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Il Cantico venne dal cielo

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2005 19:03
09/08/2005 19:03
 
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Il cantico venne dal cielo

La Torre di guardia nella rivista del 15 settembre 1966, a pagina 571 e 572 dice: “Che coro! 144000 cantori, non con voci terrene, ma con voci celesti che cantavano in perfetta armonia, accompagnati dalla pura musica dell’arpa”. È una forzatura per far capire una cosa per un’altra, invece non sono i 144000 che cantano nel cielo, ma la grande moltitudine, e lo dice due volte (Cap. 7 e 19 di Apocalisse)
Se uno dice: “Ho visto il monte coperto di neve e il rumore d’una gran pioggia venire dal cielo”. Si capisce automaticamente che colui che lo dice non è in cielo, ma in terra. - Però qui è l’apostolo Giovanni che parla e lui era stato chiamato da Gesù di salire al cielo, per ricevere la Rivelazione delle cose avvenire da ora innanzi. (Apoc.4:1-4). Sì Giovanni era salito al cielo in ispirito, e nello spirito viaggiava ovunque avveniva la visione, e la visione della quale parleremo qui, avviene sul monte Sion, nella Giudea, sul quale è costruito la Gerusalemme terrena. Questa visione è scritta in Apocalisse 14:1-3, che dice: “Poi vidi, ed ecco l’Agnello che stava in piè sul monte Sion, e con Lui erano 144.000, persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti. E udii una voce dal cielo come il rumore di molte acque e come rumore di gran tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. E cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi ed agli anziani; e nessuno poteva imparare il cantico se non quei 144.000 i quali sono stati riscattati dalla terra. Essi son quelli che non si sono contaminati con donne, poiché son vergini. Essi son quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati di fra gli uomini per essere le primizie a Dio ed all’Agnello. E nella bocca loro non si è trovata menzogna: sono irreprensibili”. (La Riveduta).
Per prima cosa vogliamo chiarire che i 144.000, sono suggellati dalle 12 tribù d’Israele, (Apoc.7:4-8), poi ci domandiamo: Che ha più Iddio da fare col suo vecchio popolo Israele? Bene, questo popolo non è stato del tutto reietto, ma messo da parte, per l’induramento avvenuto in loro che durerà fino alla pienezza dei Gentili (rapimento della Chiesa), e così poi tutto Israele sarà salvato, secondo che è scritto: Il Liberatore verrà da Sion; Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà... (Rom.11:25-28). Così dopo il rapimento della Chiesa, che prende in un certo modo d’essere le primizie delle sue creature, Cristo viene poi, per raccogliere la sua primizia da Israele sul monte Sion, secondo Isaia 59:20, che Egli aveva fatto suggellare in Apocalisse 7:4-8. Or se la primizia è santa, anche la massa è santa, e se la radice è santa, anche i rami sono santi. (Rom.11:16-18).
Così Giovanni vede L’Agnello sul monte Sion e con Lui 144.000, e mentre guardava, ecco una voce che viene dal cielo... È chiaro dunque che la voce venne dal cielo sulla visione che si svolgeva in terra, sul monte Sion dov’erano i 144.000, e Giovanni sà, che si tratta della voce d’una grande folla (Apoc.19:6) che canta un nuovo cantico dinanzi al trono di Dio, e dinanzi ai 24 anziani e alle 4 creature viventi. (Apoc.14:3). – Ora, il suono che fu udito cui era come il rumore di molte acque e come il rumore di gran tuono, era il cantare della grande folla scritta in Apoc.19:6, il cui suono era come il rumore di molte acque e come il rumore di gran tuono. (Conf. Apoc.14:2, con 19:6). Questi cantano di gioia perché è giunto il tempo delle nozze dell’Agnello, la cui Sposa è preparata vestita di lino fino risplendente. (Apoc.19:7-8). Questa grande folla di Apocalisse 7:9, è quella che canta in Apocalisse 19:1, dicendo: “La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio..”, e sono le parole cantate dalla grande folla che Giovanni vide davanti al trono di Dio, (Apoc.7:9), vestita di vesti bianche, festeggiando con delle palme in mano, davanti al trono e davanti ai 24 anziani e alle 4 creature viventi che dicevano: “La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, (v.10) e la benedizione e la gloria e l’onore e la potenza, nei secoli dei secoli. (v.12). Confrontare Apocalisse 7:9-12, con Apoc.19:1,4,6).
