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La natura e la grazia

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2005 08:46
24/06/2005 16:42
 
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Stimolata da alcuni post,mi piacerebbe dividere le pillole di saggezza contenute nel libro "Imitazione di Cristo".

LA NATURA E LA GRAZIA AGISCONO DIVERSAMENTE

1. Figlio, osserva attentamente come i movimenti della natura e quelli della grazia sono opposti fra loro,ma in modo così difficilmente percettibile che anche l’uomo di spirito illuminato può appena appena notarne la differenza.
Tutti infatti tendono al bene;sia nelle parole sia nelle opere hanno sempre di mira qualche bene: ma molti restano ingannati dall’apparenza del bene.

2.Scaltra è la natura,e molti attira,impiglia e inganna,ma sempre si propone come fine se stessa: la grazia invece si muove con semplicità,evita anche le apparenze del male,non tende insidie,fa tutto unicamente per amor di Dio nel quale riposa come nel suo fine ultimo.

3.La natura non si rassegna ad eclissarsi;non vuole subire pressioni,né essere vinta,né sottostare,né si piega volontariamente al giogo.Ma la grazia, cerca la propria mortificazione,resiste alla sensualità,è contenta di essere sottomessa e vinta,non vuole esercitare la propria volontà;ama stare sotto la disciplina e non ha cupidigia di comando;aspira soltanto a vivere,stare,essere con Dio ,ed è sempre disposta per amore di Dio ad abbassarsi umilmente davanti a qualsiasi altra persona.

4.La natura cerca in tutto il suo vantaggio e fa il conto del lucro che può provenirle dagli altri. La grazia non guarda al proprio utile o al proprio comodo,ma a ciò che può giovare a molti.

5.La natura si compiace di essere onorata e ossequiata,e la grazia riporta fedelmente l’onore a Dio e la gloria.

(continua)

Aurora
24/06/2005 17:13
 
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Libro meraviglioso
Sono d' accordo con te Aurora questo libro è semplice nel linguaggio e molto pratico. Fa parte dei classici della tradizione Cristiana.
Ottimo per ripartire da zero quando un T.d.G. esce e non si sente "ne carne ne pesce,"[SM=g27833] con questo libro capisce che non ha finito nulla ma sta iniziando tutto.[SM=g27811]
Ciao
"La natura voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio in altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto." (Ghiry D' Holbach, il buon senso, 1772)

25/06/2005 08:56
 
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6.La natura rifugge dalla confusione e dal disprezzo:la grazia è felice di soffrire ingiurie per il nome di Gesù.

7.La natura ama l’ozio e la propria quiete; la grazia non sa stare inattiva e accetta lietamente la fatica.

8.La natura cerca per sé il nuovo e il bello,aborre da tutto ciò che è comune o grossolano,la grazia invece è contenta del semplice e del modesto,non sdegna le cose rudi e non rifiuta di vestire abiti logori.

9.La natura non ha occhio che per i beni temporali,si rallegra di guadagnarne,si rattrista di perderne;ogni parola un po’ offensiva la irrita.
La grazia guarda ciò che è eterno;non s’invischia nei beni temporali;se ne perde,non si turba;le parole troppo dure non la inaspriscono;poiché essa ha riposto il suo tesoro e la sua gioia nel cielo dove nulla perisce.

10.La natura è avida,più contenta di ricevere che di dare:affezionatissima a ciò che è di sua personale proprietà.La grazia è pietosa e larga;aliena dalle singolarità,si contenta del poco,e trova più bello il dare che non il ricevere.

(continua)

Aurora
25/06/2005 09:29
 
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Registrato il: 13/07/2004
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Che buffo, in questo FORUM ci sono due sezioni speciali.

Una è questa del "FUORI TEMA" che permette di parlare di tutto. E dovrebbe quindi contentare chi lamenta che un Forum, incentrato solo sulla critica alle storture dottrinali e disciplinari della WT, sarebbe troppo chiuso e condizionato;

l'altra è la sezione "NON SOLO CRITICA" che apre uno spiraglio specifico alla benevolenza verso i Testimoni di Geova, permettendo di raccogliere pareri favorevoli su di essi.

