I Testimoni di Geova? Non li capisco

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Achille Lorenzi
00domenica 24 maggio 2009 21:08

Fri, 22 May 2009 10:30:00

I Testimoni di Geova? Non li capisco - di Marco Chierici

"Perché proibire ad un bambino di festeggiare con gli amici il suo compleanno? Perché privare alla nostra mamma o al nostro papà di ricevere un affettuoso pensiero nel loro giorno di Festa?"

In questo caldo periodo pre-elettorale, mi pongo di nuovo un interrogativo al quale non so dare una risposta plausibile.

Si tratta dei Testimoni di Geova e della loro neutralità rispetto agli affari politici del mondo. Perché coloro che appartengono a questa religione non votano? Si ritengono neutrali e non interferiscono negli affari interni del paese in cui vivono; questo è ciò che sostengono. Ma se tutti i cittadini si astenessero dal voto, cosa accadrebbe? Un istantaneo diffondersi dell’anarchia? Il caos? La mancanza di regole? Come potrebbe esistere una società senza la pur sporca politica?

Molti altri elementi di questa religione sono per me incomprensibili; ad esempio il rifiuto di accettare nella loro Congregazione gli omosessuali. E’ una componente a mio parere che mostra intolleranza e non fratellanza. Anche un gay è una creatura di Dio, almeno mi pare!

Concludo con un’altra loro posizione poco condivisibile: il “divieto” di festeggiare un compleanno, la festa della mamma o del papà. Non discuto la discrezionalità di celebrare solennemente il Natale, la Pasqua o le feste religiose, ma perché proibire ad un bambino di festeggiare con gli amici il suo compleanno? Perché privare alla nostra mamma o al nostro papà di ricevere un affettuoso pensiero nel loro giorno di Festa?

Mah, chissà perché, invece di parlare di politica mi sono messo a criticare una religione.

Link: www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/15592/2009-05...
Vecchia Marziana
00domenica 24 maggio 2009 21:16
Apprezzabile, ma bisognerebbe informarlo anche che:
-se fosse per molti (non tutti, per fortuna)genitori, ai bambini verrebbe anche vietato sopravvivere, se necessitassero di una trasfusione
e che
-sempre ai succitati bambini, qualora capitasse che uno dei due genitori uscisse da quella che chiama religione, verrebbe probabilmente vietato di frequentarlo.
Gabriella
MatriXRevolution
00lunedì 25 maggio 2009 00:03
Re:
Achille Lorenzi, 24/05/2009 21.08:


Fri, 22 May 2009 10:30:00

I Testimoni di Geova? Non li capisco - di Marco Chierici

"Perché proibire ad un bambino di festeggiare con gli amici il suo compleanno? Perché privare alla nostra mamma o al nostro papà di ricevere un affettuoso pensiero nel loro giorno di Festa?"

In questo caldo periodo pre-elettorale, mi pongo di nuovo un interrogativo al quale non so dare una risposta plausibile.

Si tratta dei Testimoni di Geova e della loro neutralità rispetto agli affari politici del mondo. Perché coloro che appartengono a questa religione non votano? Si ritengono neutrali e non interferiscono negli affari interni del paese in cui vivono; questo è ciò che sostengono. Ma se tutti i cittadini si astenessero dal voto, cosa accadrebbe? Un istantaneo diffondersi dell’anarchia? Il caos? La mancanza di regole? Come potrebbe esistere una società senza la pur sporca politica?

Molti altri elementi di questa religione sono per me incomprensibili; ad esempio il rifiuto di accettare nella loro Congregazione gli omosessuali. E’ una componente a mio parere che mostra intolleranza e non fratellanza. Anche un gay è una creatura di Dio, almeno mi pare!

Concludo con un’altra loro posizione poco condivisibile: il “divieto” di festeggiare un compleanno, la festa della mamma o del papà. Non discuto la discrezionalità di celebrare solennemente il Natale, la Pasqua o le feste religiose, ma perché proibire ad un bambino di festeggiare con gli amici il suo compleanno? Perché privare alla nostra mamma o al nostro papà di ricevere un affettuoso pensiero nel loro giorno di Festa?

Mah, chissà perché, invece di parlare di politica mi sono messo a criticare una religione.

Link: www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/15592/2009-05...



Perchè la Religione E' POLITICA!!!
Topsy
00lunedì 25 maggio 2009 03:44
Ogni fede fa propri valori, rituali, e dottrine che, ai credenti di confessione diversa possono apparire "strani", o persino "ridicoli". C'è chi da buon ebreo evita di accendere del fuoco di Shabbat, chi come i musulmani, di mangiar carne di maiale; suppongo che per un cristiano figlio di tutt'altra mentalità, ciò possa risultare del tutto incomprensibile, se non assurdo.

