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Geovismo e psicologia: autocritica, autoesame, auto ed eteroaiuto fraterno

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2009 23:59
14/01/2005 12:55
 
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Penso di fare cosa gradita e utile a molti postanti aprendo un thread che raccolga le esperienze personali dell'appartenenza geovista valutate con il senno di poi, cioè da persone libere, quali non sono coloro che attualmente aderiscono al movimento e che sono impediti da una reale riflessione critica che darebbe... "luogo al diavolo" rischierebbe di "farli inciampare" nella fede eccetera...

Penso che, non essendo un ex, non ho molto da scrivere sull'argomento ma spero moltissimo da leggere. E, insieme a queste esperienze personali, suggerisco di raccogliervi tutte le citazioni, argomentazioni, valutazioni psicologiche fatte da chiunque al fine di capire il meccanismo mentale, gli espedienti persuasivi, le autogiustificazioni interiori che hanno irretito chi è entrato nel movimento (potrebbero essere simili a quelli di altri gruppi e appartenenze così da essere utili anche oltre la cerchia della nostra tematica) e quali i meccanismi che hanno permesso loro di ripensarci e sganciarsi, e la valutazione critica che ne danno ora.
Chissà forse è una strada attraverso la quale si potrà aiutare qualcuno degli appartenenti che, a leggerci si difenderà ovviamente con le unghie e coi denti accusandoci di satanismo, di scrofa che fa marcia indietro, o ci riderà sopra per esorcizzare la paura che ha delle nostre riflessioni ed esperienze finché... finché una benedetta delusione non lo costringerà a fermarsi e pensare... Forse allora riprenderà queste pagine e ci vedrà da qualche parte un suo meccanismo mentale analizzato punto per punto e valutato criticamente. Diverrà più "bereano" e... e un giorno ce lo ritroveremo tra i foristi a darci testimonianza della sua liberazione.

Sono stato stuzzicato da alcuni post che qui di seguito riproduco parzialmente. Essi daranno meglio di ulteriori parole l'idea di cosa intendo e faranno capire intuitivamente che la cosa è oltremodo utile. Siano essi stati dentro il... fuoco geovista, sia che ne siano stati tangenzialmente ustionati, esprimono tutti uno sconcerto: la loro spersonalizzazione; e una gioia: quella della liberazione. Pongono tutti un interrogativo di cui è importante cercare e trovare la risposta o le risposte di varie concause: "Come è avvenuto, come è stato possibile che?..."

Metalsan (nella sezione "Presentiamoci": thread "Un lampo di razionalità"; post del 15/10/2004 13.09) dice:
«Ciao a tutto il forum,mi chiamo Gianluca ed ho 24 anni.Da circa due e mezzo studio con dei TdG pur non essendolo,ma finalmente mi sono svegliato...come loro dicono!Per tutto questo tempo mi sono lasciato trasportare,guidare dalle loro dottrine senza mai poter rispondere,senza mai avere pormi mai il beneficio del dubbio su cio che mi veniva detto e do a me stesso solo a me la colpa di questo mio atteggiamento;forse dovuto al fatto che finalmente mi sembrava di aver trovato qualcosa di certo nella vita...ma non è cosi.Vi ringrazio,ho cominciato a pormi domande dopo essere entrato in questo forum,e forse il mio spirito non aspettava altro che una scossa(che voi mi avete dato)per rendersi libero»

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Solesplendente (nella sezione "Presentiamoci"; thread "Ci sono anch'io); post del 27/10/2004 17.58) ha scritto:
«A tutto il forum, ciao, sono Marina fino a qualche anno fa tdg per vent'anni, mi sono dissociata dopo diverso tempo di inattività non condividendo più gli insegnamenti della WT, mi sentivo sempre di più una pecora, ma non nel senso di animale mansueto, ma perchè facente parte di un branco che non poteva pensare autonomamente e quindi..... dopo essermi sentita legata al cappio troppo a lungo ho deciso di scegliere la libertà, non rinnego Dio, anzi... a volte lo sento molto vicino... ho ancora molti sensi di colpa, sensazioni di aver tradito qualcuno che amavo.... ma in verità la tradita sono stata io. E la conferma l'ho avuta grazie ad internet e al sito di Achille: A presto ciao Solesplendente»

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Tubal Cain (nella sezione "Esperienze vissute"; thread ; post del 18/12/2004 22.47) ha scritto:
«Ciò che ancora mi lascia perplesso è questo:
Mi chiedo che cosa scatta nella mente di una persona per farle accettare un totale annientamento della propria personalità.
Io ho letto i vostri commenti e devo dire che nelle vostre parole c’è intelligenza, ironia, umorismo, studio ecc.; personalmente non mi ritengo uno sciocco, eppure ho accettato impassibile l’annientamento della mia intelligenza, l’ho messa a disposizione come semplice strumento di trasmissione dell’umana intelligenza altrui!! SENZA REAGIRE!

E’ questo che non tollero del mio passato.
Non è la dottrina dei tdg che mi fa “imbufalire”, è il mio totale asservimento ad essa.
In pratica sono furioso con me stesso.

Eppure negli anni trascorsi tra i tdg la mia mente mi aveva lanciato moltissimi avvertimenti.
Rimasero inascoltati per molto tempo.
Quando leggevo la scrittura che descrive Dio assiso sul circolo della terra e quando la usavo per dimostrare la divinità della Bibbia, sapevo e ricordavo che c’era un tale matematico greco che molti anni prima di Cristo aveva addirittura calcolato il diametro e la circonferenza della terra!
Mi chiedevo: se Isaia che parla di “circolo della terra” era ispirato da Dio, allora questo greco cos’era?

Eppure tacitavo questi segnali e andavo avanti, lo stesso dicasi per le profezie di Matteo 24 ecc. mi era evidente che si riferivano alla distruzione di Gerusalemme eppure ancora andavo avanti nel farmi annientare.
Quando nel calcolo per arrivare al 1914 mi scontrai con la falsità della data del 607 AC, iniziai a girare per tutte le biblioteche della mia città a cercare una risposta, la ottenni:
tutti i testi indicavano il 586 AC come l’anno della distruzione di Gerusalemme!
Eppure continuai ad andare avanti nell’auto annientamento!
Lo stesso avvenne anche per il calcolo dell’inizio delle 70 settimane di Daniele.

Adesso quando penso che cosa avrebbe comportato l’adempimento delle speranze di allora:
L’Armaghedon, rabbrividisco e arrossisco al pensiero che oltre alla mia intelligenza avevo annientato anche la mia coscienza!
Vi è mai capitato di riflettere in merito a questo?
Per la nostra casetta col prato inglese e il tavolo pieno di frutta matura eravamo disposti a passare sopra il cadavere puzzolente e decomposto dei quasi 6 miliardi di uomini!!!!!! FAMIGLIA E AMICI COMPRESI!!!!!!
E’ questo che mi fa infuriare con me stesso.
Quando ho oltrepassato il punto di non ritorno?
Quando i sani punti interrogativi che esprimono un dubbio costruttivo si sono trasformati in tanti totali e assoluti punti esclamativi che esprimono dogma e integralismo??
Vi siete mai chiesti voi quando avete passato il punto di non ritorno, cioè quando ormai eravate dentro e accettavate pedissequamente ogni “nuovo intendimento dello schiavo f e d”??

Quello che mi chiedo ancora è : PERCHE’?
Scusate se vi ho annoiato ma stasera ho scritto una pagina di un grosso libro che ho chiuso a chiave in remoto angolo del mio cervello.
Ciao a tutti
Maurizio»

************************************
Sweetymi ; nella stessa sezione e thread (post del 01/01/2005 13.33) ha confermato qualcosa di simile dicendo:
«Anche io mi chiedo PERCHE'...come ho potuto annullare me stessa così, ignorare tutti i segnali che nn solo la mia mente ma anche il mio corpo mandava: sono ingrassata 50 chili in pochi anni, ho dovuto ricorrere ad antidepressivi anche forti come il Prozac, dopo un anno di servizio come pioniera regolare avevo un esaurimento nervoso in piena regola.
Come ho potuto lasciare un lavoro che adoravo per intraprenderne uno che a distanza di 20 anni è fonte di angoscia e sofferenze, solo per dedicare più tempo alla predicazione......
Come ho potuto annullare me stessa, la mia personalità allegra e spigliata, per vivere all'ombra di un marito "anziano", perchè dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna ma, sottolineo io, deve stare dietro...aspettare...tacere...
Forse prima o poi riuscirò a scrivere la mia storia che non è niente di eclatante, ma solo un insieme di scelte sbagliate, sbagliate perchè pilotate. Ora che ho 40 anni voglio tornare a vivere, col rimpianto di aver buttato via gli anni migliori, dall'adolescenza all'età adulta...25 lunghi anni consacrati a cancellarmi, perchè "Geova si compiace dei nostri sacrifici", perchè "non sarebbe la verità se fosse tutto facile", perchè "Satana ci mette i bastoni tra le ruote"...
Difficile trovare le parole giuste, anche se tu le hai sapute trovare, e difficile ancora cancellare i sensi di colpa...sto scrivendo su un forum di apostati...io...io che non ho esitato a rovinare l'infanzia di mio figlio in nome di un assurdo credo, che sono andata incontro alla morte con coraggio per non essere trasfusa, con un bambino di 2 giorni...da crescere, da amare... Ma presto avrò il coraggio di raccontarmi.
Un caro saluto a tutti
Antonella»

***************************************
Tubal Cain è tornato sul discorso (nella sezione "Non solo critica"; thread "Cosa mi aspetterei dal vero cristianesimo"; post del 13/01/2005 16.36) ha scritto:
«Il giorno in cui decisi di uscire dalla cong. Tdg, iniziai un periodo di coliche renali “interiori” che mi causarono molta sofferenza.
Non mi riferisco solo al fatto che tutta la mia vita ne uscì stravolta.
Nemmeno al fatto che i primi tempi mi sentivo come un alieno appena atterrato sulla terra.
Non so se questa è la sensazione che hanno provato anche altri, ma io mi sentivo così.
Tutta la mia vita era stata focalizzata solo sulla congregazione.
I miei amici erano solo tdg.
Vivevo in una zona che non era la mia di origine, per cui non avevo nemmeno riferimenti di compagni di scuola, amici d’infanzia o parenti.
Avevo vissuto una vita da tdg “cristallino”.
In quei momenti mi sentivo come “ET” che voleva “telefonare a casa” per sentire una voce amica.

Ci sono altre cose che ti fanno soffrire.
Ti chiedi come sia stato possibile vivere una vita senza avere opinioni su nulla, se non quelle che leggi di dover avere.
Ti chiedi, e questo è inerente alla discussione, come puoi aver creduto che la discriminante tra buono e cattivo, tra giusto e sbagliato, tra vero e falso sia la semplice appartenenza ad una religione.
Ho creduto di poter dividere l’umanità come fosse una partita di calcio:
Da una parte io con i tdg e la nostra “maglietta”.
Dall’altra il resto del mondo con la loro “maglietta”.
Il risultato della partita era scontato: vincevamo noi!!

Adesso la vedo diversamente, è quello che ho evidenziato nel messaggio precedente.
Vedo un’umanità in cui ciascun membro ha la SUA maglietta e il suo colore.
E io non ho alcun diritto di giudicare qualcuno se non me stesso.
Chissà forse un giorno, un Dio, se c’è, lo farà.»

#########################################

L'importante è che parlano tutti di "libertà ritrovata", e io aggiungo di ritrovata dignità umana prima conculcata. Ora sono liberi, se vogliono, di essere quel tipo di adoratori che il Padre va cercando.

