  05/05/2005 13:31 |
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| Registrato il: 18/03/2005
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Da buon lettore di Focus e dei libri del Cicap mi diverto a leggere e cercare leggende metropolitane ![[SM=g27828]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/28/9572832.gif) . Come molti di voi sanno anche nella congregazione ne circolano parecchie. Qualcuno di voi ha mai sentito la storia di Raffaella Carrà, che ha detto in una sua intervista che uno spirito le ha riferito che presto verrà la fine e solo i tdg si salveranno? Se si me la ampliate e citate le fonti?
Grazie, ciao, buona giornata ![[SM=g27824]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/24/6594288.gif) ! dai diamanti non nasce niente...
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| 05/05/2005 13:56 |
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| | | Post: 20
| Registrato il: 17/03/2005
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Poco tempo fa in famiglia ne ho sentito parlare, si diceva che Raffaella Carrà avrebbe ammesso di avere venduto l'anima al diavolo, così lei giustificherebbe il suo successo professionale. ![[SM=g27833]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/33/6206759.gif)
In più avrebbe aggiunto che l'unica religione che è nel giusto ![[SM=g27820]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/20/3366220.gif) sono i TDG e che presto appunto verrà la fine decantata tanto da questi....
Deve essersi trattato di una intervista rilasciata dalla stessa Carrà in un programma della RAI, io personalmente ne ho solo sentito parlare e mi sembra un pò strano un'ammissione del genere da una persona nella sua posizione, proviamo per un attimo ad immaginare tutte quelle vecchiette che l'adorano cosa potrebbero pensare di lei dopo aver sentito che ha venduto l'anima al Diavolo...minimo perderebbe il 70-80% di ammiratrici!
Ripeto, ho solo visto con che enorme soddisfazione questi miei parenti TDG D.O.C mi raccontavano l'episodio, spero si siano solo fatti prendere un pò la mano e abbiano colorito quello che la Carrà voleva effettivamente dire.
ingannato |
| 05/05/2005 15:32 |
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Quando feci il "servizio militare" nel carcere militare di Forte Boccea, circolavano voci sempre più insistenti su presenze medianiche nel carcere di Peschiera.
Tutti raccontavano episodi raccapriccianti e diabolici.
Non li descrivo perchè non ne vale la pena, prendeteli per buoni.
Poi un giorno trasferirono una quarantina di tdg da Peschiera a Forte Boccea e mi divertii a fare domande a queste vittime del 666.
Alle mie domande, ognuno rispondeva confermando, ma nessuno mi dava informazioni di prima mano.
Tutti avevano sentito dire, ma non ho mai incontrato un testimone diretto dei fatti.
VORRA' DIRE QUALCOSA?
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| 05/05/2005 17:11 |
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Come nasce una leggenda metropolitana:
Quando siamo testimoni di qualche evento particolarmente significativo, diveniamo desiderosi di riportarlo ad altri, forse per divenirne in qualche modo “partecipi e protagonisti”.
La tendenza, nella narrazione del fatto, sarà di gonfiarlo per renderlo ancor più unico.
In questo caso avviene il tipico fenomeno della palla di neve:
Se fatta rotolare su di un pendio innevato, alla fine della discesa sarà diventata una valanga.
Dopo i primi metri di rotolamento, il fenomeno si potrebbe ancora bloccare, in seguito sarà troppo tardi e diverrà incontrollabile.
Mi accorsi di questa innata tendenza al sensazionale, quando un pomeriggio in cui non avevo niente di meglio da fare, lanciai nel mio piccolo una leggenda metropolitana.
Eravamo un piccolo gruppetto d’amici tdg, avevamo tutti vent’anni.
Forse a pranzo esagerai con il bianco dei colli romani, e mi infilai in un racconto inventato di sana pianta e che sgorgava fluido dalla mia bocca menzognera; avevo solo voglia di giocare.
La farò breve:
Eravamo alla fine degli anni ’80, L’URSS stava per crollare definitivamente e la Polonia aveva spalancato le porte per le Assemblee internazionali.
Ripeto, non so perchè nacque la cosa, ma presto mi trovai a raccontare la vita di due tdg Russi: padre e figlio.
Questi, nella mia fantasia malata, vivevano in URSS ed erano tdg.
Quando il figlio raggiunse l’età per il servizio militare, ovviamente rifiutò la divisa e fu deportato in uno sperduto Gulag nella remota Siberia.
Gli fu impedito di scrivere al padre e per anni non riuscirono a mettersi in contatto tra loro.
Dopo parecchio tempo, il padre perse la speranza di rivedere il figlio vivo e si trasferì in Polonia, dove c’era maggiore libertà religiosa.
Quindici anni dopo, alle Assemblee internazionali Polacche e durante l’intervallo di pranzo, c’era una lunghissima fila per prendere il pasto.
Tutti ordinatamente composti, procedevano verso la distribuzione.
Ad un certo punto, un giovane di circa 35 anni si accorse che dietro a lui c’era un fratello anziano e malato che aspettava il proprio turno, si girò verso di lui e sorridendo gli disse:
“Prego fratello vai avanti tu, io sono giovane e ti cedo volentieri il mio posto”.
Il vecchio scrutò il viso del ragazzo e continuò a farlo per lunghi interminabili istanti, il giovane smise di sorridere: fissò l’anziano negli occhi, il mondo si era fermato e ogni rumore scomparso, non dissero più nulla, si abbracciarono piangendo e ridendo e piangendo e ridendo:
Papà e figlio, integri nella fede, si erano rincontrati dopo 15 anni di feroce persecuzione Sovietica:
Aveva vinto la fede.
La cosa strana di tutto questo racconto è che alla fine della storia, non solo i miei amici avevano tutti gli occhi lucidi, ma ANCH’IO mi ero commosso al punto di lasciarmi coinvolgere dai sentimenti.
Non feci in tempo a smentire la storia, venimmo distratti da un imprevisto.
Pochi giorni dopo ero a cena presso una famiglia di tdg romani, nel mezzo della riunione il padrone di casa raccontò una toccante esperienza accaduta in un assemblea internazionale polacca …..
Tornai a casa, e mi fustigai con la fibbia della cintura.
P.S. Ci sono state molte situazioni in cui i tdg hanno sofferto la divisione dalla loro famiglia per motivi religiosi, il fatto che io abbia raccontato una fandonia, non diminuisce la loro vera sofferenza e la rispetto profondamente.
Volevo solo evidenziare come la ricerca del sensazionale fa scattare una molla diabolica nella mente delle persone.
Ciao
Maurizio [Modificato da Tubal Cain 05/05/2005 20.28] |
| 06/05/2005 01:57 |
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| | | Post: 49
| Registrato il: 18/03/2005
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Non siamo + negli anni 70 quando si bruciava mezza casa per eliminare eventuali oggetti "spiritati" , ma chiedo a voi: qualcuno ha esperienze di prima mano su spiriti e compagnia bella? Ripeto, di PRIMA MANO perché di storie ne conosco tante anch'io, ma mai niente di riscontrabile o di tangibile. Impressioni, paure, effetti di droghe... Ma mai una persona credibile che abbia vosto o sentito qualcosa di concreto. Avete qualcosa?
Ciao, buona notte a tutti!
dD dai diamanti non nasce niente...
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| 26/06/2006 15:00 |
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Sullo stesso tema girava la voce di una medium che dichiarò al Maurizio Costanzo Show che "Satana ce l'ha specialmente con i figli dei Testimoni di Geova". Immagino che anche questa sia una fregnaccia. Oppure il corpo direttivo paga qualcuno per affermare cose del genere? Non di certo la Carrà :D |
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