Mbeh! Come va che la prima sezione è ben alimentata e la seconda no?

Possibile che debbano essere proprio i cattolici a fare anche il lavoro che spetta ai simpatizzanti del geovismo?

Chi proibisce loro di fare come sta facendo Cinuzza e ora inizia a fare Aurora?
Perché non vanno raccogliendo pagine belle degli stampati geovisti e ce le pongono sotto gli occhi?

Non sarà per caso che, sapendo di porle sotto occhi davvero bereani che ci vedono quello che a loro sfugge, anche le pagine più belle (e sinceramente degli stralci ne ho trovati ma non sta a me citarli) rischiano di vedersi evidenziati i nei nascosti?

Brava Aurora.
----------------------
est modus in rebus
26/06/2005 09:49
 
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11.La natura propende verso le creature,al suo benessere fisico,alla vanità,agli svaghi.La grazia porta a Dio e alle virtù;rinunzia alle creature,evita il mondo,odia i desideri della carne,limita le distrazioni,arrossisce quando si mostra in pubblico.

12.La natura si prende volentieri qualche soddisfazione esteriore che piaccia ai sensi; ma la grazia cerca la sua soltanto in Dio,e,elevandosi sopra tutte le cose sensibili si compiace del Bene sommo.

13.La natura non ha di mira che il proprio interesse e il proprio vantaggio;mai avviene che faccia
nulla per nulla,ma è sempre mossa dalla speranza di ricavare o altrettanto e più ,o lode e favore:sua maggiore aspirazione è che le sue azioni,i suoi doni,le sue parole siano tenute in gran conto.La grazia al contrario non cerca affatto compensi terreni;non domanda altro premio che Dio;e il suo desiderio di cose necessarie alla vita è limitato a quelle che le possono essere utili per acquistare i beni eterni.

14.La natura si compiace di molte amicizie,di larga parentela;si loda della nobiltà della patria,della famiglia;si inchina ai potenti,adula i ricchi,applaude i suoi pari.
La grazia ama anche i nemici,non si esalta per il numero degli amici,non dà peso al luogo di origine,alle genealogie,a meno che non vi trovi motivo per miglior virtù: è meglio disposta per il povero che non per il ricco;prende parte ai dolori dell’innocente più che non a quelli del potente;fa festa all’uomo sincero,non al subdolo.Esorta i buoni alla emulazione verso doni migliori e a rassomigliare per mezzo della virtù al Figlio di Dio.

15.La natura è sempre pronta a lamentarsi se le manca qualche cosa o se la tocca molestia:la grazia sopporta con dignità l’indigenza.

(Continua)

Aurora
27/06/2005 08:25
 
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16.La natura riporta tutto a sè; per i suoi interessi intriga e discute.La grazia invece riconduce tutto a Dio, senza attribuirsi merito di bene,senza arrogante presunzione;non entra in contestazioni e non impone il proprio parere,ma sottomette alla sapienza eterna e al giudizio di Dio ogni suo sentimento e ogni suo pensiero.

17.La natura spettegola per conoscere segreti,è curiosa di novità;vuol mettersi in vista,vuol fare mille esperienze,cerca rinomanza e nel suo operato mira a riscuotere lode e ammirazione.
Ma la grazia non si interessa di novità o curiosità:per essa tutto ciò è conseguenza di un passato di corruzione,perché niente sulla terra è nuovo o duraturo.
Insegna quindi a dominare i sensi,ad evitare la sciocca compiacenza e le ostentazioni;a tener nascosto umilmente quanto è più degno di lode o di ammirazione, e a cogliere frutto utile per la gloria e l’onore di Dio da tutte le circostanze e da ogni notizia.Non vuole essere esaltata,né che si esaltino le sue opere;ma suo unico desiderio è che venga benedetto nei suoi doni Dio,che li elargisce per pura bontà.