Diamo il via alle riflessioni. Attenti solo al taglio (affinché non sia un doppione di "Esperienze vissute") bisogna cercare di dare delle motivazioni, delle valutazioni critiche, della scelta per il geovismo e dei meccanismi che, a nostro parere, spingono a farla, sia per entrare che per uscire. Si può farlo sia narrando la propria vicenda sia prescindendone, come fosse di altri. Chi non ha avuto l'esperienza può, come me, illustrare la cosa in base a studi, citazioni trovate, riflessioni, congetture personali, domande... tutto può essere utile.
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est modus in rebus
14/01/2005 16:54
 
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Perchè
Proprio in questi giorni ragionavo con una mia amica sul perchè ho aderito alla religione dei TdG e vi sono rimasta per 15 lunghi anni. Nel mio caso la ragione è semplice, avevo bisogno di una famiglia. Ho trascorso infatti la mia vita di bimba e ragazza in una famiglia lacerata dai problemi ed essendo figlia unica ho risentito per molti anni di questa situazione. Quando ho conosciuto i TG la pubblicità che mi hanno fatto è stata veramente ottima. Non dice forse Gesù che chi mi segue troverà fratelli, madre, padre ecc. ? A me non sembrava vero di poter finalmente contare su qualcuno e così ho accattato tutto il pacchetto senza guardare dentro più di tanto. Ma purtroppo non tutto quello che luccica è oro e piano piano mi sono resa conto che l'IPOCRISIA è strabordante e l'amore, tanto decantato, una pura utopia. Crisi! Cosa fare? Mi sono curata, sì sono andata da uno psicologo e mi sono curata, Piano, piano ho preso consapevolezza e coraggio e me ne sono andata. Non senza dolore, lasciando dentro una figlia che si è fatta plagiare, e il rimpianto di avere perso del tempo. Ciao. Jollyana
14/01/2005 19:15
 
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Qualche esemplificazione...
Grazie anzitutto a Jollyana che ha... aperto le danze.

Io, per dare una traccia al brainstorming, dirò che ho raccolto tra i vari motivi per l'adesione (ma vorrei che venissero confermati e circostanziati da persone vive, con il calore della loro sofferta esperienza) qualcosa come:

- il bisogno di risposte facili a quesiti difficili

- un desiderio di autentica spiritualità che facesse da contrappeso alla società dei consumi che ci rende "Epicuri de grege porcus"

- la delusione da parte di responsabili della chiesa di provenienza

- il desiderio di compagnia

- il desiderio di un ambiente pulito e protetto

- il fascino di diventare biblisti

- il terrore del "bastone" che davvero starebbe per venire la fine

- l'attrattiva della "carota" fatta di villetta sulla prossima terra paradisiaca

- la curiosità per i dubbi insufflati dai proclamatori che non hanno ricevuto interesse da parte dei propri pastori o non hanno ricevuto risposte

- la convinzione che era davvero la Bibbia a sostenere certe idee (senza capire che erano comunque interpretazioni)

- l'ottenere una risposta a "tutte" le domande (domande elementari ovviamente)

- l'enorme ignoranza biblica e nella dottrina della propria fede

- il parallelo accompagno della presunzione di potersi "difendere" da soli

- e l'essere in effetti indifesi dal punto di vista culturale umano (poca capacità di valutazione critica, di verifica, di fonti da consultare, di ricerca)

- il fascino della testimonianza dei proclamatori (look, modi gentili, servizio a casa, gratuità, disponibilità a tuo piacere...)

- il bisogno di certezze (nell'epoca relativista del pensiero debole e della "sembrologia" postconciliare)

- l'amore per la dottrina (disatteso da una fede emotivo/esperienziale/arazionale)

- la facilità della formula (solo studio, niente culto né caritas)

- il bisogno di una guida forte e sicura (per lo meno che apparisse tale) con monolitismo/uniformità nel credo e prassi

e altro... Ritengo che siano tutte cose vere, anche se ovviamente non si ritrovano mai tutte presenti in un unico soggetto.

I motivi per l'uscita invece sono qui che aspetto di impararli...

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est modus in rebus
15/01/2005 16:05
 
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Berescitte
Ho visto che hai inserito in questa discussione un paio di miei interventi.
Mi riprometto in futuro di partecipare con altri commenti più mirati, sull’argomento da te proposto.

Per ora mi limito a proporre una poesia di Giuseppe Giusti, (Pistoia 1809-Firenze1850).
Quando la lessi, nel periodo scolastico, mi diede da pensare.
Cestinai quelle riflessioni, come tutte le altre che mi creavano dubbi.

I PIU’ TIRANO I MENO

Che i più tirano i meno è verità,
posto che sia nei più senno e virtù;
ma i meno caro mio, tirano i più,
se i più trattiene inerzia o asinità.

Quando un intero popolo di dà
sostegno di parole e nulla più,
non impedisce che ti butti giù
di pochi impronti la temerità.

Fingi che quattro mi bastonin qui,
e lì ci sien dugento a dire: Ohibò!
Senza scrollarsi o muoversi di lì;

e poi sappimi dir come starò
con quattro indiavolati a far di sì,
con dugento citrulli a dir di no.

La poesia continua con altre quattro strofe di uguale metrica, ma mi limito a trascrivere solo queste perché a mio avviso contengono più di qualche spunto per dare un contributo alla tua ricerca.
Nel caso tu stessi cercando commenti più approfonditi, cestina tranquillamente questo post.
Non penso che il Giusti ne avrà a male.

Ciao
Maurizio
16/01/2005 06:32
 
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Un'altra precisazione...
Grazie Tubal
Ho detto e confermo che fa tutto brodo. Eppoi le poesie, per quanto "semplici" sono sempre un concentrato di intelligenza e di pensiero.
Questa però, che merita un quadruccio, mi dà l'occasone per sfatare un andikap che potrebbe frenare qualcuno dal donarci il suo pensiero: quello che ventila una sorta di stoltezza nella scelta geovista. Cioè tutti siamo pronti a darci da noi stessi dello sciocco per certe scelte fasulle operate, ma dirlo in pubblico ci secca (e giustamente!).

Ebbene vorrei aiutare a superare questo gap ponendo la questione in questi termini:

Fare una scelta sciocca non è essere sciocchi
anche le persone intelligenti ne fanno
e più di una nella vita.


La scelta, che soggetivamente all'inizio sembrava saggia, un giorno si rivela sbagliata e inconsistente, quindi sciocca. Ma ciò, anche nelle persone intelligentissime, può essere dovuto ad altri fattori che ne hanno condizionato, all'epoca, il giudizio facendolo apparire saggio.
Alcuni fattori da me elencati due post fa vi rientrano a pieno titolo: il bisogno di compagnia/socialità, di essere valorizzati, di vivere in un ambiente pulito, di conoscere la Bibbia affidandosi a gente che passa per biblisti, di scampare al disastro se è vero che la Bibbia profetizza la prossima fine... Anche il fatto di affidarsi a persone ritenute competenti non è sciocco perché si scarica su di essi la responsabilità di ciò che insegnano (cosa che non si può non fare e si fa in tanti settori, metti in medicina, in diritto, nelle scienze...).
In altre parole la nostra saggezza, che rimane tale ed esiste altrimenti non si potrebbe neanche mai ripensare e valutare meglio le scelte sbagliate, può essere bypassata da altri fattori sia ragionevoli che emotivi.
Del resto se chi vuole aiutare i TG a ripensarci credesse che siano stupidi non ci perderebbe un attimo di tempo e non ci investirebbe sopra neanche un euro bucato.

L'aiuto del GRIS, a cui appartengo, consiste nel fare ricerca e fornire informazione affinché i soggetti si auto-aiutino da sé. Il che presuppone intelligenza e volontà libere. Perciò il nostro presidente Mons. Lorenzo Minuti sin dall'inizio ha scelto di definire gli adernenti a miraggi religiosi persone "culturalmente indifese".

E questo senza dirvi che tranvate ho preso io con le mie scelte idiote prima di arrivare sulla "roccia"...
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est modus in rebus
16/01/2005 21:20
 
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Ciao a tutti!
Volevo contribuire anche io con la mia breve esperienza.

Io avevo 15 anni quando una TdG bussò alla mia porta. Ero una ragazza timida, introversa, piuttosto cicciottella, ma un genio a scuola. Purtroppo non rispecchiavo i canoni della bellezza propinati da moda e TV e per tale motivo avevo una scarsa considerazione di me stessa e di conseguenza poco amor proprio. Ricordo che soffrivo di iperfagia. Infatti il mio unico “amico” era il cibo. Ero sempre da sola, perché mi risultava penoso il confronto con gli altri non riuscendo ad esternare veramente quella che ero. I miei genitori non si accorsero di quello che stavo passando perché ero molto brava a fingere. Riuscivo a procurarmi una maschera per ogni occasione! Se ci penso ancora oggi…
Comunque quando vidi che queste persone si interessavano “sinceramente” di me, minimamente pensai a quello che mi si prospettava davanti. Anche i miei genitori erano contenti della mia scelta, perché almeno uscivo di casa ogni tanto!

Ad ogni modo, notavo che tutto era bello e perfetto per cui decisi di continuare per quella strada, formando il mio percorso adolescenziale nella congregazione, fino al battesimo a 17 anni.
Tutto scorreva limpidamente nel mio cammino tra le fila dei TdG, soprattutto perché avevo ottimi voti a scuola ed il mio “modus operandi” era ineccepibile, per quanto avessi “solo” 18 anni.

Man mano che passava il tempo però, sentivo dentro di me che le prospettive di vita che mi ero prefissata dal battesimo in poi stavano cambiando e cominciavo ad acquisire nuove consapevolezze.
Cominciavo ad avere i primi dubbi alimentati soprattutto dall’operato della maggior parte dei “fratelli” che contraddiceva pienamente quanto avevo studiato. Quindi quell’alone di perfezione che circondava i miei fratelli stava cominciando a sgretolarsi piano piano, ma cercavo di non pensarci. Soprattutto tentavo di scacciare dalla mente tutti i dubbi che mi assalivano e cominciavo a pensare che forse ero io quella che si sbagliava, che trovava difetti in tutto e tutti e che dovevo magari essere più zelante nelle mie attività “cristiane”.
Quello che mi faceva stare male oltretutto, era il fatto che non potevo confidare alla mia famiglia quanto mi accadeva, perché come sapete bene, era “sconsigliato” riferire a persone “del mondo” le beghe in congregazione. Sarebbe stato segno di cattiva testimonianza e di mancanza di lealtà nei confronti di Geova.

Quindi non rivelai mai a nessuno tutte le mie incertezze e continuai ad andare avanti, fino a quando non conobbi quel famoso ragazzo non Testimone di cui ho tanto parlato nelle mie esperienze e che mi ha aiutato a riordinare le idee. Pertanto cominciammo a fare ricerche più approfondite sull’organizzazione dei TdG.
Tuttavia inizialmente non riuscii a trovare il coraggio di troncare definitivamente anche se avevo già preso la mia decisione. Avevo paura di RIMANERE DA SOLA . Già alcuni mi evitavano dopo che ero stata “segnata” per via della mia relazione con quel ragazzo. Infatti sapete molto bene che per i TdG non è “consigliabile” frequentare persone al di fuori della congregazione per cui le mie amicizie erano giustamente radicate in quell’ambiente. Il solo pensiero che i miei “amici” mi avrebbero abbandonata completamente e che mi avrebbero tolto persino il saluto mi faceva stare male. E tutto questo pur avendo una famiglia meravigliosa e un fidanzato che VERAMENTE mi volevano bene. Io purtroppo pensavo solo alla mia solitudine futura, al terrore che provavo pensando a Geova che un giorno mi avrebbe distrutta.

