Coloro che affermano che Maria avrebbe avuto altri figli, oltre a Gesù, citano alcuni passi del Vangelo (ad esempio Matteo 13,55 e Marco 6,3) dove si fa riferimento a quattro fratelli del Signore, chiamati Giacomo, Giuseppe (o Ioses), Giuda e Simeone (o Simone).
I
cattolici hanno sempre rigettato la possibilità che Cristo possa aver avuto dei fratelli carnali, sostenendo come il termine “fratelli”, in aramaico, assuma significato molto ampio, comprendendo anche il significato di “cugini”.
La
critica protestante e razionalista ha però sempre obiettato che nella lingua greca il termine “fratello” è “adelphos”, mentre il termine “cugino” è “anepsios”, come bene sapevano alcuni autori del Nuovo Testamento (in Colossesi 4,10 Marco è detto chiaramente cugino di Barnaba).
Dal punto di vista linguistico la discussone è però giunta ad un punto morto, visto che gli apostoli pensavano in aramaico e scrivevano in greco, risentendo fortemente sia dell’influsso della lingua madre che dell’influenza della cultura greco-romana.
Prima di accettare in modo acritico le tesi acattoliche, pensiamo che potrebbe essere di qualche utilità considerare
alcune testimonianze risalenti ai primi secoli dell’era volgare.
È infatti verosimile pensare che
Giacomo e Giuseppe (o Ioses) fossero figli di Maria, sorella della Madre di Cristo, come sembra emergere da alcune fonti attendibili (Matteo 27,56; Marco 15,40; Giovanni 19,25 e da Girolamo, Gli Uomini Illustri, II).
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Simeone (o Simone) potrebbe essere invece figlio di Cleofa, fratello di Giuseppe, il padre putativo di Gesù, come sembra affermato dalle autorevoli testimonianze degli storici Egesippo ed Eusebio (Eusebio, Storia Ecclesiastica, III, 11 e IV, 22).
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Fratello carnale di Gesù potrebbe, invece, essere soltanto
Giuda, possibile figlio di Giuseppe, il padre putativo di Gesù, come sembra emergere dalla Storia Ecclesiastica di Eusebio (Eusebio, Storia Ecclesiastica, III, 19-20).
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