Io non ho mai celebrato alcuna prima comunione, nè cresima, diversamente dei miei compagni di classe, tutti cristiani cattolici, e capitava che da bambina chiedessi a mia madre il perchè della mia diversità; ma quando osservavo le cerimonie religiose che mi erano sostanzialmente estranee, lo facevo con la stessa serena curiosità con cui seguo a tutt'oggi la ritualità buddista o shintoista alla tv. Non mi sentivo privata di qualcosa, e non lo avverto neppure oggi da adulta. Mi sono chiesta, non di rado, perchè in genere, un ex-tdg guardandosi indietro, voltandosi verso il suo passato, la sua adolescenza o infanzia, si senta derubato, orfano di queste esperienze. Allora ho cercato di mettermi nei suoi panni, ma la cosa mi risulta assai difficile; questo è quel poco a cui sono giunta attraverso le mie riflessioni: un Tdg non festeggia il Natale e la Pasqua, il Capodanno e i compleanni, e tante altre festività più o meno note e diffuse. Parte di queste ricorrenze non sono condivise (per ovvie ragioni) neppure dagli ebrei ma, essi custodiscono e trasmettono di generazione in generazione le loro proprie festività e i propri rituali religiosi, che vanno dal Capodanno ebraico(Rosh Ha-Shana), alla Pasqua Ebraica(Pesach), al Carnevale Ebraico(Purim)...così come i ragazzi all'età di 12/13 hanno il loro bar/bat mitzvah con tanto di rinfresco con la famiglia, gli amici e i membri della comunità a fine cerimonia. Senza contare poi le tradizioni religiose legate alla cucina, ai piatti e ai dolci tradizionali di cui vado letterlamente ghiotta, che accompagnano quasi ogni ricorrenza ebraica: le matzoth per Pesach, le orecchie di Haman per Purim, i sufganiot per Hanukàh, ect...

Suppongo che il tdg astenendosi da tutto ciò che, a torto o a ragione ritiene pagano e idolatrico, si crei attorno un vuoto, che rimarrà tale, non avendo la possibilità di colmare con un sistema di tradizioni (usanze e costumi) alternativo che in fondo gli appartiene e lo caratterizza religiosamente e culturalmente.

Vecchia Marziana
00lunedì 25 maggio 2009 05:48
Re:
Topsy, 25/05/2009 3.44:


Suppongo che il tdg astenendosi da tutto ciò che, a torto o a ragione ritiene pagano e idolatrico, si crei attorno un vuoto, che rimarrà tale, non avendo la possibilità di colmare con un sistema di tradizioni (usanze e costumi) alternativo che in fondo gli appartiene e lo caratterizza religiosamente e culturalmente.




E sembra poco?

Gabriella
Topsy
00lunedì 25 maggio 2009 14:02
Vecchia Marziana, 25/05/2009 5.48:



E sembra poco?

Gabriella




...è quello che mi ha dato maggiormente da pensare allorchè mi sono soffermata a conversare con la signora tdG, che di tanto in tanto viene casa, a farmi visita.
Reietto74
00lunedì 25 maggio 2009 14:32
in effetti la WT avrebbe dovuto riempire questi vuoti con altre festività venendo così incontro ad un bisogno umano comune a tutte le culture.
cicciobello36
00lunedì 25 maggio 2009 15:35
Re:
Reietto74, 25/05/2009 14.32:

in effetti la WT avrebbe dovuto riempire questi vuoti con altre festività venendo così incontro ad un bisogno umano comune a tutte le culture.




se la wts viene incontro sia ai genitori che ai bambini, casca la sua autorita:
sino al 01/ 09 una ragazza con una bambina di 4 anni veniva in casa mia per chiedere consiglio, sia a me in qualita di sdm che a mia moglie, donna matura. no abbiamo mai detto di privare la figlia del festeggiare sia compleanni che onomastici in asilo, perche' lo sempre ritenuto una stupidaggine è una privazione con sofferenze per i bambini, ancora inesperti.
quando sentivo nominati che vietavano ai loro figli certi festeggiamenti, mi arrabbiavo perche' la ritenevo un ingiustizzia.
per questo è per tante altre cose e difficile capire i testimoni di Geova. [SM=x570880] [SM=x570880] [SM=x570868] [SM=x570868] [SM=g1543902] salvatore
nemorino60
00lunedì 25 maggio 2009 16:05
Re:
Topsy, 25/05/2009 3.44:


Suppongo che il tdg astenendosi da tutto ciò che, a torto o a ragione ritiene pagano e idolatrico, si crei attorno un vuoto, che rimarrà tale, non avendo la possibilità di colmare con un sistema di tradizioni (usanze e costumi) alternativo che in fondo gli appartiene e lo caratterizza religiosamente e culturalmente.



