Tubal Cain, 04/04/2005 19:42:
Ho pensato che avrebbe potuto interessarvi,
Tempo fa mi capitò di leggere il libro:
“Gli ultimi giorni di Hitler. Come muore una dittatura.”Scritto da Hugh Trevor-Roper, professore di storia moderna all’università di Oxford dal 1957 al 1980.
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“La setta era quella dei Bibelforscher, corrispondenti ai Testimoni di Geova d’Inghilterra e degli Stati Uniti.
Kersten, il massaggiatore di Himmler, intervenne in loro favore (com’era già intervenuto in favore di molti altri) perché li sapeva destinati ai campi di concentramento; e Himmler concepì allora il fantastico progetto in questione.
(Le dichiarazioni di Kersten a questo proposito sono state confermate da Schellenberg).
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Un Saluto
Maurizio
A proposito del ruolo di Kersten, è interessante leggere il seguente commento:
dal 1942/43 in poi i Testimoni internati godettero di un significativo sollievo dalle pressioni cui erano sottoposti, grazie all'intercessione del dott. Kersten, medico personale di Himmler, che convinse il capo delle famigerate SS ad impartire direttive più "benevole" circa il modo di trattare i Testimoni di Geova internati. È interessante notare che l’intercessione del dott. Felix Kersten a favore dei Testimoni di Geova internati produsse i suoi effetti proprio nel periodo più critico della orrenda storia dei lager. Infatti, “con la guerra contro la Russia ogni residuo interesse delle autorità (naziste) per l’essere umano scomparve, e si spalancò la porta allo sterminio di milioni di persone. A causa dell’urgente necessità di mano d’opera per far fronte a una guerra totale, si profilò un cambiamento di politica verso quelle persone che, dentro e fuori dei campi, furono giudicate prive di valore per lo Stato. Tutti gli indesiderabili abili al lavoro dovevano lavorare fino a morirne, mentre gli altri dovevano puramente e semplicemente essere uccisi. ... Per ciascuno stadio del processo produttivo furono creati ‘impianti’ distinti. Ci furono campi di raccolta e di distribuzione, nei quali i prigionieri venivano selezionati e inviati o ai campi di lavoro o ai campi di sterminio. La produzione si articolava così su almeno tre unità separate: i campi di raccolta, i campi di lavoro, i campi di sterminio” (citazione tratta da Pollina-Aveta, "Scontro tra totalitarismi: nazifascismo e geovismo", pag. 98).
Cordialmente
geovologo
Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola.