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LA MISERICORDIA DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2005 15:21
17/06/2005 15:03
 
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Mi è capitato tra le mani, un libricino di poche pagine, che apparteneva alla mia nonna materna, ora defunta.
Ho letto le prime 3 facciate e vorrei condividerle con voi.


LA MISERICORDIA DI DIO E AMORE FRATERNO
Mons. Riccardo Ferrari


La nostra vita fin dalla sua origine è frutto dell’amore di Dio.
Infatti Dio ci ha creati per amore (1Gv 4,10) e non per interesse: non aveva bisogno di noi; neppure per i nostri meriti: non ne avevamo; anzi Dio aveva la piena visione di tutti i nostri futuri demeriti.
Per un amore di predilezione ci ha dato un corpo, con un cumulo di meraviglie, e l’anima, creata direttamente da lui a sua immagine e somiglianza: spirituale, intelligente e immortale.
Non solo ci ha creati per amore ma ci ha anche redenti per amore: “Dio ha manifestato il suo amore per noi; ha mandato nel mondo il suo Figlio, per darci la vita” (1 Gv 4,9). “Gesù Cristo ci ha amati fino a dare la sua vita per noi, offrendola come un sacrificio che piace a Dio” (Ef 5,2).
Dio Spirito Santo ci ha santificati: “Ha messo il suo amore nei nostri cuori” (Rm 5,5).
Inoltre Dio ci conserva nell’esistenza per amore.
Egli pensa a noi, ci mantiene in vita ogni giorno, 24 ore su 24, e ci sostiene.
Tutte queste verità ci devono convincere che siamo totalmente di Dio, e perciò gli dobbiamo infinita riconoscenza e totale dipendenza.

La nostra vita deve esprimere amore a Dio nella sua esistenza terrena.

Amare Dio per noi è un doveroso ricambio al suo amore ed è anche un suo esplicito comando. Infatti Gesù ha detto: “Ama il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze” (Mt 22,37).

Con tutto il cuore: mettendo Dio prima di tutto, sopra tutto e in tutto; elevando a lui la nostra preghiera di adorazione e di ringraziamento; cercando di non disgustarlo mai, neanche con piccole disobbedienze.

Con tutta l’anima: sforzandoci di conoscere Dio nel modo migliore possibile, sia attraverso le meraviglie del creato sia, anche, per mezzo di una istruzione profonda che possiamo attingere fruttuosamente al “Catechismo della Chiesa Cattolica”, che il nostro papa, Giovanni Paolo II, “offre a tutti i fedeli che desiderano approfondire la conoscenza delle ricchezze inesauribili della salvezza”.

Con tutte le forze:facendo la santa volontà di Dio generosamente e gioiosamente, nell’adempimento dei nostri doveri personali, vocazionali, familiari, professionali e sociali.

La nostra vita deve essere tutta orientata verso il Paradiso, dove regna l’amore perfetto. Per raggiungerlo dobbiamo finalizzare tutta la vita presente a Dio e per Iddio, sommo bene e nostra eterna felicità.

Dopo le riflessioni fatte, da cui risulta in forma chiara l’infinito amore di Dio per noi, dobbiamo concludere che la nostra vita dovrebbe essere non solo tutta orientata a Dio, ma un gioioso ed incessante inno di lode a lui, in unione al meraviglioso inno che tutte le creature, anche inanimate, innalzano continuamente al loro creatore.

Purtroppo l’uomo, capolavoro del creato, ha la triste possibilità di emettere una nota stridente, una stonatura esecranda contro il proprio Dio: il peccato è una trasgressione all’amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell’uomo, attenta alla solidarietà umana ed è il più grave male-
La malizia del peccato, specialmente se mortale, è gravissima: è il massimo dei disordini; è una grave ribellione a Dio; è la più nera ingratitudine verso Dio benefattore; è disprezzo di Dio bene infinito e nostra eterna felicità; è offesa fatta alla sua presenza; è uso disordinato dei suoi doni; è disprezzo dei beni eterni e sopravalutazione delle cose mondane.

Le conseguenze del peccato mortale sono tremende: fa perdere la vita divina dataci nel S. Battesimo; mette il peccatore in uno stato di completa avversione a Dio nostro Padre; chiude il Paradiso e spalanca le porte dell’inferno; fa perdere tutti i meriti acquistati e impedisce di acquistarne di nuovi; toglie la gioia del cuore e sprigiona il rimorso.


Se quanto su scritto lo avete ritenuto interessante, sarò ben felice di riportare anche il seguito. [SM=g27824]
A me, fin dove ho letto è piaciuto... sta a voi dirmi se continuare! non è lunghissimo

A presto [SM=g27822]
17/06/2005 15:49
 
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Brava sorellina..
E' un catachismo molto carino ed essenziale..
Se nessuno dovesse fare obiezioni mi farebbe piacere che pubblicassi le altre pagine visto che è piccolo..

In bocca al lupo.. cioè..non a me..[SM=g27827] [SM=g27827] ma a quello che porta fortuna!!
Ciao "Valentinsorellina"
-----------------------------------------------
odio ciò che dici..me darei la mia stessa vita per darti la possibilità di dirlo..
(Voltaire)
17/06/2005 16:42
 
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E NECESSARIA PER TUTTI LA MISERICORDIA DIVINA

Il desiderio di Dio e' iscritto nel cuore dell'uomo, perche' l'uomo, e' stato creato da Dio; e Dio continua ad attirare a se' l'uomo e soltanto in Dio l'uomo trovera' la verita' che cerca senza posa.
Purtroppo l'uomo, attirato dalle cose mondane, trasgredisce la volonta' di Dio e lo offende piu' o meno gravemente commettendo il peccato.
Tutti siamo convinti di essere peccatori tanto vero che, quando partecipiamo alla S. Messa, diciamo insieme al celebrante: "Confesso a Dio onnipotente...che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa."

Ma dalla divina rivelazione sappiamo anche che Dio e' infinitamente buono e misericordioso. Infatti ha donato a noi il suo diletto Figlio Gesu', che con la sua morte e risurrezione ci ha conquistato l'amicizia con Dio; e la sera della sua risurrezione, per dare a noi, poveri peccatori, la possibilita' di manifestarci e attuare la sua infinita misericordia, ha istituito il sacramento della Riconciliazione (confessione), dicendo ai suoi apostoli: Come il Padre ha mandato me, cosi' io mando voi. Poi soffio' su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; e a chi non li perdonerete, non saranno perdonati (Gv 20,21).

Di fronte a questo grande mezzo divino, talvolta capita che il demonio, il quale prima induce al peccato togliendo il timore con la prospettiva della speranza del perdono, dopo il peccato toglie la speranza nel perdono divino e induce alla disperazione. E' necessario percio' aprire il cuore a grande fiducia perche' la misericordia di Dio e' infinita.


Continua...

[Modificato da cinuzza 17/06/2005 16.46]

[Modificato da cinuzza 17/06/2005 16.47]

20/06/2005 08:18
 
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Vedo che, apparte Marco, nessun altro interessato... sto valutando se vale la pena che continui o no...




Ho ricevuto dei messaggi in privato che mi hanno motivata a continuare...grazie!

[Modificato da cinuzza 20/06/2005 9.39]

20/06/2005 10:12
 
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LA MISERICORDIA DI DIO NELLA STORIA DELLUMANITA'

La Bibbia contiene la Parola di Dio e la storia di Dio nel suo rapporto con l'umanità.

Ecco i principali interventi misericordiosi di Dio a bene dell'umanità:

Dio, subito dopo il peccato originale, promette la redenzione dell'umanità mediante la riconciliazione con Dio (Gn 3,14)

Dio prende a cuore la sofferenza del suo popolo ebreo schiavo in Egitto; appare a Mose' e lo incarica di liberarlo (Es 3,1)

Dio dona a Mose' i 10 comandamenti per aiutare l'umanita' a vivere le esigenze fondamentali di una condotta autenticamente umana e religiosa (Es 20,1)

Dio manda i profeti che trasmettono agli Ebrei la sua volonta' e tengono viva l'attesa del Messia promesso.

Dio manifesta a piu' riprese la sua misericordia divina.

Infatti nel libro santo e' scritto:

"Io sono il Signore, il Dio misericordioso e clemente, sono paziente, sempre ben disposto e fedele. Conservo la mia benevolenza verso gli uomini per migliaia di generazioni" (Es 34,6)

"Lo prometto solennemente: Io perdonero' le loro colpe e non mi ricordero' piu' dei loro peccati" (Ger 31,34)

"Tornate al Signore, vostro Dio. Egli buono e misericordioso, paziente e mantiene sempre le sue promesse. E' pronto a perdonare piuttosto che a punire" (Gl 2,13)

"Il Signore bonta' e misericordia: paziente e costante nell'amore. Come il cielo alto sulla terra, grande e' l'amore di Dio per chi gli e' fedele. Come e' lontano l'oriente dall'occidente, Dio allontana da noi le nostre colpe. Come buono e' un padre con i figli, e' tenero il Signore con i suoi fedeli. Egli sa come siamo fatti" ( Sal 103,8)

"Signore, tu hai compassione di tutti, perche' puoi tutto. Tu chiudi un occhio sulle colpe degli uomini, poiche' vuoi che cambino vita" (Sap 11,23)

"Tu, Signore, nostro Dio, sei un Dio fedele: sei buono e paziente e governi l'universo con grande amore. Anche se siamo colpevoli, ci mettiamo nelle tue mani perche' sappiamo di appartenerti" (Sap 15,1)


Dio manifesta la sua misericordia con Ninive.

Dio, volendo realizzare la sua divina misericordia con gli abitanti di Ninive, si rivolse al profeta Giona perche' andasse a predicare a loro di fare penitenza. Ma Giona non volle andare e fuggi' su una nave.
Gettato in mare fu ingoiato da una balena che dopo 3 giorni lo proietto' all'asciutto. Subito dopo Giona predico' ai Niniviti. Dio vide che i Niniviti rinunciavano al loro comportamento perverso, ritorno' sulla sua decisione e non li puni' come aveva minacciato (Gio 1,1)


Dio manifesta la sua grande misericordia con il re Davide

La Bibbia racconta che il re Davide, accecato dalla sensualita', da re giusto e fedele a Dio si rivela all'improvviso capace di due peccati gravissimi.
Dio manda a rimproverarlo il profeta Natan, che gli fa scoprire la gravita' delle sue colpe.
Davide ascolta la voce di Dio, che lo invita al pentimento, riconosce i propri peccati e chiede perdono a Dio cantando il salmo :Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam tuam. (Pieta' di me, o Dio, nel tuo grande amore; nella tua misericordia cancella il mio errore) (2 Sam 12,1).



Continua....

[Modificato da cinuzza 20/06/2005 10.18]

21/06/2005 03:23
 
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Ci sono anche io a dire OK, sorellina. Ero fuori Roma...
E anzi, se ci dici la data di edizione, farai un regalo alla verità smentendo l'accusa che ogni tanto si legge sugli stampati geovisti asserente che i cattolici non fanno uso della Bibbia. L'esordio del discorso che poi viene commentato è pieno di riferimenti biblici e quest'ultimo non è da meno.

Tu pensa... già ai tempi di nonnina un autore cattolico scriveva avendo la Bibbia tra le mani!
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est modus in rebus
21/06/2005 08:52
 
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APPROVAZIONE ECCLESIASTICA

Molto Reverendo
Mons. Riccardo Ferrari
Rettore di S. Giovanni in Foro
37121 VERONA

Rev.mo Monsignore
Ho fatto esaminare il testo del libro:
"MISERICORDIA DI DIO E AMORE FRATERNO"
e ne ho avuto parere favorevole.
Ora, a norma delle vigenti disposizioni canoniche,
concedo la licenza per la pubblicazione.

Visto. Si Stampi.
Verona, 4 ottobre 1994
Andrea Veggio Vescovo Ausiliare
Vicario Generale di Verona
21/06/2005 10:25
 
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GESU' CRISTO, MESSIA PROMESSO, E' LA MISERICORDIA DI DIO PADRE

Gesu' vuole misericordia e non sacrifici e afferma:
Le persone sane non hanno bisogno del medico. Io non sono venuto a chiamare quelli che si ritengono giusti, ma quelli che si sentono peccatori (Mt 9,12).
E S. Paolo insegna: Dio nostro salvatore vuole che tutti gli uomini arrivino alla salvezza (1Tm 2,4).

Nei libri del Nuovo Testamento si afferma:
"La misericordia di Dio resta sempre con quelli che lo servono" (Lc 1,50)

"Dio ha avuto misericordia dei nostri padri, e' rimasto fedele alla sua alleanza" (Lc 1,72)

"Il nostro Dio bonta' e misericordia: ci verra' incontro dall'alto come luce che sorge" (Lc 1,78)

"Gesu' e' stato un sommo sacerdote misericordioso, fedele ai suoi impegni verso Dio e ha liberato il popolo dai peccati" (Eb 2,17)

"Se riconosciamo pubblicamente i nostri peccati, Dio li perdonera', perche' egli mantiene la sua parola. Egli ci liberera' da tutte le nostre colpe perche' e' buono" (1 Gv 1,9)

"Se uno cade in peccato possiamo contare su Gesu' Cristo, il Giusto. Egli e' il nostro difensore accanto al Padre: Egli si e' sacrificato per farci avere il perdono dei nostri peccati, e non soltanto dei nostri, ma di quelli del mondo intero" (1 Gv 2,1)

"Rimanete nell'amore di Dio, in attesa che Gesu' Cristo, nostro Signore, manifesti la sua misericordia e vi dia la vita eterna"(Gd 21)

