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La Bibbia crea inimicizia in famiglia?...

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2005 11:01
31/03/2005 00:01
 
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Sotto suggerimento di Rambosette apro una discussione su un passo della Bibbia che mi lascia molto perplessa. Vorrei capire qual'è il giusto intendimento nel leggere questo passo bibblico anche perchè la spiegazione e il modo con cui viene interpretato e adottato nei rapporti umani dai Testimoni di Geova mi sembra che abbia molto poco a che fare con la carità cristiana e l'amore di cui Gesù è stato Maestro. La scrittura in questione è Matteo 10:35 che dice: "Poichè sono venuto a creare divisione, ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, e la giovane nuora contro sua suocera".. Proseguendo poi si legge: "In realtà, i veri nemici dell'uomo saranno quelli della sua propria casa. Chi ha affetto per padre o madre che per me non è degno di me; e chi ha affetto per figlio o figlia non è degno di me".
Premetto che ho estrapolato questa scrittura da una Bibbia dei Testimoni di Geova e non sò se il contesto cambia leggendo un'altra Bibbia... Qualcuno può aiutarmi a capire e fare un pò di chiarezza? [SM=g27833]
31/03/2005 20:11
 
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Io la interpreto così: purtroppo a volte i familiari non condividono certe scelte che una persona fa, e si oppongono. Quindi anche lo studiare la Bibbia con un gruppo di persone (che siano o meno TdG) può far sorgere delle obiezioni da parte dei parenti e famigliari.
31/03/2005 23:05
 
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Questa scrittura me la sono sentita leggere o citare decine di volte. Mia mamma iniziò a studiare la bibbia quando io ero piccolo. Mio padre non era interessato e i fratelli e sorelle lo sapevano bene, perciò ogni tanto se ne venivano fuori con questo versetto biblico, una sorta di "incoraggiamento" allo/a sfortunato/a che ha il coniuge/il padre/il figlio/la sorella/ ecc... che non sono interessati alla dottrina dei tdg e che in qualche modo si pongono da ostacolo al progresso della persona.

Un modo come un altro per dire:

"Tieni duro che anche Gesù aveva previsto queste difficoltà"
"E' una prova a cui sei sottoposto, solo la vera lealtà a Geova ti aiuterà in questa situazione"
"E' normale che trovi opposizione all'interno della famiglia, loro non conoscono Geova"



e, come ciliegina sulla torta.... ultimo ma non meno importante, per chi se la sarà sentita dire in tutte le varianti....


"E' un bravo marito, gli manca solo la verità" [SM=g27820]

Chubby

"Loro ridono perchè io sono diverso, io rido perchè loro sono tutti uguali."
Jonathan Davis


04/04/2005 13:01
 
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Scritto da: martina.lisa 31/03/2005 0.01... La scrittura in questione è Matteo 10:35 che dice: "Poichè sono venuto a creare divisione, ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, e la giovane nuora contro sua suocera".. Proseguendo poi si legge: "In realtà, i veri nemici dell'uomo saranno quelli della sua propria casa. Chi ha affetto per padre o madre che per me non è degno di me; e chi ha affetto per figlio o figlia non è degno di me".
Premetto che ho estrapolato questa scrittura da una Bibbia dei Testimoni di Geova e non sò se il contesto cambia leggendo un'altra Bibbia... Qualcuno può aiutarmi a capire e fare un pò di chiarezza? [SM=g27833]

Leggendo l'intero contesto si comprende meglio il senso di queste parole. Cito dalla Nuova Riveduta:
La missione dei dodici apostoli
=(Mr 3:13-19; 6:7-11; Lu 6:12-16; 9:1-5) Lu 10:1-12; At 1:13
1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità.
2 I nomi dei dodici apostoli sono questi:
il primo, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello; 3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo d'Alfeo e Taddeo; 4 Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, quello stesso che poi lo tradì.
5 Questi sono i dodici che Gesù mandò, dando loro queste istruzioni:
«Non andate tra i pagani e non entrate in nessuna città dei Samaritani, 6 ma andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d'Israele. 7 Andando, predicate e dite: "Il regno dei cieli è vicino". 8 Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9 Non provvedetevi d'oro, né d'argento, né di rame nelle vostre cinture, 10 né di sacca da viaggio, né di due tuniche, né di calzari, né di bastone, perché l'operaio è degno del suo nutrimento.
11 In qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi se vi sia là qualcuno degno di ospitarvi, e abitate da lui finché partirete. 12 Quando entrerete nella casa, salutate. 13 Se quella casa ne è degna, venga la vostra pace su di essa; se invece non ne è degna, la vostra pace torni a voi. 14 Se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere dai vostri piedi. 15 In verità vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.

Le persecuzioni imminenti
Lu 12:4-12, 51-53; 14:26-33; 21:12-17
16 «Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21 Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che il Figlio dell'uomo sia venuto.
24 Un discepolo non è superiore al maestro, né un servo superiore al suo signore. 25 Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato Belzebù il padrone, quanto più chiameranno così quelli di casa sua! 26 Non li temete dunque; perché non c'è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti. 28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna. 29 Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 30 Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.
32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.
34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; 36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. 37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. 38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Queste parole si sono adempiute nel corso dell'intera storia del Cristianesimo. E' accaduto infatti innumerevoli volte che i cristiani siano stati perseguitati, odiati ed uccisi. E tale persecuzione, come attesta la storia dei martiri, veniva spesso promossa dai familiari che non si volevano convertire alla nuova fede.
Anche oggi, in molte nazioni dove prevalgono altre religioni (penso in particolare all'Islam) convertirsi al cristianesimo può significare essere condannati a morte. Ci sono milioni di cristiani nei paesi islamici.
Anche in India, paese prevalentemente induista, ci sono circa 30.000.000 (trenta milioni) di cattolici e molti milioni di cristiani protestanti. I missionari cristiani, da secoli, hanno spesso incontrato odio e violenta persecuzioni in tutti questi paesi.

Comprendo il motivo della tua domanda: i TdG applicano le parole da te citate alle divisioni, spesso dolorose, che si creano quando qualcuno si converte alla loro fede. Tuttavia, come dicevo, le succitate parole del Vangelo si sono adempiute nel corso dell'intera storia del Cristianesimo e non solo negli scorsi 130 anni circa (da che esiste la WTS).
Volerne limitare l'applicazione alla sola realtà in cui vivono i TdG è una "strumentalizzazione" delle parole di Gesù.
Per fare un esempio che rende più chiara la questione: se qualcuno in una famiglia volesse aderire a delle ideologie completamente (ed oggettivamente) sbagliate, questo potrebbe provocare tensioni, litigi, e anche ostilità nella sua famiglia. Ma si tratta di una reazione normale e del tutto legittima.
Se qualcuno citasse le parole di Matteo 10 applicandole a simili situazioni, certamente la sua sarebbe una strumentalizzazione della Scrittura.

Per inciso, non mi risulta sia mai avvenuto fra i TdG quello che si legge nel v. 21 «Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire». Tu conosci esperienze simili?
Nelle riviste non sono mai state pubblicate, segno che cose del genere fra i TdG non sono mai accadute.
Simili fatti però sono si sono verificati molte nel corso della millenaria storia del Cristianesimo.

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 04/04/2005 17.10]

06/04/2005 11:01
 
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Grazie Achille per la tua risposta esauriente. Non ho il coraggio di farla leggere a babbo, ma almeno io ho trovato una risposta nel mio cuore. Achille? Anche tu sei un GRANDE UOMO. [SM=g27832]
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