Tutti questi pensieri cominciavano a ripercuotersi anche sul mio equilibrio psichico. Cominciai a soffrire di disturbi del sonno accompagnati da frequenti incubi. A volte mi svegliavo piangendo.
Poi durante il giorno ogni tanto venivo colta da crisi di panico. Cominciavo a tremare, con sensazioni di nausea e vertigini per cui avevo spesso bisogno di sdraiarmi. Una volta sul letto, cominciavo a piangere violentemente. Anche la mia famiglia era disperata perché non riuscivo ad esprimere loro quello che provavo.
Tutto questo accadeva nel 2003. Avevo smesso di predicare e di frequentare le adunanze.

Un bel giorno però, nell’agosto del 2003, il mio ragazzo venne a conoscenza che la sua parrocchia organizzava un pellegrinaggio a Medjugorie, nella ex-Jugoslavia. E’ un luogo molto frequentato dai pellegrini di tutto il mondo per via delle apparizioni della Madonna che continuano a verificarsi tutt’ora.
Mi convinse a parteciparvi, ed affrontammo insieme quell’esperienza meravigliosa.
Non vorrei dilungarmi molto, tuttavia è stato quel pellegrinaggio a farmi acquisire la consapevolezza della mia esistenza.
Ho ricevuto tanto aiuto e comprensione dai due sacerdoti che ci hanno guidati. Ho conosciuto tante persone che mi hanno offerto la loro amicizia e con i quali ci sentiamo tutt’ora. Ho riscoperto l’immensità della preghiera e della meditazione, quelle VERE. Soprattutto ho ritrovato il sapore autentico delle lacrime di gioia!

Quell’esperienza mi ha aiutato a ritrovare una nuova forza interiore, che mi ha spinto in seguito a confidarmi con la mia famiglia e poi a cercare l’aiuto di un esperto psicologo. Ebbene si, ne ho avuto bisogno anche io, ma non me ne vergogno. Infatti nella primavera del 2004 ho inviato alla congregazione la lettera nella quale esprimevo la volontà di dissociarmi. Ed ora eccomi qui a raccontare la mia esperienza.
Io ora mi sento davvero bene soprattutto perché ho imparato che la libertà e il rispetto sono condizioni che non si vendono al migliore offerente.
Ho ritrovato la capacità di relazionarmi con gli altri anche se la timidezza e l’insicurezza giocano purtroppo un ruolo fondamentale nella mia personalità. Ma almeno ora non sono più sola. Ovvero non ho più la sensazione sbagliata di essere da sola!
Mi sono riavvicinata al cattolicesimo e quando affronto lunghi e intensi colloqui con Don Franco, il mio parroco, quando vedo il sorriso di un bambino, quando grido di gioia per un 28 in anatomia umana e quando piango perché mi hanno bocciata in matematica, quando vedo mia nonna che a 83 anni ringrazia Dio per averle dato la possibilità di essere ancora viva, quando vedo mettersi in moto la macchina della solidarietà internazionale per le persone meno fortunate, allora davvero scopro ogni giorno cosa vuol dire essere cristiani.

Penso che voglia significare riuscire a realizzare se stessi , la propria individualità, nell’amore e negli insegnamenti che Gesù ha saputo infondere nel cuore degli uomini. Credo che si potrebbe realizzare tutto ciò se cominciassimo a pensare con la nostra testa, e state tranquilli che non è poi così complicato!

Un abbraccio

Valentina [SM=g27822]







[Modificato da vally82 16/01/2005 21.22]

Valentina
17/01/2005 22:08
 
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Ciao Valentina,

mi ha molto incuriosito il tuo viaggio a Medjugorje e vorrei porti alcune domande. Se eri testimone di Geova, come come hai fatto ad accogliere un simile invito che ha dell’incredibile? Cos’hai provato in quei luoghi dove appare la Madonna? Hai per caso incontrato qualche veggente? Secondo te è un’esperienza che vale la pena di consigliare ai testimoni di Geova?

Un abbraccio.

Nevio
18/01/2005 08:39
 
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Ciao Nevio!

Intanto posso dirti che nelle condizioni in cui mi trovavo, qualsiasi soluzione, pur di non pensare a quello che stavo passando, sarebbe stata di conforto.

Sinceramente non so cosa mi ha spinto ad accettare, tuttavia posso affermare con certezza che "Qualcuno" ha voluto che io andassi lì.

Medjugorie non è così rinomato al pari di Lourdes o Fatima, in quanto è difficile che lì avvengano miracoli "tangibili" come la guarigione fisica delle persone.
Quel luogo però racchiude in se tutte le meraviglie del mondo, perchè in esso le persone ritrovano la loro spiritualità e vengono piano piano spinte alla conversione.
Non c'è miracolo più bello!!!

Io, posso ora affermare che sicuramente è stata la Madonna ad intercedere per me, perchè come giustamente affermavi, è molto difficile che un Testimone di Geova riesca a vivere queste esperienze soprattutto perchè non accetterà mai il fatto di peregrinare in un luogo "infestato da Satana" e "saturo di spiritismo".

Un TdG radicato nelle sue convinzioni non sfiorerà nemmeno l'idea anche solo di un breve soggiorno in questi luoghi, tuttavia posso esortare chi si trova a vivere quello che ho passato io, ad affrontare un simile viaggio.
Non è necessario essere ferventi o zelanti cattolici. La tranquillità e la pace del luogo, servono in primo luogo, a meditare, a pensare. State certi che la preghiera verrà da se, senza nemmeno rendersene conto.
Questo è il miracolo più bello in assoluto.

Ho avuto modo di visitare i luoghi delle apparizioni, ho avuto poi il privilegio di conoscere Vicka, una delle veggenti e soprattutto ho avuto tutta la settimana a disposizione per meditare.

Una delle esperienze più significative è stata sicuramente la visita alla comunità "Cenacolo" gestita da suor Elvira Petrozzi, che accoglie non solo giovani tossicodipendenti, ma anche smarriti, insoddisfatti, delusi e disperati.
In questa comunità, i miracoli avvengono ogni giorno. Si, perchè i giovani trovano la forza di dire no alla droga mediante il lavoro, il sacrificio e la preghiera.

Questa è stata, in breve, la mia esperienza a Medjugorie.

A volte mi viene da pensare: "Per quanto tempo è stato deserto il mio cuore!" Mi sembrava che le parole di Gesù significassero nulla per me.
Tuttavia l'esperienza di Medjugorie mi ha insegnato che la vera forza di Dio si rivela in tempi che non seguono uno schema fisso, nessuna legge azione-reazione esiste così come me l'aspetto nel mio piccolo e insignificante mondo di uomo.
Il Padre vede, cura ed ama, contemporaneamente alla mia, la vita di migliaia di altre persone che Lui ama.

Ignoro quello che ha in serbo per me il futuro so soltanto però una sola cosa con certezza, che il Signore non verrà mai meno nelle sue promesse!

A presto!

[SM=g27822]
Valentina
18/01/2005 22:43
 
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Grazie Berescitte per aver aperto questo thread,l'idea aveva sfiorato anche me e quindi mi aggrego più che volentieri.
Hai citato alcuni dei motivi che spingono ad entrare in contatto con gruppi religiosi e io vorrei dire la mia in proposito.

Io personalmente rimasi coinvolto nel movimento(pur non essendo mai divenuto TdG)in maniera molto forte,e i discorsi che alcuni mi fanno a volte dicendomi:"in fondo mica sei diventato testimone,non ti sei coinvolto più di tanto!"mi fanno molto male.Il coinvolgimento da parte mia,pur non essendo tdg,fu totale!Il mio desiderio di spiritualità si accese di improvviso in me,in una maniera che mai avrei creduto.Mai mi ero interessato di religione,in senso cosi stretto,come quando mi trovai coinvolto nel movimento.Non riesco ancora a capire il perchè in maniera precisa,a volte me lo chiedo anche in maniera violenta ma non riesco;l'unica cosa che sò e che veramente Dio trae buoni cristiani anche dalle pietre...e questo lo dico proprio perchè esaminando un determinato libro:"conoscenza che conduce alla vita eterna"che Bery conosce bene,provai l'assoluto senso di costruzione a tavolino che adesso vedo benissimo ma che all'epoca vedeo in manire lievissima;e ricordo le domandine poste a fine capitolo come una prassi cosi scontata e allo stesso tempo molto pericolosa;le domandine preparate messe li proprio per scrutare con l'occhio-un pò come si faceva a scuola-le risposte nel capitolo appena letto.I discorsi sulla forza di Dio che ti da potenza di parola sopra ogni cosa-e che parola fluida avevano e io li come un pollo-arrivato ad un certo punto,però, mi sono fermato...e cosa fu a fermarmi?La musica metal...incredibile!

Mi vennero spiegati e rispiegati i motivi che dovevano portarmi a rinunciare all'ascolto di quel determinato tipo di musica (non tutto il metal,più che altro un certo tipo di metal considerato satanico)ma mi incagliai...cominciai a non trovarmi più concorde con nulla che mi veniva detto durante gli studi biblici,passai da tre studi a settimana più letture serali e studio domenicale,a uno studio a settimana più che altro per un confronto critico che mai però ha portato a qualcosa di concreto.Il fatto è che un giorno per caso trovo il sito di Achille e succede qualcosa;qualcosa che non so spiegare...ancora una volta!Dio è grande e con me è stato grandissimo.Ho cominciato a studiare realmente con la mia testa a pormi domande a cercare risposte non semplici ma fondate su basi solide,ho cominciato un lavoro di costruzione critica sulla dottrina dei tdg proprio grazie alle informazioni trovate sul sito di Achille e sui post di Berescitte;ed andando avanti nel tempo mi sono reso conto che tutto sapevo della religione,tranne che la religione cattolico-cristiana(anche se io la definisco solo cristiana)!Ed è questo il problema,io non conoscevo la religione cattolica se non per sentito dire.E' scandaloso tutto ciò,molti cattolici non conoscono quella che dovrebbe essere la loro fede.si lasciano abbindolare da queste nuove forme di religiosità che non sono altro che dei riempitivi che servono per non sentirsi soli.Io stesso mi chiedo come sia stato possibile per me sorbirmi tutte quelle ore di studio biblico in cui la chiesa in toto veniva demolita,schernita si parlava di Dio che l'avrebbe distrutta facendola soffrire ed insieme a lei i loro fedeli che,seppur in buona fede-in fondo siamo solo umani-,il signore dio(scritto minuscolo apposta)non avrebbe preservato dai dolori della tribolazione;in barba al non giudicare e ai concetti di amore che di continuo vengono sparsi dai tdg.Tutto ciò montato con argomentazioni che all'epoca mi facevano impressione ma che ora non stanno in piedi neanche con una colata di cemento per scarpe!!!