Gesu' manifesta la sua misericordia divina perdonando i peccati.
Gesu', essendo la seconda persona della santissima Trinita', e' Dio come il Padre e lo Spirito Santo, e, percio', ha il potere di perdonare anche i peccati. Infatti Gesu' stesso ha affermato:
"A me e' stato dato ogni potere in cielo e in terra" (Mt 28,18).
Il fatto seguente ricordato dal S. Vangelo conferma questo potere di Gesu'.
Un giorno gli portarono un paralitico perche' lo guarisse, e Gesu' gli disse: Coraggio, figlio mio, i tuoi peccati sono perdonati.
Poiche' alcuni tra i presenti gli contestavano il potere di perdonare i peccati, Gesu' disse loro: E piu' facile dire: i tuoi peccati sono perdonati, o dire: Alzati e cammina? Ebbene io vi faro' vedere che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati. Si volto' quindi verso il paralitico e gli disse: Alzati, prendi la tua barella e va a casa.
L'uomo si alzo' e ando' a casa sua (Mt 9,2).
Il potere di Gesu' su un paralitico, collegato strettamente al potere di rimettere i peccati, e' la dimostrazione piu' chiara che Gesu', essendo vero Dio, puo' perdonare anche i peccati.


Gesu' per far conoscere la misericordia divina racconta:

La parabola delle pecora smarrita
Allora Gesu' racconto' questa parabola: "Se uno di voi ha cento pecore e ne perde una, che cosa fa? Lascia le altre novantanove al sicuro per andare a cercare quella che si smarrita e la cerca finche' non l'ha trovata. Quando la trova, se la mette sulle spalle pieno di gioia e ritorna a casa sua. Poi chiama gli amici e i vicini e dice loro: Fate festa con me perche' ho ritrovato la mia pecora, quella che si era smarrita.
Cosi' e' anche per il regno di Dio: vi assicuro che in cielo si fa piu' festa per un peccatore che si converte che non per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione (Lc 15,3)

La parabola della moneta ritrovata
Dice Gesu': "Se una donna possiede dieci monete d'argento e ne perde una, che cosa fa? Accende la lucerna, spazza bene la casa e si mette a cercare accuratamente la sua moneta finche' non la trova. Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine di casa e dice loro: Fate festa con me, perche' ho trovato la moneta d'argento che avevo perduta. Cosi', vi dico, anche gli angeli di Dio fanno grande festa per un solo peccatore che cambia vita" (Lc 15,8)

La parabola del Padre misericordioso che accoglie il figlio perduto.
Questo capolavoro vuole invitare tutti a scoprire nel padre misericordioso, l'amore e la bonta' accogliente di Dio, a lasciarsi coinvolgere dalla dinamica di questo amore e a partecipare alla sua gioia.
L'amore straordinario del padre del figlio prodigo, che rappresenta l'amore infinito di Dio per i peccatori, non e' soltanto una bella immagine religiosa, ma e' anche una realta' presente e visibile nei gesti e nelle parole di Gesu'.
La gioia divina per il ritorno del peccatore espressa chiaramente dalle parole del Padre misericordioso: "Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno, perche' questo mio figlio era per me come morto e ora e' tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato." E cominciarono a far festa (Lc 15,11)

Continua...

[Modificato da cinuzza 21/06/2005 10.34]

21/06/2005 17:43
 
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Voglio ringraziare pubblicamente Aurora per quello che mi ha scritto in privato...vedrai, ce la faremo! [SM=g27838]
Aspetto con ansia i tuoi commenti sulla misericordia di Dio! quando vorrai![SM=g27822]
Grazie!
21/06/2005 18:24
 
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LA MISERICORDIA DIVINA CON I PECCATORI

Gesu' ha atteso con pazienza la Samaritana (Gv 4,1)
Gesu si sedette e attese seduto al pozzo di Sicar.
Alla donna che venne ad attingere l'acqua, e viveva una vita disordinata, fece scoprire il suo bisogno di essere salvata e lei, convinta dalle parole di Gesu', si affretto' ad invitare anche i suoi compatrioti ad incontrarsi con lui.
La misericordia divina si attuo' in lei e in altre persone di buona volonta'.

Gesu' ha cercato con premura Zaccheo (Lc 19,1)
La conversione di Zaccheo indica con chiarezza la misericordia di Dio che cerca il peccato ovunque e in qualunque situazione si trovi.
Infatti Gesu' vede il ricco Zaccheo su un albero, lo fa scendere, si invita a casa sua e lo porta ad una conversione sincera, generosa e duratura. Gesu' al termine dell'incontro afferma: Oggi la salvezza e' entrata in questa casa...il Figlio dell'uomo e' venuto proprio a cercare e salvare quelli che erano perduti (Lc 19,9)

Gesu' ha accolto con gioia la peccatrice (Lc 7,36)
Racconta il Vangelo che, mentre Gesu' si trovava a pranzo presso un fariseo, una donna che aveva avuto dei precedenti disordinati, entrata in casa, compi' verso Gesu' gesti straordinari di accoglienza e di venerazione. Gesu' le accorda il perdono perche' ha saputo espiare i suoi peccati con l'amore riparatore.
Infatti Gesu' dice ai presenti: "I suoi peccati sono molti ma le sono perdonati perche" ha mostrato un amore riconoscente". Poi disse alla peccatrice: "Io ti perdono i tuoi peccati...la tua fede ti ha salvata. Va in pace!" (Lc 7,39)

Gesu' ha perdonato con gioia l'adultera (Gv 8,3)
Il Vangelo ricorda che un giorno presentarono a Gesu' una donna sorpresa in adulterio e volevano che Gesu' la condannasse alla lapidazione, come prescriveva la legge.
Gesu', che non e' un peccatore ma e' Dio, pronuncio' il suo giudizio di perdono e di invito' alla conversione.
Infatti disse alla donna: "Nessuno ti ha condannata?" Ed essa rispose: "Nessuno, Signore" E Gesu le disse: "Neanch'io ti condanno. Va' e d'ora in poi non peccare piu'" (Gv 8,10)

Gesu' ha premiato con gioia il ladro pentito (Lc 23,39)
Gesu in croce non salva se stesso, ma i peccatori che si convertono e credono in lui. Dio e' salvatore non perche' tolga dalla croce Gesu' e lo liberi, ma perche' rimane fedele all'amore anche nelle situazioni piu' difficili.
Il buon ladrone, prima di tutto, difende e riconosce l'innocenza di Gesu', dicendo: "Lui non ha fatto nulla di male" (Lc 23,41) e poi proclama la propria fiducia dicendogli: "Gesu', ricordati di me quando sarai nel tuo regno" (Lc 23,42). La risposta di Gesu' e' una assicurazione solenne: "Ti assicuro che oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43).
Gesu' muore tra due criminali e ne condivide il dolore; e' con questo ultimo gesto di solidarieta' che da la salvezza a chi crede e si converte.
Con questo atteggiamento Gesu' fa comprendere a tutti che non c'e' situazione umana di miseria e di peccato che escluda dalla misericordia divina.

Anche la conversione di Margherita da Cortona e' una stupenda manifestazione della misericordia di Dio.
Margherita, sul fiorire della sua giovinezza, fuggi' dalla casa paterna e, lasciandosi trascinare dalla sensualita', visse nove anni nel disordine morale. Un giorno rincasando trovo' in casa il suo cane, che era solito seguire sempre il suo compagno di disonesta'.
Il cane mandava latrati di lamento e tirava la sua padrona per la veste, come per invitarla a seguirlo.
Temendo qualche disgrazia, Margherita si lascio' condurre dall'intelligente animale. Arrivata in mezzo a un bosco, il cane con i suoi occhi e con il movimento dei suoi piedi, fece comprendere dove si trovava il corpo del suo padrone.
La ragazza riconobbe, anche se coperto di sangue, il volto del suo compagno di immoralita', il quale sembrava le dicesse: "E' per causa tua che il mio corpo e' cadavere e la mia anima e' all'inferno."
Margherita, presa da spavento, proruppe in singhiozzi. Si vide davanti le conseguenze della sua vita disordinata e, imitando il figliol prodigo, decise di cambiar vita e ando' subito a gettarsi ai piedi di suo padre; il quale, indignato per la vita che aveva vissuto, la caccio' subito da casa.
Respinta dal padre terreno ricorse al Padre celeste. Entro' in una chiesa, prego' e pianse davanti all'immagine di Gesu' crocifisso, ricevette l'assoluzione sei suoi peccati e inizio' una vita di preghiera e penitenza; e divento' S. Margherita da Cortona.
Come Dio e' stato misericordioso con Margherita pentita, cosi' sara anche con noi, un giorno, se ne avremo bisogno e andremo a lui pentiti e con uguale fiducia nella sua bonta'.

CONCLUSIONE
La lunga riflessione che abbiamo fatto sulla misericordia infinita di Dio ci ha convinti che lui e' sempre disposto a darci il suo perdono.

Noi e solo noi possiamo impedirgli di perdonarci, per i seguenti motivi:
- o perche' manchiamo di fiducia che Dio possa e voglia perdonarci;
- o perche' non proviamo un vero dolore dell'animo per i peccati commessi;
- o perche' non siamo decisi a evitare i peccati usando i mezzi necessari;
- o perche' non abbiamo perdonato chi ci ha offeso

Chiediamo alla Madonna, madre di misericordia e rifugio dei peccatori, di aiutarci a fare generosamente la volonta' di Dio e ad avere sempre la piu' grande fiducia nella divina misericordia.

PREGHIERA
O Dio, Padre misericordioso, che nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento della tua santa volonta', fa che obbedendo ai tuoi comandamenti meritiamo di entrare nel tuo Paradiso.
Te lo chiediamo per mezzo di Gesu' Cristo.


Ma non finisce qua....

[Modificato da cinuzza 21/06/2005 18.33]

22/06/2005 00:39
 
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Ciao Cinuzza,
permettimi una nota critica.
Non commento la validità di riportare per esteso un testo anche se piccolo e della cara nonnina.
Ma presentare la giovinetta Margherita "sedotta" da un nobile di Montepulciano di nome Arsenio, come una "donnaccia" perchè si era innamorata e nel rapporto d'amore nacque anche un figlio entrato poi nei frati Minori, mi sembra esagerato.
L'unica fonte di questa storia d'amore è la "Legenda beatae Margaritae" di Frate Giunta Bevegnati (da cui appare del tutto leggendaria la figura di una pubblica peccatrice convertita...).
Affermare poi che...ricevette l'assoluzione davanti all'immagine di un Gesù crocefisso, come episodio veramente accaduto, mi fa venire i brividi.
Ma considerato il caldo...ben vengano questi racconti:-(

>>>Te lo chiediamo per mezzo di Gesu' Cristo.
-----------------------------------
Questo finale di preghiera è tutto alla TdG. Ogni volta che finiscono una preghira lo fanno con una richiesta, e la chiedono sempre per "mezzo di Gesù Cristo"

Ciao
Maurizio
p.s.
forse era meglio citare alcuni passaggi del testo, ritenuti da te meritevoli di un dialogo nel Forum, più che trascriverlo tutto.
22/06/2005 02:16
 
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Cosa cosa??
Ma che c'entra Maurizio..

1)mi pare un pò fuori luogo questa osservazione..
La storia di Margherita è così antica che nella sua chiave di lettura è normale che essa venga considerata donnaccia.. ma è una donnaccia che è tale per poi essere perdonata..
Insomma.. dai fratello.. elasticità..

E poi non si risponde.. credo.. dicendo che questi discorsi possono essere fatti perchè sono da ombrellone o giù di lì..

2)" Te lo chiediamo per mezzo di Gesù..."

Ma chi ti dice che è geovese?? Ma cosa dici fratello??
La nostra stessa liturgia cattolica durante la messa dice:
"TE LO CHIEDIAMO PER CRISTO PER MEZZO DEL QUALE TU O DIO DONI AL MONDO OGNI BENE"..
Dai.. stiamo più attenti quando asseriamo delle cose.. rispettiamo più gli altri e chi come me legge...

Mi pare oltretutto che un moderatore quale il mio carissimo Berescitte si sia mostrato interessato all'argomento per esteso.. così come io e come molti che in privato hanno contattato Valentina.. per cui se l'interesse al 3D è manifesto perchè consigliare di riportare solo qualche estratto??

Ti abbraccio

Marco

[Modificato da libmarco 22/06/2005 2.18]

[Modificato da libmarco 22/06/2005 2.19]

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odio ciò che dici..me darei la mia stessa vita per darti la possibilità di dirlo..
(Voltaire)
22/06/2005 08:33
 
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Marco mi hai rubato le risposte da dare a Maurizio! [SM=g27835]

Cmq ben vengano i commenti! anche se critici! [SM=g27822]

[Modificato da cinuzza 22/06/2005 8.34]

22/06/2005 16:48
 
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Maurizio è più informato di me che non ho mai letto la vita di S. margherita da Cortona. Le aggiunte circa Arsenio e il figlio avuto da lui dimostrano che ha fatto una ricerca.

Però la sua recriminazione iniziale mi ha costretto a rileggere vari post almeno tre volte per trovare il "donnaccia" che lui cita virgolettato e quindi, supponevo (ma erroneamente), o detto da Cinuzza o riportato nel testo citato della storia, e invece niente.
Dunque nessuna qualifica di "donnaccia" a chi si è lasciata conquistare dall'amore, anche se irregolare in ambiente di fede cristiana, come era nel caso di Margherita, altrimenti non si spiegherebbe il pentimento (ma ne sono piene tutte le epoche e nessuno può sostenere che siccome ci è nato un fraticello fosse benedetta quella unione irregolare. Non è tutto bene ciò che finisce bene ma solo ciò che anche come mezzi e come inizio è bene).[SM=g27834]

La storia rientra in quelle che, anche se vere nella sostanza (penso a S. Ignazio silurato da una palla di cannone al ginocchio e che si converte in opsedale leggendo per ammazzare il tempo vite di santi) sono un po' caricate dal pietismo edificatorio del narratore, in questo caso sia la "legenda" sia l'autore del libretto della nonnina. Si può, come dice libMarco vederla con una certa elasticità (e io aggiungo sorridente comprensione).[SM=g27827]

La formula di intercessione in nome di Cristo invece, dal momento che ricalca le nostre formule liturgiche, in cui il Cristo Uomo (l'uomo Cristo Gesù dice la Bibbia) è appunto l'unico mediatore tra l'umanità e il Padre, anche se sa di geovismo sarà a loro merito (e abbiamo un motivo - tra i pochi ahimé!- di affratellamento) e non a disdoro dei cattolici; de resto se ricalco ci fu saranno stati loro a ricarcarla da noi perché storicamente li precediamo di lunga pezza[SM=g27823] .

