in genere, quando si esclude l'intervento dell'uomo, la soluzione in genere è quella più semplice sopratutto quando non ci si riesce a spiegare come possa avvenire. Bada che le teorie più controverse in realtà presuppongono che la civiltà arrivi ad un progresso tale da poter intervenire in un processo irreversibile. In questo caso si possono formulare tutte le teorie più fantasiose, tanto nessuno sarà qui a verificarle. La scienza invece impone di guardare con semplicità ad eventi anche così imperscrutabili con l'occhio razionale di chi, se scienziato, debba umilmente ammettere che l'uomo ha comunque delle forti limitazioni e ad imparare che l'essere FINITO è una caratteristica di ciò che è immanente.
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