Dice il Concilio Vaticano II che la verità ha una sua forza intrinseca e dolce con la quale si fa strada da sé nella mente degli uomini. Anche se questo avviene spesso molto a fatica, date le resistenze dell'uomo vecchio di paolina memoria e della debilitazione intellettuale che abbiamo tutti ereditata da Adamo.
Dove voglio arrivare? Semplicemente a congratularmi con la WT per la sua raggiunta perspicacia in rapporto - purtroppo ancora limitato ad un solo aspetto ma da cosa dovrebbe nascere cosa! - alla concezione del Creatore.
Non sto qui ad elencare il numero, pesante e ripetuto dei vari testi ufficiali che hanno da sempre illustrato Geova come persona dotata di corpo, come tale non onnipresente, collocato in un determinato luogo del cielo, fornito di sensi di vista e udito, persino caratterizzato da virilità ecc... li conosciamo tutti.
Dico quindi che oggi, Anno Domini 2008, nella
Svegliatevi di ottobre, alle pagine 24-25, fa proprio piacere scoprire che la WT ha cominciato a condividere con il resto della cristianità una concezione di Dio diversa, più degna dell'Altissimo.
Naturalmente questo comporta di rimando la domanda: ma allora da chi apprende lo Schiavo? Da Geova di cui si crede Canale o dalle osservazioni sensate della cristianità che valutano criticamente certe sue dottrine e la spingono a ripensamenti? Ma di questo taccio perché se ne parlerà altrove.
Qui non posso che rallegrarmi di questa svolta dottrinale che avvicina di molto la teologia geovista alle posizioni dei biblisti della cristianità parlando di descrizioni "antropomorfiche" nella Bibbia riguardo alla "natura divina".
Don Minuti in particolare noterebbe con gioia che la WT si è aperta finanche all'apprezzamento della filosofia usando per Geova l'espressione "natura divina" quando su Ragioniamo aveva condiviso (falsandolo!) il pensiero del Mc Kenzie che, a suo dire, criticava giustamente l'applicazione a Dio di termini come "natura e persona" che "sono termini filosofici greci; essi infatti non appaiono nella Bibbia". (cf
Ragioniamo 1985, p. 404)
Invito pertanto a leggere quelle due paginette di
Svegliatevi e a pregare perché tali gioie si moltiplichino e i nostri fratelli TG siano sempre più resi partecipi di una verità che li renderà sempre più adoratori del tipo che il Padre desidera.
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est modus in rebus