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| Registrato il: 15/07/2004
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>>>Le radici di un popolo si misurano in base alla sua cultura, ossia secondo quanto la presunta “radice” in analisi abbia avuto ricadute sulla letteratura, sull’arte, ecc
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La cultura "anche" cristiana europea ha le basi "anche" su arte leteratura ecc..ecc.. nel senso che mentre facevano dipingere la cupole, ergere statue, suonare i clavicemboli, cantare con le voci bianche; ordivono trame, facevano guerre e..non rendevano i bambini ebrei ai legittimi genitori scampati all'Olocausto.
Ora, che questa radice ci sia, affettivamente purtroppo c'è.
>>>I dati presentanti non sono pertinenti al dibattito in analisi, infatti anche se per ipotesi la religione cristiana avesse tra i suoi comandamenti di gettare bombi atomiche, essa, essendo durata duemila anni, avrebbe costruito comunque le sue radici in Europa, se siano negative o positive questo è un altro problema, che prescinde da quello della loro esistenza.
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Sembra quasi che i dati "pertinenti" siano solo quelli dell'arte, del canto, e della letteratura. Quelli negativi, nò.
Rimane il fatto che questa "radice" cristiana non è un grande esempio di amore e bontà, come invece asserisce di essere.
E' una radice che ha innalzato una pianta malata, una pianta che ha avvelenato tante persone.
Purtroppo fa parte della nostra storia. Quindi non capisco perchè oltre a questo pesante fardello che ci tocca portare, dobbiamo anche vantarcene e mantenere appeso ai muri il suo simbolo. Simbolo che non è l'immagine di un ebreo eretico crocefisso dai romani, ma il segno distintivo della religione cristiana e cattolica.
Ciao Maurizio |