Una vecchietta giorni fa, lo raccontavo anche in un altro trehad, si avvicinava cortesemente, trascindando una gamba, chissà quale male l'affligeva.
Quando ho accolto l'invito a prendere le riviste, gli ho strappato un sorriso grandissimo.
Convita di essere piaciuta, in questo modo, a Geova, era contenta.
Mi ha ricordato anche le molte vecchine che, negli edifici delle chiesa cattolica, fanno rosari per ore, convinte anch'esse di fare il volere di Dio, e trovando così il modo di compiacersi e di essere serene e felici.
Non so quanto sia giusto criticare, l'una o le altre, ma quel sorriso mi ha aggiustato la giornata, cominciata male visto che avevo fatto tardi (come al solito sono un caciarone).
Poi mi sono venuti in mente questi versetti:
Romani 14:5
Uno stima un giorno più di un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.
Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio.
Nessuno di noi infatti vive per sé stesso, e nessuno muore per sé stesso;
perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.
Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi.
Ho pregato, nella corriera, dopo aver incontratto questa vecchina, per lei, per me, per il mio amico aspirante TdG, per i miei amici, voi, che possiamo dare il giusto posto al nostro comune Cratore, fattosi carne. Il Suo posto deve essere per noi in cima ai nostri occhi, ai nostri pensieri, a Lui la Gloria.
Ciao, Alex.