C'è qualcosa che non torna nell'apologia di Poison che dice...
>A me spiace per la condizione di Ingannato, ma alla fine la scelta è stata presa per ECCESSO di ZELO!
E ciò che non torna, a mio avviso, sono due cose collegate:
1)- l'affermazione che la Torre/Schiavo/WT/CD è la parte terrena del Canale di comunicazione di Geova, che neanche interpreta la Bibbia ma ha solo la responsabilità editoriale di stampare ciò che riceve dalla suprema sede che grazie a Dio interpreta e trasmette;
2)- le assicurazioni fatte dal Canale che,
secondo Geova, i trapianti (almeno per dieci anni) erano cannibalismo e il vendere i beni per dedicarsi all'opera di predicazione nel breve tempo che rimaneva per la fine del mondo - nel 1974 ad un anno di distanza dalla pronosticata fine - era un modo eccellente per utilizzare il breve tempo che restava.
Chissà un domani tra queste comunicazioni del Canale sarà inserita anche la smentita delle trasfusioni di sangue e ridotta a zero la faccenda delle immagini... E' possibile o no?
Perciò se Poison scrive
"Uno deve scegliere per quello che pensa sia GIUSTO nel contesto della sua Vita.
Se allora Lo riteneva giusto chiuso, non puoi rincriminarti ora;"
assegnando cioè al soggetto decidente la responsabilità delle sue scelte,dice una verità, ma solo se esiste una condizione, quella della correttezza dell'informazione ricevuta. Altrimenti si parla di scelta inficiata dall'inganno; una cosa che nella nostra legislazione permette perfino di revocare la validità di un atto notarile e di incriminare chi ha dato le assicurazioni che tutto era liscio.
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est modus in rebus