La storia di un TdG

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Achille Lorenzi
00giovedì 22 gennaio 2009 18:52
Mi ha scritto un TdG inattivo, autorizzandomi a pubblicare nel forum (e nel sito) la sua storia. Questa persona si iscriverà al forum non appena ne avrà la possibilità.

Achille
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Ciao Achille,

mi chiamo xxxxx xxxxx, ho 40 anni e da 10 sono un TdG inattivo.
Sono sposato (mia moglie frequenta saltuariamente la congregazione pur vivendo “ai margini”) e ho un figlio di 3 anni e mezzo.

Prima di tutto volevo complimentarmi con te per il sito internet InfoTdGeova che seguo da diverso tempo con attenzione e interesse. I contenuti e la forma del sito rispondono esattamente allo scopo che hai dichiarato nella home page. Le tue analisi accurate, profonde e obiettive, critiche ma non polemiche, mettono veramente a nudo le contraddizioni della dottrina dell’Organizzazione e i meccanismi settari della cosiddetta “fratellanza universale”.

Come te e molti altri ex TdG ho vissuto in prima persona l’esperienza del perverso processo orwelliano di riscrittura della realtà:
l’auto-costrizione prima di dover credere, poi di rettificare e di dimenticare di aver creduto, per non trovarsi mai al di fuori della “verità progressiva” dell’Organizzazione. Avendo una mente analitica ed essendo un accanito lettore alla ricerca del senso delle cose, dall’età della maturità ho vissuto questa costante contraddizione come un insulto alla mia intelligenza. Le mie osservazioni e i miei dubbi venivano molto spesso liquidati in modo superficiale, citando brani delle Scritture non attinenti e con l’odiosa chiosa interpretativa finale “aspetta Geova!” che metteva fine ad ogni possibile discussione razionale. Da qui è nata la mia idiosincrasia per i tutti i “punti esclamativi”, sia in forma di punteggiatura che in forma di dogmi e di individui boriosi che dispensano certezze e verità.

Ho vissuto per anni la religione come un conflitto, una forma di violenza verso me stesso, dalla quale non riuscivo a liberarmi per un ricatto emotivo: il pericolo di perdere l’affetto dei miei genitori e dei miei amici più cari.

I miei genitori iniziarono a studiare con i TdG quando io avevo 4 anni, nell’ormai lontano 1972 e si battezzarono l’anno seguente. Utilizzando una nota definizione “teocratica” sono in pratica “nato nella verità” dato che i miei primi barlumi di ricordi coscienti risalgono a quel periodo. Come prova del breve periodo pre-cultista della mia infanzia resta soltanto qualche fotografia dei miei primi compleanni, miracolosamente sopravvissuta alla furia mistica iniziale dei miei genitori. Altre foto “pagane” o “babiloniche” sono state eliminate o sapientemente ritagliate “ad arte” eliminandone il contesto. Sempre in quel periodo, due sventurati putti alati in porcellana Capodimonte sono stati amputati delle appendici atte al volo e trasformati in ambigui, ignudi e monchi infanti (l’importante era che non fossero identificabili come angioletti).

Mi sono battezzato nel 1986, avevo 18 anni, questo può sembrare strano per un proclamatore “nato nella verità”. La ragione è che dall’adolescenza in poi sono stato etichettato a fasi alterne come “ribelle”, “poco umile” e “poco spirituale” non per ragioni morali, ma piuttosto “culturali”: il mio interesse per lettura, per la filosofia (il “vuoto inganno”), per la musica rock “demoniaca” (suonavo la chitarra elettrica in una band), le mie domande dottrinali, le mie osservazioni sulle norme e sulle consuetudini “farisaiche” che vigevano nella congregazione. Ricordo a tal proposito una futile e deprimente disquisizione di un anziano a proposito di una camicia grigio-scuro da me indossata durante un discorso di esercitazione della scuola di ministero, che venne da lui definita come “abbigliamento casual” (sic) non consono alla circostanza.

Subito dopo il battesimo mi iscrissi all’Università, evento accolto dai più come una sorta di affronto (non dai miei genitori che mi hanno sempre supportato). Era la fine degli anni ’80 in una congregazione con una mentalità piuttosto provinciale dove i bravi fratelli “umili” e “zelanti” una volta terminate le scuole medie o superiori intraprendevano il servizio di pioniere, mantenendosi lavorando in imprese di pulizia. Un pomeriggio mentre ero in predicazione, il fratello che mi accompagnava, anziano di congregazione, rivolse per me una preghiera ad alta voce – assolutamente non richiesta – chiedendo a Geova di darmi la sapienza dall’alto in modo da riconsiderare saggiamente la mia scelta di continuare gli studi. Per mia fortuna la sua preghiera non fu esaudita.

Ovviamente gli incarichi “teocratici” che mi sono stati assegnati sono stati al massimo – e per un breve periodo – l’usciere e il microfonista.
Fino a quando per una follicolite irritativa ho dovuto astenermi dal radere la barba, che nonostante fosse tagliata molto corta e sempre ben curata mi rendeva comunque non più idoneo agli incarichi. La mia barba “contrastava la coscienza della congregazione e del corpo degli anziani” (sic).

