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Diluvio e montagne

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2005 18:38
06/01/2005 17:27
 
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I TdG sostengono che prima del diluvio, avvenuto, secondo loro, nel 2.370 a.C., non esistevano montagne elevate.
Ecco cosa si legge, per esempio, in una loro pubblicazione:

«E' da notare che la Bibbia non dice che ai giorni di Noè vi fossero montagne alte quanto l'Everest. Secondo gli scienziati, un tempo molte montagne erano assai più basse che oggi, e alcune sono addirittura emerse da sotto i mari» ("Sopravvivere", cap. 6 p. 47, il grassetto è mio).

Secondo i TdG quindi fu solo dopo il 2.370 a.C. che hanno avuto origine le attuali catene montuose "alte quanto l'Everest".
Infatti, visto che "la Bibbia non dice" che al giorno di Noè ci fossero simili montagne, questo vuol dire che tali montagne non esistevano (!) Davvero una logica ineccepibile! [SM=g27825]

Comunque proviamo a supporre che le montagne attuali si siano davvero formate solo dopo il 2.370 a.C. Vi immaginate quali immani catastrofi e sconvolgimenti avrebbe provocato l'innalzarsi, rapidissimo, di queste catene montuose?
Il recente terremoto sottomarino nell'Oceano Indiano ha provocato un maremoto disastroso. Eppure il movimento della crosta terrestre provocato da questo terremoto è del tutto insignificante in confronto a quello che, secondo i TdG, sarebbe avvenuto dopo il diluvio. I fenomeni fisici (terremoti, maremoti, spostamento dell'asse terrestre, ecc.) conseguenti a tale innalzamento delle catene montuose, avrebbero spazzato via dalla superficie della terra ogni forma di vita ed ogni eventuale superstite al diluvio. Tali sconvolgimenti sarebbero stati ben peggiori di qualsiasi diluvio universale. Si sarebbero verificati, infatti, non in un perido di centinaia di milioni di anni, in seguto a spostamenti e movimenti lentissimi della crosta terrestre (così come insegna la Geologia), ma in tempi brevissimi, questione di pochi mesi od anni. Non può che essere così, dato che la storia documentata non riporta alcuna traccia di catene montuose (Alpi, Pirenei, Urali, ...) sorte di recente...
Notate poi l'uso strumentale delle affermazioni fatte dagli scienziati: «Secondo gli scienziati, un tempo ["un tempo" quando? nel 2.370 a.C.?] molte montagne erano assai più basse che oggi, e alcune sono addirittura emerse da sotto i mari».
Naturalmente, nessuno scienziato si è mai sognato di affermare che le attuali catene montuose siano "emerse da sotto i mari" solo dopo il 2.370 a.C.!

Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 06/01/2005 17.29]

06/01/2005 21:05
 
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Achille ha fatto delle interessanti riflessioni sulle catene montuose della terra in relazione alla cronologia dei tdg che indica il 2370 ac come anno della loro formazione.

Io, fin da quando ero tdg, avevo invece dei seri dubbi in riferimento agli oceani.
Avevo creduto che:
La terra, prima del diluvio, aveva un’altezza media molto inferiore a quella odierna.
Gli oceani oggi sono molto più profondi rispetto al periodo antecedente Noè.

Ne consegue che la stragrande maggioranza d’acqua presente sulla terra, proviene per i tdg dal diluvio Noetico.

PREMESSA:
L’acqua piovana è Dolce, quasi del tutto priva di sali.
In media l’acqua del mare contiene 34,75 grammi di sale per ogni litro.
L’acqua del mar Baltico che riceve molta acqua dolce dai fiumi che vi sfociano, contiene invece 5 grammi di sale per ogni litro.

La logica porterebbe a concludere che subito dopo il diluvio, le acque che coprivano la terra avrebbero dovuto essere, per salinità, molto vicine all’acqua dolce.

DOMANDA:

Come può essere che solo qualche anno dopo il 2370 ac, il mare sia divenuto talmente salato da permettere la vita di pesci che sopravvivono solo in quelle acque?

Si è calcolato che la massa d’acqua che copre il nostro pianeta pesi:
1410 milioni di miliardi di tonnellate.
Di queste ne abbiamo 1360 di acqua pura, e il resto cioè 50 milioni di miliardi di tonnellate sono SALE!!

E tutto questo sale, IO HO CREDUTO fosse stato portato negli oceani attraverso i fiumi e la flora marina nel giro di pochissimi anni!!

