Polymetis ha scritto:
...Ma è una generazione ab aeterno, e giacché Dio è metatemporale la generazione del Figlio è avvenuta fuori dal nostro continuum spazio-tempo. Non è mai esistito un tempo in cui il Padre fosse senza il Figlio. Al che mi dirai: e prima di generarlo? Peccato che la tua replica non avrebbe senso, mi hai detto "prima", ma essendo Dio fuori dal tempo non c'è né prima né dopo.
A proposito dell'esistenza eterna del Figlio, e della sua generazione al di fuori del tempo, ho trovato molto interessante questo commento di Agostino d'Ippona al passo di Gv. 8.58 ("Prima che Abramo fosse, io sono"):
Adirati i Giudei risposero: Non hai ancora cinquant'anni, e hai veduto Abramo? E il Signore: In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, io sono (Gv 8, 57-58). Pesa le parole e intendi il mistero. Prima che Abramo fosse: fosse si riferisce alla creatura umana; sono si riferisce alla divina essenza. Fosse, perché Abramo era una creatura. Non disse il Signore: Prima che Abramo esistesse, io ero; ma disse: Prima che Abramo fosse fatto - e non poté esser fatto se non per mezzo di me -, io sono. Neppure disse: Prima che Abramo fosse fatto, io sono stato fatto. In principio - infatti - Dio fece il cielo e la terra; e in principio era il Verbo. Quindi, prima che Abramo fosse, io sono. Riconoscete il Creatore, non confondetelo con la creatura. Colui che parlava era discendente di Abramo; ma perché potesse chiamare Abramo all'esistenza, doveva esistere prima di lui. (Commento al vangelo di San Giovanni, Omelia 43, n° 17).
Penso che le parole di Agostino si possano citare anche per dimostrare che la TNM sbaglia nel tradurre "io ero" al posto di "Io sono".
Achille