Sinceramente elevare il movimento dei TdG alla stessa dignità di religione o a realtà oltre che religiose con solide strutture a base culturale e storica mi sembra un pò forzato!

Quel vuoto di cui parli si spiega solo così e in genere tutti i "culti distruttivi" hanno questa caratteristica perchè hanno come obiettivo non costruire ma de-strutturare in modo da sostituire il tutto con la figura del leader e il suo pensiero.

Non esiste cultura in una società in cui l'apporto del singolo è scoraggiato e non è visto come accrescimento della comunità.

Ciao



comet850
00lunedì 25 maggio 2009 16:40
Re:
Achille Lorenzi, 24/05/2009 21.08:


Fri, 22 May 2009 10:30:00

I Testimoni di Geova? Non li capisco - di Marco Chierici


Link: www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/15592/2009-05...



ritengo che questo dei "compleanni" sia solo un tassello che serve ad evitare contatti con il mondo esterno.
altri sono:
* "la scuola" (di questi giorni il feroce attacco all'università tema che sarà ripreso penso nelle prossime ass.)
* i contatti con i disassociati
* le amicie in genere con chi non professa la stessa fede
* sport di squadra (con la scusa che poi c'è la competizione)
* l'utilizzo di internet (su siti come questo o in generale per fare ricerche)
ecc.

mi chiedo:
ma se solo 20 anni fa si tdg cercavano confronti e discussioni su argomenti biblici, profetici e dottrinali; perchè ora ogni tipo di confronto che abbia a che fare con questi temi è da evitare?

penso che alla base ci sia una scienza molto vicino ad altri culti che fanno leva sulla psiche dell'individuo (es. scientology).

ne sono un esempio i sensi di colpa, il voler dare continuamente nuove mete, l'insegnamento del non essere mai soddisfatti del proprio livello di conoscenza, studio continuo sulle stesse pubblicazioni ecc.

ma questo non rischia di far fondere il cervello di chi segue pedissequamente tutte le norme e le regole imposte dal C.D.?

il livello di depressione, frustrazione e altre patologie legate alla sfera mentale è al di sotto o al di sopra della media?

questo sarebbe un dato interessate, forse più interessante della percentuale di crescita dei presenti alle adunanze, del numero di pionieri in più rispetto all'anno prima, ecc.

perchè se Gesù insegnava che il suo giogo era piacevole e il suo carico leggero, come mai molti tdg sono stressati e corrono dalla mattina alla sera (servizio, adunanze, studio biblico pers. studio fam. preparazione ad., ass. ecc.?




[SM=g1537334]
Topsy
00lunedì 25 maggio 2009 16:46
nemorino60, 25/05/2009 16.05:



Sinceramente elevare il movimento dei TdG alla stessa dignità di religione o a realtà oltre che religiose con solide strutture a base culturale e storica mi sembra un pò forzato!






In Diritto Ecclesiastico*, la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è "confessione religiosa", per cui parlandone mi attengo semplicemente a quello.


*il complesso di norme giuridiche che regolano i rapporti tra Stato e le confessioni religiose; non è come erroneamente si crede, il diritto della Chiesa Cattolica (che è materia di Diritto Canonico), ma quel settore dell'ordinamento giuridico statale che disciplina il fenomeno religioso.



Achille Lorenzi
00lunedì 25 maggio 2009 20:10
Dopo la pubblicazione di questo articolo, la redazione di "Italia chiama Italia" ha ricevuto delle lettere dai TdG, lettere che sono state pubblicate oggi da questo portale di informazione:

www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/15640/2009-05...

Mi ha colpito in particolare la candida ammissione del TdG anonimo che scrive: «Noi non votiamo per una ragione sia legale che politica»...

Achille
nemorino60
00martedì 26 maggio 2009 15:47
Topsy, 25/05/2009 16.46:


In Diritto Ecclesiastico*, la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è "confessione religiosa", per cui parlandone mi attengo semplicemente a quello.



