Io sono d'accordo con te, bruttus, quando scrivi...
>l'amore e importante non solo verso gli unti ma verso tutti.
Ma bisogna convenire che questa convinzione deriva da una interpretazione delle Scritture propria della "Cristianità" (per quanto condivisa a livello universale perfino dai "laici" che vedono in questo un altissimo valore umanitario nel Vangelo).
Cosa diresti però a un TG che ti creasse questo schema interpretativo?
- Gesù, nella illustrazione del giudizio universale, parla di accoglienza e di riprovazione in base a chi avrà sostenuto i "suoi fratelli"
- le Scritture le capisce solo lo Schiavo e lo Schiavo insegna che per "suoi fratelli" Gesù intendeva dire lo Schiavo stesso
- quindi la caritas che Geova approva è solo quella che consiste nel... mandare soldi a Brooklyn
- anzi, lo Schiavo conferma (sempre con la sua interpretazione) che adoperarsi per la Caritas come fanno quelli della "cristianità" significa togliere a Geova la credibilità della sua profezia relativa al "segno" della fine che consiste, tra l'altro, nel registrare un progressivo e irreversibile imbarbarimento di questo "sistema di cose" (la caritas pone delle "toppe" che vanno controcorrente!),
quindi la caritas che non sia indirizzata ai soli Unti, irrita Geova ed è adoperata da Satana per "sviare".
- così ne segue che l'unica forma di benevolenza verso il prossimo gradita a Geova (salvo anche quella di offrire degli avanzi dopo il soccorso dato nelle calamità naturali a "coloro che hanno associazione con noi nella fede", il che è molto utile alla propaganda...) consiste ESCLUSIVAMENTE nel dedicarsi alla predicazione.
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est modus in rebus