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est modus in rebus
22/06/2005 17:23
 
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DIO E' MISERICORDIOSO CON NOI E NOI DOBBIAMO ESSERE MISERICORDIOSI CON IL PROSSIMO

Tutti noi cristiani dobbiamo essere misericordiosi verso il nostro prossimo se vogliamo entrare in Paradiso.
Infatti Gesu' dice: "Beati quelli che hanno compassione degli altri: Dio avra' compassione di loro" (Mt 5,7)
Gesu' ci comanda: "Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano. Benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi fanno del male. Se qualcuno ti percuote su una guancia, presenta anche l'altra. Se qualcuno ti strappa il mantello, tu lasciati prendere anche dalla camicia. Da' a tutti quelli che ti chiedono qualcosa e, se qualcuno ti prende cio' che ti appartiene, tu lasciaglielo. Fate agli altri quello che volete che essi facciano a voi. Se voi amate soltanto quelli che vi amano, come potra' Dio essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio fanno cosi'. E se voi fate del bene soltanto a quelli che vi fanno del bene, Dio come potra' essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio fanno cosi'. Voi invece amate anche i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare di ricevere in cambio; allora la vostra ricompensa sara' grande: sarete veramente figli di Dio che e' buono anche verso gli ingrati e i cattivi. Siate anche voi pieni di bonta', cosi' come Dio, vostro Padre, e' pieno di bonta'" (Lc 6,27)

Una persona e' misericordiosa se ha compassione della miseria e della sofferenza del prossimo, e per quanto e' possibile cerca di alleviarla.
L'obbligo di aiutare il prossimo e' tanto piu' grande, quanto piu' cresce il bisogno di chi soffre e quanto maggiori sono le possibilita' di chi ha mezzi per aiutarlo.
Noi diciamo a Dio: "Perdona le nostre colpe come noi perdoniamo a chi ci ha offeso" (Mt 6,12). Dice Gesu': "Se voi perdonerete agli altri le loro colpe, il vostro Padre che e nei cieli perdonera' anche a voi. Ma se non perdonerete agli altri il male che hanno fatto, neppure il Padre vostro perdona le vostre colpe" (Mt 6,14)

Il servo spietato
Gesu' per far conoscere a noi che Dio, infinitamente misericordioso, non perdona a noi se noi non perdoniamo generosamente a chi ci ha offeso, ha raccontato la parabola del servo spietato che, dopo che gli e'stato condonato un debito ingente, ha fatto mettere in prigione un suo collega che gli doveva un cifra insignificante.
Chi gli aveva condonato tutto, avendo conosciuto la cosa, "lo fece mettere in prigione fino a quando non avesse pagato tutto il debito". E Gesu' aggiunse: "Cosi' il Padre mio che e' in cielo fara' con ciascuno di voi, se non perdonerete generosamente al vostro fratello" (Mt 18,23)
23/06/2005 09:40
 
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IL GIUDIZIO UNIVERSALE

Disse Gesu': "Cosi' sara' il regno di Dio. Quando il Figlio dell'uomo verra' nel suo splendore, insieme con i suoi angeli, si siedera' sul suo trono glorioso. Tutti i popoli della terra saranno riuniti di fronte a lui e lui li separera' in due gruppi, come fa il pastore quando separa le pecore dalle capre: mettera' i giusti da una parte e i malvagi dall'altra. Allora il re dira' ai giusti: Venite voi che siete i benedetti dal Padre mio; entrate nel regno che e' stato preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Perche' io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e mi avete dato i vestiti; ero malato e siete venuti a curarmi; ero in prigione e siete venuti a trovarmi. E i giusti diranno: Signore, ma quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo incontrato forestiero e ti abbiamo ospitato nella nostra casa, o nudo e ti abbiamo dato i vestiti? Quando ti abbiamo visto malato o in prigione e siamo venuti a trovarti? Il re rispondera': In verita' vi dico che tutte le volte che avete fatto cio' a uno dei miei piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me!
Poi dira' ai malvagi: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che Dio ha preparato per il diavolo e per i suoi simili! Perche' io ho avuto fame e voi non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e non mi avete dato i vestiti; ero malato e in prigione e voi non siete venuti da me.
Anche quelli diranno: Quando ti abbiamo visto affamato, assetato, forestiero, nudo, malato o in prigione e non ti abbiamo aiutato?
Allora il re rispondera': In verita' vi dico che tutto quello che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l'avete fatto a me. E andranno nella punizione eterna, mentre i giusti andranno nella vita eterna" (Mt 25,31)
Queste parole di Gesu' ci insegnano che la sola realta' che conta e' l'amore. Inoltre ci fanno comprendere che i nostri gesti di bonta' e i nostri rifiuti riguardo al prossimo li ritiene come rivolti a lui stesso.

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24/06/2005 10:10
 
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LE OPERE DI MISERICORDIA

Per poter esercitare cristianamente e generosamente le opere di misericordia dobbiamo tenere presente che tutti i beni che noi possediamo sono un dono diretto o indiretto di Dio, perche' lui e solo lui e' datore di ogni bene, noi siamo unicamente i suoi usofruttuari.

I beni materiali: case, campi, cibo, vestiti ecc. li ha donati Dio a beneficio di tutti gli esseri viventi nel mondo. Noi dobbiamo favorire con il nostro comportamento la realizzazione della volonta' di Dio.

I beni fisici: salute, forza, longevita', bellezza ecc. sono doni indiretti di Dio arrivati a noi per mezzo dei nostri genitori. Noi dobbiamo custodirli amorosamente e condividerli con il prossimo che non ne possiede a sufficienza o perche' non li ha mai avuti o perche' li ha perduti.

I beni spirituali: intelligenza, volonta', cultura, intraprendenza ecc., frutto della nostra anima spirituale e immortale, coadiuvata dal nostro corpo, sono doni di Dio che abbiamo il dovere di mettere a disposizione anche di quelli che ne posseggono di meno.