18.Lume soprannaturale e dono speciale di Dio,vero segno di predestinazione,pegno della stessa salvezza,questa grazia distoglie l’uomo dall’amore delle cose umane e lo eleva all’amore di quelle celesti:da carnale lo fa spirituale.
Quanto più quindi si deprime e si vince la natura,tanto maggiore è l’infusione della grazia: sono nuovi e quotidiani avvicinamenti che rifanno l’uomo interiore secondo l’immagine di Dio.


NECESSITA' DELLA GRAZIA PER VINCERE LA NATURA

1.Mio Signore Iddio,che mi creasti a tua immagine e somiglianza,dammi codesta grazia di cui mi hai mostrato l’assoluta necessità per la salvezza,sì che io vinca questa mia rea natura che mi inclina al peccato e alla perdizione; perché «io sento nella mia carne la legge del peccato che si oppone alla legge dello spirito*»,e mi trascina come uno schiavo soggetto a molte sensualità; e, se non mi assiste la tua santissima grazia effusa nel mia cuore qual fiamma,non posso resistere alle passioni.

2.La tua grazia mi occorre,la tua grazia abbondante per vincere la natura sempre volta al male fin dall’adolescenza.Caduta essa per colpa del primo uomo Adamo e guasta dal peccato,il castigo di quella macchia scende in ciascuno di noi,tanto che il nome stesso di natura – la quale fu creata da Te buona e onesta – è ormai sinonimo della mala inclinazione e della debolezza della natura corrotta, perché i suoi impulsi privati di freno la trascinano in basso,al peccato: ed anche il poco di forza che le è rimasto è come una scintilla nascosta sotto la cenere.
La ragione naturale avviluppata da folta nebbia è questa scintilla; essa conserva, sì, la facoltà di distinguere il male dal bene e la differenza tra il vero e il falso,ma è nell’impossibilità di fare quello che approva,non avendo la piena luce della verità e la rettitudine degli affetti.

3.Di qui deriva,o mio Dio, che «io mi rallegro della tua legge conforme all’uomo interiore**. »; so che i tuoi comandamenti sono buoni,giusti,saggi;che condannano il male e il peccato;eppure sono schiavo ancora della legge della carne e sono più pronto ad obbedire ai sensi che alla ragione.Di qui deriva che « in me il volere esiste,ma non la forza di compierlo***»; e faccio tanti buoni propositi;ma per la mancanza della tua grazia che sostenga la mia debolezza,una leggera opposizione basta a farmi retrocedere snervato.
Di qui deriva che conosco quale sia la via della perfezione e vedo con chiarezza la condotta che dovrei seguire,ma gravato dal peso della mia corruzione,non assurgo al meglio.


(continua)



*Rm 8,23
**Rm 8,22
***Rm 8,18




28/06/2005 08:38
 
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4. Quanto, quanto mi è necessaria la tua grazia,o Signore,per iniziare il bene ,per continuarlo,per condurlo a perfezione!Senza essa, nulla posso fare,ma da essa sostenuto tutto posso fare.
O grazia veramente celeste,senza la quale non esiste proprio merito e anche i doni di natura non hanno peso!
Se manca la grazia ,niente contano davanti a Te,o Signore,e le arti e le ricchezze,e la bellezza e la forza e l’ingegno e l’eloquenza.I doni naturali sono comuni ai buoni e ai cattivi;la grazia, o carità,invece è dono particolare degli eletti che,insigniti di essa,sono tenuti degni della vita eterna. Ed è tanta la sua eccellenza che quando essa manchi,perdono tutto il loro pregio il dono della profezia,il potere di compiere miracoli e ogni altra profonda speculazione.Anzi,nemmeno la fede,nemmeno la speranza,nessuna altra virtù ti sono gradite senza la grazia e la carità.

5.O grazia beatissima,che rendi ricco di virtù colui che è povero nello spirito e rendi umile di cuore colui che possiede molti beni!Vieni, discendi in me ,colma della tua consolazione la mia anima fin dal mattino*affinché essa non venga meno per stanchezza o per aridità di cuore.Ti scongiuro,o Signore,fa che io sia trovato in grazia al tuo sguardo;la tua grazia mi basta,non mi importa di aver nulla di ciò che desidera la natura.In mezzo alle tentazioni e sotto il pungolo delle tribolazioni non temerò male di sorta,se sarà meco la tua grazia.E’ essa la mia forza; essa mi dà consiglio e aiuto;essa è più forte di tutti i nemici,più sapiente di tutti i sapienti.