ULTIMA DOMANDA:
Mi raccomando non fate l’esperimento di cui parlerò, ma fidatevi di ciò che vi dico:
Se prendete un pesce d’acqua dolce e lo mettete in una vasca d’acqua salata, quello muore dopo circa 15 minuti.
Se invece prendete un pesce d’acqua salata e lo mettete in una vasca d’acqua dolce, quello muore dopo circa un’ora.

Ora se dopo il diluvio l’acqua del mare era DOLCE, come avrebbe dovuto essere, come hanno fatto a sopravvivere i pesci d’acqua salata?
Se al contrario, ammettessimo che l’acqua del mare fosse stata salata, come hanno fatto a sopravvivere i pesci d’acqua dolce?

RISPOSTA:
1) I pesci si sono adattati alla nuova situazione e hanno sviluppato nuove forme, in pratica si sono EVOLUTI. Non sarà mai accettato dai tdg.
2) Noè nell’arca aveva anche un’acquario.[SM=g27833]

Sono quasi convinto di aver scritto qualche sciocchezza, a parte i dati riguardanti il peso dell’acqua e del sale, non ho consultato alcun testo.
Per questa ragione, se notate punti deboli o indifendibili nelle mie argomentazioni, fatemelo presente e rivedrò il tutto.

Ciao a tutti
Maurizio










06/01/2005 21:22
 
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Pesci e diluvio
Tubal Cain ha scritto

:...Se prendete un pesce d’acqua dolce e lo mettete in una vasca d’acqua salata, quello muore dopo circa 15 minuti.
Se invece prendete un pesce d’acqua salata e lo mettete in una vasca d’acqua dolce, quello muore dopo circa un’ora.

Ora se dopo il diluvio l’acqua del mare era DOLCE, come avrebbe dovuto essere, come hanno fatto a sopravvivere i pesci d’acqua salata?
Se al contrario, ammettessimo che l’acqua del mare fosse stata salata, come hanno fatto a sopravvivere i pesci d’acqua dolce?

Ciao Maurizio, ho espresso anch'io osservazioni simili alle tue nel sito (http://www.infotdgeova.it/diluvio.htm):



Un’altra difficoltà sarebbe sorta per le specie animali acquatiche: se il mondo fosse stato sommerso completamente dall’acqua, infatti, tutta la massa acquea sarebbe diventata o dolce, o salata, o, nel caso peggiore, salmastra. Se l’acqua fosse diventata dolce, Noè avrebbe dovuto salvare nell’Arca anche tutti i pesci d’acqua salata. Se l’acqua fosse diventata salata, allora Noè avrebbe salvato "solo" i pesci d’acqua dolce. Se fosse diventata salmastra, allora avrebbe dovuto salvare tutti gli esemplari di entrambe le specie! Quindi, o Noè ha portato nell’Arca coppie di tutte le specie di pesci d’acqua dolce, o tutte quelle d’acqua salata, o tutte — proprio tutte — le specie acquatiche esistenti! (Si consideri che il famoso Acquario di Genova, ben più grande dell’Arca di Noè, contiene un infinitesima parte delle specie marine esistenti!).

Achille
07/01/2005 14:30
 
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Ho trovato un interessante articolo del19/11/2004 sulla rivista "Panorama".

Il link è questo:

www.panorama.it/scienze/archeologia/articolo/ix1-A0200...

La premessa è che il diluvio ebbe origine probabilmente nei pressi del Mar Nero.
Sempre secondo le varie supposizioni, questi anticamente era un enorme bacino di acqua dolce, invaso poi dall'acqua salata che straripò e fece fuggire le popolazioni vicine.

Buona lettura!

[Modificato da vally82 07/01/2005 15.02]

Valentina
07/01/2005 14:55
 
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Diluvio e Mar Nero

Scritto da: vally82 07/01/2005 14.30
Ho trovato un interessante articolo del19/11/2004 sulla rivista "Panorama".

Il link è questo:

http://www.panorama.it/scienze/archeologia/articolo/ix1-A020001028012

La premessa è che il diluvio ebbe origine probabilmente nei pressi del Mar Nero.




Grazie per questa segnalazione. Aggiungerò questo recente articolo all'intervista a W. Pitman che ho riportato nel sito: http://www.infotdgeova.it/marnero.htm

Ciao
Achille
07/01/2005 15:04
 
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Non c'è di che Achille!