Il fatto è che ho scoperto cosa vuol dire essere fedeli,cosa è la cristianità,cosa il papa,questo papa(tra le altre cose attaccato comunque da alcuni tdg) ha fatto per la pace,cosa le organizzazioni umanitarie della caritas fanno ogni giorno nel mondo,cosa Dio ha da dirci,come pregare-ossia senza schemi imposti che dicono che il rosario non si può dire perchè è una preghiera ripetuta,o che ti tolgono la bellezza del Padre nostro (mia preghiera preferita)per lo stesso motivo!-ma ora la mia domanda è perchè?perchè vedo persone che pur conoscendo la falsità di tutto ciò continuano a essere legate?perchè persone alle quali viene detto di che si tratta e che vengono messe in guardia comunque ci cascano?Francamente non so spiegarmelo l'unica cosa che so è che Dio sa ciò che fa;non mi sono mai sentito cosi'cristiano come adesso,prego sempre leggo il vangelo con voglia,sono arrivato ad ascoltare radio maria-per me cosa assurda sino a qualche tempo fa-ora sto leggendo Le confessioni di Sant'Agostino;mi interesso di filosofia e francamente mi piacerebbe conoscere bene il lavoro del Gris(questa è per te Bery [SM=g27828] ).Ma la mia vita non è cambiata dal punto di vista familiare o di amicizie,non è servito isolarmi,il signore non me lo ha chiesto,non è servito accantonare tutto il mondo per trovarlo perchè è nel mondo che Egli si integra e che si fa trovare e se l'ho trovato io in molti possono trovarlo.Il mio messagio per quello che può servire e di non abbattersi,di non credere di essere ormai arrivati al punto che non si può abbandonare ciò in cui si è sempre creduto,se si dimostra sbagliato.Io lo feci,abbandonai tutto cio in cui avevo creduto con cui ero cresciuto,(nonostante non fossi veramente sicuro che la religione cattolica fosse sbagliata)e credetemi piansi tantissimo quando mi resi conto che ciò che avevo fatto non era servito a nulla,che l'abbandonare la mia fede di sempre non era stata la cosa giusta,ma ciò mi ha aiutato a crescere proprio nella fede;Dio lo sa se siamo sinceri se pecchiamo per imperfezione o per voglia.Ricordo ancora il trauma del primo studio in cui mi furono insegnati i primi precetti dei tdg,tra cui il segno della croce da non fare assolutamente...quando uscii da casa del mio amico me lo feci almeno sei sette volte,sudavo freddo era una botta mica da ridere!Poi quando mi ritornò la vera fede piansi la prima volta che potei rifarlo,fu una liberazione e ora,che peso ha per me...non è più un segno come altri usati dai cattolici ma è il simbolo del signore,bisogna sapere quando usarlo,ma sarà il cuore a dirlo non un'imposizione dettata da un corpo direttivo qualunque.

Basta cosi,credo di essere stato chiaro anzi lo spero.L'ultima cosa che posso dire e che sinceramente la musica metal la ascolto ancora,quella satanica non ho più sentito lo stimolo di ascoltarla e non è servito nessun libro di"conoscenza"...

Vi voglio bene,ragazzi del forum!Ciao!!!

[Modificato da metalsan 18/01/2005 23.03]

20/01/2005 14:58
 
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Ciao berry.
Tra i casi che hai elencato ne mancano due.
Uno. Quello della forma-mentis del potere. Il potere personale. Avere la convinzione di essere in una posizione di “potere” di vita e di morte sugli altri. Il proclamatore “proclama” la vita o la morte agli ignari interlocutori. Chi viene avvertito non può più rifugiarsi nell’ignoranza. Io ti ho avvertito. Orai scegli, con Geova la vita eterna, senza Geova la morte eterna. Raramente i tdG predicano l’amore di Dio. Prevalentemente predicano l’ira di Dio e della imminente grande catastrofe. Predicano ad avere paura di Dio.
Questa posizione non è di poco conto, specialmente se verifichiamo che la maggioranza, NON TUTTI, dei proclamatori sono persone di poca cultura e basso livello professionale. NON TUTTI! Escono in servizio con il cipiglio di chi ha nella "borsa" la responsabilità e il gravoso compito dell'elisir di lunga vita.
Questa forma mentale l’ò constata personalmente, essendo stato nell’organizzazione religiosa diverso tempo, ed essendo, “forse l’unico” tdG ateo, ho potuto studiare i comportamenti di tutti i tdG che frequentavo avendo la mente libera da innamoramenti teocratici e divini.
Questa forma di bonaria megalomania, si accentua poi negli anziani di congregazione con punte di assoluta, ma pericolosa, ridicolaggine.
Gli anziani vengono abilitati ad avere il “potere” di intervenire su tdg con problemi psicologici creando un danno pauroso. Ignoranti che curano psicolabili.
L’altro punto che maggiormente ho riscontrato tra loro è, la pura della morte e di non rivedere più i propri cari. Tema che per altre confessioni è abbastanza vago e indefinito, mentre tra i tdG, è “chiarissimo”. Chi è tdG eredita tutta la Terra, rivedrà i propri cari già defunti, e pascolerà i leoni vegetariani. Quando si parlava di questa meravigliosa aspettativa, gli occhi delle sorelle anziane si illuminavano e riempivano di lacrime tenedosi per mano l'un l'altre, perché pensavano di rivedere i propri congiunti, presto, visto che si era e per loro si è, negli ultimissimi tempi.
Ora, perché dell’abbandono? Sono entrato che nell’organizzazione c’era mia moglie, suo fratello sua moglie, e i due suoceri. Ora a parte il suocero per motivi non teocratici, non c’è più nessuno. Anche coppie di tdG, amici, si sono allontanate chi dissociandosi chi diventando inattivo.
Ragionando e parlando, pacatamente, sono venute meno tutte le ragioni che ne avevano determinato l’appartenenza. Si sono accorti che è stata una grande illusione. Che l’organizzazione presentata come guidata da Dio, aveva tutte le contraddizioni esistenti in una normalissima associazione di uomini. Così assieme ad altri amici tdG che frequentavamo e con i quali si poteva ragionare, c’è stato l’abbandono.
Considerando che, a mio avviso, tutte le religioni sono un “miraggio per persone culturalmente indifese”, quella dei TdG è certamente, nel mondo occidentale, tra le peggiori.

Ciao
Maurizio

20/01/2005 16:42
 
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Re:
Scritto da: maurizio pederzini 20/01/2005 14.58

L’altro punto che maggiormente ho riscontrato tra loro è, la pura della morte e di non rivedere più i propri cari. Tema che per altre confessioni è abbastanza vago e indefinito, mentre tra i tdG, è “chiarissimo”. Chi è tdG eredita tutta la Terra, rivedrà i propri cari già defunti, e pascolerà i leoni vegetariani. Quando si parlava di questa meravigliosa aspettativa, gli occhi delle sorelle anziane si illuminavano e riempivano di lacrime tenedosi per mano l'un l'altre, perché pensavano di rivedere i propri congiunti, presto, visto che si era e per loro si è, negli ultimissimi tempi.




Ciao maurizio

potresti spiegare meglio cosa intendi dicendo che i TdG hanno..."grande" (aggiungo "grande" perchè mi pare di capire così) paura della morte...e poi parli che hanno la speranza di vedere i propri cari defunti resuscitati e hanno gli occhi illuminati? Mi pare una contradizione questa. I TdG hanno la consapevolezza di rivederli i propri cari, quindi, anche se la paura della morte l'avranno tutti gli esseri umani, mi chiedo perchè riscontri questa paura magiormente nei TdG. Altre persone di altre confessioni questa speranza non ce l'hanno e quindi la morte e la consapevolezza di non poter riabbracciare i propri cari a loro manca e così dovrebbero avere tutta un altra visuale della morte e averne più paura. Mi esprimo così per allacciarmi al tuo modo di pensare, ma io personalmente penso che la morte a prescindere dalla speranza che si ha riguardante dopo la morte, faccia paura a tutti, chi più chi meno naturalmente.

Grazie in anticipo

Seabiscuit
20/01/2005 18:37
 
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>>>potresti spiegare meglio cosa intendi dicendo che i TdG hanno..."grande" (aggiungo "grande" perchè mi pare di capire così) paura della morte...e poi parli che hanno la speranza di vedere i propri cari defunti resuscitati e hanno gli occhi illuminati? Mi pare una contradizione questa
-----------------------------

Scusa “sea” ho scritto in fretta e non è risultato abbastanza chiaro.
Uno dei motivi pregnanti che hanno fatto avvicinare molte persone ai tdg, è stata la loro visone della morte. Hai ragione, i tdG hanno meno timore della morte che altri aderenti ad altre confessioni. Non tutte naturalmente.
Ho cercato, tra i tdG, di frequentarne il più possibile e di parlare con loro molto, perché mi interessava conoscere il motivo della loro adesione e cosa li aveva convinti al battesimo. La maggioranza mi ha sempre risposto che era stato il modo di atteggiarsi nel decifrare il mistero del “sonno” della morte e del dopo, avendolo poi riscontrato riscontrato, scritture alla mano, che era veramente così.
Pertanto, il timore della morte, che tutti abbiamo, e l’eventuale “dopo”, è stato quanto maggiormente li ha attratti.
Ecco perché ho detto delle anziane sorelle che parlando della morte e del dopo, si commuovevano, “aggiungo felici per farmi capire meglio”, perché credevano di potere rivedere, su una meravigliosa terra, i loro familiari.

Questo pensiero tra molti ex, è visto come una ulteriore delusione, perché nel risveglio della loro “mente” c’è anche quello d’affrontare questo “fastidioso” fine della vita.

Ciao
Maurizio

20/01/2005 18:47
 
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Ti ringrazio, adesso mi è più chiaro cosa intendevi dire.

Dici:"Uno dei motivi pregnanti che hanno fatto avvicinare molte persone ai tdg, è stata la loro visone della morte."

Magari questo è un aspetto per alcuni, forse dici "molti" in base a quelli che conosci tu. Chiaramente questo è un aspetto che attira molto. Ma non è l'unico argomento che si usa in predicazione, quindi per altri è stato qualche altro aspetto che li ha attratti.
Gli argomenti sono cosi vasti che mi pare un pò troppo generalizare dire che la morte era per la magioranza il punto più importante che li ha attirati a diventare TdG.


Ciao e grazie ancora


Seabiscuit
21/01/2005 11:42
 
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Circa il poter riabbracciare i propri cari su una terra paradisiaca...

...è vero che forma il motivo che fa "sbrilluccicare" (è romanesco ma espressivo!) gli occhi alle vecchiette, ed è pertanto uno dei motivi di attrattiva/adesione soprattutto per i vedovi.
Ma forse va appuntato anche che la sua attrattività dipende dal fatto che questa "verità" è presentata in maniera poco riflessiva e senza tutte le informazioni di rito (che vengono trasmesse solo "dopo", ad adesione avvenuta).
In concreto qui a Roma abbiamo avuto il caso di una vedova anziana alla quale era stato promesso che di lì a poco sarebbe scoppiato Armaghedon e lei avrebbe potuto riabbracciare il marito risuscitato e stava per aderire grazie a questo miraggio.
La documentazione delle verità INTERA, tratta da stampe ufficiali della WT l'ha fatta ricredere. Da essa risultava chiaramente che:
- non era affatto sicuro che Geova avrebbe risuscitato il marito;
- anche se l'avesse risuscitato era sicuro che lei non avrebbe più potuto fare comunione coniugale con lui, perché "i risuscitati non prendono né moglie né marito" (e trattandosi di gente che viene riportata al top della perfezione fisica, si può capire anche quanto questo possa dare loro... felicità costringendoli a un celibato eterno).
- solo coloro che passano indenni per Armaghedon, cioè senza morire, hanno il "privilegio di ripopolare la terra".
- e poiché il destino eterno dell'umanità sarebbe esclusivamente la vita sulla terra, c'è anche l'altra spiacevole "verità" che ad un certo punto i figli dei figli saranno privati delle gioie derivanti dalla paternità/maternità poiché Geova, che fa tutto "con ordine e disposizione" porrà lo STOP alla procreazione.

