20/11/2007 15:08 |
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Quest’anno è uscita una nuova edizione di Contro Apione a cura di Francesca Calabi docente di Storia della Filosofia tardoantica all’Università di Pisa, ed. Marietti.
Riporto, dal suddetto testo, i due passi citati in questa discussione:
«Questo Berosso, dunque, seguendo le più antiche scritture, ha raccontato, come Mosè, la storia del diluvio, della conseguente distruzione degli uomini, dell’arca in cui si salvò il nostro capostipite Noè, aggiunge l’epoca in cui sono vissuti e avviva così a Nabopalassar re di Babilonia e di Caldea; espone le sue imprese e racconta come egli inviò il figlio Nabokodrosor con un grande esercito contro l’Egitto e contro il nostro paese, quando seppe che si erano ribellati. Li sottomise, bruciò Gerusalemme, deportò tutto il nostro popolo al completo e lo trasferì a Babilonia; avvenne così che la città restò deserta per settant’anni fino a Ciro re dei Persiani. Berosso dice poi che il Babilonese sottomise Egitto, Siria, Fenicia e Arabia, superando con le sue imprese tutti i regnanti caldei e babilonesi che lo avevano preceduto.» - Contro Apione I, 19
«Tutto ciò è vero e concorda con i nostri libri. Vi è scritto che Nabucodonosor nel diciottesimo anno di regno distrusse il nostro Tempio il quale cessò di esistere per cinquant’anni; che nel secondo anno del regno di Ciro ne furono gettate le fondamenta e ancora, che nel secondo anno del regno di Dario fu finito.» - Contro Apione I, 21
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