Eviterei di ampliare il discorso a considerazioni di natura giuridica, anche se l'osservazione ti mette a riparo. Altrimenti non potremmo arricchire il forum di fatti che provengono dall'esperienza personale di tutti coloro che partecipano. Il movimento dei testimoni di geova anche se "confessione religiosa" non ha le tipiche connotazioni di un fenomeno culturale di arricchimento dei singoli componenti. Il suo inquadramento giuridico anche se del tutto corretto dal punto di vista formale non lo descrive appieno. Quel "vuoto" di cui si parlava io l'ho giustificato con una totale assenza del contributo "comunitario" di tutti i suoi appartenenti; meglio se descritto come "culto distruttivo". Non tutti sono disposti in questo forum a sistematizzare i TDG tra i culti distruttivi ma la realtà è questa. Poi se giuridicamente essi figurano in conformità al diritto ecclesiastico come "confessione religiosa" è un discorso diverso che attiene ai rapporti e alla diplomazia strategica che il movimento sviluppa nei confronti dello stato. Ma la sua povertà culturale è indubbia e porta a un totale svilimento e negazione della persona che si associa al movimento. Io mi riferivo a questo quando sostenevo che mi sembra sempre molto azzardato elevare i TDG a movimento con una sua identità culturale. L'unica identità che sa esprimere è quella del suo leader (in questo caso un gruppo di persone).

cicciobello36
00martedì 26 maggio 2009 16:06
Re:
Achille Lorenzi, 25/05/2009 20.10:

Dopo la pubblicazione di questo articolo, la redazione di "Italia chiama Italia" ha ricevuto delle lettere dai TdG, lettere che sono state pubblicate oggi da questo portale di informazione:

www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/15640/2009-05...

Mi ha colpito in particolare la candida ammissione del TdG anonimo che scrive: «Noi non votiamo per una ragione sia legale che politica»...

Achille




achille se vuoi ti mando una circolare dove dice chiaramente che chi vota non è neutrale a Dio. la lettera è del 6/7/79
dove parla di violazione della neutralita cristiana. [SM=g1543902] salvatore [SM=g1543902]
Topsy
00martedì 26 maggio 2009 16:08
Re:

Mi spiace, comprendo le tue ragioni, ma sono solita decidere da me che espressioni utilizzare quando mi riferisco a movimenti religiosi eterogenei con cui vengo personalmente a contatto o studio in Diritto Ecclesiastico.
nemorino60
00martedì 26 maggio 2009 16:53
Topsy, 26/05/2009 16.08:


Mi spiace, comprendo le tue ragioni, ma sono solita decidere da me che espressioni utilizzare quando mi riferisco a movimenti religiosi eterogenei con cui vengo personalmente a contatto o studio in Diritto Ecclesiastico.



Per carità... liberissima; questo mi fa preferire le categorizzazioni motivate da discipline diciamo così più superpartes come sociologia e psicologia; noto spesso che gli studiosi che provengono da una base culturale di tipo religioso spesso si esprimono con un evidente "conflitto di interessi" :-)
Topsy
00martedì 26 maggio 2009 17:10
Re:
nemorino60, 26/05/2009 16.53:



Per carità... liberissima; questo mi fa preferire le categorizzazioni motivate da discipline diciamo così più superpartes come sociologia e psicologia; noto spesso che gli studiosi che provengono da una base culturale di tipo religioso spesso si esprimono con un evidente "conflitto di interessi" :-)




Questioni di gusti. Io prediliggo categorizzazioni di pensiero giuridiche, tu sociologiche/psiscologiche. La cortese richiesta di uniformare il mio linguaggio ad immagine e somiglianza del tuo, mi ricorda la pretesa di alcuni di ricreare una società in cui non solo tutti parlano la stessa lingua, ed usano anche le stesse espressioni, ma presso la quale non c'è diversità di opinione, solo omologazioni di idee, e mancanza di spazio per un sereno confronto: totalitarismo culturale.
nemorino60
00martedì 26 maggio 2009 17:55
Topsy, 26/05/2009 17.10:


Questioni di gusti. Io prediliggo categorizzazioni di pensiero giuridiche, tu sociologiche/psiscologiche. La cortese richiesta di uniformare il mio linguaggio ad immagine e somiglianza del tuo, mi ricorda la pretesa di alcuni di ricreare una società in cui non solo tutti parlano la stessa lingua, ed usano anche le stesse espressioni, ma presso la quale non c'è diversità di opinione, solo omologazioni di idee, e mancanza di spazio per un sereno confronto: totalitarismo culturale.