E' un insieme di problemi che ovviamente la "cristianità" non conosce credendo che, alla fine del mondo, con la resurrezione/trasformazione si passa tutti su un'altra dimensione dell'essere (quella spirituale ove vivono Dio, gli angeli e i trapassati, pur conservando il proprio corpo d'origine ma spiritualizzato, trasformato alla stregua di quello di Gesù risorto, come assicura la Bibbia.
----------------------
est modus in rebus
21/01/2005 12:45
 
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Non mettiamo freni alla Provvidenza!!!
Caro Bere!!!apprezzo molto i tuoi post sempre precisi e ben supportati da prove...ma questa volta vorrei farti notare una cosa che nn mi è andata molto giù!!!
Tu dici che a un certo punto Dio priverà alcuni della gioia di diventare genitori per questioni di sovrapopolazione!!!
Io penso che sicuramente Dio ha poteri e sapienza illimitati, di conseguenza nn puoi dire che andrà per forza così...nn riusciamo neanche ad immaginare quello che potrà fare per risolvere questo "problema"!!
Sarebbe meglio lasciare a Lui la risoluzione di questa ipotetica situazione...che nn sappiamo neanche se si verificherà!!
Che ne dici??
Con affetto!![SM=g27822]
lunarqueen
21/01/2005 14:18
 
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Re: Circa il poter riabbracciare i propri cari su una terra paradisiaca...

...è vero che forma il motivo che fa "sbrilluccicare" (è romanesco ma espressivo!) gli occhi alle vecchiette, ed è pertanto uno dei motivi di attrattiva/adesione soprattutto per i vedovi.
Ma forse va appuntato anche che la sua attrattività dipende dal fatto che questa "verità" è presentata in maniera poco riflessiva e senza tutte le informazioni di rito (che vengono trasmesse solo "dopo", ad adesione avvenuta).



La dottrina della resurrezione è parte fondamentale del insegnamento dei TdG, sicuramente non una parte secondaria. È parte integrante dello studio che accompagna lo studente nel percorso verso il battesimo. In base a cosa sostieni che “vengono trasmesse solo dopo, ad adesione avvenuta”?

Da come imposti la frase dai a pensare che viene trattato superficialmente questo aspetto dottrinale, anzi dicendo che vengono trasmesse “solo dopo” l’adesione, sembra che lo tengono nascosto questo punto.
Questo non corrisponde alla realtà.



In concreto qui a Roma abbiamo avuto il caso di una vedova anziana alla quale era stato promesso che di lì a poco sarebbe scoppiato Armaghedon e lei avrebbe potuto riabbracciare il marito risuscitato e stava per aderire grazie a questo miraggio.



Ma guarda un po’, io parlando recentemente con un cattolico, ho riscontrato che crede in un inferno di fuoco LETTERALE e diceva che cosi l’ha imparato dal suo parroco PAROLE SUE! Un altro è convinto che può rivolgere le sue preghiere ai santi chiedendo la grazia, non un intercessione (l'intercessione manco te la sa spieghare). Un altro gli chiedi qualcosa di Dio non sa quasi niente, gli chiedi qualcosa della Madonna ti dice "anima e morte" e che pregha solo lei. Tutti fedeli che non conoscono la propria religione ma che ci aderiscono.
Nel caso della vedova di Roma che hai citato non vedo dove possa essere un errore. Non sono stati gli apostoli i primi a predicare la "fine imminente"?.
Come ho già detto in precedenza, non si diventa TdG in base ad UN insegnamento preferito, ma si deve conoscere tutto quello che riguarda il volere di Dio ed accettarlo, poi si è pronti per il battesimo.



La documentazione delle verità INTERA, tratta da stampe ufficiali della WT l'ha fatta ricredere. Da essa risultava chiaramente che:
- non era affatto sicuro che Geova avrebbe risuscitato il marito;
- anche se l'avesse risuscitato era sicuro che lei non avrebbe più potuto fare comunione coniugale con lui, perché "i risuscitati non prendono né moglie né marito" (e trattandosi di gente che viene riportata al top della perfezione fisica, si può capire anche quanto questo possa dare loro... felicità costringendoli a un celibato eterno).
- solo coloro che passano indenni per Armaghedon, cioè senza morire, hanno il "privilegio di ripopolare la terra".




Queste sono cose sapute e risapute, studiate e ristudiate durante lo studio PRIMA di diventare un TdG. Non c’è nessuna sorpresa una volta diventato TdG in campo dottrinale e di insegnamento.

Stai pensando umanamente e non secondo il pensiero di Dio, cosa che chiaramente non puoi fare, ma almeno lasciare la possibilità che non è cosi come pensi. Chi ti dice che le persone una volta risuscitate che non si risposeranno e saranno celibi siano persone infelici? Gli angeli sono infelici? Chi ti dice che il cogniuge che sopravvive ad Armagedon non potendosi risposare il cogniuge morto prima e risuscitato dopo, sarà infelice?
Apocalisse 21:4 CEI
"E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate."

Medita caro Bery, medita e non limitare le capacità di Dio.



- e poiché il destino eterno dell'umanità sarebbe esclusivamente la vita sulla terra, c'è anche l'altra spiacevole "verità" che ad un certo punto i figli dei figli saranno privati delle gioie derivanti dalla paternità/maternità poiché Geova, che fa tutto "con ordine e disposizione" porrà lo STOP alla procreazione.



Al riguardo ti ha risposto bene lunarqueen. Pensi troppo umanamente, dimenticando che nulla è impossibile al nostro creatore.


E' un insieme di problemi che ovviamente la "cristianità" non conosce credendo che, alla fine del mondo, con la resurrezione/trasformazione si passa tutti su un'altra dimensione dell'essere (quella spirituale ove vivono Dio, gli angeli e i trapassati, pur conservando il proprio corpo d'origine ma spiritualizzato, trasformato alla stregua di quello di Gesù risorto, come assicura la Bibbia.



E quando ti ritroverai insieme a tua moglie nella dimensione spirituale e vedrai che non potrai più “divertirti” e procreare insieme a lei…ripenserai a quello che hai appena detto sui TdG, sulla loro infelicità perchè non possono più procreare se uno dei due era morto prima del nuovo ordine? Un'altra limitazione che poni a Dio…che secondo il tuo modo di pensare non sarà in grado di non far soffrire i suoi figli sulla terra, ma invece gli sarà possibile far felici quelli che andranno in cielo costringendoli (uso le tue parole) al celibato eterno... non servono altri commenti.


Ciao Bery


Seabiscuit

[Modificato da Seabiscuit 21/01/2005 14.26]

21/01/2005 17:14
 
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Matteo 22:29-30 CEI

Ma Gesù rispose loro: “ Voi sbagliate, non sapendo comprendere né le Scritture, né la potenza di Dio.
Perché nella risurrezione, né gli uomini avranno moglie, né le donne marito, ma saranno come gli angeli di Dio in cielo.”


Carissimo Seabiscuit,
Quanto hai appena enunciato è uno dei tanti motivi per cui io non sono più tdg.

Sotto le feste natalizie, ho comprato un grazioso “Babbino Natalino” (come vedi, mi sto rivoltolando nel fango) che, disponendo di un piccolo interruttore, se acceso cantava le musiche natalizie.
Quando volevo sentirlo cantare ….. lo accendevo.
Quando mi stufavo di sentirlo …… lo spegnevo.

L’idea di passare l’eternità a fare il “Babbino Natalino”, nelle mani di Dio, non mi attira più.
Quando vuole “empire la terra”, mi accende l’interruttore.
Quando la terra è piena, mi spegne l’interruttore.
Quelli che risorgono, sono sprovvisti di interruttore, ma non è un difetto di fabbrica, non vorrai mica riempire la terra di tanti piccoli, fastidiosi e noiosi “Babbini natalini”??
Inoltre costerebbero una fortuna in batterie!!

Ultimo appunto:
Dici a Berescitte (che tra l'altro sono sicuro che saprà risponderti adeguatamente):
“Stai pensando umanamente, e non secondo il pensiero di Dio”.
Domanda:
Perché, tu lo sai qual è il pensiero di Dio?
Oppure stavi parlando del pensiero della WTS?


Un saluto
Maurizio

P.S. Quando ero tdg, persi mio fratello in un incidente stradale, avevo 20 anni, con la mia famiglia si decise di incidere sulla sua lapide, le parole di Giovanni 5:28,29 e Romani 10:11.
Lui non era tdg, ma stava diventando un simpatizzante.
Oggi, mi pento amaramente di non aver cercato tra i suoi scritti, un pensiero o una frase che potesse rappresentare la sua personalità, mi sembra di avergli negato la possibilità di comunicarla nell’unico modo che gli restava.
Con questo, ho chiuso un altro conto con il mio passato.
Me ne restano pochi e quando li avrò chiusi tutti, non tornerò più a disturbarti.

[Modificato da Tubal Cain 21/01/2005 17.27]

21/01/2005 17:53
 
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Caro Maurizio,

leggo sempre con curiosità e vivo interesse i tuoi post.

Vorrei scrivere tutto quello che mi passa ora per la testa, ma mi sento solo di dirti che non ha importanza qullo che è stato il passato. Con o senza dolori, con problemi o senza, tutte queste alla fine sono cose marginali. Ciò che conta secondo me, è quanto amore c'è stato nel vissuto.

Ed io penso che nei confronti di tuo fratello tu abbia dimostrato una grandiosa offerta d'amore.

Con affetto

Valentina

[Modificato da vally82 21/01/2005 17.53]

Valentina
21/01/2005 21:21
 
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Valentina, mi hai scritto
Vorrei scrivere tutto quello che mi passa ora per la testa, ma mi sento solo di dirti che non ha importanza qullo che è stato il passato. Con o senza dolori, con problemi o senza, tutte queste alla fine sono cose marginali. Ciò che conta secondo me, è quanto amore c'è stato nel vissuto.

Quando scrivo i miei commenti in questo forum, lo faccio prima usando Word e poi mi collego per "incollare".
In questo caso non lo faccio perchè voglio risponderti di "getto".
Sono entrato in questo forum, perchè sto cercando di dare un senso a 22 anni della MIA vita.
Non posso permettermi di cestinare ciò che ho vissuto.
Non voglio nemmeno accettare l'idea di averli sprecati.
Tu stasera mi hai dato una cosa importante su cui riflettere.

Grazie
Maurizio
22/01/2005 07:11
 
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Re: Non mettiamo freni alla Provvidenza!!! APPUNTO, NON METTIAMOGLIEGLI!!!

Scritto da: lunarqueen 21/01/2005 12.45
Caro Bere!!!apprezzo molto i tuoi post sempre precisi e ben supportati da prove...ma questa volta vorrei farti notare una cosa che nn mi è andata molto giù!!!
Tu dici che a un certo punto Dio priverà alcuni della gioia di diventare genitori per questioni di sovrapopolazione!!!
Io penso che sicuramente Dio ha poteri e sapienza illimitati, di conseguenza nn puoi dire che andrà per forza così...nn riusciamo neanche ad immaginare quello che potrà fare per risolvere questo "problema"!!
Sarebbe meglio lasciare a Lui la risoluzione di questa ipotetica situazione...che nn sappiamo neanche se si verificherà!!
Che ne dici??
Con affetto!![SM=g27822]



Grazie per l'apprezzamento e ancor più per l'affetto che ricambio di cuore.

Non credo di aver sbagliato dicendo che andrà per forza così. Questo è un punto (condiviso poi da Sea a cui rispondo nel post seguente) che secondo me va ben approfondito e rimarcato poichè, a mio avviso, forma una delle trappole micidiali con cui si è irretita la capacità logica della mente umana dei TG facendo accettare loro l'assurdo. Assurdo che in filosofia indica le proposizioni contraddittorie, cioè che si autodistruggono da sé stesse così che il loro proporsi equivale al loro autonegarsi. E’ un afilosofia che rientra nel ramo della logica e perciò non solo non disdegnata – a quanto pare - dal CD se dice “Ragioniamo” e non disdegnabile da nessun essere umano se non vuole fare discorsi fuori di mente.
Ora, mentre il nostro Dio (fratelli Orientali, Egli benedica la vosra teologia apofatica!) è l'ineffabile e perciò misterico, più alto della ragione MA MAI CONTRO DI ESSA, l'assurdo è qualcosa che non è affatto misterioso. Si tratta di proposizioni inferiori alla ragione, che si struttorano illogicamente e perciò sono CONTRO DI ESSA. Ma lei, la ragione, appunto perché superiore, è capace di individuarle e silurarle con certezza mostrandone la impossibilità, il neo della contraddizione, e il ridicolo. Questa capacità la vediamo in funzione con molta evidenza nelle barzellette ove la ragione coglie il paradosso, l'esagerazione, l'impossibilità, l'equivoco... e chiama il riso come giudizio logico che sentenzia: era una barzelletta, non una cosa vera!

Applicando: se noi lasciamo a Dio, come Bibbia vuole, la possibilità di agire come crede, senza porci e senza porGLI minimamente alcuna condizione e limitazione, Egli di sicuro saprà trovare una soluzione a qualsiasi problema e lo farà in maniera sorprendente. Questo viene ben alluso dal versetto che dice "Occhio non vide, orecchio mai udì ciò che Dio ha riservato per coloro che lo amano" e anche "ciò che saremo non è stato rivelato".

Ma se noi chiediamo a Dio cose assurde (cioè autocontraddittorie come detto), cose che non può fare perché gli leghiamo le mani ponendogli delle condizioni la cui simultanea realizzazione sarebbe contraddittoria, non c'è barba di onnipotenza che possa realizzarle. E se noi ci illudiamo, senza riflettere, che anche a queste Egli potrebbe trovare una soluzione, allora vorrebbe dire che noi ci siamo fatti l'idea di un Dio che non ha nulla a che vedere con la nostra immagine umana, il cui specifico sta nella intelligenza. Ci siamo fatti l'idea di un Dio magico (nella magia sì che avvengono cose contraddittorie ma siamo nel regno della fantasia non della realtà!), un Dio che fa e disfa, e fa in modo che l'effetto di una cosa esiste e non esiste al contempo o a piacere. Sarebbe ben buffo immaginare una persona che c’è e non c’è sulla terra paradisiaca.

Volete un piccolo elenco di cose che Dio non può fare neanche con tutta la sua onnipotenza? (tra parentesi dire “tutta” è contraddittorio perché quantizza l’onnipotenza rendendola non “onni”). Potrete allungarlo da voi se avrete afferrato l'idea:
- fare in modo che il tempo non sia trascorso
- che i fatti non siano accaduti
- creare un cerchio quadrato
- che si possa viaggiare nel tempo
- che distrugga se stesso
- fare il male
- mentire (qui anche la WT ha colto l’impossibilità come dice nel titolo di un libro)
........

- e potete/dovete aggiungerci anche che è impossibile che salvi capra e cavoli...
se è costretto da un lato, dal desiderio geovista, a realizzare una terra paradisiaca ove le persone non sono "come gli angeli nel cielo" (e perciò la loro affettività non passa OBBLIGATORIAMENTE attraverso il sesso COME TRA GLI UMANI OGGI), ma DEVONO ESSERE ESATTAMENTE COME SONO OGGI, quindi con tanto di corpi materiali, di desiderio di paternità, di legami parentali ecc... e dall’altro è costretto a togliere loro il referente, l'oggetto del loro amore (perché magari E' ANDATO distrutto - e ciò che è andato non torna indietro! - o perché DEVE dare lo stop alla generazione di figli).
Se io, TG risuscitato, mantengo in me in toto le stesse caratteristiche che avevo prima, come si ipotizza nel geovismo, allora dovrò essere soddisfatto solo se mangio, respiro, dormo, studio, gioco, mi muovo con i piedi, faccio, eccetera... e se riabbraccio le persone care che Dio aveva legato a me nella vita passata. Se qualche parte di questo mio essere e relazionarmi di ora mi è preclusa PERCHE' GEOVA NON PUO' RISUSCITARE CHI LUI HA DECISO DI DISTRUGGERE (sarebbe autocontraddizione) e quindi non può risuscitare mia moglie morta [spero che non mi legga!] a me sicuramente mancherebbe una delle fonti di gioia essenziali alla mia struttura.

Altro sarebbe se Lui si riservasse il potere di trasformare il mio corpo alla stregua di quello di Cristo, in un modo cioè per noi inimmaginabile ma che sicuramente non sarà IN TOTO identico a come è adesso. Allora sì che la sua onnipotenza sarebbe libera di trovare la soluzione.
Non se io/WT gli metto delle condizioni imprescindibili.
Mi direbbe "provaci tu, io non so proprio come fare": una gioia di paternità la si può avere solo generando un figlio, una gioia coniugale solo unendosi fisicamente al coniuge amato ecc...

- stessa impossibilità Geova troverebbe nella pretesa di far sì che una ri-creazione (perché tale è la concezione geovista della risurrezione) equivalga a una restaurazione DELLO STESSO INDIVIDUO DISTRUTTO. Non è possibile, perché, anche se ne riproducesse ogni caratteristica memorizzata esso sarebbe una copia dell'originale, non l'originale.

Altro invece sarebbe se qualcosa dell'originale, in cui si concentrasse il fattore personalità rimanesse in essere nonostante la morte fisica, come è nella concezione della cristianità che crede nella permanenza delle persone (il modo sceglietelo voi). Persone come entità che esistono IN DIO, ovvero nella dimensione del mondo spirituale, e NON SOLO COME RICORDO nella mente di Dio, e attende la risurrezione (e con esso la trasformazione) del corpo. Anche l'immagine di Ezechiele mostra chiaramente che la Bibbbia sta con la tesi della cristianità quanto a risurrezione dei corpi perché Dio fa riferimento a QUELLE OSSA, sono esse che forniscono la base per il restauro.

Per tornare al succo del fattore di adesione al geovismo, oggetto specifico per cui ho aperto questo 3d, direi che una delle strade scelte dalla WT per accalappiare al suo seguito le persone e poi per impedire loro la capacità bereana di valutazione critica degli articoli di fede proposti, è quella di aver giocato sul loro “pensiero debole”, sulla loro mancanza di allenamento alla logica, così da poter fare loro credere che le “storielle” sono “storie” e che Geova è magico, così che sa dare una soluzione LOGICA a tutto, perfino al suo... essere sessuato nonostante che il sesso non gli serva a niente.
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est modus in rebus
22/01/2005 08:47
 
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Circa il poter riabbracciare i propri cari su una terra paradisiaca... A Seabiscuit & Co.

Seabiscuit il 21/01/2005 14.18 ha scritto...
>La dottrina della resurrezione è parte fondamentale del insegnamento dei TdG, sicuramente non una parte secondaria. È parte integrante dello studio che accompagna lo studente nel percorso verso il battesimo. In base a cosa sostieni che “vengono trasmesse solo dopo, ad adesione avvenuta”?
Da come imposti la frase dai a pensare che viene trattato superficialmente questo aspetto dottrinale, anzi dicendo che vengono trasmesse “solo dopo” l’adesione, sembra che lo tengono nascosto questo punto.
Questo non corrisponde alla realtà.

Rispondo
Eppure l’ho detto chiaramente. In base alla esperienza testimoniata da quella vedova di cui ho parlato. Essa NON ERA STATA AVVERTITA CHE NON AVREBBE PIU’ SPOSATO SUO MARITO. Tanto è vero che quando le è stato notificato DA NOI che le cose stavano così ha detto “Ah, allora non ci sto!” e ha smesso di frequentare l’indottrinamento geovista.

Dice...
>Ma guarda un po’, io parlando recentemente con un cattolico, ho riscontrato che crede in un inferno di fuoco LETTERALE e diceva che ... Un altro è convinto che... Un altro gli chiedi qualcosa di Dio non sa quasi niente... Tutti fedeli che non conoscono la propria religione ma che ci aderiscono.

Rispondo
Questa è una manovra per uscire dall’angolo. Ma non è pertinente. Funzionerebbe solo con chi ha pensiero debole e non si accorge che l’interlocutore cerca di sgattaiolare. Sul tappeto c’è la mia precisa accusa a cosa hanno fatto certi TG: hanno cercato di conquistare una vedova cattolica promettendogli ciò che sapevano non avrebbe avuto, ingannandola circa il reale contenuto del proprio medesimo credo. Questo è un fatto. Abbiamo la testimonianza dell’interessata.

Dice...
>Nel caso della vedova di Roma che hai citato non vedo dove possa essere un errore. Non sono stati gli apostoli i primi a predicare la "fine imminente"?.

Rispondo
Altro tentativo di sgusciare dal problema. La menzogna non stava nel discorso della fine imminente (anche se è sbagliata ma a cui i TG credevano sinceramente) ma nel non aver precisato che, anche se per ipotesi Geova avesse risuscitato suo marito, la signora non avrebbe comunque più potuto fare comunione coniugale con lui, ma avrebbe dovuto cambiare persona perché a lei era affidato il compito (rimessa in gioventù) di “popolare la terra”; al marito risuscitato invece veniva imposto il celibato perpetuo. Ma anche questo l’avevo scritto, mi addolora. Ma so che è parte della tecnica TG quella o di non ascoltare affatto quello che dice l’avversario o fingere di non averlo sentito...

Dice...
>Queste sono cose sapute e risapute, studiate e ristudiate durante lo studio PRIMA di diventare un TdG. Non c’è nessuna sorpresa una volta diventato TdG in campo dottrinale e di insegnamento.

Rispondo
Questa tua è una affermazione. La vicenda da me narrata un fatto, documentato. E, sempre la buona filosofia garantisce che “contra factum non valet argumentum”.
E con ciò – chissà se afferri la mia onestà – non voglio dire che in ogni luogo e ogni proclamatore, in tutti gli approcci iniziali, si comporta così, nascondendo qualche punto essenziale di dottrina. Ci saranno di quelli che sono in tutto aperti e schietti, rivelando in anticipo cosa c’è nel “pacco”. Ma se ve ne sono lo fanno per onestà personale, non per invito della WT che ha scritto «sull’inizio vi sono cose che preferiamo non dire ai nuovi interessati.» Sai certamente dove vero?...

