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la carità ed i TdG

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2005 12:55
08/02/2005 20:49
 
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Ho una domanda.
I passi della Bibbia che insistono sulla carità, come la descrizione del giudizio universale: ero solo e mi avete visitato, e ero carcerato, affamato, nudo ecc ecc.
In questo passo i "buoni" dicono: "quando ti abbiamo fatto questo?" Vuol dire che loro non si sono accorti che lo facevano a gesù, addirittura che , forse, non erano cristiani(questo è esagerato, ma il senso è ampio: conta fare il bene.

Un altro passo è l'inno alla carità (credo corinzi 12, ma sto citando a memoria e potrei sbagliarmi) "la carità è umile ecc ecc"
Come sono interpretati questi passi dalla WTS ?
Forse Achille o Tubal mi possono aiutare, ma anche tuti gli altri ovviamente.
09/02/2005 13:50
 
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Ottima osservazione!!!

Va a finire che i veri cristiani sono quelli che pensano di NON ESSERLO e viceversa.

La WTS intende fare del bene al CD[SM=g27828]

Ciao,


"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto"""
09/02/2005 14:11
 
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enkidu ha scritto:

I passi della Bibbia che insistono sulla carità, come la descrizione del giudizio universale: ero solo e mi avete visitato, e ero carcerato, affamato, nudo ecc ecc.
In questo passo i "buoni" dicono: "quando ti abbiamo fatto questo?" Vuol dire che loro non si sono accorti che lo facevano a gesù, addirittura che , forse, non erano cristiani(questo è esagerato, ma il senso è ampio: conta fare il bene.

Un altro passo è l'inno alla carità (credo corinzi 12, ma sto citando a memoria e potrei sbagliarmi) "la carità è umile ecc ecc"
Come sono interpretati questi passi dalla WTS ?

Il passo di Matteo 25 viene spiegato in questo modo: quando Gesù loda le pecore per aver fatto del bene ai suoi fratelli, si sta rivolgendo alle eprsone fedeli che aiutano i membri dei 144.000 nella loro opera di testimonianza. Non si parla della beneficenza e dell'altruisimo in generale ma di quello che avverrebbe all'interno dell'organizzazione, dove la "grande folla" (= coloro che hanno la speranza di vivere sulla terra) sta aiutando e sostenenedo in vari modi l'"unto rimanente" dei 144.000, i "fratelli" di Gesù:
Le "pecore" che Gesù Cristo mette alla sua destra, o dal lato di favore, sono persone che fanno del bene tangibile ai "minimi" o ai più insignificanti dei fratelli di Cristo. Quando vedono un fratello di Cristo che si trova in uno stato di bisogno, ed è privo di cibo, vestiario e alloggio, le "pecore" fanno il possibile per aiutarlo. Sono anche desiderose e ansiose di aiutare i fratelli di Cristo quando soffrono a causa di malattia o prigionia. I capri, poiché si rifiutano egoisticamente di venire in aiuto dei fratelli di Cristo quando sono nel bisogno, perderanno la vita, essendo condannati allo "stroncamento eterno". - Matt. 25:34-46. (w78 1/11 p. 29).
Per quanto riguarda invece l'"inno alla carità", innanzitutto la TNM tradude il greco agàpe con amore, e non con carità.
Anche queste parole si applicano per i TdG principalmente all'interno della loro comunità e in questo caso il contesto mi sembra offra maggiori motivi per giustificare questo comportamento.
Mi pare comunque che i due passi (Matteo 25 e 1 Cor. 13) siano piuttosto diversi nel loro significato.

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 09/02/2005 14.12]

09/02/2005 17:12
 
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grazie della risposta
grazie della risposta.
Certo che nel contesto del giudizio universale, a mio avviso, è difficile vedere un riferimento al resto dei 144 000, visto anzi che è uno dei brani in cui si aferma che il criterio per il giudizio sarà la carità.

Intendo dire cha mi sembra arduo vedervi una applicazione limitata alla carità (a senso unico tra l'altro, da quello che ho capito) delle altre pecore verso gli unti.

Così per corinzi (anche la intercofessionale traduce amore); ma non si da cenno a due "gruppi", c'è forse un discorso di pratica umana ( cioè non si può essere umili sempre, ed allora lo si è solo all'interno del gruppo a cui si appartiene).