I beni soprannaturali: Fede, Speranza, Carita', Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza, Sapienza, Intelletto, Consiglio, Scienza, Pieta', Timore di Dio, sono doni direttamente fattici da Dio, per mezzo di Gesu' Cristo, nello Spirito Santo. Per essere degni discepoli di Gesu' noi li dobbiamo vivere intensamente e cosi' donare i buoni frutti anche al prossimo, sia arricchendo il Corpo mistico, di cui tutti facciamo parte, sia offrendo il buon esempio di vita cristiana e di rettitudine umana a quanti vivono accanto a noi.

Insegnamenti della parabola del buon Samaritano
Gesu', raccontando la parabola del buon Samaritano, non propone solo un bell'esempio da imitare, ma apre una prospettiva nuova nell'organizzare i rapporti umani.
Gesu' propone ai suoi discepoli l'insegnamento circa il modo pratico di attuare la volonta' di Dio, dando un aiuto generoso a chi si trova in necessita'.
Gesu' vuole che ogni uomo si accosti agli altri, che si trovano nel bisogno, con un amore fattivo e generoso, senza tener conto delle differenze religiose, culturali e sociali.
Inoltre, Gesu' insegna che amare e' mettersi a servizio degli altri, non secondo il gusto delle nostre preferenze, ma a misura delle loro necessita' comandando a ciascuno di noi: "Va' e comportati allo stesso modo" (Lc 10,25) del buon samaritano.
La Chiesa ha storicamente riassunto il suo indispensabile atteggiamento di amore verso il prossimo nelle sette opere di misericordia corporali e nelle sette opere di misericordia spirituali.
Le opere di misericordia corporali e spirituali riassumono l'essenziale messaggio evangelico, con un preciso elenco di atteggiamenti concreti.
Le opere di misericordia hanno il loro fondamento nelle parole di Gesu', ricordate dal Vangelo (Mt 25,34) e contribuiscono alla edificazione del regno di Dio.
I buoni "samaritani" che, lungo i secoli, hanno realizzato le quattordici opere di misericordia, sono stati certamente moltissimi; anche noi siamo invitati ad imitarli.

24/06/2005 17:17
 
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OPERE DI MISERICORDIA CORPORALI

Dare da mangiare agli affamati
Gesu' ha detto: "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare" (Mt 25,35).
Dobbiamo ricordarci sempre che si nutre Gesu' Cristo quando si da il cibo a chi e' affamato, perche' in lui e' presente Gesu'. Gli affamati sono anche tra noi; gli ammalati soli, quelli che devono essere imboccati.
Ma poi ci sono gli affamati di tutto il mondo, e abbiamo l'obbligo di concorrere con le nostre offerte, perche' possano almeno sopravvivere.
Quest'opera di misericordia la puo' fare ciascuno di noi, almeno rinunciando ad un cibo non necessario per donare il corrispettivo in denaro a chi si occupa degli indigenti.

Dare da bere agli assetati
Gesu' ha detto: "Ho avuto sete e mi avete dato da bere" (Mt 25,35).
Dobbiamo ricordarci che si disseta Gesu' Cristo quando si da' da bere a chi ha sete, perche' in lui e' presente Gesu'. Dar da bere agli assetati non solo vicini ma anche lontani, dove c'e' la siccita'.
Quest'opera di misericordia la puo' fare ciascuno di noi, almeno rinunciando ad una bevanda non necessaria per mettere il corrispettivo in denaro a disposizione di chi soffre per la mancanza di acqua.

Vestire gli ignudi
Gesu' ha detto: "Ero nudo e mi avete dato i vestiti" (Mt 25,36)
Ricordiamoci che si danno i vestiti a Gesu', quando si procurano gli indumenti a chi ha freddo, perche' in lui e' presente Gesu'.
Anche se tra noi non ci sono persone bisognose del vestito, ci sono persone che necessitano di una mano amica che le aiuti a vestirsi; e poi ci sono persone lontane da noi che hanno bisogno di ripararsi dal freddo.
Quest'opera di misericordia la puo' fare ciascuno di noi, almeno rinunciando ad un indumento non necessario per dare il corrispettivo in denaro per chi soffre il freddo.

Alloggiare i pellegrini
Gesu' ha detto: "Ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa" (Mt 25,35).
Si ospita Gesu' Cristo quando si accoglie in casa qualunque persona senza tetto, perche' in lui e' presente Gesu'.
L'ospitalita' fu una delle caratteristiche fondamentali della Chiesa, nei tempi passati.
All'ombra dei grandi santuari sorgevano gli edifici dove potevano alloggiare i pellegrini; anche al santuario della Corona (Verona) c'e' "La casa del pellegrino".
Quest'opera di misericordia la puo' fare ciascuno di noi o mettendo a disposizione immobili non necessari o dando un'offerta a chi si occupa dei senza tetto.

Visitare gli infermi
Gesu' ha detto: "Ero infermo e siete venuti a curarmi" (Mt 25,36).
Si ha cura di Gesu' quando si va ad assistere un ammalato, perche' in lui e' presente Gesu'.
La Chiesa e' sempre stata in prima linea nell'attenzione verso gli infermi; nei tempi passati tutti gli ospedali furono fondati e gestiti dai cristiani piu' generosi.
Basta pensare al Cottolengo.
Quest'opera di misericordia la puo' fare ciascuno di noi o assistendo i malati, o visitandoli o telefonando o scrivendo oppure dando un'offerta perche' si procuri loro l'assistenza.

Visitare i carcerati
Gesu' ha detto: "Ero in prigione e siete venuti a visitarmi" (Mt 25,36),
Si incontra Gesu' Cristo nel carcere, quando si va a consolare o ad aiutare un carcerato, perche' in lui e' presente Gesu'.
Chi e' in carcere brama parlare con persone che gli manifestino il proprio amore e solidarieta'.
La Chiesa si e' sempre preoccupata di mettere a disposizione dei carcerati un Sacerdote.
Quest'opera di misericordia la puo' fare ciascuno di noi, sia andando a incontrare chi e' in carcere, sia scrivendogli o aiutando i suoi familiari se sono dell'indigenza.

Seppellire i morti
Il S. Vangelo ci riferisce: "Giuseppe d'Arimatea ando' da Pilato e gli chiese il corpo di Gesu'. Lo depose dalla croce e lo avvolse in un lenzuolo. Infine lo mise in un sepolcro scavato in una roccia, dove nessuno era stato ancora deposto" (Lc 23,52).
Da quel giorno, per i cristiani, seppellire i morti e' un'opera di misericordia, anche perche' fatta con la certezza della risurrezione promessa da Gesu'.
La Bibbia ricorda che Tobia fu gradito a Dio perche' seppelliva i morti (Tb 12,12); percio' sono graditi a Dio tutti quelli che danno onorevole sepoltura ai morti e si premura di suffragarne l'anima con Ss. Messe, preghiere, indulgenze ecc.
Anche quest'opera di misericordia la possiamo fare tutti, sia partecipando al funerale, sia confortando i familiari di un defunto.


