Tratto da
http://www.infotdgeova.it/tesi5.htm
Il
Bordeggiamento
La dottrina geovista evolve, si modifica, cambia continuamente fino a contraddirsi.
In che modo allora il Geovismo giustifica queste variazioni molteplici, senza mai appellarsi alla rivelazione continua come i Mormoni? Usa l’idea del bordeggiamento.
Fa l’esempio della tecnica marinara usata dalle barche a vela per navigare contro vento. Come le barche bordeggiano, prendono il vento prima da un lato della barca e poi rigirandosi lo prendono dall’altro lato e così, zizzagando continuamente un po’ a destra e poi un po’ a sinistra, avanzano nella direzione voluta, allo stesso modo farebbe il Geovismo nei confronti della Parola di Dio. Cioè sul medesimo argomento prima si dà una versione e poi un’altra e un’altra ancora, fino ad arrivare a una soluzione che risolva tutti i problemi del caso. Lo spiegano così: «Si potrebbe dire che questi aggiustamenti seguano un principio che spesso è risultato valido nel progresso della verità scientifica. In breve funzionerebbe così: dapprima viene presentato un argomento che è sottoposto a discussione. Sembra avere grandi possibilità di chiarire molte cose o nel campo delle applicazioni pratiche. Ma poi col tempo si nota che ha certi difetti o lacune. Allora si tende ad adottare un argomento diametralmente opposto. In seguito si riscontra che nemmeno quella posizione rappresenta l’intera verità e allora si giunge a una combinazione dei punti validi di entrambe le posizioni. Questo principio si è più volte applicato in relazione all’adempimento di Proverbi 4,18: “La strada dei giusti è come la luce dell’alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio”. E una nota a piè di pagina specifica: Il suddetto principio è stato così definito: tesi (proposizione), antitesi (proposizione opposta) e sintesi (una conciliazione o combinazione delle due)»[140].
È interessante questa serie di affermazioni perché dopo aver combattuto in ogni modo le filosofie umane e accusato la cristianità d’averle introdotte nella purezza evangelica inquinandola in maniera radicale[141], entra all’improvviso nella visione Geovista anche un po’ di filosofia hegeliana.
Il bordeggiamento non è limitato a qualche aspetto della dottrina, ad esempio l’escatologia o l’apocalittica, ma coinvolge l’insieme stesso della visione del mondo Geovista. «La progressiva luce della verità riguarda un’ampia gamma di aspetti. C’è un perfezionamento nell’intendimento di dottrine, profezie, condotta e incarico dei cristiani, significato delle parabole di Gesù, corretta organizzazione delle congregazioni, e così via»[142].
È come dire che il bordeggiamento può sempre modificare ogni e qualsiasi aspetto della dottrina. La conseguenza logica è che nessun punto della dottrina geovista è definibile: variazioni sostanziali possono sempre intervenire. In base a questo principio Gesù prima è stato fatto ritornare nel 1874 e poi rimandato al 1914. La resurrezione spirituale dei 144.000 predestinati al Cielo prima è stata fissata nel 1881 e poi è stata spostata nel 1918. Cosi la fine di questo sistema di cose è stata attesa prima nel 1914, poi nel 1918 quindi nel 1925 per rimandarla ancora al 1975 e fermarsi per ora ad una data non precisata. Per il medesimo principio la questione dei trapianti di organi umani fu lasciata alla decisione personale del singolo Testimone di Geova fino al 15 marzo 1968[143]; da questa data i trapianti di organi furono considerati cannibalismo e quindi vietati. Dal 1 settembre 1980[144] il trapianto è tornato alla libera decisione personale. Simili casi di mutazione sono ormai così numerosi che non si contano più[145].
Il bordeggiamento permette al Geovismo di cambiare dottrina in ogni momento.
Questo significa allora che non si può descrivere il loro escatologismo? Certamente no. Se nella Torre di Guardia del 15 agosto 2002 viene suggerito di dedicare un po’ di tempo alla lettura del libro Ragioniamo facendo uso delle scritture del 1985; se nella Torre di Guardia del 1° ottobre 2002 viene usato il testo Rivelazione: il grandioso culmine è vicino! del 1988; se nel La Torre di Guardia del 1° dicembre 2002 viene consigliata la lettura del libro La conoscenza che conduce alla vita eterna del 1995; ciò significa che, salvo le modifiche successive, questi testi contengono tesi tutt’ora valide e sostenute. Ribadiamo che il richiamo a questi volumi non sono note a piè di pagina, ma suggerimenti di studio e approfondimento ufficialmente dichiarati. Per questo motivo, secondo noi restano, insieme ad altri, utilizzabili.
Confrontando la tesi del bordeggiamento geovista con quella della rivelazione progressiva dei Mormoni[146] viene da domandarsi se, al di là della terminologia usata, c’è qualche differenza di sostanza. Di fatto no! Il Mormonismo è semplicemente più chiaro. Le conclusioni sono infatti le stesse. Ad una rivelazione conclusa con la morte dell’ultimo apostolo, i Mormoni aggiungono anche il “libro di Mormon”. E questa è la differenza sostanziale. Ma fissata questa differenza, da questo punto in poi le conclusioni sono uguali. Nel Mormonismo il Presidente-Profeta, di quando in quando, aggiunge o toglie qualcosa nella dottrina – tipico il caso della poligamia. Con l’argomento del bordeggiamento nel Geovismo il Corpo Direttivo aggiunge o toglie, di quando in quando, elementi di dottrina e altro con l’argomento del bordeggiamento. Ad esempio lo spostamento delle date del secondo avvento o la problematica
legata all’uso terapeutico del sangue. Ciò che da una parte si chiama rivelazione progressiva, nell’altra si chiama bordeggiamento.
La conclusione è che di fatto, con il bordeggiamento, il Geovismo, vive l’idea di una rivelazione progressiva.
Note:
[140] Cfr. «Il sentiero dei giusti risplende sempre più», in La Torre di Guardia, 1 giugno 1982, pp. 28-29. Corsivi e parentesi sono nel testo.
[141] Cfr. Ragioniamo facendo uso delle scritture, Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, Brooklyn, New York, 1985, alla voce Filosofia, pp. 151-154.
[142] Ibid p. 26.
[143] Cfr. La Torre di Guardia, 15 marzo 1968, p. 190.
[144]Cfr. «Domande dei lettori», in La Torre di Guardia, 1 settembre 1980, p. 31.
[145]Tutta una serie di variazione sono presenti ad esempio in Achille Aveta, Analisi di una setta: i Testimoni di Geova, cit., pp. 65 - 68; Cfr. «Un tempo di prova e vagliatura», Torre di Guardia, 15 giugno1987, pp. 15-20.
[146]Alain Gillette, LesMormons théocrates du désert, Desclée de Brouwer, Paris, 1985, pp. 17-19.