Quello che volevo fare è portare la discussione sulle parti del vangelo imperniate sula carità che fino a prova contraria è il fulcro, e sono le pagine più universalistiche.
Così le beatitudini: capisco, anzi immagino come sarà interpretato qull"erediteranno la terra" (che ai tempi di Rutherford era tradotto "erederanno"), ma se quello è interprato letteralmente come mai si da una interpretazine non letterale di "vedranno Dio" o "saranno chiamati figli di DIo.
A meno che quell"erediteranno la terra" si applichi solo alle altre pecore, o "vedranno Dio" solo agli Unti : peggio che mai, perchè nel vangelo, questo proprio non c'è.
11/02/2005 12:57
 
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la carità è universale
c'è nessuno che vuol aprlare della carità nei TdG e no solo?
11/02/2005 13:27
 
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effettivamente le scritture parlano della carita o amore a seconda delle traduzioni come del segno caratteristico dei cristiani.
i TG indicano come segno principale la predicazione che stanno compiendo e questo non e in armonia con nessuna traduzione
l'amore e importante non solo verso gli unti ma verso tutti.
...è lo spirito, il soffio dell'Onnipotente che rende l'uomo intelligente. Giobbe 32:8
11/02/2005 23:35
 
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aggiungo
leggetevi lettera di Giacomo cap.1 vers. 27

[Nota tecnica. Entro due giorni il postante ha facoltà di riaprire il suo post, cliccando sul bottone "edit", e di correggerlo cancellando e aggiungendo ciò che vuole, senza doverne aprire uno nuovo - BeryMod]

[Modificato da berescitte 12/02/2005 8.37]

...è lo spirito, il soffio dell'Onnipotente che rende l'uomo intelligente. Giobbe 32:8
12/02/2005 09:34
 
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Io sono d'accordo con te, bruttus, quando scrivi...
>l'amore e importante non solo verso gli unti ma verso tutti.

Ma bisogna convenire che questa convinzione deriva da una interpretazione delle Scritture propria della "Cristianità" (per quanto condivisa a livello universale perfino dai "laici" che vedono in questo un altissimo valore umanitario nel Vangelo).

Cosa diresti però a un TG che ti creasse questo schema interpretativo?
- Gesù, nella illustrazione del giudizio universale, parla di accoglienza e di riprovazione in base a chi avrà sostenuto i "suoi fratelli"

- le Scritture le capisce solo lo Schiavo e lo Schiavo insegna che per "suoi fratelli" Gesù intendeva dire lo Schiavo stesso

- quindi la caritas che Geova approva è solo quella che consiste nel... mandare soldi a Brooklyn

- anzi, lo Schiavo conferma (sempre con la sua interpretazione) che adoperarsi per la Caritas come fanno quelli della "cristianità" significa togliere a Geova la credibilità della sua profezia relativa al "segno" della fine che consiste, tra l'altro, nel registrare un progressivo e irreversibile imbarbarimento di questo "sistema di cose" (la caritas pone delle "toppe" che vanno controcorrente!), quindi la caritas che non sia indirizzata ai soli Unti, irrita Geova ed è adoperata da Satana per "sviare".

- così ne segue che l'unica forma di benevolenza verso il prossimo gradita a Geova (salvo anche quella di offrire degli avanzi dopo il soccorso dato nelle calamità naturali a "coloro che hanno associazione con noi nella fede", il che è molto utile alla propaganda...) consiste ESCLUSIVAMENTE nel dedicarsi alla predicazione.
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est modus in rebus
12/02/2005 12:08
 
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...
Bery i tuoi post come sempre sono illuminanti.

Una domanda:Se c'è una persona che muore di fame gli dai un pesce o gli insegni a pescare?

questa domanda non è mia![SM=g27828]

[Modificato da metalsan 12/02/2005 12.08]

12/02/2005 13:34
 
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in questo caso gli farei leggere le parole di
2 Tessalonicesi 3:11 anche se loro la usano per loro tornaconto in altri modi
...è lo spirito, il soffio dell'Onnipotente che rende l'uomo intelligente. Giobbe 32:8
12/02/2005 13:36
 
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aggiungo
in giacomo non si parla di persone comodamente sedute a discutere come impegnare meglio i profitti ma di vedove e orfani
...è lo spirito, il soffio dell'Onnipotente che rende l'uomo intelligente. Giobbe 32:8
12/02/2005 13:40
 
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riaggiungo
in israele una donna vedova o un ragazzo orfano erano delle persone con gravi anzi gravissimi problemi ecconomici cosa che invece non esiste per niente nelle case betel di tutto il mondo neanche dove tutti soffrono la fame
...è lo spirito, il soffio dell'Onnipotente che rende l'uomo intelligente. Giobbe 32:8
13/02/2005 12:55
 
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Pesce o canna da pesca?
Perché o... o? Tutte e due. Pesce per rimetterlo in forze e canna da pesca perché poi se la cavi da solo.[SM=g27823]

Ma se non accetta la canna gli rilevo il pesce e lo dò a chi mostra apprezzamento per i doni altrui e buona volontà per non fare il mangiapane a ufo!...[SM=g27812]
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