Grazie Miriam! Lazzaro? magari la WT ne parlasse di più...
La WT non scende nel profondo del problema riguardo alla modalità della risurrezione di Lazzaro. Essa (se mi mancano letture migliori mi si informi) se ne preocuupa solo per negare l'immortalità dell'anima della cristianità, ovvero per trovare conferme che l'anima sarebbe l'insieme dell'individuo e non una parte spirituale di esso*. Per arrivare a tanto si dice che la presunta "anima" della cristianità, quando Lazzaro morì, non se ne andò nel reame spirituale semplicemente perché non risulta che dopo, risuscitato, abbia mai parlato di esso, quando ovviamente sarebbe stato l'argomento più interessante del mondo da registrare e incidere sulla pietra. Il che significa che non c'è andato. E allora? Allora significherà che la sua forza vitale è svanita, ma, a comando di Geova essa fu reinserita nel corpo che avrebbe perciò ricominciato a respirare e a destarsi dal sonno.
La domanda invece dovrebbe ottenere una risposta più analizzatrice. Noi ci chiediamo, e chiediamo alla WT o chi per essa, di spiegarci come andò precisamente la cosa. Il corpo era già in decomposizione, fu risanato miracolosamente e rimesso a posto? la forza vitale, svanita, è stata ricreata, sintetizzata dall'energia sparsa nell'universo e reinfusa o come?...
E ancora - e qui interveniamo noi con un altro aspetto della tematica specifico della risurrezione - perché la WT chiama "risurrezione" questo evento occorso a Lazzaro (e prima di lui al figlio della vedova di Naim e alla figlia di Giairo) quando sa che Cristo è il "primogenito dai morti" e che la risurrezione per antonomasia e prototipo di tutte le altre è quella di Cristo? Risurrezione che si distingue dai fenomeni precedenti perché il Cristo risorto, oltre ad avere un corpo ambivalente di tipo evanescente o palpabile a volontà non è più soggetto alla morte (Rm 6,9), mentre il corpo di quei personaggi è rimasto quello che era perché poi sono rimorti?
Lo dico io perché non distingue. Lo fa perché vuole che non si creda che di Gesù sia stato risuscitato il suo vero corpo carnale con cui morì, ma sia stato sostituito con un "corpo spirituale". Allora abbiamo che le uniche risurrezioni della storia, che in realtà dovremmo definire rivivificazioni o rianimazioni, sarebbero state quelle appunto di Lazzaro e Co. Non quella di Cristo che fu una sostituzione di corpo.
Ma la Bibbia è là a smentire. I verbi che la Bibbia usa per indicare la risurrezione (eghèiro, e anìstemi) non alludono minimamente a sostituzione di corpo ma a risveglio (eghèiro) al rizzarsi di nuovo in piedi (anìstemi) dello stesso corpo.
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* Cosa che però poi va in contraddizione con il concetto, da essi stranamente sostenuto (a pag. 1385 NM '67) di "anima morta o cadavere". Insomma siamo sempre nella ambiguità e fluttuanza del linguaggio. Da un lato troviamo scritto "tu sei un'anima" "la vostra anima siete voi", l'uomo è un'anima", il che fa pensare chiaramente a un uomo vivo in carne ed ossa come è appunto il lettore. Poi, come se fosse irrilevante, chiamano "anima morta" anche quel qualcosa in cui non esiste più lo spirito o forza vitale. Boh!
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est modus in rebus