A Geovologo che scrive...
>Tornando ai “miti” che erediteranno la terra (Mt 5,5), l’applicazione “contestuale” del Corpo Direttivo implica che Gesù starebbe parlando di se stesso e dei 144.000 “unti”, mentre l’applicazione “estesa”, o secondaria, implicherebbe la “grande folla di altre pecore” con la speranza di vivere eternamente su una terra paradisiaca!
Se i Testimoni di Geova prestassero maggiore attenzione all’applicazione “contestuale” dei versetti biblici, distinguendo quest’ultima da quella secondaria, estesa (spirituale o letterale che sia), sarebbe più facile per loro comprendere la effettiva portata delle affermazioni del Corpo Direttivo. In altre parole,
quando la letteratura geovista afferma “La Bibbia dice …”, ogni Testimone farebbe bene a chiedersi: il Corpo Direttivo mi sta proponendo un’applicazione contestuale del dato scritturistico, o sta invece rivestendo di autorevolezza biblica una delle sue tantissime applicazioni “estese” della Scrittura?
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R
Ho la netta impressione che il CD di Brooklyn ascolti attentamente le osservazioni che gli vengono ogni mese dal GRIS di Roma su
Radio Maria. Questa discrasia infatti tra ciò che la Bibbia dice effettivamente e il CD poi ci ricava
allargando a "nuovi adempimenti" a volte è evidente (ed è anche conosciuta come applicazione ascetico-spirituale o "attualizzazione" da ogni cristiano) ma spesso è dal CD stiracchiata a servire la sua teoria della luce crescente (che pure ha una sua plausibilità entro certi limiti)
intesa - ohibò! - come possibilità di abbandono totale di una precedente posizione.
Ora, relativamente a
Unti e
Pecore, mi sembra che proprio quest'ultima sia la
dietrologia che ha ispirato tutto il discorso condotto dalla Dirigenza geovista e evidenziato da te. Infatti la Bibbia sembra che
non abbia parlato di Pecore o Grande Folla almeno fino al 1935 (data della loro scoperta da parte dell'acuto giudice Rutherford), cosa questa denunciata dal GRIS appunto a Radio Maria da... secoli e che riceve risposta/toppa ora come è già successo ad altre osservazioni critiche molto acute.
Scambiare (intendi
far passare) i
ripensamenti dovuti a nuova luce per
adempimenti nuovi significa far digerire meglio ai fedeli TG quelli che Radio Maria, con i ricercatori del PIGRECO, chiama "contraddizioni della Torre di Guardia" quasi che fossero invece adempimenti maggiori o nuovi adempimenti.
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est modus in rebus