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Compleanni e TdG

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2004 13:28
04/12/2004 15:21
 
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Come è anoto i TdG attualmente nonfesteggiano il compleanno.
Questa innovazione venne introdotta da Rutherford, il secondo presidente della WTS. Inizialmente, infatti, anche i TdG ("Studenti biblici") non vedevano nulla di male nel festeggiare i compleanni.

Vorrei analizzare con voi le ragioni "bibliche" per cui i TdG ritengono che non sia corretto per un cristiano festeggiare l'anniversario della nascita.

Prima di tutto vorrei però chiedere un vostro parere in merito ad alcuni versetti del libro di Giobbe.
Cito dalla versione della CEI:

Giobbe 3:1: «Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno».

Cosa si intende in questo passo con l'espressione "il suo giorno"?

Basta leggere il versetto 3 per comprenderlo:

«Perisca il giorno in cui nacqui e la notte in cui si disse: «È stato concepito un uomo!».

E' chiaro che "il suo giorno" si riferisce al giorno della nascita di Giobbe.

Troviamo la stessa espressione ("suo giorno") anche nel capitolo uno:
«Ora i suoi figli [di Giobbe] solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme».

E' possibile che con l'espressione "nel suo giorno" ci si riferisca al giorno della nascita di ciascuno dei figli di Giobbe?
La semplice lettura di questi passi, secondo il contesto, sembrerebbe indicarlo.

Se così fosse, ecco che si avrebbe un'indicazione biblica che anche devoti servitori di Dio non avevano alcun problema nel celebrare i compleanni.

Achille
04/12/2004 15:46
 
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Con una forzatura forse si ....
Premetto che non vedo nulla di male nel festeggiare i compleanni, ancor più, poi, se sono un motivo di ringraziamento al Signore.

In ogni modo, personalmente, non riesco a vedere nei passi citati il feteggiamento di compleanni, nella Nuova Riveduta, tra l'altro, leggo così:

Il prologo
Ez 14:14, 20 (Ge 6:8-9; Sl 128:1-4)
Giobbe 1:1 C'era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest'uomo era integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male.

Gli erano nati sette figli e tre figlie; possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e una servitù molto numerosa. Quest'uomo era il più grande di tutti gli Orientali.

I suoi figli erano soliti andare gli uni dagli altri e a turno organizzavano una festa; e mandavano a chiamare le loro tre sorelle perché venissero a mangiare e a bere con loro.
Quando i giorni della festa terminavano, Giobbe li faceva venire per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva un olocausto per ciascuno di essi, perché diceva: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano rinnegato Dio in cuor loro». Giobbe faceva sempre così.

Il fatto che Giobbe maledice il suo giorno, ed era pensabile che all'ora, come oggi, si pensasse al giorno in cui si è nati, non significa che lo festeggiasse, o fosse costume festeggiarlo.
Ribadisco, comunque, che pur non vedendo motivazioni bibliche per festeggiare il proprio compleanno, se non con alcune forzature, non ritengo ci sia nulla di male...., a meno che non leggessi un divieto specifico, ma al momento non ne trovo... per cui..
Ti benedica il Signor, Ti benedica il Signor, Ti benedica il Signore tanti auguri a te ...:-)
Ciao, Alex.
_____________________
Nei versetti successivi è scritto qualcosa che fa pensare invito i TdG a rileggerli ...( in particolare il grassetto).
Giobbe 1:6 Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro. Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana rispose al SIGNORE: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa».
04/12/2004 16:00
 
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Il compleanno...
Ciao Alex, penso anch'io che non si possa essere dogmatici su questi passi di Giobbe.

Ho trovato in rete però alcune fonti che dicono che in Giobbe 1:4 vi è un riferimento ai compleanni.

Ecco, per esempio, come traduce questo versetto una versione inglese:

«His sons went and held a feast in the house of each one on his birthday; and they sent and called for their three sisters to eat and to drink with them» (http://webnet77.com/bibles/web/18_001.htm ).

Un dizionario biblico (Smith's Bible Dictionary), alla voce Birthday (compleanno), dice:
Birthday: The custom of observing birthdays is very ancient, Ge 40:20; Jer 20:15 and in Job 1:4 etc., we read that Job's sons "feasted every one his day." In Persia birthdays were celebrated with peculiar honors and banquets, and in Egypt those of the king were kept with great pomp. It is very probable that in Mt 14:6 the feast to commemorate Herod's accession is intended, for we know that such feasts were common, and were called "the day of the king." Ho 7:5 (http://www.reference-guides.com/smiths_bible_dictionary/Birthday/)

Anche un commentario biblico vede in Giobbe 1: 4 la celebrazione del compleanno:
« 4. every one his day--namely, the birthday (Job 3:1)...»
http://www.ccel.org/j/jfb/jfb/JFB18.htm

Tu sai per quale "motivo biblico" i TdG non festeggiano i compleanni?

Ciao
Achille
04/12/2004 16:23
 
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.... si ho notato che anche sul commentario:" Investigare le scritture" de: La Casa della Bibbia" coordinato da John F. Walwoord e Roy B. Zuck, leggo: " Ogni volta che i suoi figli organizzavano una festa (magari una festa di compleanno) a casa di uno di loro ...Etc....

condivido il pensiero dell'"indogmaticita" di questi versetti.

Se ricordo bene i TdG non festeggiano i compleanni perchè ritenute usanze pagane ... ?

Chiariscimi ulteriormente, per favore.
Grazie, Alex.
____________________

Meglio un pagano sincero che un cristiano ipocrita.
(Erasmo da Rotterdam)
04/12/2004 19:20
 
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TdG e compleanni

Scritto da: alex.kirk 04/12/2004 16.23...Se ricordo bene i TdG non festeggiano i compleanni perchè ritenute usanze pagane ... ?