Ero quasi certo che avresti reagito così! Comunque non ho preteso "cortesemente" una forma di conformismo di opinione o un'omologazione, evidenziando un "totalitarismo culturale" da te denunciato. Ho applicato semplicemente la logica. Per esprimere un pensiero veramente libero da condizionamenti è necessario che le argomentazioni sui tdg si svolgano su di un piano diverso. Come dire che se una disciplina non mi funziona per arrivare al nocciolo della questione, come strumento, allora ne scelgo un'altro, che possa arrivare fino in fondo e mettere a nudo il problema di un movimento che miete solo vittime. Se rimaniamo sul piano religioso e culturale si rischia di accontentarci e quindi inconsapevolmente attribuire alla religione il peso di queste "derive". Io desidero che il piano culturale e quello religioso, quello autentico, possa essere mantenuto il vero terreno di qualificazione umana. Quando in questo terreno compaiono le derive preferirei adottare un metodo scientifico, uno strumento più rigoroso come il ricorso a teorie sociologiche e adirittura di base psicologica per spiegare fenomeni che nulla hanno da condividere con il terreno legittimo dell'esperienza religiosa. Forse mi sono espresso male sia prima che adesso, non ho cultura universitaria, ne titoli per affermare con competenza quello che dico. Solo che penso che sia poco rispettoso verso coloro che vogliono esprimere una sincera esperienza religiosa, farli stare nello stesso calderone insieme a "figure giuridiche" di dubbia base storica e culturale e che la "scienza" ha già relegato in mezzo ai fenomeni "di studio", finalmente riconoscibili.
Topsy
00martedì 26 maggio 2009 18:09
Re:
nemorino60, 26/05/2009 17.55:



Solo che penso che sia poco rispettoso verso coloro che vogliono esprimere una sincera esperienza religiosa, farli stare nello stesso calderone insieme a "figure giuridiche" di dubbia base storica e culturale e che la "scienza" ha già relegato in mezzo ai fenomeni "di studio", finalmente riconoscibili.




Dunque mi stai suggerendo che il modo di approcciarsi della sottoscritta al mondo dei Tdg a cominciare dalla espressioni con cui argomenta in questo forum (ho utilizzato "confessione religiosa" in luogo di "culto distruttivo")offenderebbe(sono poco rispettosa) coloro che vogliono esprimere una sincera esperienza religiosa?

Mi rimetto al giudizio degli utenti di Infotdgeova a riguardo, inclusi i moderatori, per comprendere se il mio modo di pormi e di affrontare gli argomenti trattati in questo forum impedisce ad altri di arricchire il forum con i fatti che provengono dall'esperienza personale di tutti coloro che partecipano.

Resto pazientemente in attesa :-)

Luteranamanier
00martedì 26 maggio 2009 18:23
Re: Re:
Topsy, 26/05/2009 18.09:





Mi rimetto al giudizio degli utenti di Infotdgeova a riguardo, inclusi i moderatori, per comprendere se il mio modo di pormi e di affrontare gli argomenti trattati in questo forum impedisce ad altri di arricchire il forum con i fatti che provengono dall'esperienza personale di tutti coloro che partecipano.

Resto pazientemente in attesa :-)




Credo che il tuo modo di esprimerti nei confronti della cctdG non abbia nulla di riprovevole e il tuo modo di porti non mi impedisce in nessun modo di arrichire il forum con delle mie personali esperienze con tale religione.


[SM=g1537159]
Veronika


(Mario70)
00martedì 26 maggio 2009 18:33
Re: Re:
Topsy, 26/05/2009 18.09:




Dunque mi stai suggerendo che il modo di approcciarsi della sottoscritta al mondo dei Tdg a cominciare dalla espressioni con cui argomenta in questo forum (ho utilizzato "confessione religiosa" in luogo di "culto distruttivo")offenderebbe(sono poco rispettosa) coloro che vogliono esprimere una sincera esperienza religiosa?

Mi rimetto al giudizio degli utenti di Infotdgeova a riguardo, inclusi i moderatori, per comprendere se il mio modo di pormi e di affrontare gli argomenti trattati in questo forum impedisce ad altri di arricchire il forum con i fatti che provengono dall'esperienza personale di tutti coloro che partecipano.

Resto pazientemente in attesa :-)





Nemorino dovrebbe imparare che ci si può approcciare al tema dei testimoni in maniera diversa dal suo, senza per questo essere meno obiettivi.
Topsy è libera di definire i testimoni di Geova come gli pare e con lei chiunque voglia farlo, qui non siamo in una chiesa e la libertà e la democrazia vengono prima di tutto.
Saluti
Mario
Achille Lorenzi
00martedì 26 maggio 2009 20:02
cicciobello36, 26/05/2009 16.06:

achille se vuoi ti mando una circolare dove dice chiaramente che chi vota non è neutrale a Dio. la lettera è del 6/7/79
dove parla di violazione della neutralita cristiana.

Non mi pare di avere questa circolare. Ne ho altre sull'argomento, ma non di questa data.
Me la mandi?

Ciao
Achille


nemorino60
00martedì 26 maggio 2009 20:55
Mario:
>>Nemorino dovrebbe imparare che ci si può approcciare al tema dei testimoni in maniera diversa dal suo, senza per questo essere meno obiettivi.

Mai sostenuto il contrario! (Che solerzia!)

Mario:
>>Topsy è libera di definire i testimoni di Geova come gli pare

E io di definire i TDG "Culto distruttivo" come mi pare giusto!

