16/10/2004 11:06 |
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| Registrato il: 19/09/2004
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Premetto, io non ce l'ho assolutamente con chi, per svariati motivi, decide di togliersi la vita, ma solo con chi usa il termine suicidio in modo improprio.
A scuola non sono mai stato una cima in Italiano, avevo appena la sufficienza. Però consentitemi che questi giornalisti italiani, non tutti, ma una discreta maggioranza d'essi, non sa parlare né scrivere in Italiano, tantomeno leggere!
Vi è mai capitato di sentire per radio o tv, o di leggere su un quotidiano o altro, la frase: "tizio" si è suicidato?
Credo di si. Bene. A parte il dispiacere della notizia in se, e del cordoglio per i familiari, parenti ed amici del/la suicida, ma perché i giornalisti italiani non imparano l'Italiano? La definizione di suicidio che da il seguente sito è: Articolo che parla del suicidio e del suo significato "uccisore di se stesso". Quindi suicidarsi vuol dire, uccidere se stessi, ucciso/a se stesso/a. Il giornalista quindi, volendo fare il forbito dice, scrive, legge: "tizio" si è ucciso se stesso. Complimenti per l'Italiano! Un giornalista dovrebbe conoscere la lingua italiana come un prete il vangelo. Ribadisco che io non sono bravo in Italiano, questo che scrivo è un pensiero comunicato da una persona esperta della lingua italiana di cui ora mi sfugge il nome, ma che ve lo dirò quando mi tornerà in mente.
Per ora è tutto!
Ciaooo
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