10/06/2005 23:56 |
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Israeliani in Cina per prelievi di organi su condannati a morte AFP 09.06.05
| 07h03
Sono dozzine d'Israeliani che tutti i mesi vanno in Cina per aste di organi prelevati dai corpi di detenuti cinesi condannati a morte a prezzi di assoluta concorrenza, così si intitola un articolo comparso giovedì su le Maariv (Belgio).
Circa trenta Israeliani che non sperano di trovare un donatore in Israele vanno in Cina tutti i mesi per avere un trapianto di organi, quasi sempre un rene, secondo i giornali.
"I prezzi sono un 30 % meno cari di quelli praticati in Colombia, gli organi trapiantati sono di buona qualità, e le cure mediche prestate sono delle migliori del mondo", ha confidato al giornale, sotto copertura dell'anonimato, uno dei responsabili israeliani della trafila cinese.
"Se io non avessi effettuato un trapianto di reni in Cina,io sarei già morto, un condannato a morte cinese mi ha salvato la vita (...) , ha confidato al giornale Abraham Sasson, un Israeliano di Eilat (mar Rosso) che è andato in Cina recentemente per subire un trapianto.
Ps. da un forum francese, ricevuto da un amico iscritto
VitaleLa giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King |
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11/06/2005 11:56 |
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Credo che il problema dei viaggiatori in cerca di organi, non sia da limitare solo agli israeliani.
Piuttosto, mi chiedo come mai il giornale abbia fatto luce solo su quella nazione.
Ci sarà qualcosa sotto?
Mah ... io esprimo i miei dubbi sui motivi di tanta precisione.
Ciao
Maurizio |
12/06/2005 00:10 |
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Scritto da: Tubal Cain 11/06/2005 11.56
Credo che il problema dei viaggiatori in cerca di organi, non sia da limitare solo agli israeliani.
Piuttosto, mi chiedo come mai il giornale abbia fatto luce solo su quella nazione.
Ci sarà qualcosa sotto?
Mah ... io esprimo i miei dubbi sui motivi di tanta precisione.
Ciao
Maurizio
Concordo con Maurizio e aggiungo, sarebbe opportuno usare lo stesso acume, quello di Maurizio intendo, quando leggiamo cose su i Testimoni di Geova ?
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Zaccaria a Israele (2:8)
Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti:
«È per rivendicare la sua gloria
che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda;
perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo.
[Modificato da alex.kirk 12/06/2005 0.16] ________________________________
Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto». |
14/06/2005 02:55 |
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In Italia la deontologia medica impone che:
- gli organi siano donati
- si venga messi in lista d'attesa indipendentemente dalla preziosità sociale del malato ricevente
Il che depone per il valore della vita umana di per sé, che è pari per tutti (come per la legge) sia la vita di una persona benemerita sia un poco di buono, sia credente sia ateo ecc... così che non si dia luogo a discriminazioni su questo aspetto.
La discriminazione, come sappiamo avviene però (ed è una contraddizione) tra la vita della madre e quella del figlio ancora non venuto alla luce. In quel caso, se esiste conflitto di interessi, viene privilegiata la vita della madre autorizzando la soppressione del figlio con l'aborto. Aberrazione etica chiamata aborto terapeutico. ----------------------
est modus in rebus |
15/06/2005 00:13 |
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>>>La discriminazione, come sappiamo avviene però (ed è una contraddizione) tra la vita della madre e quella del figlio ancora non venuto alla luce. In quel caso, se esiste conflitto di interessi, viene privilegiata la vita della madre autorizzando la soppressione del figlio con l'aborto. Aberrazione etica chiamata aborto terapeutico.
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Come risolveresti, berescitte, questa aberrazione etica?
Non ho letto la soluzione del problema da te posto.
Se la donna và incontro a morte certa, continuando la gravidanza,
commette omicidio lei che lo chiede e i medici che operano l'aborto terapeutico?
Se salvi il feto, uccidi la madre, se salvi la madre uccidi il feto. In tutti i casi ogni scelta comporta la morte di uno dei duei coinvolti.
Affermare, come ha fatto in una discussione analoga polymetis, che lasciare morire la madre non è omicidio perchè la....si lascia morire, è risibile.
Se è omicidio l'aborto terapeutico, è omicidio lasciare morire la madre pur potendola salvare.
Tutti e due sono omicidi inamissibili, anche quello della madre, nonostante la Chiesa si inchini alle leggi della divina Provvidenza.
Ciao
Maurizio |
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