Dice... e qui rispondo inframezzandomi in maiuscolo
>Stai pensando umanamente e non secondo il pensiero di Dio, cosa che chiaramente non puoi fare,
ANZI! E’ COSA CHE OGNUNO DEVE FARE ALTRIMENTI NON RIESCE A DISTINGUERE TRA FEDE E SCIOCCHEZZE. ANCHE LA PROPOSTA DIVINA DEVE CORRISPONDERE AD ALCUNI PARAMETRI DI RAGIONEVOLEZZA. NON LO FANNO ANCHE I TG QUESTO SCREENING BEREANO DI FRONTE ALLA PROPOSTA DI FEDE CHE VENISSE LORO DA ALTRI PROCLAMATORI DI ALTRI MOVIMENTI RELIGIOSI?
>ma almeno lasciare la possibilità che non è cosi come pensi.
IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DA ME ELENCATE NON SONO IO A NON LASCIARE POSSIBILITA’, NON VE NE SONO DI PER SE’, SE SI DEVE CREDERE ALLA DOTTRINA GEOVISTA, L’IMPOSSIBILITA’ SCATURISCE DAL SUO STESSO MODO DI PORSI, DI ESIGERE CHE GEOVA PORTI SIMULTANEAMENTE L’ORDINE E IL CONTRORDINE (COME CERTI CARABINIERI CHE VANNO IN DUE).
>Chi ti dice che le persone una volta risuscitate che non si risposeranno e saranno celibi siano persone infelici? Gli angeli sono infelici? Chi ti dice che il cogniuge che sopravvive ad Armagedon non potendosi risposare il cogniuge morto prima e risuscitato dopo, sarà infelice?
SE NON RIESCI A CAPIRE CHE QUESTO E’ UN ALTRO PROBLEMA NON SO COME AIUTARTI. ANCH’IO, CATTOLICO, SONO SICURO CHE SARO’ FELICE IN PARADISO, ANCHE SE NON CI TROVASSI MIA MOGLIE. IL PROBLEMA E’ UN ALTRO, IL PROBLEMA E’ CHE IO, STANDO AL GEOVISMO, DOVREI ESSERE FELICE NONOSTANTE CHE RIMANE ATTIVA IN ME QUELLA STRUTTURA PSICOFISICA CHE MI FA DESIDERARE DI UNIRMI A LEI E NON AD ALTRA PERSONA, MA LEI E’ CERTAMENTE ASSENTE, OBBLIGATORIAMENTE ASSENTE PERCHE’ DISTRUTTA. GEOVA NON PUO’ FARLA ESSERE PRESENTE E ASSENTE AL CONTEMPO. NON E’ QUESTIONE DI ONNIPOTENZA, E’ UNA ASSURDITA’ CHE NON ACCETTA COMPROMESSI: O C’E’ O NON C’E’ (SONO I DUE CORNI DEL DILEMMA).

Dice...
>Medita caro Bery, medita e non limitare le capacità di Dio.... ti ha risposto bene lunarqueen. Pensi troppo umanamente, dimenticando che nulla è impossibile al nostro creatore.

Dico...
Ringrazio del “caro” e del fraterno invito, e ne prendo nota, ma ripeto NON SONO IO A LIMITARE LE CAPACITA’ DI DIO MA LA WT A LEGARGLI LE MANI CHIEDENDOGLI L’IMPOSSIBILE.
Spero che lunarqueen, che dice di aver apprezzato ciò che ho scritto in passato, apprezzi anche questo scritto e mi dia una mano nell’aiutare i TG a distinguere il possibile dall’impossibile, il difficile dall’asurdo, il reale dall’immaginario, il logico dall’illogico. Dio stesso non sfugge a questa regola dell’essere. Chi si pone su un piano di libertà di autocontraddirsi e pretende che Dio faccia altrettanto ha bisogno di una visita neurologica, o, se realizza ceh gli manca una sana educazione alla logica, deve fare un pò di filosofia spicciola basilare che gli chiarisca il valore edll’evidenza, del principio di causalità e di non contraddizione e quant’altro serve a tenere in piedi un ragionamento consequenziale .

Dice...
>Un'altra limitazione che poni a Dio…che secondo il tuo modo di pensare non sarà in grado di non far soffrire i suoi figli sulla terra, ma invece gli sarà possibile far felici quelli che andranno in cielo costringendoli (uso le tue parole) al celibato eterno... non servono altri commenti.

Dico...
Altroché se servono! E qui io noto una particolare difficoltà che, secondo me, irretisce i TG. Non rendersi conto che ritengono logico ciò che è illogico. Non sarà frutto di quel versetto, spiegato distortamente dalla WT, che dice “non è dato all’uomo neanche di dirigere il suo passo” e di quell’altro ancor più travisato “non siate così spesso scossi dalla vostra ragione”?
Quando Tubal Cain & Co. usciti “fuor del pelago a la riva” ripensano alla situazione in cui si erano calati ed esclamano: ma come è stato possibile che sragionassimo fino a quel punto? Probabilmente hanno capito (“dopo”, solo quando hanno cominciato a pensare, non prima quando lasciavano pensare la WT affidandosi ciecamente) che la base su cui si costruisce una fede umana non può essere che nel rispetto della struttura umana, e se questa è razionale, allora una Fides a misura d’uomo dev’essere coniugata con la Ratio, altrimenti è sciocca credulità, prodroma di cocenti delusioni.

E preciso...
Il celibato eterno nel Paradiso/Cielo/Regno/Reggia/Casa del Padre nei cieli per la cristianità non sarà lesivo di nessuna delle esigenze costitutive del nostro essere che avremo perché noi “saremo mutati” (è Bibbia) e non sappiamo come “ciò che saremo non è stato rivelato” (è Bibbia). Il problema sussiste solo nel geovismo che ipotizza la restituzione della situazione presente, come se, contrariamente all’assicurazione biblica, SAPESSE CIO’ CHE SAREMO. Mentre la Bibbia assicura che “saremo come angeli del cielo” i quali, per quanto nerboruti e baffuti li abbia dipinti la WT, non hanno sesso. E quindi, anche se il nostro corpo lo manterrà, non ci servirà né per fare pipì né per altro perché “i risuscitati non prendono moglie né marito” (e anche questa è Bibbia).

Ciao Bery
Ciao Sea. W la Svizzera!
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est modus in rebus
22/01/2005 15:41
 
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>>>Mentre la Bibbia assicura che “saremo come angeli del cielo” i quali, per quanto nerboruti e baffuti li abbia dipinti la WT, non hanno sesso. E quindi, anche se il nostro corpo lo manterrà, non ci servirà né per fare pipì né per altro perché “i risuscitati non prendono moglie né marito” (e anche questa è Bibbia).

Questa interpretazione, “che è Bibbia” , è un punto “forte” che ha fatto avvicinare molti cattolici ai tdG, e che però non farà “mai” allontanare un tdG per ridiventare cattolico.
Se si guardano le Scritture con il “cuore-tdG” è evidente che i sopravissuti ad Armaghedon, potranno gioire e “godere” per l’eternità con il proprio legittimo coniuge.
Con il “cuore-cattolico” no, perché saranno tutti in cielo “eunuchi”.
In questa indeterminatezza interpretativa della Scrittura, ci sta tutto. Ma apprezzo il distinguo del “Catechismo della Chiesa cattolica” là dove dice che, riguardo a “nuovi cieli”, non si è in grado di potere specificare cosa saranno.
L’ambigiutà di come saranno i resuscitati dopo Armaghedon, fa però ancora mormorare, molti tdG, ed è stato oggetto anche di una domanda su una torre d. g.
Una vedova che si risposa due volte per il doppio decesso dei mariti, e si risposa una terza volta con un tdG e che scamperanno ad Armaghedon, ritroverà i mariti resuscitati i quali, “torneranno a casa”, ma a casa di chi? Saranno senza sesso? Vivranno tutti assieme felici e contenti?

Ciao
Maurizio
23/01/2005 14:10
 
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Ciao Valentina,

Ho sentito poco fa al telegiornale che le indagini sulla statuetta della Madonna a Civitavecchia escludono qualsiasi manipolazione. La statuetta portata da Medjugorje è diventata famosa e meta di pellegrinaggi per aver lacrimato più volte sangue dagli occhi. Il vescovo del luogo, in un primo tempo molto scettico, si è ricreduto dopo che la statua aveva ripreso a lacrimare mentre la teneva tra le mani.
Perché riporto questa notizia? Semplicemente perché la Madonna attraverso quella statua è riuscita a convertire, tra gli altri, anche 120 Testimoni di Geova.

Riporto uno starcio dell'articolo tratto dal seguente link:
digilander.libero.it/nonsoloperfede/Miracoli/Civitavec...

...Il Vescovo rivela anche di "moltissimi casi, dai 20 ai 23, di guarigioni attribuite all'intercessione di Maria; soprattutto per due, di cui un bimbo, pare si tratti di ritorno da coma irreversibile.
Poi parla di grazie infinite, di 300 mila pellegrini in un anno da tutto il mondo. Migliaia e migliaia sono poi i convertiti: tra cui 120 testimoni di Geova, molti protestanti e alcuni buddisti. Crescono anche gli ex voto "soprattutto -dice il Vescovo- le fedi di coppie separate e quindi riconciliate, scarpette di bimbi, alcune siringhe di giovani schiavi della droga". Tutte prove di come "la Madonna rivolga il proprio affetto materno soprattutto alle giovani coppie, ai giovani e ai bambini". Il Vescovo ha anche escluso che la lacrimazione possa essere il frutto di una "presenza diabolica" e tanti esorcisti mi hanno confermato l'assenza di influssi demoniaci...

Non ci avrei mai creduto!
A presto!

Nevio
___________________________
[Ciao Nevio, la cosa è interessante ma non c'entra con il discorso di questo 3d. Perciò ne apriamo uno nuovo e lo lasciamo in questa sezione con il titolo "Civitavecchia, il pianto della statuetta di Maria". Ci metto sia questo tuo post che il seguente che tra qualche giorno cancellerò da qui SPERANDO CHE CHI VUOLE TI SEGUA LA' -BeryMod]

[Modificato da berescitte 23/01/2005 18.37]

23/01/2005 15:45
 
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Ciao Nevio!

La notizia che hai riportato è molto interessante.
Comunque, indipendentemente dalle polemiche suscitate da questo clamoroso episodio, quindi se è vero che la statuetta lacrimasse o se tutto ciò è dovuto al meccanismo di qualche buontempone, io credo che quelle persone convertite abbiano avuto l'imput che ha contribuito al risveglio della loro spiritualità.
Forse avevano bisogno di certezze e magari quella statuetta ha avuto il potere di infondrle, forse molto più di quanto lo avessero fatto le parole.

E' vero, Gesù esclamava "Beato colui che non vede, eppure crede", tuttavia indipendentemente dall'episodio in sè ringraziamoLo perchè oggi forse molto più di allora ha la straordinaria capacità di regalarci queste meraviglie d'amore!

A presto

Valentina [SM=g27823]
Valentina
24/01/2005 11:18
 
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Parliamo di rapporto madre-bambino, o psicanalitico, o con un comico...
Ringraziando chiunque sta raccogliendo l'invito fatto con questo 3d io faccio la mia piccola parte infiorando qua e là con qualche accenno psicologico (e forse anche psicanalitico) che non potete però chiedermi di sviluppare perché non è farina del mio sacco né rientra nelle mie competenze professionali. Si tratta di cose lette chissà dove e appuntate perché mi sono parse pertinenti al discorso.

Poniamo una situazione in cui una persona si sente assicurare da un'altra (maggiore di lei in età e autorevole) che una certa cosa sta in un certo modo, tipo: Fidati che è così.

Poi però il soggetto fa l'esperienza contraria che smentisce quella assicurazione rivelandola falsa. E, alla sua recriminazione a chi gli aveva dato l'assicurazione si sente rispondere qualcosa come: "Ma si capisce! Scherzavo! Le cose stanno in quest'altro modo, non lo intuisci da te?"
Di nuovo il tale si fida e segue la seconda indicazione che va pure buca. E di nuovo riceve la stessa risposta, condita di sorrisi divertiti.

Quanto pensate che la cosa possa durare? cioè quante volte potrà dare il soggetto fiducia alle nuove dichiarazioni nonostante le continue smentite?

Dipende ovviamente dal contenuto dell'assicurazione, dal di che cosa si tratta. Se si tratta di uno che assicura che un assegno è coperto e in realtà non lo è, la fiducia scompare alla prima tranvata. E se si trattava di una mossa tra soci in affari è pure quasi sicuro che la prudenza spingerà l'ingannato a rompere il sodalizio.

Se si tratta invece di assicurazioni date tra ragazzi, si può andare oltre di molto con la tolleranza. Entrambi sanno che aprono bocca e gli danno fiato. Comunque anche lì c'è un limite, segnato di sicuro dalle cose serie, per le quali una delusione porta danno.

