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LA MISERICORDIA DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2005 15:21
21/06/2005 18:24
 
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LA MISERICORDIA DIVINA CON I PECCATORI

Gesu' ha atteso con pazienza la Samaritana (Gv 4,1)
Gesu si sedette e attese seduto al pozzo di Sicar.
Alla donna che venne ad attingere l'acqua, e viveva una vita disordinata, fece scoprire il suo bisogno di essere salvata e lei, convinta dalle parole di Gesu', si affretto' ad invitare anche i suoi compatrioti ad incontrarsi con lui.
La misericordia divina si attuo' in lei e in altre persone di buona volonta'.

Gesu' ha cercato con premura Zaccheo (Lc 19,1)
La conversione di Zaccheo indica con chiarezza la misericordia di Dio che cerca il peccato ovunque e in qualunque situazione si trovi.
Infatti Gesu' vede il ricco Zaccheo su un albero, lo fa scendere, si invita a casa sua e lo porta ad una conversione sincera, generosa e duratura. Gesu' al termine dell'incontro afferma: Oggi la salvezza e' entrata in questa casa...il Figlio dell'uomo e' venuto proprio a cercare e salvare quelli che erano perduti (Lc 19,9)

Gesu' ha accolto con gioia la peccatrice (Lc 7,36)
Racconta il Vangelo che, mentre Gesu' si trovava a pranzo presso un fariseo, una donna che aveva avuto dei precedenti disordinati, entrata in casa, compi' verso Gesu' gesti straordinari di accoglienza e di venerazione. Gesu' le accorda il perdono perche' ha saputo espiare i suoi peccati con l'amore riparatore.
Infatti Gesu' dice ai presenti: "I suoi peccati sono molti ma le sono perdonati perche" ha mostrato un amore riconoscente". Poi disse alla peccatrice: "Io ti perdono i tuoi peccati...la tua fede ti ha salvata. Va in pace!" (Lc 7,39)

Gesu' ha perdonato con gioia l'adultera (Gv 8,3)
Il Vangelo ricorda che un giorno presentarono a Gesu' una donna sorpresa in adulterio e volevano che Gesu' la condannasse alla lapidazione, come prescriveva la legge.
Gesu', che non e' un peccatore ma e' Dio, pronuncio' il suo giudizio di perdono e di invito' alla conversione.
Infatti disse alla donna: "Nessuno ti ha condannata?" Ed essa rispose: "Nessuno, Signore" E Gesu le disse: "Neanch'io ti condanno. Va' e d'ora in poi non peccare piu'" (Gv 8,10)

Gesu' ha premiato con gioia il ladro pentito (Lc 23,39)
Gesu in croce non salva se stesso, ma i peccatori che si convertono e credono in lui. Dio e' salvatore non perche' tolga dalla croce Gesu' e lo liberi, ma perche' rimane fedele all'amore anche nelle situazioni piu' difficili.
Il buon ladrone, prima di tutto, difende e riconosce l'innocenza di Gesu', dicendo: "Lui non ha fatto nulla di male" (Lc 23,41) e poi proclama la propria fiducia dicendogli: "Gesu', ricordati di me quando sarai nel tuo regno" (Lc 23,42). La risposta di Gesu' e' una assicurazione solenne: "Ti assicuro che oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43).
Gesu' muore tra due criminali e ne condivide il dolore; e' con questo ultimo gesto di solidarieta' che da la salvezza a chi crede e si converte.
Con questo atteggiamento Gesu' fa comprendere a tutti che non c'e' situazione umana di miseria e di peccato che escluda dalla misericordia divina.

Anche la conversione di Margherita da Cortona e' una stupenda manifestazione della misericordia di Dio.
Margherita, sul fiorire della sua giovinezza, fuggi' dalla casa paterna e, lasciandosi trascinare dalla sensualita', visse nove anni nel disordine morale. Un giorno rincasando trovo' in casa il suo cane, che era solito seguire sempre il suo compagno di disonesta'.
Il cane mandava latrati di lamento e tirava la sua padrona per la veste, come per invitarla a seguirlo.
Temendo qualche disgrazia, Margherita si lascio' condurre dall'intelligente animale. Arrivata in mezzo a un bosco, il cane con i suoi occhi e con il movimento dei suoi piedi, fece comprendere dove si trovava il corpo del suo padrone.
La ragazza riconobbe, anche se coperto di sangue, il volto del suo compagno di immoralita', il quale sembrava le dicesse: "E' per causa tua che il mio corpo e' cadavere e la mia anima e' all'inferno."
Margherita, presa da spavento, proruppe in singhiozzi. Si vide davanti le conseguenze della sua vita disordinata e, imitando il figliol prodigo, decise di cambiar vita e ando' subito a gettarsi ai piedi di suo padre; il quale, indignato per la vita che aveva vissuto, la caccio' subito da casa.
Respinta dal padre terreno ricorse al Padre celeste. Entro' in una chiesa, prego' e pianse davanti all'immagine di Gesu' crocifisso, ricevette l'assoluzione sei suoi peccati e inizio' una vita di preghiera e penitenza; e divento' S. Margherita da Cortona.
Come Dio e' stato misericordioso con Margherita pentita, cosi' sara anche con noi, un giorno, se ne avremo bisogno e andremo a lui pentiti e con uguale fiducia nella sua bonta'.

CONCLUSIONE
La lunga riflessione che abbiamo fatto sulla misericordia infinita di Dio ci ha convinti che lui e' sempre disposto a darci il suo perdono.

Noi e solo noi possiamo impedirgli di perdonarci, per i seguenti motivi:
- o perche' manchiamo di fiducia che Dio possa e voglia perdonarci;
- o perche' non proviamo un vero dolore dell'animo per i peccati commessi;
- o perche' non siamo decisi a evitare i peccati usando i mezzi necessari;
- o perche' non abbiamo perdonato chi ci ha offeso

Chiediamo alla Madonna, madre di misericordia e rifugio dei peccatori, di aiutarci a fare generosamente la volonta' di Dio e ad avere sempre la piu' grande fiducia nella divina misericordia.

PREGHIERA
O Dio, Padre misericordioso, che nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento della tua santa volonta', fa che obbedendo ai tuoi comandamenti meritiamo di entrare nel tuo Paradiso.
Te lo chiediamo per mezzo di Gesu' Cristo.


Ma non finisce qua....

[Modificato da cinuzza 21/06/2005 18.33]

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