Undici anni fa ho visto morire mio padre, colpito da una forma di leucemia acuta, dopo aver rifiutato le terapie trasfusionali. Questo evento tragico e traumatico ha segnato il mio graduale allontanamento dall’Organizzazione della quale ho fatto parte per 25 anni, 12 dei quali come TdG battezzato.

Avrei molto altro da raccontare, ma non mi vorrei dilungare troppo in questa mia prima e-mail (ritengo di essermi dilungato già abbastanza e forse troppo). Il mio intento era essenzialmente quello di presentarmi e di allacciare con te un primo contatto.

Spero di ricevere a breve una tua risposta, i miei riferimenti sono in calce.

Saluti,
xxxxxxxx
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Questa persona mi ha telefonato qualche giorno fa e abbiamo avuto un piacevole scambio di opinioni.

Achille
EVA70@
00giovedì 22 gennaio 2009 20:47
GRAZIE ACHILLE
Di averci permesso di leggere un'altra verace testimonianza delle sofferenze di essere un tg..

PER IL TG DELL'ESPERIENZA:
Caro amico nell'attesa di un tuo ingresso nel forum ti saluto e ti ringrazio di aver condiviso con noi parte della tua vita.
SO' di quanto sia difficile la presa di coscienza dopo tanti anni di vita da tg.
PS.anch'io ho postato la mia esperienza se ti va la puoi leggere nella cartella ESPERIENZE.

Ciao Eva [SM=x570865]
Elyy.
00giovedì 22 gennaio 2009 21:02
Grazie anche da parte mia ad Achille che ha fatto da tramite a questo amico che spero arrivi presto personalmente fra noi.

Mi dispiace molto per tuo papà e capisco perfettamente la tua reazione dopo quel dolore. Il suo sangue ricada sul CD e sulle sue assurde regole!
Anche loro dovranno rendere conto a Dio, vis a vis, delle loro malefatte!


A presto, Ely











rosadeldeserto75
00giovedì 22 gennaio 2009 21:58
Ancora una volta ho la prova che la religione confessata dai miei famigliari e' falsa.
Grazie ad Achille per la pubblicazione della lettera e grazie anche ad amico che ha voluto che la stessa fosse letta.
Victoria
Gocciazzurra
00giovedì 22 gennaio 2009 22:22
Ho letto con interesse l'esperienza di questa persona e posso comprendere il suo dolore per la vita del padre sacrificata alla WTS.
Chi vive da vicino queste situazioni è indubbio che si porterà dentro la lacerazione invisibile - ma non per questo meno straziante - per tutta la vita..

Leggere poi le altre questioni meno rilevanti ma comunque grottesche relative al colore della camicia, alla mini barba obbligata da questioni di salute, alla preghiera non richiesta per gli studi, ecc., coloro che non sono mai stati Tdg e non conoscono le coercizioni di "matrigna" WTS si farebbero una mega risata..
Purtroppo solo chi è all'interno dell'organizzazione sa come gli innumerevoli condizionamenti inutili e sciocchi (eufemismo) non fanno altro che spersonalizzare l'individuo.

Comunque attendiamo l'isrcrizione di questa persona per poterle dare il benvenuto fra noi! [SM=g1537159]
deep-blue-sea
00venerdì 23 gennaio 2009 10:57
Le nostre storie, le nostre recriminazioni....


Ho letto anche io con attenzione l’esperienza di questo nuovo compagno di sofferenze !

La storia si ripete:

Menti in congelatore
Libertà personali negate: Libertà di pensare, parlare, divertirsi, di studi, scegliere metodo di cura, vestirsi e acconciarsi solo secondo le regole stabilite da loro.

Poveri noi....han preso il controllo delle nostre vite subdolamente, nascondendosi dietro il paravento della Bibbia e del rispetto a Dio e all’org. che la rappresenta....

Saremo lieti di leggere il seguito dell’esperienza del nosto amico. [SM=x570892]
Achille Lorenzi
00lunedì 26 gennaio 2009 21:29
Come forse avrete notato, il protagonista di questa interessante testimonianza si è iscritto oggi al forum:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=47801&f=47801&idd...

Achille

Il fu "annipersi"
00lunedì 26 gennaio 2009 23:36
Mi aggrego...la tua storia ha molte analogie con la mia esperienza nei tg...anch'io sono nato nei tg,bollato come ribelle a causa della mia passione per la musica ecc ecc...

Fatti forza...qui siamo in tanti
Achille Lorenzi
00sabato 28 febbraio 2009 07:20
Ho pubblicato nel sito anche questa testimonianza:

www.infotdgeova.it/esperienze/max.php

Se qualcuno vuole che la sua storia venga inserita nel sito me lo faccia sapere.

Achille
(emiro)
00domenica 1 marzo 2009 17:11

..undici anni fa ho visto morire mio padre...

io sto male ogni volta che leggo di queste cose !

troppe vite sacrificate ingiustamente, quante persone potrebbero ora ancora essere qui su questa terra e invece non ci sono più, mi chiedo come si fa ad essere così crudeli !!

Spero che questo signore non abbia rimorsi in tal senso, sarebbe terribile. [SM=x570866]



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