Insomma sembra che ci siano poche situazioni in cui il rapporto di fiducia possa proseguire tranquillo, con una tolleranza incondizionata spinta fino all'eroismo. Tra queste situazioni ci sono quelle:
- del rapporto di gioco madre bambino. La mamma cioè può dire e disdire a piacere. Il bimbo le crederà (e fa bene a farlo) sempre se gli assicura che stava scherzando;

- del rapporto psicanalitico. Anche in quel caso il terapeuta può esigere la fiducia e l'obbedienza incondizionate, ma preavvertendo il soggetto che le cose sbagliate le informazioni fasulle fanno parte della terapia per cui egli non si deve chiedere mai se sono logiche (basta che lo sappia chi le propone) o se sono vere, o indagare il perché e il percome: lui è il malato! Il prof. sa quello che fa!

- del rapporto con un comico di professione. Ricordate Albertone? Lui si sentiva sempre "in pubblico" e sempre compreso del suo ruolo da svolgere. Così che anche la domanda seria riceveva una risposta che sulle prime pareva sera ma poi si rivelava una battuta. Anche qui il comico può procedere all'infinito, né si può pretendere che la smetta e sia serio se sta recitando un ruolo. I personaggi, assicura Pirandello, non sono come le persone che possono tradire e deludere: sono sempre immancabilmente presenti non appena li si chiama...

- potrebbe rientrare in categoria analoga il rapporto tra i dirigenti di un movimento religioso o di una setta e i loro adepti? Gli esperti dicono di sì. Il rapporto mondiale del 1986 curato dal magistero Cattolico intitolato "Il fenomeno delle sette o nuovi movimenti religiosi, sfida pastorale" dice che i dirigenti di questi gruppi esigono di norma ubbidienza indiscussa e adesione priva di riflessione.

LA DOMANDA NASCE SPONTANEA
Potrebbe essere questo il caso anche tra la WT (che si autopropone tra l'altro come "mamma") e i suoi adepti?
Se così fosse, avremmotrovato una delle molteplici spiegazioni del meccanismo che andiamo cercando ed è interessante notare che la Chiesa invece, per parte sua e pur ritenendosi - ma a un livello diverso ovviamente! - Mater et magistra, dichiara, proprio su quello stesso documento al n. 2.2 "Le sette impongono i loro modi particolari di pensare, di sentire e di comportarsi, contrariamente all'approccio della chiesa che implica un consenso convinto e responsabile."

Nello stesso momento però, realisticamente, mette in guardia asserendo che "Lo spirito settario, cioè un atteggiamento d'intolleranza unito a un proselitismo aggressivo, non è necessariamente il fatto costitutivo di una «setta», e, in ogni caso, non è sufficiente a caratterizzarlo. Uno spirito del genere può riscontrarsi nei gruppi di fedeli appartenenti a chiese o a comunità ecclesiali. Questi gruppi cristiani di spirito settario possono evolversi grazie ad un approfondimento della loro formazione e a contatti con altri cristiani. Possono, così, progredire verso un atteggiamento più «ecclesiale»." (Introduzione n. 1.1)
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est modus in rebus
26/01/2005 11:54
 
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La Chiesa "Mater"???
Scusa, Berescitte, ma in che senso dici che la Chiesa, suppongo che parli della chiesa cattolica, è madre ma diversamente da come lo è la Watchtower per i suoi testimoni?
Non è che hai dimenticato qualche particolare?... cosa risponderesti a chi ti accusasse che te la canti e te la suoni?
_________________________
Man hu? Cos'è?
26/01/2005 21:29
 
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COME SOPRAVVIVERE QUANDO SI LASCIA IL GEOVISMO [1]
Accetto il suggerimento di Berescitte e sposto in questa sede, più pertinente al soggetto, il mio intervento - a puntate - sulla “traumaticità” dell’abbandono dell’Organizzazione, che trae spunto da un interessante scritto di Jerry Bergman, esperto di igiene mentale ed ex tdg. Le osservazioni di Bergman prendono avvio dall’osservazione che l'intervallo di tempo che intercorre tra quando si esce dal movimento e il ritorno a una vita normale dipende, in genere:
• dal grado del proprio coinvolgimento nel geovismo,
• dal tempo tra¬scorso in esso,
• da quanto tempo si è impiegato per uscirne,
• se qualcuno della famiglia o qualche amico è anch'esso coinvolto,
• dal sistema di sostegno disponibile quando si esce.

Il grado di coinvolgimento personale nel movimento della Torre di Guardia, la struttura di sostegno e la forza personale sono, molto probabilmente, i fattori che maggiormente influiscono sul processo di guarigione. Dopo che uno ha rotto con l'Organizzazione, è spesso necessario ristrutturare ex novo la propria vita. In parte ciò dipende dal fatto che, come ha scritto Gaila Noble, «L'insegnamento e le attività del movimento, una volta così perfetti, ora iniziano ad incrinarsi e ad entrare in conflitto (Non erano mai stati considerati in modo obiettivo prima). Il potere degli "anziani" comincia presto a mostrare paralleli con quello di altri gruppi religiosi a conduzione umana».

La ristrutturazione è tale che si diventa una "nuova persona" e la vecchia personalità appare "estranea". Dopo esserne usciti da diversi anni, molti Testimoni affermano che, guardando indietro alla propria passata esperienza e a "che cosa erano prima", trovano difficile credere che potessero aver "abboccato" a qualcuna delle "verità" insegnate dai Testimoni. La vita passata sembra loro estranea, non la ricordano più. Lasciare l’Organizzazione è difficile soprattutto se si ha qualche familiare o qualche caro amico che ne fa ancora parte. Dopo che una persona ne è uscita, l'intera fami¬glia o smette di avere rapporti con quella persona (incoraggiata in questo dalla disassociazione) oppure gran parte della famiglia lascerà anch'essa l'Organizzazione. Ho esperienze personali, dirette e indirette, che dimostrano come quest’ultima possibilità sia abbastanza ricorrente (Bergman la quota al 60% dei casi!)

geovologo

Continua in [2]….

[Modificato da berescitte 27/01/2005 7.48]

Cordialmente
geovologo

Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola.
27/01/2005 08:06
 
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Mentre invito a non perdere il discorso a puntate dello stimatissimo geovologo...
... rispondo rapidamente alla domanda di Petitio.
E' vero che la Chiesa ha mostrato di avere un volto ambivalente se la consideriamo alla stregua di ogni organizzazione sociale: Madre nella sua opera educativa, per la caritas e l'assistenza ecc... Matrigna per certe scelte storiche dei suoi figli per le quali si è dovuto (e si dovrà) chiedere perdono.
Ma in questa sede alludo a Mater et Magistra sullo stesso piano in cui pretende situarsi la WT, ovvero solo sul piano istituzionale di trasmissione dell'autentico messaggio di Cristo. In questo la Chiesa non ha mai fallito.
Diciamo che è stata come una madre che fumava (ma non 3 pacchetti al giorno eh?) ma insegnava i figli che il fumo è dannoso (cioè la verità) e perciò certe sue iniziative riprensibili sono avvenute non perché ha applicato il Vangelo ma perché i cristiani concreti si sono discostati da esso (come Don Camillo che quando voleva bastonare Peppone girava il crocifisso verso la parete).
La Chiesa (e anche le Religioni) come istituzione sostanzialmente benefica ha ricevuto l'attestato e il riconoscimento anche dai governi laici e Montanelli diceva che il modo più sicuro per far arrivare gli aiuti umanitari era quello di inviarli ai missionari.
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27/01/2005 18:54
 
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COME SOPRAVVIVERE QUANDO SI LASCIA IL GEOVISMO (2)
Prima di abbandonare il movimento, il Testimone che comincia ad avere delle critiche da fare, cerca, forse per anni, di "riformare" l'Organizzazione scrivendo lettere, parlando agli "anziani", sottolineando l'inopportunità, per esempio, di predire date dal momento che il CD ha già sbagliato troppe volte nel passato. Anch’io ho conosciuto diverse persone rimaste sconcertate nel leggere in La Torre di Guardia che il cuore umano è letteralmente la sede e la fonte delle emozioni umane; e poi, invece, queste stesse persone si sono rese conto, leggendo articoli seri sui trapianti di cuore, che la personalità non cambia dopo tali interventi. Dopo aver fatto presente agli "anziani" una simile contraddizione e, nel migliore dei casi, aver incontrato la loro resistenza su questo punto, si veniva generalmente messi in guardia sulla debolezza della propria fede e si subiva un sermone sui pericoli che provengono dall'avere dei dubbi sull’Organizzazione e, quindi, subentrava uno stato di scoraggiamento.
A questa fase di tentativo di “riforma dall’interno” fa seguito una sempre maggiore delusione, cioè si comincia a cercare cose che non vanno nel Movimento e si comincia a guardare al mondo esterno in maniera diversa. Una volta che si passa così il "Rubicone", il tdg in crisi comincerà ad avere sempre maggiori conferme ai propri dubbi. Da questo momento in poi, la struttura che sostiene il credo dei Testimoni comincerà ad andare rapidamente in frantumi.

Riprendersi dopo l’esperienza di adesione al geovismo spesso è molto difficile e talvolta può richiedere anni; la ripresa comporta un riorientamento nella visione del mondo e della propria vita, comprenderete, quindi, che non è una questione da poco.
Fra tutti i rimedi possibili, il tempo è la più efficace delle medicine.
Durante tale periodo gli amici e i familiari non devono far altro che sopportare, come meglio possono, la depressione, il nervosismo, le ansie cui va incontro l'ex Testimone. Per aiutare una persona a guarire dal trauma della propria fuoriuscita, bisogna essere "estremamente pazienti" e tolleranti, e occorre sempre pensare che l'ex Testimone è come qualcuno che ha sperimentato una seria malattia. La “convalescenza” può essere molto problematica e può durare anni talvolta. Essa implica un enorme riorientamento del proprio modo di guardare al mondo e alla vita, cosa per niente facile.

geovologo

Continua …
Cordialmente
geovologo

Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola.
28/01/2005 07:15
 
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Leggo imparo e rifletto (dalla puntata n. 2 di Geovologo)
Leggo
>Prima di abbandonare il movimento, il Testimone che comincia ad avere delle critiche da fare, cerca, forse per anni, di "riformare" l'Organizzazione scrivendo lettere, parlando agli "anziani", sottolineando l'inopportunità, per esempio, di...

Rifletto
Trovo questo atteggiamento lodevolissimo. Così si fa prima di abbandonare definitivamente quella che si ritiene essere una famiglia, un'org. che ci ha beneficato.
- Lo esige la prudenza: non sia mai che io abbia equivocato... chissà forse i problemi avranno risposta... è colpa della mia poco accurata conoscenza...
- Lo esige l'affetto per i compagni: se ho visto giusto è bene che io ne renda partecipi gli altri, che anch'essi esaminino il problema e, per quanto sarà possibile vediamo di porvi rimedio...
- Lo esige la sincerità e la fiducia: se non lo facessi un domani mi accuserebbero di aver covato una serpe in seno... non posso credere a priori alla malafede dell'Org., proprio lei che mi ha insegnato a diffidare degli altri che "scrivono per ingannare"...

E perciò trovo molto biasimevole (per non usare termini più energici) il fatto che la WT scheda indistintamente tutti i dissociati e disassociati come gente indegna, peccatrice, traditrice, apostata e via dicendo...
Questa della WT che livella quelli che sarebbero se restassero dentro i suoi figli migliori per moralità e intelligenza (certo molto migliori di chi sta dentro, vede storture e tace e scusa tutto senza cercare di aggiustare nulla), questa sì che è una manovra/tecnica/clichet indegna.
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est modus in rebus
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