Chiariscimi ulteriormente, per favore.
Grazie, Alex

Copio/incollo da una delle tante pubblicazioni della WTS che parlano dell'argomento (inserendo qualche mio commento tra parentesi quadre):
*** w94 15/7 p. 25 Le feste di compleanno e la loro scia di morte ***

Le feste di compleanno e la loro scia di morte [già il titolo è tutto un programma...]

OGGI la maggioranza delle persone considera le feste di compleanno un'usanza innocua. Ma la Bibbia non la presenta in una luce favorevole. Per di più nelle Scritture non c'è nessuna indicazione che i fedeli servitori di Dio celebrassero i compleanni [come abbiamo visto, pare invece che Giobbe e famiglia festeggiassero i compleanni...]

Gli unici due compleanni menzionati nella Bibbia sono quelli di due governanti che erano nemici di Dio. In ciascuna delle due feste ci fu un'esecuzione capitale, affinché gli ospiti potessero gongolare per la morte di qualcuno che era caduto in disgrazia presso il re. Nel primo caso, il faraone d'Egitto fece mettere a morte il capo dei panettieri. (Genesi 40:2, 3, 20, 22) Il sovrano egiziano fece questo durante il banchetto perché si era indignato con il suo servitore. Nel secondo caso Erode, l'immorale governante della Galilea, fece decapitare Giovanni il Battezzatore per accontentare una ragazza che aveva danzato alla festa e gli era piaciuta molto. Che scene raccapriccianti! - Matteo 14:6-11.

Ma la Bibbia non avrà messo a fuoco due compleanni del tutto eccezionali? In effetti no. L'antico storico ebreo Giuseppe Flavio fa capire che questi non erano episodi straordinari. Egli narra altri casi che confermano l'usanza di giustiziare qualcuno durante i festeggiamenti del compleanno.

Se ne ebbero degli esempi dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V., in cui perirono 1.000.000 di ebrei e 97.000 furono fatti prigionieri. Mentre era diretto a Roma, il generale romano Tito condusse i prigionieri ebrei nel vicino porto di Cesarea.

Giuseppe Flavio scrive: "Durante il soggiorno in tale città, egli festeggiò splendidamente il compleanno di suo fratello, dando anche corso in suo onore a gran parte della punizione dei giudei. Infatti furono più di duemila e cinquecento quelli che caddero nei combattimenti contro le fiere o duellando gli uni contro gli altri o perirono tra le fiamme. . . . Cesare si trasferì poi a Berito [Beirut], che è una città della Fenicia colonia dei romani, e vi si trattenne più a lungo celebrando con maggiore sontuosità il compleanno del padre sia per la magnificenza degli spettacoli, sia per le altre forme di liberalità escogitate. La gran massa dei prigionieri trovò la stessa morte che ho detto prima". - La guerra giudaica, a cura di G. Vitucci, 3a ed., Mondadori, Milano, 1982, VII, 37-40.

Non desta meraviglia che un dizionario biblico affermi: "In tempi posteriori [Posteriori a che cosa? E prima di questi "tempi posteriori" che cosa facevano gli ebrei? Festeggiavano o non festeggiavano?] gli ebrei considerarono le feste di compleanno come parte di un'adorazione idolatrica, opinione che sarebbe stata abbondantemente confermata da ciò che vedevano nelle comuni usanze seguite in tali occasioni". - The Imperial Bible-Dictionary.

I fedeli cristiani del I secolo non se la sarebbero sentita di seguire un'usanza presentata in una luce così negativa dalla Bibbia e celebrata in modo così truculento dai romani.[Questa ovviamente è l'opinione della WTS: che prove bibliche e storiche vi sono che i primi cristiani non festeggiassero in maniera normale i compleanni?] Oggi i veri cristiani sanno che i racconti biblici relativi ai compleanni fanno parte delle cose scritte per loro istruzione. (Romani 15:4) Evitano di celebrare i compleanni perché sono feste in cui si dà eccessiva importanza all'individuo [i TdG festeggiano normalmente gli anniversari di matrimonio (anche se nella Bibbia non si parla di questa usanza). In alcuni casi invitano parenti e conoscenti e si fa molta festa intorno agli sposi, che vengono quindi messi al centro dell'attenzione...]. Quel che più conta, i servitori di Geova tengono saggiamente conto della luce sfavorevole in cui i compleanni sono presentati nella Bibbia.
Beh, queste sono le "motivazioni bibliche" dei TdG.
Che ne pensi? Le trovi convincenti?

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 04/12/2004 19.34]

05/12/2004 10:02
 
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C'è da rimanere allibiti. Troppo facile dire che in determinate occasioni di festa vennissero commessi crimini così efferrati, sono certo che tali crimini venissero compiuti, oltre che nella quotidianità, anche in occasione di qualsiasi festa, anche per il matrimonio, non per questo è vietato festeggiarlo.

Me sembra proprio na "fariseata".

Gazie per i chiarimenti.
___________________
Per un uomo Cristo significherà poco, fino a quando non siginificherà tutto.
05/12/2004 13:28
 
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La questione dei compleanni è un altro artifico del CD per isolare meglio i fratellied averne il massimo controllo.

Tutto studiato a tavolino.

Ottimo trovo, lo studio di Achille,
il fatto che i fgli facessero banchetto ognuno nel proprio giorno.........

ritengo plausibile che si riferisca a loro compleanni.

Achille, ma non dormi la notte per fare tutti questi studi!?!?!

Forse alla WTS non dormono[SM=g27828]

Saluti

[Modificato da The Red baron 05/12/2004 13.35]



"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto"""
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