6.E’ maestra di verità,regola di disciplina,luce dello spirito,sollievo negli affanni; essa mette in fuga la tristezza,toglie il timore,alimenta la pietà,è la fonte di lagrime.
Che mai sono se mi manca?Un albero che non dà frutto,uno sterpo da gettar via.
Perciò la tua grazia,o Signore,mi prevenga e mi accompagni sempre,mi conceda di essere sempre occupato in opere buone per Gesù Cristo,tuo figliuolo.Così sia.


(continua)
30/06/2005 13:49
 
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1.Figlio,tu potrai entare in me nella misura in cui saprai uscire da te stesso.Come la pace interiore è data dal distacco delle esteriorità,così l’unione con Dio è il frutto dell’abbandono intero del proprio io.perciò io voglio che tu impari ad abdicare completamente la tua volontà nella mia senza renitenza e senza lamenti.Segui me: «Io sono la via,la verità,la vita *».
Senza strada non si va avanti,senza verità non si conosce,senza vita non si vive: ed io sono la via che tu devi seguire,la verità a cui devi credere,la vita che devi sperare.Via da cui non si può uscire,verità che non può ingannarsi,vita che non ha fine.Via diretta,verità suprema,vita vera,vita beata,vita increata.
Se rimarrai nellamia via,« conoscerai la verità,la verità ti darà la libertà e raggiungerai la vita eterna ** ».

2.«Se vuoi entrare nella vita osserva i comandamenti ***»
Se vuoi conoscere la verità,credi a me.
«Se vuoi essere perfetto vendi tutto ****».
Se vuoi essere mio discepolo,rinunzia a te stesso.
Se vuoi possedere la vita beata,sprezza la vita presente.
Se vuoi essere esaltato in cielo,umilia te nel mondo.
Se vuoi regnare meco,porta meco la croce.
Soltanto i servi della croce,infatti,trovano la via della beaitudine e della luce vera.


*Giovanni 14,6
** Giovanni 8,31-32
*** Matteo 19,17




(continua)
01/07/2005 08:46
 
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3.O mio Signore Gesù,poiché la via che tu hai battuto era stretta e spregiata,concedimi che io ti possa imitare anche se il mondo mi disprezzerà.«Il servo non è da più del suo padrone,il discepolo non è da più del maestro*.» Che il tuo servo dunque faccia suo studio della tua vita,in cui sta la salvezza e la vera santità.
Tutto quanto leggo o ascolto che non abbia rapporto con essa non mi dà consolazione né gioia completa.


4.Figlio,codeste verità hai letto e ormai conosci:beato te se saprai metterle in pratica.«Chi conosce i miei comandi e li osserva, è colui che mi ama,ed anche io lo amerò,e mi rivelerò a lui**», e lo farò sedere meco nel regno del Padre mio.

Preghiamo:

O benignissimo Gesù,concedimi la tua grazia;fa che essa mi accompagni e agisca in me e permanga in me sino alla fine.Fà che io possa desiderare e volere sempre ciò che a Te è più accetto e più piace: che la tua volontà sia la mia e che la mia segua la tua e vi si accordi perfettamente;il volere e il non volere mio sia comune con il tuo, sì che io non possa mai avere una volontà diversa dalla tua.
E dammi di morire a tutto ciò che è nel mondo,di amare il disprezzo e la dimenticanza di questa vita per amor tuo. Fa che la mia maggiore aspirazione sia quella di riposarmi in Te e in Te trovare la pace del cuore.Tu veramente sei la pace del cuore,Tu il solo riposo; fuori di Te tutto è affanno e inquietudine.«In questa pace,in Colui che è »,vale a dire in Te, solo sommo ed eterno bene ,« io dormirò e mi riposerò.***»


*Matteo 19,21
**Giovanni 13,16
*** Salmo 4,9


FINE
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