Mario:
>>e con lei chiunque voglia farlo, qui non siamo in una chiesa e la libertà e la democrazia vengono prima di tutto.

Ops... il concetto che ho espresso è molto chiaro e non capisco questo tuo intervento di richiamo. Non ho imposto nulla e siamo ancora sul piano del confronto libero. Topsy mi pare adulta e vaccinata e può difendere la sua posizione senza interventi esterni. Come mai si ricorre all'intervento di parole come "libertà" e "democrazia". Non mi pare che abbia inteso imporre nulla.
Avevo lasciato questo forum quando la definizione di "culto distruttivo" non poneva problemi a nessuno. Forse che questo aspetto non gode di "condivisione"?




Topsy
00martedì 26 maggio 2009 21:42
Re:
Permettetemi cortesemente di chiarirmi con Nemorino pubblicamente, nonostante l'intervento di Mario:

Io non ho nulla da ridire sulla circostanza che tu decida di qualificare i TdG richiamandoti a categorizzazioni motivate da discipline come sociologia e psicologia, e che consideri "superpartes". E prendo atto che il mio modo di "qualificarli" (di derivazione giuridica) non incontra affatto il tuo gradimento. Con ogni probabilità abbiamo un diverso genere di preparazione universitaria alle spalle e ciò si riflette nel nostro linguaggio. Ma al di là di tali questioni terminologiche, entrambi siamo giunti (corregimi se sbaglio) ad una medesima constatazione, che attorno ai singoli tdg di norma si vada come creando un vuoto socio/culturale di cui diversi ex-tdg prendono maggiore consapevolezza, una volta fuori dalla comunità religiosa a cui appartenevano.


Se nel mio ultimo intervento ho richiesto il parere di utenti e moderatori chiamandoli ad esprimere il loro parere circa la natura poco rispettosa delle espressioni da me utilizzate, è perchè lo ritenevo necessario, al fine di far chiarezza in primo luogo a me stessa. Poichè, se quanto scrivevi fosse condiviso dalla maggioranza degli utenti di Infotdgeova e dalla moderazione, io sarei portata invetibilmente a chiedermi se qui, in questo forum, la mia presenza, e il mio argomentare possano in qualche modo risultare del tutto fuori luogo. Perplessità leggittime le mie, sorte dopo la lettura dei tuoi interventi, che non ho mancato di prendere seriamente in considerazione.




socrates56
00martedì 26 maggio 2009 22:10
Re: Re:
Topsy, 26.05.2009 21:42:

Permettetemi cortesemente di chiarirmi con Nemorino pubblicamente, nonostante l'intervento di Mario:

Io non ho nulla da ridire sulla circostanza che tu decida di qualificare i TdG richiamandoti a categorizzazioni motivate da discipline come sociologia e psicologia, e che consideri "superpartes". E prendo atto che il mio modo di "qualificarli" (di derivazione giuridica) non incontra affatto il tuo gradimento. Con ogni probabilità abbiamo un diverso genere di preparazione universitaria alle spalle e ciò si riflette nel nostro linguaggio. Ma al di là di tali questioni terminologiche, entrambi siamo giunti (corregimi se sbaglio) ad una medesima constatazione, che attorno ai singoli tdg di norma si vada come creando un vuoto socio/culturale di cui diversi ex-tdg prendono maggiore consapevolezza, una volta fuori dalla comunità religiosa a cui appartenevano.


Se nel mio ultimo intervento ho richiesto il parere di utenti e moderatori chiamandoli ad esprimere il loro parere circa la natura poco rispettosa delle espressioni da me utilizzate, è perchè lo ritenevo necessario, al fine di far chiarezza in primo luogo a me stessa. Poichè, se quanto scrivevi fosse condiviso dalla maggioranza degli utenti di Infotdgeova e dalla moderazione, io sarei portata invetibilmente a chiedermi se qui, in questo forum, la mia presenza, e il mio argomentare possano in qualche modo risultare del tutto fuori luogo. Perplessità leggittime le mie, sorte dopo la lettura dei tuoi interventi, che non ho mancato di prendere seriamente.