Così vediamo che chi canta in cielo non sono i 144.000, poiché essi non sono la Sposa di Cristo e neanche sono ancora in cielo, ma sono le primizie di Israele a Dio, a cui Dio non mai promise il cielo. Ma là canta la Sposa di Cristo composta d’una immensa folla che non può essere contata, quale avendo creduta in Cristo, ha lavato la sua veste nel sangue dell’Agnello e si trova dinanzi al trono di Dio nei cieli, (Apoc.7:9) e Lo serve giorno e notte nel suo tempio celeste. (Apoc.11:19; 7:15). Però i 144.000 odano il cantico, (la voce dal cielo) e lo imparano.
Ma la Torre di guardia dice che sono i 144000 che cantano in cielo. se fossero i 144.000 quelli che cantano in cielo, Giovanni l’avrebbe espresso con facilità e non fosse stato necessario scrivere che la voce venne dal cielo; ma perché la voce venne dal cielo si capisce con chiarezza che i 144.000 erano in terra, in Apocalisse 14:1, e 9:4, non sono mai menzionati in cielo, però seguiranno poi l’Agnello ovunque Egli vada.
I 144.000 non sono raccolti a Cristo da ogni nazione e tribù e lingua, come peccatori salvati per grazia, mediante la fede, (Efesini 2:5-8; Tito 3:5-8), come tutti i santi di Gesù Cristo, a cominciare da Paolo che dice di essere il primo dei peccatori salvati per grazia. (1Tim. 1:15). Anzi, i 144.000, sono uomini netti di peccati poiché non si sono contaminati con donne e son vergini; nella cui bocca non si è trovata mrnzogna: sono irreprensibili. – Perciò scelti per la loro buona condotta, e quindi degno di seguire Cristo ovunque Egli vada, ma dopo di Armaghedon, perché vanno attraverso la grande tribolazione, per come si vede in Apoc.9:4, dove viene dato ordine ai tormentatori di danneggiare tutti gli uomini che non hanno il suggello di Dio sulla fronte. Quindi i 144.000, hanno qui il suggello di Dio, e sono da Dio protetti, ma si trovano nel mezzo dell’ira di Dio venuta sulla terra. - A questo punto una domanda: Che ne sarà qui di quei seguaci, o meglio, i membri della grande folla della Torre di guardia che non hanno il suggello di Dio sulla loro fronte? Tutti quelli che fanno parte della Sposa di Cristo sono vestiti di veste bianca. Gesù lo promette in Apoc.3:4-5, Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ma i 144.000, non li vediamo in vesti bianche.
La veste bianca fu data pure a coloro che non avevano preso il marchio della bestia, (Apoc.6:11; 20:4-5), i quali fanno parte della Sposa di Cristo e della prima risurrezione; questi si convertirono durante la grande tribolazione e furono decollati dalla legge della bestia per non aver preso il marchio. Poi vediamo la grande folla d’ogni nazione che nessuno poteva contare stando dinanzi al trono di Dio nei cieli, vestita di vesti bianche dando gloria a Dio e festeggiando la vittoria della fede. Questi erano già in cielo quando i 144.000 non erano ancora suggellati; solo non sappiamo da quanto tempo. (Vedi Apoc.7:1-9).
Dico a voi che leggete: Se siete d’accordo a quanto qui detto, vuol dire che quelli che dicono: sono i 144.000 che cantano in cielo; sono errati, e forse anche seduttori.
La Torre è errata nelle sue pubblicazioni dove dipinge la grande folla di essere sulla terra in veste bianca. No! La veste bianca donata da Dio non è per la terra, ma per il cielo e dovunque poi Cristo và.
Saluti cari a tutti
Giovanni = Moscarossa
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