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27/06/2005 15:14
 
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OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALI

Consigliare i dubbiosi
I dubbiosi sono quelli che per motivi psicologici, piu' o meno gravi, non sono in grado di decidere autonomamente il loro comportamento morale o sociale, e hanno bisogno di essere guidati nelle loro scelte.
Consigliare vuol dire offrire dei motivi validi, a chi e' indeciso nell'emettere un giudizio esatto per poter fare una scelta giusta.
Colui che consiglia rettamente chi si trova nel dubbio, contribuisce a liberarlo dal pericolo di sbagliare e compie un'opera di misericordia meritevole.
Quest'opera di misericordia si puo' compierla o direttamente o indicando una persona capace di consigliare.

Insegnare agli ignoranti
Gesu' ha detto agli apostoli: "Andate...e insegnate a obbedire a tutto cio' che vi ho comandato" (Mt 28,19).
Si ritengono ignoranti quelli che ignorano, cio che non conoscono, cio' che e' necessario sapere per vivere coerentemente la vita religiosa, umana o sociale, e hanno bisogno di essere istruiti da qualcuno.
I cristiani devono preoccuparsi di far sparire soprattutto l'ignoranza religiosa, presente anche in tanti battezzati.
Quest'opera di misericordia puo' essere fatta da tutti, istruendo, dando il buon esempio, regalando stampa formativa.

Ammonire i peccatori
Gesu' ha detto: "Se un tuo fratello fa del male, va' a trovarlo e dimostragli il suo errore, ma senza farti sentire da altri. Se ti ascolta avrai recuperato tuo fratello" (Mt 18,15).
Ammonire chi pecca e' collaborare direttamente con Dio e aiutare chi sbaglia ad evitare il peccato.
La correzione fraterna non e' un consiglio ma un comando di Gesu', che obbliga in coscienza.
"Chi aiuta un peccatore ad abbandonare la strada sbagliata, lo salvera' dalla morte eterna e otterra' il perdono di molti peccati" (Gc 5,20). Quest'opera di misericordia puo' essere fatta da tutti usando la bonta', la prudenza, la pazienza e il buon esempio.

Consolare gli afflitti
Gesu' dice: "Beati quelli che sono nella tristezza; Dio li consolera'" (Mt 5,4). La consolazione consiste nel comunicare la certezza che in ogni sofferenza c'e' una vocazione alla gioia. La piu' autentica consolazione e' l'annuncio del premio eterno che ci attende.
S. Paolo scriveva ai cristiani di Corinto: "Dio ci consola in tutte le nostre sofferenze, perche' anche a noi sia possibile consolare tutti quelli che soffrono, offrendo quelle stesse consolazioni che Dio ci da'" (2Cor 1,4).
Dobbiamo vedere anche nel peccatore un afflitto che ha bisogno di essere consolato.
Quest'opera di misericordia puo' essere fatta da ciascuno di noi, vedendo Gesu' presente nel sofferente.

Perdonare le offese
Dice Gesu': "Siate anche voi pieni di bonta', cosi' come Dio, vostro Padre, e' pieno di bonta'" (Lc 6,36).
"Con la misura con cui voi trattate gli altri, Dio trattera' voi" (Lc 6,38)...Se un tuo fratello ti fa del male, tu rimproveralo! Se poi si pente di quello che ha fatto, tu perdonalo!" (Lc 17,3)
Quest'opera di misericordia e' possibile e necessaria per tutti; del resto chi trova la forza di perdonare agli altri, fa un grande regalo anche a se stesso: dopo il suo perdono al prossimo, puo' avere anche lui il perdono da Dio.

Sopportare pazientemente le persone moleste
S. Paolo apostolo scriveva ai cristiani di Colossi: "Sopportatevi a vicenda: se avete motivo di lamentarvi degli altri, siate pronti a perdonare, come il Signore ha perdonato voi (Col 3,13).
Molesta e' la persona che provoca sofferenza, fatica, preoccupazione, disagio, lavoro in piu', perdita di tempo ecc.
Sopportare pazientemente le persone moleste non significa pero' lasciare che esse, con la loro molestia, continuino a condizionare la vita degli altri; e' necessario intervenire per consigliare e istruire le persone moleste, perche' non abbiano a mancare piu', nemmeno involontariamente, in cio' che fa soffrire il prossimo.
Chi non facesse questo trascurerebbe l'altra opera di misericordia che ci comanda di istruire gli ignoranti, perche' non offendano ne' Dio ne' il prossimo con il loro comportamento.
Quest'opera di misericordia la possiamo attuare tutti perche' le occasioni non mancheranno mai.

Pregare Dio per i vivi e per i morti
Ha detto Gesu': "E' necessario pregare semopre, senza stancarsi mai" (Lc 18,1).
Questa e' l'ultima opera di misericordia spirituale che compendia tutte le altre. La preghiera e' il mezzo sicuro con cui noi possiamo raggiungere tutti: vivi e defunti.
Il pregare e' rendersi "Samaritani" in soccorso spirituale di tutti i fratelli che camminano accanto a noi, nella Chiesa pellegrina sulla terra, e per quelli che ci hanno preceduto nella fede e dormono il sonno della pace eterna.
Noi, pregando per i vivi e i morti, teniamo viva e unita la Chiesa visibile e invisibile.
Nella S. Messa i nomi dei vivi e dei morti si legano e si uniscono in un'unica impetrazione di grazia e di pace, di luce e di riposo, di coraggio e di speranza.
Pregare e' un'opera di misericordia che possiamo e dobbiamo fare tutti perche', oltre giovare agli altri, gioviamo anche a noi stessi.

27/06/2005 19:05
 
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CONCLUSIONE

Da quanto abbiamo riflettuto sulle opere di misericordia, appare chiaro che Gesu' stimola esplicitamente tutti i suoi seguaci a praticarle per poter raggiungere la salvezza eterna. "E' certo che nessuno puo' essere gradito a Dio se non ha la fede. Infatti chi si avvicina a Dio deve credere che Dio esiste e ricompensera' quelli che lo cercano" (Eb 11,6).
Pero' "la fede se non si manifesta nei fatti e' morta" (Gc 2,17).
Chi non fara' le opere di misericordia non avra' alcuna scusa valida nel giorno della resa dei conti.

Ora, potrebbe sorgere in noi questa domanda preoccupante: quale deve essere la misura delle nostre opere di carita' verso il prossimo per essere sicuri di avere realizzato la volonta' di Dio?
Gesu' ci da' una risposta chiara e vincolante nel suo Vangelo: "Fate agli altri quello che volete che essi facciano a voi" (Lc 6,31).
Dobbiamo farci spesso questa domanda: che cosa potrei ragionevolmente e cristianamente attendermi dagli altri se io mi trovassi nella loro stessa situazione? La risposta sincera che diamo e' la giusta misura in cui dobbiamo operare, per poter essere sereni in coscienza.