/POSTQUOTE]

Leggo sempre con interesse i tuoi interventi, anche perché pur essendo cattolica convinta ritengo sempre utile confrontarsi con chi vive altre esperieze religiose, soprattutto se poi queste sono particolarmente vicine alla mia: come cristiana non posso infatti disconoscere il grande grazie alla religione ebraica, che è all'origine del mio credo. Non posso dimenticare che Gesù era un ebreo e che quindi per una corretta comprensione del cristianesimo debba essere in costante dialogo anche con il mondo ebraico.
Per quanto riguarda i testimoni di Geova e la loro dottrina, il conoscerli anche grazie a precisazioni offerte da chi proviene dal mondo ebraico, credo che ci possa aiutare non cadere in un fondamentalismo biblico che non ha alcuna base storica. Socrates 56
(Mario70)
00martedì 26 maggio 2009 22:13
Re: Re:
Topsy, 26/05/2009 21.42:

Permettetemi cortesemente di chiarirmi con Nemorino pubblicamente, nonostante l'intervento di Mario:

Io non ho nulla da ridire sulla circostanza che tu decida di qualificare i TdG richiamandoti a categorizzazioni motivate da discipline come sociologia e psicologia, e che consideri "superpartes". E prendo atto che il mio modo di "qualificarli" (di derivazione giuridica) non incontra affatto il tuo gradimento. Con ogni probabilità abbiamo un diverso genere di preparazione universitaria alle spalle e ciò si riflette nel nostro linguaggio. Ma al di là di tali questioni terminologiche, entrambi siamo giunti (corregimi se sbaglio) ad una medesima constatazione, che attorno ai singoli tdg di norma si vada come creando un vuoto socio/culturale di cui diversi ex-tdg prendono maggiore consapevolezza, una volta fuori dalla comunità religiosa a cui appartenevano.


Se nel mio ultimo intervento ho richiesto il parere di utenti e moderatori chiamandoli ad esprimere il loro parere circa la natura poco rispettosa delle espressioni da me utilizzate, è perchè lo ritenevo necessario, al fine di far chiarezza in primo luogo a me stessa. Poichè, se quanto scrivevi fosse condiviso dalla maggioranza degli utenti di Infotdgeova e dalla moderazione, io sarei portata invetibilmente a chiedermi se qui, in questo forum, la mia presenza, e il mio argomentare possano in qualche modo risultare del tutto fuori luogo. Perplessità leggittime le mie, sorte dopo la lettura dei tuoi interventi, che non ho mancato di prendere seriamente.







Ecco perchè ho ritenuto di puntualizzare quanto ho scritto sopra, qui gli approcci che si adottano verso i tdg sono vari e non a senso unico.
Io non credo che in linea generale i tdg siano un culto distruttivo, potrebbero esserlo se chi vi entra smette di usare il suo cervello annientando la propria personalità, ma la mia esperienza mi ha insegnato che non è sempre così, quindi non potendo generalizzare che chiunque diventa tdg sia depersonalizzato, non posso accettare quella definizione, io non lo ero e come me non lo sono molti altri.
Io sto lottando affinchè i due più grandi errori dei tdg ovvero l'ostracismo e l'obbligo di non accettare le trasfusioni, vengano abbandonati, ritengo che siano solo queste le azioni discriminatorie e pericolose che esistono all'interno dei tdg, per il resto ognuno può credere a quello che vuole, sapessi quante ne ho conosciute di persone indottrinate, presuntuose, irrazionali, farisaiche anche all'interno della tua chiesa o di altre, la fede verso una religione è cosa personale e chiunque decide di entrare in una religione deve essere libero di entrarvi e di uscirvi (un altro motivo per cui combatto l'ostracismo) quando e come vuole.

Ciao
Mario

Gocciazzurra
00martedì 26 maggio 2009 23:15
Topsy, 26/05/2009 21.42:


Se nel mio ultimo intervento ho richiesto il parere di utenti e moderatori chiamandoli ad esprimere il loro parere circa la natura poco rispettosa delle espressioni da me utilizzate, è perchè lo ritenevo necessario, al fine di far chiarezza in primo luogo a me stessa. Poichè, se quanto scrivevi fosse condiviso dalla maggioranza degli utenti di Infotdgeova e dalla moderazione, io sarei portata invetibilmente a chiedermi se qui, in questo forum, la mia presenza, e il mio argomentare possano in qualche modo risultare del tutto fuori luogo. Perplessità leggittime le mie, sorte dopo la lettura dei tuoi interventi, che non ho mancato di prendere seriamente.


Personalmente apprezzo molto i tuoi interventi farciti di cultura ed espressi egregiamente.



Gocciazzurra
00martedì 26 maggio 2009 23:18
(Mario70), 26/05/2009 22.13:



Ecco perchè ho ritenuto di puntualizzare quanto ho scritto sopra, qui gli approcci che si adottano verso i tdg sono vari e non a senso unico.
Io non credo che in linea generale i tdg siano un culto distruttivo, potrebbero esserlo se chi vi entra smette di usare il suo cervello annientando la propria personalità, ma la mia esperienza mi ha insegnato che non è sempre così, quindi non potendo generalizzare che chiunque diventa tdg sia depersonalizzato, non posso accettare quella definizione, io non lo ero e come me non lo sono molti altri.
Io sto lottando affinchè i due più grandi errori dei tdg ovvero l'ostracismo e l'obbligo di non accettare le trasfusioni, vengano abbandonati, ritengo che siano solo queste le azioni discriminatorie e pericolose che esistono all'interno dei tdg, per il resto ognuno può credere a quello che vuole, sapessi quante ne ho conosciute di persone indottrinate, presuntuose, irrazionali, farisaiche anche all'interno della tua chiesa o di altre, la fede verso una religione è cosa personale e chiunque decide di entrare in una religione deve essere libero di entrarvi e di uscirvi (un altro motivo per cui combatto l'ostracismo) quando e come vuole.