Comunque riflettevo sul fatto che l'impossibilità di una cataclisma di sola matrice piovosa, investente tutta la Terra, fatta eccezione per le vette più alte, è abbastanza discutibile, poiché la quantità di acqua presente sul nostro globo non può subire variazioni così elevate da giustificare un simile evento. Il testo biblico così cita: "e ruppero le sorgenti del grande abisso e le cataratte del cielo sì aprirono": forse per rottura delle sorgenti dell'abisso s'intende l'innalzamento del livello delle acque terrestri, ma anche quest'ipotesi è da scartare a priori in quanto sarebbe difficile da spiegare da dove tutta quell'acqua sarebbe potuta provenire e dove sarebbe defluita. Più sensata e giustificata potrebbe essere invece l'ipotesi di un evento catastrofico,che, accompagnato da altri eventi naturali come terremoti,maremoti, sollevamenti e abbassamenti della crosta terrestre, eruzioni vulcaniche, abbia provocato inondazioni in varie parti del nostro pianeta poste in zone relativamente basse rispetto al livello del mare e che sia tramandato in maniera affine nelle tradizioni prima orali e poi scritte dei vari popoli. Il sommarsi di tutti questi elementi naturali catastrofici sopra citati potrebbe benissimo dare l' idea, allo smarrito spettatore di quei tempi, che sia effettivamente giunta la fine del mondo.
Valentina
11/01/2005 07:28
 
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Achille
Quando ho letto la tua risposta, come spesso mi capita mi si è afflosciata la CRESTA. [SM=g27826]
Pensavo di aver trovato qualcosa di originale – mi riferisco al sale nell’oceano – e invece mi sono sentito come un Interista che non arriva mai primo!! [SM=g27828]

POI E’ SUCCESSO QUALCOSA.

Ieri sono andato a fare il solito giro tra le bancarelle dove vendono i libri scontatissimi.
Ho scoperto che i libri che vale la pena di leggere sono quelli che svendono perché non li legge nessuno.
Ho trovato un libro molto interessante.
Ti farà piacere sapere che anche tu sei arrivato secondo in merito all’utilizzo dell’argomento Sale del mare, per affondare il fondamentalismo biblico.

Abbiamo un illustre predecessore, (molti illustri predecessori).
Edmund Halley, (quello della cometa n.d.r.) dedicò un lungo studio sulla salinità del mare allo scopo di abbattere il letteralismo biblico dei suoi tempi, e pervenne a datazioni di interesse straordinario.

L’ho letto stanotte e oggi te lo segnalo.

L’autore è STEPHEN JAY GOULD.
Il libro si intitola:
Otto piccoli porcellini riflessioni di storia naturale.
Non ti far ingannare dal titolo, in un capitolo lo spiega ed è tutto fuorché banale.
E’ una miscela di geologia, paleontologia, filosofia e riflessione.

Se non lo trovi e ti interessa andrò personalmente a rovistare di nuovo in quella “miniera” e magari troverò altri bei libri a 5 euro al Kg.

P.S. tranquillo che pesa solo due etti.. [SM=g27818]

Un saluto

[Modificato da Tubal Cain 11/01/2005 7.29]

11/01/2005 15:25
 
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Re: Achille
Tubal Cain ha scritto:

Quando ho letto la tua risposta, come spesso mi capita mi si è afflosciata la CRESTA. [SM=g27826]
Pensavo di aver trovato qualcosa di originale – mi riferisco al sale nell’oceano – e invece mi sono sentito come un Interista che non arriva mai primo!! [SM=g27828]

[SM=g27828] [SM=g27823] [SM=g27822] [SM=g27824]

POI E’ SUCCESSO QUALCOSA.
....
Ho trovato un libro molto interessante.
...
L’ho letto stanotte e oggi te lo segnalo.

L’autore è STEPHEN JAY GOULD.
Il libro si intitola:
Otto piccoli porcellini riflessioni di storia naturale.
Non ti far ingannare dal titolo, in un capitolo lo spiega ed è tutto fuorché banale.
E’ una miscela di geologia, paleontologia, filosofia e riflessione.

Grazie per questa interessante segnalazione.
Cercherò il libro nella biblioteca di Tione.
Se non ce l'hanno, lo farò arrivare da qualche altra biblioteca
  • .

    Ciao
    Achille
  • Non so se succede la stessa cosa in altre parti d'Italia, ma nel Trentino tutte le biblioteche sono collegate fra loro: se una biblioteca non ha un libro, lo richiede ad un'altra che te lo provvede nel giro di due giorni [SM=g27823]
  • 11/01/2005 18:38
     
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    biblioteche del trentino
    l'agomento è poco teocratico, ma è proprio così in trentino
    in toscana NO
    scusate, ma mi piace metterci bocca
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