Inoltre nel fare le opere di misericordia corporali e spirituali, non basta realizzarle solo preoccupati di non peccare, perche' cio' non sarebbe amore agli altri ma a se stessi: si agirebbe solo per non essere puniti da Dio; nel manifestare il nostro amore al prossimo dobbiamo invece metterci nei panni di chi necessita del nostro gesto di bonta' e poi esprimerlo con la massima generosita' possibile, valutata da noi che conosciamo con esattezza quanto possiamo mettere a disposizione del prossimo, senza mancare del necessario; solo cosi' potremo essere completamente sereni in coscienza davanti a Dio e al prossimo. Saremo certamente piu' generosi se rifletteremo che Gesu' ci invita alla perfezione dell'amore dicendo: "Se vuoi essere perfetto, va' a vendere tutto quello che hai, e i soldi che ricavi dalli ai poveri" (Mt 19,21)

Il ricco epulone e il povero Lazzaro
Per rafforzare la nostra volonta' ad essere generosi verso il prossimo sofferente, giova meditare la parabola del ricco epulone che sfoggiava vesti costose, faceva festa con la tavola sempre imbandita di ogni bene e non dava nemmeno le briciole al povero Lazzaro sempre affamato e malato.
Alla loro morte le cose si invertirono.
Il ricco incapace di aprirsi alla sofferenza altrui "mori', fu sepolto e ando' a finire nell'inferno dove soffriva terribilmente.
Il povero Lazzaro, mor e gli angeli di Dio lo portarono accanto ad Abramo nella pace" (Lc 16,19)

Chiediamo alla Madonna santissima "Madre di misericordia" di aiutarci ad essere sempre fiduciosi nella misericordia di Dio e misericordiosi verso il prossimo.

PREGHIERA

O Dio, grande e misericordioso,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l'anima
e di amare i nostri fratelli
come ci ha insegnato Gesu',
che vive e regna nei secoli eterni. Amen


Dice il Signore Gesu': "Siate anche voi pieni di bonta', cosi' come Dio, vostro Padre, e' pieno di bonta'" (Lc 6,36)


FINE [SM=g27823]
03/07/2005 00:21
 
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Re: Cosa cosa??



1)mi pare un pò fuori luogo questa osservazione..
La storia di Margherita è così antica ..
Insomma.. dai fratello.. elasticità..
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Caro fratello Marco, questa favoletta banale ed infantile, mi pare un pò fuori luogo.
Il fatto che, queste magiche fiabe, vengano raccontate come se realmente accadute, mi fanno accapponare la pelle. E' una sensazione che provo. Spero che qualche fratello non si offenda.

>>Ma chi ti dice che è geovese?? Ma cosa dici fratello??
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Ho riportato come finiscono le preghiere dei testimoni e quella lettura ne aveva i termini. Non è una colpa o una mancanza di tatto, farlo notare.

>>> per cui se l'interesse al 3D è manifesto perchè consigliare di riportare solo qualche estratto??
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Perchè mi sembra esagerato. Fuori dalle regole del Forum, e lo dice uno che le regole del Forum non le ripetta mai, perciò me ne intendo!!
Credo che il fantastico e meraviglioso berescitte, come moderatore, avrebbe dovuto evitare il testo integrale.
A cosa porta questo testo? ad approfondire un dialogo? un dibattito? un contendere?
No, solo un autocompiacimento di chi è da quella parte religiosa. Una autogratificazione.
Vorrei ricordare che in altre occasioni sono stati ripresi foristi di religione mormone o evangelici perchè riportavano pari pari racconti analoghi. Informandoli, giustamente, che nel Forum non si faceva "proselitismo".
Non è certo stata l'intenzione della cara sorella forista, e non è stata certa l'intenzione di voi fratelli che l'aveta sollecitata a proseguire, ma, mi è sembrato un "eccesso di enfasi"

>>Ti abbraccio
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Di più caro Marco, ti bacio.

Ciao
Maurizio

05/07/2005 09:21
 
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Maurizio brontola? Bery risponde!
Carissimo, che scrivi...
>Credo che il fantastico e meraviglioso berescitte, come moderatore, avrebbe dovuto evitare il testo integrale.

R- Sei fuori strada perché:
1) io non sono moderatore di questa sezione
2) la sezione "Fuori Tema" non richiede che chi posti il suo 3D porti ad "approfondire un dialogo? un dibattito? un contendere?"

Piuttosto vedi di non farmi perdere tempo nel fare ricerche impossibili, citando in maniera imprecisa, come hai fatto con il "donnaccia" di cui sopra... e come hai fatto per la masturbazione, attribuendo alla Chiesa ciò che non è vero.[SM=g27829] Sto per andare a risponderti...[SM=g27838]
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est modus in rebus
08/07/2005 10:49
 
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Caro berescitte,
ti ringrazio perchè nonostante il tuo impegno giornaliero sia continuo e pressante in tanti campi della vita sociale, religiosa e "politica", riesci anche a dedicarmi un ritaglino del tuo tempo prezioso.
GRAZIE.
Ora riguardo al moderatore, è verissiomo che in questa sezione il moderatore è Achille Lorenzi, ma, la tua presenza in questo Forum è talmente attiva (sei moderatore in tre sezioni) che anche quando intervieni il tuo peso "moderato" dovrebbe sempre essere presente.
Sulla povera Margherita, ho virgolettato il "donnaccia" riassumendo quanto scritto sotto dove si affermava che si era lasciata trascinare dalla sensualità e dal disordine morale.

"Margherita, sul fiorire della sua giovinezza, fuggi' dalla casa paterna e, lasciandosi trascinare dalla sensualita', visse nove anni nel disordine morale."

Il mio virgolettato non era una citazione, ma una logica riflessione che portava a descrivere, con quelle parole riportate da "cinuzza" la povera Margherita, colpevole di essersi innamorata.

Ciao e....vado a leggere il tema della masturbazione e la posizione della Chiesa.

Maurizio
08/07/2005 14:23
 
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Carissimo
Il mondo chiama tout court amore ciò che un cristiano distingue, a seconda dei valori umani coinvolti nella attrazione (buotto là senza essere completo) almeno:
- amore vero e proprio
- sensualità biologica
- passione impura
- erotismo epidermico
- mercificazione venerea
Anche la laica psicologia conosce queste differenze.
E' la valutazione cristiana, che vede l'amore sessuale benedetto da Dio solo nel matrimonio, che fa qualificare a Gesù il gesto di Maria Maddalena come un qualcosa da "non ripetere più", anche se, è supponibile, che tra i tanti suoi "mariti avuti" qualcuno lo avrà amato davvero con sentimento sincero.
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est modus in rebus
08/07/2005 15:21
 
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Belle parole, che non contesto.
La morale per me, è personale, distaccata da Dio. L'amore sessuale per i credenti è solo nel matrimonio, e giustamente così dovrebbero attenersi. Che non lo facciano tutti, non va a incrinare questo principio religioso.
Ma per cortesia, non iniziate una battaglia parlamentare per incarcerere chi si masturba o ha rapporti pre/matrimoniali.
Berescitte, non ti basta arderli perennemente nel fuoco dell'inferno???
Ciaoooooo
Maurizio
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