Ciao
Mario



Io invece penso che per la maggioranza sia un culto distruttivo proprio a causa dei due punti da te citati: ostracismo e trasfusioni, e non mi sembra poco!

Inoltre ci sono altri motivi per cui ritengo sia un culto distruttivo, ma mi fermo qui.




nemorino60
00martedì 26 maggio 2009 23:55
Vorrei tranquillizzare Topsy... penso di aver creato io un fraintendimento, mi chiarirò.
Mi preme però rispondere a Mario:

Mario:
>Io non credo che in linea generale i tdg siano un culto distruttivo,

La definizione di culto distruttivo è molto precisa e si delinea attorno a caratteristiche e prerogative che nascono fondamentalmente dall'osservazione della personalità del leader, del suo rapporto con gli adepti, delle tecniche di reclutamento, del rapporto imposto verso il mondo esterno ma sopratutto dalle metodologie che permettono di trasmettere la sua personalità totalitaria ai suoi adepti.

Mario:
>potrebbero esserlo se chi vi entra smette di usare il suo cervello annientando la propria personalità,

L'adepto è una personalità libera per quanto attiene alla sua vita relazionale quotidiana, tranne che negli ambiti in cui vi è in qualche modo implicata l'ideologia del movimento, in quel momento si manifesta la personalità del leader

Mario:
>ma la mia esperienza mi ha insegnato che non è sempre così, quindi non potendo generalizzare che chiunque diventa tdg sia depersonalizzato, non posso accettare quella definizione, io non lo ero e come me non lo sono molti altri.

Questa è l'argomentazione che in genere viene contrapposta alla affermazione che il culto de-struttura la personalità dell'adepto, io penso che la nostra osservazione (come ex-tdg) sia necessariamente influenzata da un legittimo bisogno di negare che la nostra persona sia stata in qualche modo profondamente influenzata dalla visione del leader del movimento

Mario:
>Io sto lottando affinchè i due più grandi errori dei tdg ovvero l'ostracismo e l'obbligo di non accettare le trasfusioni, vengano abbandonati,

Non sono abbastanza competente in materia ma penso che il leader ha bisogno di avere uno strumento in cui mettere alla prova il proprio adepto. Il leader ha bisogno di continue rassicurazioni e il sacrificio (il sangue) gli permette di averne in continuazione. Il movimento dei TdG non si libererà mai dell' obbligo di NON accettare sangue. Altrimenti il leader perderebbe qualcosa di fondamentale. L'ostracismo serve solo per assicurare la stabilità e l'unione degli adepti. Ricorda: "non erano della nostra sorta".

Mario:
> ritengo che siano solo queste le azioni discriminatorie e pericolose che esistono all'interno dei tdg, per il resto ognuno può credere a quello che vuole,

Se non ci fosse l'ostracismo e la questione del sangue ci sarebbero altri elementi che potrebbero far rientrare i TdG nel novero dei culti distruttivi ancora a pieno titolo

Mario:
>sapessi quante ne ho conosciute di persone indottrinate, presuntuose, irrazionali, farisaiche anche all'interno della tua chiesa o di altre,

Si ma queste persone erano individui che decidevano per se stessi e rappresentavano la PROPRIA prsonalità non basta essere indottrinati da un movimento per definirlo culto distruttivo
Anche in politica esisto casi estremi!

Mario:
>la fede verso una religione è cosa personale e chiunque decide di entrare in una religione deve essere libero di entrarvi e di uscirvi (un altro motivo per cui combatto l'ostracismo) quando e come vuole.

Sono d'accordo ma da un culto distruttivo non se ne esce facilmente.

Ora vado a nanna domani risponderò a Topsy
Ciao
Achille Lorenzi
00mercoledì 27 maggio 2009 06:52
Gocciazzurra, 26/05/2009 23.18:


Io invece penso che per la maggioranza sia un culto distruttivo proprio a causa dei due punti da te citati: ostracismo e trasfusioni, e non mi sembra poco!
Inoltre ci sono altri motivi per cui ritengo sia un culto distruttivo, ma mi fermo qui.

www.promiseland.it/view.php?id=332

Achille


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